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Rilievo misto celerimensura-GPS |

crescenzo
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In un rilievo celerimetrico molto articolato, che ha richiesto l'utilizzo di un Punto Ausiliario per comprendere le stazioni, la distanza tra due PF eccede la tolleranza. Per l'iperdeterminazione si è eseguito rilievo GPS dei tre fiduciali. 1- Per inserire quest'ultimo nel libretto precedente, è necessario stazionare col GPS in un punto già battuto in celerimensura? 2- il Pubnto ausiliario deve necessariamente essere riportato in mappa catastale? (per es. spigolo di un fabbricato)
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robertopi
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E' opportuno, prima di postare un nuovo quesito, fare un ricerca ed accodarsi ad una discussione aperta, più consona al tuo argomento. www.google.it/cse?cx=partner-pub-5056827... comunque: 1- devi rilevare almeno 2 punti, preferibilmente stazioni e quindi collegare i rilievi 2- se il punto ausiliario non è in mappa, va iperdeterminato (circ. 2/88) saluti
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crescenzo
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grazie. non sono molto pratico dei forum.
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it9gvo
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trappeto
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"robertopi" ha scritto: E' opportuno, prima di postare un nuovo quesito, fare un ricerca ed accodarsi ad una discussione aperta, più consona al tuo argomento. www.google.it/cse?cx=partner-pub-5056827... comunque: 1- devi rilevare almeno 2 punti, preferibilmente stazioni e quindi collegare i rilievi 2- se il punto ausiliario non è in mappa, va iperdeterminato (circ. 2/88) Non ho trovato tale affermazione sulla circolare 2/88 saluti Ritengo che con strumentazione GPS non dovrebbe essere consentito l'utilizzo di un Punto Topocartografico in quanto diventerebbe difficile giustificare l'impossibilità a battere il terzo PF. Devo dissentire da quello che hai scritto: - In presenza di PT, la circ. 2/1988 invita semplicemente a "produrre sovrabbondanza di misure" (non necessariamente iperdeterminazione del PT). - Inoltre la stessa circ. 2/88 precisa che il PT deve essere costituito da "un particolare topocartografico" opportunamente scelto sul terreno: ciò significa che il punto battuto dev'essere riportato in mappa! Non ci sono altre circolari successive alla circ.2/88 che hanno cambiato la normativa suddetta. Normativa: Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento, capitolo 1 paragrafo 2.
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robertopi
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"it9gvo" ha scritto:
Ritengo che con strumentazione GPS non dovrebbe essere consentito l'utilizzo di un Punto Topocartografico in quanto diventerebbe difficile giustificare l'impossibilità a battere il terzo PF. Su questo concordo al 100% "it9gvo" ha scritto:
Devo dissentire da quello che hai scritto: - In presenza di PT, la circ. 2/1988 invita semplicemente a "produrre sovrabbondanza di misure" (non necessariamente iperdeterminazione del PT). Scusa ma non stiamo dicendo la stessa cosa? Iperdeterminare non significa produrre misure sovrabbondanti? "it9gvo" ha scritto:
- Inoltre la stessa circ. 2/88 precisa che il PT deve essere costituito da "un particolare topocartografico" opportunamente scelto sul terreno: ciò significa che il punto battuto dev'essere riportato in mappa! Anche su questo concordo, ma il più delle volte, l'utilizzo di un punto non riportato in mappa, prodotto con misure sovrabbondanti, è tollerato se opportunamente motivato. Si pensi ad un rilievo in zone impervie o al limite del mare. Poi se vogliamo la circolare diceva pure che i PA andavano indicati sui copioni di visura ma senza numerazione, oggi è possibile che ciò accada? Mi viene da dire di no, del resto, se è consentito utilizzare dei PF materializzati su elementi non presenti in mappa, non vedo per quale motivo un PA prodotto come detto in precedenza debba essere rifiutato. saluti
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it9gvo
