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Argomento: Confine certo non corrispondente alla mappa d'impianto
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totonno
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"AR85" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Non ho ben capito AR85 dove avrei detto qualcosa di stridente.  Grazie davvero per l'attenzione, lo "stridere", se così ci può dire, deriva dal fatto che la mappa quindi non è probatoria, ma in caso di disaccordo fra le parti... lo è! "geocinel" ha scritto: Se hai un confine fisicamente e storicamente identificato, per di più riconosciuto dalle parti in causa, non c'è bisogno di ricorrere alla mappa. Si le parti non hanno dubbi sulla posizione del confine reale, ma uno dei due vicini sta inserendo in mappa un fabbricato ante 67 (stalletta con sovrastante fienile) che stando alla triangolazione fiduciale va a finire completamente sulla particella del vicino, proprio a ridosso del confine errato, ecco perchè le parti si sentono in dovere di sistemare le cose. Ma essendo il confine identificato da quel muro da più di 70 anni, essendo che nell'atto del soggetto proprietario della stalletta si era acquistato il lotto descrivendo la presenza della stalletta mai accatastata come facente parte della proprietà, la mia ridotta esperienza in catasto terreni mi diceva che in maniera logica si potesse risolvare il tutto senza un atto, sempre partendo dal presupposto che la mappa è il tentativo di identificazione delle proprietà reali, e non viceversa. Non so se sono riuscito a spiegare il mio ragionamento forse un pò contorto... Cos'è un film ?? La mappa è probatoria a seconda della convenienza ?? Che cosa cavolo vuol dire che il manufatto ricade fuori dalla particella prendendo a riferimento il triangolo fiduciale. Adesso stai a vedere che è probatorio il triangolo fiduciale ! Ma dove sta scritto ? Ritorna indietro con il ragionamento. Un conto è l'inserimento in mappa del manufatto e un altro è la posizione reale di quel manufatto insieme al lotto su cui ricade ! Saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"AR85" ha scritto: Grazie davvero per l'attenzione, lo "stridere", se così ci può dire, deriva dal fatto che la mappa quindi non è probatoria, ma in caso di disaccordo fra le parti... lo è! Non è proprio così. La mappa diventa mezzo di prova prevalente nel caso manchino altri elementi, così come previsto dall'Art.950 del CC......non le caso di disaccordo tra le parti, se come nel tuo caso ci sono materializzazioni fisiche e storiche. "AR85" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Se hai un confine fisicamente e storicamente identificato, per di più riconosciuto dalle parti in causa, non c'è bisogno di ricorrere alla mappa. Si le parti non hanno dubbi sulla posizione del confine reale, ma uno dei due vicini sta inserendo in mappa un fabbricato ante 67 (stalletta con sovrastante fienile) che stando alla triangolazione fiduciale va a finire completamente sulla particella del vicino, proprio a ridosso del confine errato, ecco perchè le parti si sentono in dovere di sistemare le cose. Ma essendo il confine identificato da quel muro da più di 70 anni, essendo che nell'atto del soggetto proprietario della stalletta si era acquistato il lotto descrivendo la presenza della stalletta mai accatastata come facente parte della proprietà, la mia ridotta esperienza in catasto terreni mi diceva che in maniera logica si potesse risolvare il tutto senza un atto, sempre partendo dal presupposto che la mappa è il tentativo di identificazione delle proprietà reali, e non viceversa. Non so se sono riuscito a spiegare il mio ragionamento forse un pò contorto... Si. Sei riuscito a spiegarti più che bene e condivido quanto riportato da me in neretto del tuo discorso. Ciò detto non puoi pensare nemmeno di ridurre la mappa ad un semplice accessorio che va aggiornato alla bene e meglio e che non conta proprio niente. Anche perché, come ti ho detto nel mio intervento precedente, quante furberie si compierebbero se non ci fosse la mappa? Cordialmente Carlo Cinelli
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AR85
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"totonno" ha scritto: Cos'è un film ?? La mappa è probatoria a seconda della convenienza ?? Stiamo calmi stiamo dicendo la stessa cosa, (anche se in modi evidendemente diversi) che credo tu non abbia colto. "totonno" ha scritto:
Che cosa cavolo vuol dire che il manufatto ricade fuori dalla particella prendendo a riferimento il triangolo fiduciale. Adesso stai a vedere che è probatorio il triangolo fiduciale ! Ma dove sta scritto ? Ritorna indietro con il ragionamento. Un conto è l'inserimento in mappa del manufatto e un altro è la posizione reale di quel manufatto insieme al lotto su cui ricade ! Qui invece ho omesso io una parte importante che forse ti ha condotto all'errore. Dal rilievo per l'inserimento in mappa del fabbricato mai censito ho avuto la possibilità di verificare il contorno rispetto alle proprietà oggetto di discussione, ancorandomi al triangolo fiduciale, e il tutto torna in maniera piuttosto precisa (aggiungerei incredibilmente viste le precedenti situazioni che mi sono capitate). Il tutto quindi torna ad eccezione della questione riportata, questo ad avvalorare la tesi che ci fosse un errore in mappa. Apprezzo l'attenzione ripostami, un pò meno i modi.
