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diritti di segreteria |

Pincopalina
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salve ho presentato un T.M. in un Comune diverso da dove opero di solito, dopo aver protocollato il T.M. dopo circa una settimana mi reco al comune per ritirare il suddetto, il tecnico comunale mi riferisce che per ritirarlo devo prima pagare un bollettino per diritti di segreteria, premesso che mi è capitato di presentare tm e tf in vari comuni del mio territorio, e non mi hanno mai chiesto un centesimo, mi chiedevo se la cosa fosse legittima, oppure se è una di quelle cose a discrezione del comune. Nel caso la cosa fosse illegittima, qualcuno saprebbe indicarmi una legge di riferimento, cosi la mostro al tecnico comunale? grazie!
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Pincopalina
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nessuno sa rispondere a questo quesito?
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Pincopalina" ha scritto: nessuno sa rispondere a questo quesito? Ho trovato questo: www.geolive.org/modules.php?name=News&fi... Ma anche questo, che contiene il precedente in una discussione del nostro Sito: www.geolive.org/modules.php?name=Forums&... Ed ancora questo, nel Sito di un Comune: " il rilascio dell'attestazione sul frazionamento, è subordinato al pagamento al Comune dei soli diritti di segreteria, previsti d'apposita deliberazione comunale (€ 15,49)" e chissà quanti altri ve ne sono in rete ... al che, si può certamente riaprire la " diatriba" sulla liceità o meno del [size=24]balzello[/size]. Ciao, buon lavoro.
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rossa
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13 Aprile 2003
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La Legge prescrive che gli uffici comunali attestino il deposito del Tipo. Questo significa che l'attestazione può essere fornita da un qualsiasi ufficio comunale (normalmente l'ufficio protocollo) e non necessariamente dall'ufficio tecnico. Inoltre nessun ufficio ha diritto di entrare nel merito del Tipo al fine di subordinare l'attestazione che invece è obbligato a fornire, salvo procedere in altra sede se il Tipo, una volta approvato, evidenzia il reato di lottizzazione abusiva. L'operazione che deve svolgere l'ufficio è del tutto simile alla ricezione di una raccomandata con ricevuta di ritorno. La richiesta di pagamento per una tale fattispecie è illegittima perchè non prevista da alcuna norma. Ti consiglio di chiedere all'ufficio in forma scritta la pretesa del pagamento, pagare (altrimenti il tuo lavoro si blocca) con contemporanea richiesta di restituzione ed interessare il tuo Collegio affinchè intervenga nelle sedi opportune per far cessare l'abuso. Saluti.
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geoariete
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Conosco un Sindaco, anche Presidente di Collegio. Da Presidente di Collegio era contrario al balzello, appena Sindaco l'ha fatto proprio.
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ValluzziAntonio
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22 Aprile 2007
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Pochi giorni fà, per la prima volta anche a me, un comune ha preteso circa 27 euro per il deposito di un tipo mappale, mi sono fatto la stessa domanda sulla legittimità del balzello, in cui non avevo depositato ancora nessun tipo.
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geosaca
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I soldi mancano e li vanno a prendere in tutti i modi dove possono.
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Pincopalina
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grazie per i numerosi ed utili interventi
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geommelo
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Salve, Com’è a tutti noto è l’art. 18 comma 5 della Legge 47/85 (ovvero art. 30, comma 5 del D.P.R. 380)che ci impone di notificare al Comune i tipi di frazionamento che dice: “I tipi di frazionamento non possono essere approvati dall’ufficio tecnico erariale se non è allegata copia del tipo dal quale risulti, per attestazione degli uffici comunali, che il tipo medesimo è stato depositato presso il comune”. All’U.T.E. bastava il timbro del comune sul mod.51 per soddisfare questo requisito. Oggi con l’invio telematico dei tipi, l’A.d.T. chiede al tecnico redattore la dichiarazione sostitutiva (Art. 47 D.P.R., n. 445/00) di deposito dell’elaborato in comune; Se inviamo al comune i Tipi allegati alla solita istanza, nella quale però menzioniamo oltre agli estremi anche il codice di riscontro del libretto ed ovviamente conserviamo nei nostri atti insieme al tipo l’istanza protocollata del comune soddisfiamo quanto imposto dalla norma. Gradirei sapere cosa ne pensate…..