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trappeto
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"robertopi" ha scritto: "it9gvo" ha scritto:
Ritengo che con strumentazione GPS non dovrebbe essere consentito l'utilizzo di un Punto Topocartografico in quanto diventerebbe difficile giustificare l'impossibilità a battere il terzo PF. Su questo concordo al 100% it9gvo: Bene "it9gvo" ha scritto:
Devo dissentire da quello che hai scritto: - In presenza di PT, la circ. 2/1988 invita semplicemente a "produrre sovrabbondanza di misure" (non necessariamente iperdeterminazione del PT). Scusa ma non stiamo dicendo la stessa cosa? Iperdeterminare non significa produrre misure sovrabbondanti? it9gvo: Si ma tu asserisci che dev'essere iperdeterminato il PT! contrariamente alla norma che dice semplicemente "produrre sovrabbondanza di misure!" Non è la stessa cosa! "it9gvo" ha scritto:
- Inoltre la stessa circ. 2/88 precisa che il PT deve essere costituito da "un particolare topocartografico" opportunamente scelto sul terreno: ciò significa che il punto battuto dev'essere riportato in mappa! Anche su questo concordo, ma il più delle volte, l'utilizzo di un punto non riportato in mappa, prodotto con misure sovrabbondanti, è tollerato se opportunamente motivato. Si pensi ad un rilievo in zone impervie o al limite del mare. it9gvo: Sono d'accordo, se opportunamente motivato, ma anche qui non vedo perchè devi "produrre sovrabbondanza di misure" proprio sul PT. Poi se vogliamo la circolare diceva pure che i PA andavano indicati sui copioni di visura ma senza numerazione, oggi è possibile che ciò accada? Mi viene da dire di no, del resto, se è consentito utilizzare dei PF materializzati su elementi non presenti in mappa, non vedo per quale motivo un PA prodotto come detto in precedenza debba essere rifiutato. saluti i t9gvo: come sopra, se opportunamente motivato. L'ufficio ha la possibilità di segnalare il PT (non PA) mediante la scrittura del testo con l'apposita routine; questa abitudine si è però persa per strada con la digitalizzazione delle mappe. Buon lavoro
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"it9gvo" ha scritto:
Ritengo che con strumentazione GPS non dovrebbe essere consentito l'utilizzo di un Punto Topocartografico in quanto diventerebbe difficile giustificare l'impossibilità a battere il terzo PF. Ci sono tanti casi.. Atti di aggiornamento a ridosso del mare, al confine con altre provincie, ecc. Il gps non risolve tutti i problemi del mondo, e lo dico io pur essendo un suo estimatore/utilizzatore dagli anni 90. Iperdeterminare con il gps si può fare ribattendo lo stesso punto più volte. la classica iperdeterminazione suggerita dalla circolare 2, cioè con stazioni diverse non è fattibile con gps o, per lo meno, sarebbe una inutilissima complicazione, in perfetto stile U.C.A.S. Quello di più simile a cambiare una stazione sarebbe ribatter lo stesso punto con una costellazione diversa, quindi in altra ora della giornata, ma lo troverei veramente ridondante saluti paolo ps : per chi non lo sa, UCAS = Ufficio Complicazione Affari Semplici
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robertopi
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Premesso che laddove non si è in presenza di casi limite (mare, zone impervie ), con il gps non esistono "le complesse operazioni topografiche" del celerimetrico che possono derogare all'auilizzo del terzo PF, per cui effetivamente diventa diffcile giustificare il suo mancato utilizzo; premesso che è evidente che iperdeterminare con il gps, diciamolo, è inutile; ciò premesso, poichè ho molta considerazione di quello che scrivi, e della tua preparazione vista pure la tua esperienza dall'altro "lato del bancone", puoi spiegare per favore la differenza tra iperdeterminare e produrre misure sovrabbondanti? Io le ho sempre intese la stessa cosa, ma se ho sempre capito male, sono ben lieto di apprendere che sbagliavo. Grazie e Saluti ps. perdonatemi se non riesco a ricordare se esiste davvero o era un tarocco, ma tempo fa avevo un pdf della circ. 2/88 scaricato dalla rete, che aveva come appendice l'istruzione del rilievo con gps, dove veniva scritto che nel caso di rilievo gps si poteva derogare all'utilizzo del terzo PF, è vero?