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AR85
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"geocinel" ha scritto: Ciò detto non puoi pensare nemmeno di ridurre la mappa ad un semplice accessorio che va aggiornato alla bene e meglio e che non conta proprio niente. Anche perché, come ti ho detto nel mio intervento precedente, quante furberie si compierebbero se non ci fosse la mappa? effattivamente... quindi per risolvere questo errore (di circa sei metri) servirà comunque passare dal notaio e le parti dovranno mettersi il cuore in pace? il loro cruccio è prettamente la questione economica. La procedura sarebbe quindi un frazionamento della parte "contesa" (che poi contesa non è) e il passaggio di proprietà per mezzo di atto (che poi passaggio di proprietà non è). Scusate la banalità ma veramente è la prima volta che mi imbatto in una situazione del genere, e sono le prime informazioni che raccolgo sull'argomento che ovviamente approfondirò. Ho letto che Geocinel è veramente un GURU sull'argomento, qundi tento di non farmi sfuggire l'opportunità di dialogarvi direttamente. (e GURU non solo come "titolo" con il quale è insignito nel forum). Ovviamente lo stesso discorso vale per i colleghi.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"AR85" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Ciò detto non puoi pensare nemmeno di ridurre la mappa ad un semplice accessorio che va aggiornato alla bene e meglio e che non conta proprio niente. Anche perché, come ti ho detto nel mio intervento precedente, quante furberie si compierebbero se non ci fosse la mappa? effattivamente... quindi per risolvere questo errore (di circa sei metri) servirà comunque passare dal notaio e le parti dovranno mettersi il cuore in pace? il loro cruccio è prettamente la questione economica. La procedura sarebbe quindi un frazionamento della parte "contesa" (che poi contesa non è) e il passaggio di proprietà per mezzo di atto (che poi passaggio di proprietà non è). Scusate la banalità ma veramente è la prima volta che mi imbatto in una situazione del genere, e sono le prime informazioni che raccolgo sull'argomento che ovviamente approfondirò. Ho letto che Geocinel è veramente un GURU sull'argomento. (e non solo come "titolo" con il quale è insignito nel forum) Lasciamo stare i titoli che non hanno nessuna importanza e veniamo al tema. L'atto notarile lo dovrai fare comunque e questo costerà a seconda della tipologia. Un atto identificativo avrà un costo molto minore degli altri ma dovrai dimostrare che questa differenza è stata generata da un errore di rappresentazione grafica. E non è sempre facile. Diversamente c'è anche l'usucapione che in una procedura contumace dura circa un anno. Cordialmente Carlo Cinelli
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Salvatore_B.
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"AR85" ha scritto: Apprezzo l'attenzione ripostami, un pò meno i modi. pare che tu non sappia che totonno non sa suonare il violino per nessuno.
