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Autore Rischi professionali per "sanatoria immobile non sanabi

palina83

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12 Gennaio 2010

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 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2010 alle ore 18:21

Premetto che ho già messo al corrente il mio cliente su tutti i rischi logici, deontologici ed economici della pratica ma alla fine è una sua scelta.... e mia!!

la mia domanda è la seguente: io tecnico a quali rischi vado incontro firmando una richiesta di Permesso a Costruire in sanatoria per un immobile non sanabile?

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Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2010 alle ore 18:38

Mio parere.

Se tu parli di "Accertamento di conformità", sei responsabile delle dichiarazioni che vai a sottoscrivere, del rilievo dell'abuso, volumi superfici, oltre a quelle della conformità alle norme urbanistiche vigenti al momento dell'abuso e attuali.
La richiesta di sanatoria non conforme alle norme urbanistiche (o prima o dopo), non è sanabile e provoca una sanzione che può essere: demolizione o pecunaria. La tua responsabilità, è la stessa, si limita (non è poco!) alla dichiarazione che fai riguardo al rilievo dell'abuso, calcolo dei volumi e/o superfici, e alla non conformità di questo alle norme urbanistiche.
Praticamente in tutti e due i casi ti sostituisci al comune nel controllo della conformità dell'immobile e ne metti al corrente lo stesso ufficio, il quale provvederà alla determinazione della sanzione in ogni caso. Inoltre nel primo rilascerà la sanatoria, nel secondo no.

Saluti.

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macius

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18 Giugno 2004

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 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2010 alle ore 18:52

"palina83" ha scritto:
Premetto che ho già messo al corrente il mio cliente su tutti i rischi logici, deontologici ed economici della pratica ma alla fine è una sua scelta.... e mia!!

la mia domanda è la seguente: io tecnico a quali rischi vado incontro firmando una richiesta di Permesso a Costruire in sanatoria per un immobile non sanabile?


8O
forse ho capito male.... ma a che pro lo faresti? o meglio: a che pro faresti questa "autodenuncia"?

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pietrojoy

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10 Giugno 2005

Messaggi:
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Alto Tirreno Cosentino

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2010 alle ore 20:33

Secondo me non corri nessun rischio .... o meglio corri il rischio di fare una BRUTTA FIGURA dal punto di vista professionale poichè se conosci il regolamento edilizio e le norme che regolano la materia edilizia del tuo comune ed in PRIMIS tutto quello previsto dal D.M. 380/2001 e succ. mod. ed integr. sai bene se le opere in questione sono sanabili o NO, se sono conformi allo strumento urbanistico o no, se rispettano ad esempio le distanze da fabbricati, dai confini, se la volumetria per quel lotto è consentita se il numero dei piani è previsto, se la zona è una zona B e quindil'edificazione è consentita con singolo intervento o una C è soggetta a lottizzazione, se esistono vincoli e quindi la necessità di acquisire pareri di altri enti, ecc. ecc.
Tanto più che trattandosi di Permesso a costruire anche se in sanatoria sarà l'Ufficio che dovrà dire se l'opera è sanabile o non lo è.
Certamente non capisco l'insistenza della committenza nel presentare una pratica edilizia non sanabile, poichè se decidi di farlo ci dedicherai del tempo e quindi del lavoro fatti pagare in anticipo.

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uli

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09 Luglio 2006

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42°27'27.18"N 12°23'13.05"E

 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2010 alle ore 08:10

Se c'è qualcosa che ritieni possa essere interpretabile (difficile) potresti tentare. Se sei sicuro che l'opera non è sanabile quindi non conforme al prg e nt. al momento dell'abuso e all'attualità lascia stare.
Al fine di ottenere il pdc in sanatoria devi dichiarare e dimostrare la conformità urbanistica dell'abuso, ma il punto è proprio questo: che fai dichiari che l'immobile è in contrasto con il prg? oppure hai intenzione di fare qualche falsa dichiarazione? entrambe le soluzioni portano a conseguenze più o meno disastrose. Nel primo caso è un'autodenuncia bella e buona dalla quale il comune non può esimersi di applicare le sanzioni previste poichè portato al corrente della situazione; nel secondo caso ti potresti mettere in bel pasticcio, sappi che qualsiasi conseguenza futura ricadrà sulle tue spalle, vogliamo parlare della staticità del fabbricato? norme igienico sanitarie? lascia stare.

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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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19 Maggio 2006

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2010 alle ore 16:17

Non concordo. La sanatoria, se il fabbricato non può essere demolito e l'abuso è in contrasto con le norme urbanistiche, la sanzione si può ridurre in amministrativa e non penale, specie se l'abuso è molto vecchio. Il pagamento della sanzione (molto cara perchè viene calcolata sull'aumento di valore commerciale del bene), può permettere la vendita dell'immobile. Non mi sembra poco.

Saluti.

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castello

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2010 alle ore 16:32

se chiedi il Permesso a Costruire in sanatoria, significa che stai parlando di un tipo di abuso realizzato in una zona edilizia realizzabile, ma privo della richiesta a monte. quindi se sai che la tua richiesta verrà rigettata perchè ti prendi delle responsabilità inutili, forse serve a qualche avvocato?

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palina83

Iscritto il:
12 Gennaio 2010

Messaggi:
47

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2010 alle ore 16:43

mi fa molto piacere che il post abbia creato interesse e ringrazio per i preziosi consigli.

Visto l'interesse fornisco alcuni dettagli sulla pratica....

Premetto che il mio parere dato al cliente è stato quello di procedere con la demolizione dell'immobile in quanto i costi che si dovranno sostenere per corsi e ricorsi ammontano a + del valore dell'immobile stesso. Lui ha risposto che ha fatto i suoi conti e intende procedere.

Gli immobili sono delle classiche tettoie tamponate sui lati ed adibite a deposito merci, di modesta consistenza "assimilabili a pertinenze". Su detti immobili è già stata emessa ordinanza di demolizione. L'avv. presenterà ricorso al Tar sulla base della mia richiesta di permesso di costruire in santatoria, verrà concessa una sospensiva in attesa che il comune esprima parere circa la richiesta di sanatoria.

a questo punto le strade sono due: se la richiesta di sanatoria viene accolta il discorso è chiuso altrimenti, il mio caso, la domanda verrà respinta dal comune e si presenterà nuovo ricorso al tar. se anche in questo caso venisse concessa la sospensiva (cosa che l'avv. da per certa) la situazione resterebbe in sospeso per 3/4 anni il tempo giusto per valutare con calma l'aquisto di una nuova struttura o soluzioni alternative.

saluti e buon lavoro a tutti

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