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Autore Richiesta dichiarazione assenza abusi edilizi per depositare Tipo Frazionamento

joloki

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18 Marzo 2014 alle ore 14:53

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 0 -  0 - Inviato: 04 Novembre 2022 alle ore 12:02

Buongiorno, stamattina ho telefonato il Comune per capire se un frazionamento che ho depositato qualche giorno fa era stato timbrato così da poter passare a ritirare la mia copia. Il dirigente dell'ufficio tecnico mi ha detto che non poteva procedere a convalidare il deposito in quanto mancava la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui io, congiuntamente al proprietario dichiaravo l'assenza di abusi edilizi sull'area oggetto di frazionamento.

Siccome nel comune in cui opero di solito non chiedono questa dichiarazione, nei precedenti depositi non l'ho mai allegata. Mi sono messo quindi alla ricerca di questa normativa che probabilmente mi è sfuggita ma non ho trovato riferimenti oltre a quelli relativi alla lottizzazione abusiva (che poi è il motivo per il quale facciamo il deposito al comune).

Ma da voi la chedono questa dichiarazione? Qualcuno per caso ha il riferimento normativo?

Grazie in anticipo e buon lavoro!

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Autore Risposta

bertone

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15 Novembre 2004

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 0 -  0 - Inviato: 04 Novembre 2022 alle ore 15:53

Al di là sulla pertinenza o meno della richiesta da parte del tecnico comunale (quali motivi potrà avere per chiederti tanto ?!? ), secondo me (e così mi comporto) potresti DEPOSITARE il frazionamento inviandolo alla PEC del comune, non vedo la necessità di avere timbro e firma dell'avvenuto deposito sulla copia cartacea.

Buon Lavoro.

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joloki

Iscritto il:
18 Marzo 2014 alle ore 14:53

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79

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 0 -  0 - Inviato: 04 Novembre 2022 alle ore 16:38

"bertone" ha scritto:
non vedo la necessità di avere timbro e firma dell'avvenuto deposito sulla copia cartacea.



Si, anche su questo ci sarebbe da discutere (come anche sulla questione degli oneri che alcuni Comuni chiedono per il deposito), ma nel dubbio per evitare problemi visto che spesso dopo il frazionamento vi è un atto notarile attendo sempre di ottenere la copia cartacea timbrata.

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rossa

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13 Aprile 2003

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 0 -  0 - Inviato: 04 Novembre 2022 alle ore 18:51

x joloki

E' di fronte ad atteggiamenti come il tuo che la burocrazia trionfa.

Anche l'ultimo dei dipendenti pubblici si sente autorizzato ad inventare procedure ed imporre gabelle non supportate da alcuna Legge o normativa ufficiale.

Ho la fortuna di operare in un territorio in cui la stragrande maggioranza dei Comuni non ha frapposto ostacoli al deposito dei frazionamenti.

Nell'unico caso in cui un impiegato si è rifiutato di rilasciarmi subito la copia protocollata, adducendo la motivazione che doveva essere approvata dal tecnico comunale, l'ho spedita x raccomandata (ancora non esisteva la PEC).

Con l'utilizzo sistematico della PEC ho evitato il fastidio di andare agli uffici protocollo.

Ora molti comuni prevedono il deposito telematico dei frazionamenti sui loro siti.

Ricordate che la norma del deposito preventivo aveva lo scopo di segnalare al Comune l'avvio di un'eventuale lottizzazione abusiva.

Ora tale norma è semplicemente demenziale perchè il frazionamento appena approvato potrebbe essere trasmesso in automatico direttamente dal catasto al Comune il quale, qualora ne ravvisasse gli estremi, attiverebbe la repressione dell'abuso.

Purtroppo questa sia pur piccola semplificazione non verrà adottata e speriamo che qualche genio non impoga ulteriori adempimenti.

Saluti.

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Orlando1973

Iscritto il:
04 Maggio 2015 alle ore 16:51

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 0 -  0 - Inviato: 04 Novembre 2022 alle ore 19:33

"joloki" ha scritto:
"bertone" ha scritto:
non vedo la necessità di avere timbro e firma dell'avvenuto deposito sulla copia cartacea.



Si, anche su questo ci sarebbe da discutere (come anche sulla questione degli oneri che alcuni Comuni chiedono per il deposito), ma nel dubbio per evitare problemi visto che spesso dopo il frazionamento vi è un atto notarile attendo sempre di ottenere la copia cartacea timbrata.





Al giorno d'oggi non ha alcun senso e utilità pretentedere una copia cartacea timbrata di un frazionamento perdi solo tempo tu' (almeno 2 viaggi in comune) ed il comune stesso con inutile aggravio per il cliente .