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AR85
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"Salvatore_B." ha scritto: "AR85" ha scritto: Apprezzo l'attenzione ripostami, un pò meno i modi. pare che tu non sappia che totonno non sa suonare il violino per nessuno. No purtroppo non ho avuto modo di confrontarmi con lui ma ben venga comunqeu, perchè vedendo la sua operatività sul forum sicuramente è grazie a loro che le discussioni diventano costruttive, spero di non esser sembrato arrogante nel segnalarlo visto che fondamentalmente non sono molto operativo!
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totonno
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"AR85" ha scritto: "Salvatore_B." ha scritto: "AR85" ha scritto: Apprezzo l'attenzione ripostami, un pò meno i modi. pare che tu non sappia che totonno non sa suonare il violino per nessuno. No purtroppo non ho avuto modo di confrontarmi con lui ma ben venga comunqeu, perchè vedendo la sua operatività sul forum sicuramente è grazie a loro che le discussioni diventano costruttive, spero di non esser sembrato arrogante nel segnalarlo visto che fondamentalmente non sono molto operativo! AR85 Io non sono simpatico, lo so. Ma se rispondo è perchè mi fa piacere dare il mio contributo che spero sia utile. Lo faccio in maniera scorbutica perchè sulla mappa catastale si sta sempre a ripetere la solita tiritera. Se volete trovare la posizione di un confine la mappa è l'ultima cosa che si deve guardare. La mappa è solo un supporto grafico schematico di massima. Pertanto è normalissimo che un manufatto risulti spostato in mappa rispetto alla rappresentazione del territorio circostante ! Se la particella è di piccola estensione, oppure il manufatto è adiacente al limite della stessa è chiaro che può risultare un presunto sconfinamento che però è solo grafico ! Ci sono tecnici che si inventano la ridefinizione del contorno del fabbricato e fanno tipi mappali inutili per questo, solo perchè il rilievo eseguito non si sovrappone esattamente al tovagliolo sudicio mappale che si ha a disposizione. ESISTE IL COMANDO ORIENTA E POI ADATTA IN PREGEO PROPRIO PER SOPPERIRE ALLA MANCATA CONFORMITA' DELLA MAPPA CON LA REALTA' DEI LUOGHI. SOLO I PF, tanto per citare punti a caso, SONO A DISTANZA DI METRI TRA IL RILIEVO E LA RAPPRESENTAZIONE, NONCHE' LE COORDINATE DEI PF NON TORNANO CON QUELLE IN TAF. Come si può pensare che un solo fabbricato non sia correttamente rappresentato in mappa nella sua posizione reale quando in tutto l'intorno la mappa non corrisponde neppure nei punti di inquadramento ??? Perbacco... ma per quale motivo, anche Cinelli si è intortato su questa questione. E' grave pensare di far fare un contratto di compravendita o di rettifica catastale al cliente facendogli spendere soldi buttati via. AR85, ti prego, inserisci le immagini per favore. Te lo chiedo sforzandomi di essere educato. Saluti
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Salvatore_B.
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"totonno" ha scritto: AR85, ti prego, inserisci le immagini per favore. Te lo chiedo sforzandomi di essere educato. ... e anche se non ci riesci, secondo me non cambia nulla, relativamente alla questione tecnica. ciao.
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totonno
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"Salvatore_B." ha scritto: "totonno" ha scritto: AR85, ti prego, inserisci le immagini per favore. Te lo chiedo sforzandomi di essere educato. ... e anche se non ci riesci, secondo me non cambia nulla, relativamente alla questione tecnica. ciao. Invece, siccome siamo sempre a fare e a considerare verita' gli schemini e i disegnini, è necessario confrontarci con le immagini. O vediamo!
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Salvatore_B.