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geoalfa
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"geommelo" ha scritto: ........ Oggi con l’invio telematico dei tipi, l’A.d.T. chiede al tecnico redattore la dichiarazione sostitutiva (Art. 47 D.P.R., n. 445/00) di deposito dell’elaborato in comune; Se inviamo al comune i Tipi allegati alla solita istanza, nella quale però menzioniamo oltre agli estremi anche il codice di riscontro del libretto ed ovviamente conserviamo nei nostri atti insieme al tipo l’istanza protocollata del comune soddisfiamo quanto imposto dalla norma. Gradirei sapere cosa ne pensate….. Salute! a me sembra che questo argomento è stato sufficientemente trattato, però repetita juvant! con l'invio telematico l'unica cosa che cambia è che la copia notificata e quindi firmata e timbrata per ricezione, la dobbiamo conservare nel fascicolo per almeno cinque anni , perché siamo diventati noi l'ufficio archivio dell'AdT! personalmente agisco così dall'8novembre2006, e tutto va bene! tutto qui cordialità
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geommelo
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Salve GeoAlfa, Anch'io faccio così da quando pregeo permette di predisporre l'atto di aggiornamento e, non ho mai avuto problemi sino ad oggi; 8) è che leggendo l'argomento in questo post mi sembrava strano che nessuno avesse menzionato quanto ho espresso nel mio precedente messagio....(in effetti non ho visto le discussioni precedenti sull'argomento) Cordialità
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save80
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salve ora che la PEC è entrata definitivamente in vigore, basterebbe inviare con firma digitale il TF appunto per PEC e conservare la ricevuta di invio e ricezione?!?! secondo me è una cosa legale, sempre se si invia il tipo telematicamente su sister. che ne pensate? saluti
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dado48
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"save80" ha scritto: ... ora che la PEC è entrata definitivamente in vigore, basterebbe inviare con firma digitale il TF appunto per PEC e conservare la ricevuta di invio e ricezione?!?! Il 5º Comma dell'Art. 30 del D.Lgs nº 380 / 2001 prescrive: I frazionamenti catastali dei terreni non possono essere approvati dall'agenzia del territorio se non è allegata copia del tipo dal quale risulti, per attestazione degli uffici comunali, che il tipo medesimo è stato depositato presso il comune Io ritengo che, alla luce di quanto richiesto nella Norma sopra citata, non sia possibile, almeno per ora e fino a quando non interverrà una Circolare Ministeriale apposita, omettere il deposito "fisico" del Tipo presso il Comune e la conseguente e relativa copia timbrata, che resta oggi in nostre mani, se in presenza di spedizione telematica. Ulteriori approfondimenti. Ciao, buon lavoro a tutti
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geoalfa
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Claudio, questa sera ti seguo a ruota! ed anche qui ti quoto! anche in considerazione che se non c'é alcuna normativa che possa disporre in merito, non sarà possibile inviare gli atti di aggiornamento via telematica! riconosco che è un vuoto, ma dobbiamo sperare che qualcuno provveda a colmarlo. cordialità
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Pincopalina
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allora ricapitolando, mi conviene dire al cliente, buongiorno o buonasera, "dipende dall'orario", vede, mi perdoni non lo sapevo, ma il comune vuole 120 euro per ritirare il T.M., io non lo sapevo perchè fino ad ora non avevo mai operato nel suo comune, mi perdoni per la mancanza dell'informazione. Bene, a questo punto il cliente potrebbe anche dirmi, caro geometra, se sapevo, non l'avrei manco fatto il tipo, quindi mi dispiace ma questi soldi ce li rimette lei, naturalmente parlo per assurdo, ma avendo fattogli firmare una lettera di incarico con tanto di prezzo stampato sopra, non avrebbe nemmeno tutti i torti, questa è la mia situazione ora, quindi la legge prevede che il tipo conservato in archivio lo devo avere io nel mio studio, se domani mattina mi arriva un funzionario del catasto che gli dico? che il tipo è al comune? il numero di protocollo ce l'ho, tra l'altro furbescamente, al protocollo non mi hanno dato manco la ricevuta dell'avvenuto deposito, gliel'ho chiesto e richiesto ma non ce stato verso. Una persona, una volta, che considero un maestro mi disse: quando hai ragione, hai ragione, quindi se ce ne bisogno alza pure la voce, bene io voglio andare fino in fondo a questa storia, se qualcuno di voi mi consiglia nel migliore dei modi sulla procedura ed i passaggi da adottare, sono pronto a metterli in atto, a costo di rimetterci anche una cosa di tasca mia, perchè questi soprusi devono terminare una volta per tutte. p.s. e non sto facendo il filosofo, parlo seriamente.
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