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it9gvo
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"robertopi" ha scritto: Premesso che laddove non si è in presenza di casi limite (mare, zone impervie ), con il gps non esistono "le complesse operazioni topografiche" del celerimetrico che possono derogare all'auilizzo del terzo PF, per cui effetivamente diventa diffcile giustificare il suo mancato utilizzo; premesso che è evidente che iperdeterminare con il gps, diciamolo, è inutile; ciò premesso, poichè ho molta considerazione di quello che scrivi, e della tua preparazione vista pure la tua esperienza dall'altro "lato del bancone", puoi spiegare per favore la differenza tra iperdeterminare e produrre misure sovrabbondanti? Io le ho sempre intese la stessa cosa, ma se ho sempre capito male, sono ben lieto di apprendere che sbagliavo. Grazie e Saluti ps. perdonatemi se non riesco a ricordare se esiste davvero o era un tarocco, ma tempo fa avevo un pdf della circ. 2/88 scaricato dalla rete, che aveva come appendice l'istruzione del rilievo con gps, dove veniva scritto che nel caso di rilievo gps si poteva derogare all'utilizzo del terzo PF, è vero? Iperdeterminare significa "letteralmente" determinare molte volte (cioè in modo abbondante), quindi le due definizioni si equivalgono. In merito alla dubbia informazione che col GPS si possa derogare dall'utilizzo del 3° PF, mi sembra una bufala!; comunque non l'ho mai sentito o letto in qualche circolare. Buon lavoro
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crescenzo
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Nel caso in questione i PF battuti sono 3. Lo scarto tra due di questi è fuori tolleranza, ed è per questi ultimi che si è provveduto alla iperdeterminazione con rilievo GPS a causa delle difficoltà di operare diversamente. Mi pare di aver capito che sarebbe opportuno rilevare col GPS un punto battuto in celerimensura, ed utilizzarlo quale base GPS. Ho capito bene? Grazie per i contributi.
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StefanoDeidda
Stefano Deidda
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Pula (CA)
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Se possibile rileverei con il GPS oltre ai PF anche le stazioni. Più iperdeterminato di così! (occhio agli sqm)
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crescenzo
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Fatto. Rilevata una stazione del celerimetrico, i tre PF ed un punto singolo. L'elaborazione pregeo mi restituisce l'errore: Il rilievo planimetrico NON E' CONNESSO in corrispondenza della ripetizione n. 1 della stazione xxx Ho provato ad invertire l'ordine delle misure GPS, Nulla Cosa può essere successo?
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samsung
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29 Ottobre 2005
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"crescenzo" ha scritto: Fatto. Rilevata una stazione del celerimetrico, i tre PF ed un punto singolo. L'elaborazione pregeo mi restituisce l'errore: Il rilievo planimetrico NON E' CONNESSO in corrispondenza della ripetizione n. 1 della stazione xxx Ho provato ad invertire l'ordine delle misure GPS, Nulla Cosa può essere successo? Crescenzo, ci sono diverse discussioni sul rilievo misto. Discussioni dove l'ottimo Dioptra ha per primo evidenziato quali ne sono le problematiche all'interno di Pregeo. Ti consiglio di rileggerti i diversi topic. Sei sulla strada sbagliata.
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crescenzo
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Grazie samsung. Confesso di essere poco pratico di forum. Ho cercato, ma non ho trovato ciò che desideravo. Mi puoi suggerire un metodo di ricerca efficace? Come trovare i "topic" che suggerisci? Credo che i forum servano a questo. Grazie.
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samsung
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Puoi cominciare con questi. www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo... www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre... In sostanza col GPS (in Pregeo) bisogna evitare le poligonali. Separare le stazioni anziché concatenarle. Ed orientarle (come da buona prassi) a punti prescelti sufficientemente distanti in modo da contenere gli scarti del dettaglio posto a distanza inferiore a quella dell'orientamento. Per tornare al tuo caso, prima di pormi il problema dell'iperdeterminazione, visto che hai già fatto un primo controllo GPS, proverei ad utilizzarlo raffrontando i due rilievi in ambiente CAD calcolati separatamente col tuo programma di topografia. Potresti cominciare a vedere qual'è il PF sbagliato, o scoprire che è tutto a posto ed a sbagliare sono stati altri.
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