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in effetti prima non ho specificato che mi riferivo a quel tuo "sforzo" che vorresti fare verso AR 86. il tuo post delle 18:55 per me è okkkkk! ciao.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"totonno" ha scritto: Perbacco... ma per quale motivo, anche Cinelli si è intortato su questa questione. E' grave pensare di far fare un contratto di compravendita o di rettifica catastale al cliente facendogli spendere soldi buttati via. Saluti Beh....... Antonio, l'intortatura se si parla di buoni dolci non è sempre negativa. Io parto da un presupposto diverso rispetto a te. E cioè che AR85 abbia verificato che ci siano 6 metri di differenza tra lo stato di fatto, coincidente in questo caso con lo stato di diritto, e la mappa catastale. Ciao Carlo
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totonno
(GURU)
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"geocinel" ha scritto: Beh....... Antonio, l'intortatura se si parla di buoni dolci non è sempre negativa. Io parto da un presupposto diverso rispetto a te. E cioè che AR85 abbia verificato che ci siano 6 metri di differenza tra lo stato di fatto, coincidente in questo caso con lo stato di diritto, e la mappa catastale. Ciao Carlo Buongiorno Carlo. Mi sforzerò di essere educato e rispettoso. Tu un pochino mi conosci e quindi spero tu sappia che la mia animosità è esclusivamente dettata dalla passione per la materia e non dalle questioni personali. Quindi il rispetto per i partecipanti, compreso AR85, viene prima di tutto. Tornando sul pezzo. C'è una contraddizione... a mio parere, su quanto sostieni, Carlo. Se lo stato di diritto coincide con lo stato di fatto, la difformità riguarda esclusivamente la rappresentazione grafica in mappa. "geocinel" ha scritto:
L'atto notarile lo dovrai fare comunque e questo costerà a seconda della tipologia. Un atto identificativo avrà un costo molto minore degli altri ma dovrai dimostrare che questa differenza è stata generata da un errore di rappresentazione grafica. E non è sempre facile. Quindi è nel tuo intervento sopra riportato che non mi trovi assolutamente d'accordo. Devi per forza verificare che la difformità grafica equivale a una difformità di diritto. La sovrapposizione dello stato di diritto con la mappa può essere difforme senza scandalizzarsi e, anzi, valutando per bene l'elemento determinante che causa la difformità. La difformità della mappa non è elemento sufficiente. Lo stato di diritto viene prima e fino a prova contraria. I tecnici, parecchi, vogliono dimostrarsi topografi bravi con la sovrapposizione del rilievo sulla mappa catastale. E pure gli stessi si credono partecipanti autori diretti del miglioramento qualitativo della mappa catastale. Ma quando mai ? E la fanno pagare al contribuente. Questa è una motivazione illusoria legata al fatto che il tecnico nella redazione dei tipi di aggiornamento si creda partecipe attivo con la proposta pregeo alle modifiche della mappa catastale e quindi si senta responsabilizzato da tanta considerazione, emersa proprio dall'avvento della proposta di aggiornamento che redige il tecnico esterno, in PREGEO. La mappa è del catasto. Io la lascio volentieri al catasto questa responsabilità e mi limito con diligenza a redigere la migliore proposta di adattamento del rilievo alla mappa. Che è cosa diversa dalla migliore conformità del rilievo con la mappa. Saluti
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AR85
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Lago d'Iseo
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"totonno" ha scritto: "AR85" ha scritto: "Salvatore_B." ha scritto: "AR85" ha scritto: Apprezzo l'attenzione ripostami, un pò meno i modi. pare che tu non sappia che totonno non sa suonare il violino per nessuno. No purtroppo non ho avuto modo di confrontarmi con lui ma ben venga comunqeu, perchè vedendo la sua operatività sul forum sicuramente è grazie a loro che le discussioni diventano costruttive, spero di non esser sembrato arrogante nel segnalarlo visto che fondamentalmente non sono molto operativo! AR85 Io non sono simpatico, lo so. Ma se rispondo è perchè mi fa piacere dare il mio contributo che spero sia utile. Lo faccio in maniera scorbutica perchè sulla mappa catastale si sta sempre a ripetere la solita tiritera. Se volete trovare la posizione di un confine la mappa è l'ultima cosa che si deve guardare. La mappa è solo un supporto grafico schematico di massima. Pertanto è normalissimo che un manufatto risulti spostato in mappa rispetto alla rappresentazione del territorio circostante ! Se la particella è di piccola estensione, oppure il manufatto è adiacente al limite della stessa è chiaro che può risultare un presunto sconfinamento che però è solo grafico ! Ci sono tecnici che si inventano la ridefinizione del contorno del fabbricato e fanno tipi mappali inutili per questo, solo perchè il rilievo eseguito non si sovrappone esattamente al tovagliolo sudicio mappale che si ha a disposizione. ESISTE IL COMANDO ORIENTA E POI ADATTA IN PREGEO PROPRIO PER SOPPERIRE ALLA MANCATA CONFORMITA' DELLA MAPPA CON LA REALTA' DEI LUOGHI. SOLO I PF, tanto per citare punti a caso, SONO A DISTANZA DI METRI TRA IL RILIEVO E LA RAPPRESENTAZIONE, NONCHE' LE COORDINATE DEI PF NON TORNANO CON QUELLE IN TAF. Come si può pensare che un solo fabbricato non sia correttamente rappresentato in mappa nella sua posizione reale quando in tutto l'intorno la mappa non corrisponde neppure nei punti di inquadramento ??? Perbacco... ma per quale motivo, anche Cinelli si è intortato su questa questione. E' grave pensare di far fare un contratto di compravendita o di rettifica catastale al cliente facendogli spendere soldi buttati via. AR85, ti prego, inserisci le immagini per favore. Te lo chiedo sforzandomi di essere educato. Saluti Però parti da un presupposto sbagliato, cioè che sto dicendo stupidaggini senza un minimo di cognizione di causa e senza aver fatto prima le dovute verifiche, che in vece ho fatto, limitatamente alle mie competenze (scarse) sull'argomento. Comunque il carattere è carattere e apprezzo moltissimo il tuo darmi retta nonostante il mio romprere le scatole!!! Detto questo, tentavo di inserirmi nella discussione precedente nel modo più "generico" in assoluto, senza far di questa discussione una mia "personale consulenza" a voi tecnici esperti, effettivamente mi rendo conto che la miriade di casistiche possibili imponga che io sia più chiaro, ecco la situazione: Clicca sull'immagine per vederla intera Il mappale in questione è il 2618, da visura catastale 220 mq, reali (da atto e da verifiche) circa 317 mq. La proprietà fisicamente segue la larghezza del mappale 1932 confinante a sud-ovest con la nostra priprietà, mappale con il quale si "condivide" la cinta anni 90 a sud-est (in giallo), e la cinta storica anni 30/40 a nord-ovest in linea blu. In grigio il fabbricato da inserire in mappa, fabbricato dei primi del 900 mai accatastato e dichiarato negli atti di acquisto del mappale 2618. Il confine errato è quello fra il mappale 2618 e il mappale 2417.
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Salvatore_B.
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Juneau
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Mi sforzerò di essere educato e rispettoso. ok totonno, significa che cercherò di abituarmi nel vederti così (ci riuscirò). per il resto, il tuo post delle 09:07 dice esattamente quello che io ieri non sono riuscito a dire. inoltre occorrerebbe precisare i tanti errori interpretativi che ho letto anche qui per quell'articolo del codice civile che all'ultimo capoverso indica al giudice di rifarsi alla mappa catastale. in pratica, siccome alla fine il signor giudice lo deve "assegnare", allora se il signor giudice non riesce ad avere alcun elemento per decidere, e non potendo non "assegnare" un confine a due proprietari che litigano per il confine, la legge assegna al giudice il potere di "assegnarlo" facendo uso della mappa, per quanto strampalata possa essere la mappa, inclusa quella di impianto. quell'ultimo capoverso - pur sapendo il legislatore quando lo ha scritto che non è verità - assegna al giudice l'ultima spiaggia, perche il giudice è messo lì ed è pagato perché deve alla fine emetetre una decisione (sentenza) "certa". daltronde, se nessuna delle due parti che litigano riesce a provare in giudizio qual è il vero confine, significa che quello desunto dalla mappa sarà "quello vero" e fine della lite giudiziaria. totonno, se ti ci metti questo concetto di sicuro tu lo esporrai meglio assai di me.
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