Come suggerito dai colleghi invia (almeno i prossimi) per PEC ed attendi il protocollo .

Il tecnico comunale non puo' opporre alcuna obiezione ma solo attestare l'avvenuto deposito come sancito dall'art. 30 comma 5 del DPR 380/2001 .

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CESKO

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07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 04 Novembre 2022 alle ore 20:54

"Orlando1973" ha scritto:
"joloki" ha scritto:
"bertone" ha scritto:
non vedo la necessità di avere timbro e firma dell'avvenuto deposito sulla copia cartacea.



Si, anche su questo ci sarebbe da discutere (come anche sulla questione degli oneri che alcuni Comuni chiedono per il deposito), ma nel dubbio per evitare problemi visto che spesso dopo il frazionamento vi è un atto notarile attendo sempre di ottenere la copia cartacea timbrata.





Al giorno d'oggi non ha alcun senso e utilità pretentedere una copia cartacea timbrata di un frazionamento perdi solo tempo tu' (almeno 2 viaggi in comune) ed il comune stesso con inutile aggravio per il cliente .

Come suggerito dai colleghi invia (almeno i prossimi) per PEC ed attendi il protocollo .

Il tecnico comunale non puo' opporre alcuna obiezione ma solo attestare l'avvenuto deposito come sancito dall'art. 30 comma 5 del DPR 380/2001 .



Esatto, poi so cavoli tuoi (tecnico redattore) se hai creato una lottizzazione abusiva non osservando ed in contrasto di quanto dettato dalle norme di Attuazione del vigente strumento urbanistico.

saluti

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joloki

Iscritto il:
18 Marzo 2014 alle ore 14:53

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79

Località

 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2022 alle ore 11:41

"Orlando1973" ha scritto:
Come suggerito dai colleghi invia (almeno i prossimi) per PEC ed attendi il protocollo.



A proposito di questo, la PEC me l'hanno inviata loro, mi è appena arrivata la richiesta di integrazioni ufficiale...

Comunque, in questo week end ho un pò cercato in rete ed effettivamente il mio non è un caso isolato, parecchi comuni tra la modulistica hanno questa dichiarazione. Alcuni addirittura vogliono una relazione tecnica asseverata. Ma sono impazziti tutti? E' così che vogliono combattere l'abusivismo? Ma come ci dobbiamo comportare, andiamo a protocollare con l'avvocato?

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rubino
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(GURU)

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04 Febbraio 2005

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Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2022 alle ore 12:19

Sull'argomento esistono chiarimenti e precisazioni (che occorrebbe inserire nel forum):

Consiglio Nazionale Geometri e G.L: prot. 8722 del 20.11.2008 - Deposito tipi di frazionamento;

Agenzia del Territorio: TERRITORIO.AGTDA.REGISTRO UFFICIALE.0030707.03-06-2009 - Deposito di atti di aggiornamento cartografico in Comune (vengono richiamante le comunicazioni: circ. 5/85, circ. 7/92, nota 68702/2003, nota 65090/2008;

Consiglio Nazionale Geometri e G.L: prot. 8035 del 21.09.2009 - Temi di carattere catastale; Deposito atti di frazionamento in Comune;

Consiglio Nazionale Geometri e G.L: prot. 8176 del 24.09.2009 - Trasmissione nota CNGeGL su temi di carattere catastale (si richiama prot. 8035 del 21.09.2009 - Temi di carattere catastale; Deposito atti di frazionamento in Comune integrata con allegato alla nota prot. 30707 del 03.06.09).

In tutte c'è scritto l'esatto contrario di quanto questi uffici tecnici comunali pretendono che il tecnico esegua o asseveri; ovviamente le note del CNG sono (dovrebbero essere) disponibili presso i Collegi provinciali, quelle del Catasto se si "scava"bene qui dentro o in internet si riescono a trovare.

P.S.: opinione personale: altri arrivano su Marte e noi ci gingilliamo con i timbri.

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robertopi

Iscritto il:
16 Dicembre 2004

Messaggi:
3534

Località
NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2022 alle ore 12:27

Io sono del parere che una volta inviata la pec abbiamo adempiuto a tutti gli obblighi di legge.

Infatti la nostra è sostanzialemnte una messa a conoscenza che si sta facendo una tale operazione. L'obbligo e l'onere del controllo del territorio è tutto del comune, il quale dovrà fare le opportune verifiche e nel caso riscontrasse lottizzazioni o opere abusive, agire di conseguenza.

In ultimo, essendo cambiata la procedura di presentazione degli atti di aggiornamento, non allegando nulla, è tutta resposanbilità nostra dichiarare che l'atto è stato depositato.

Ritengo che nessun tribunale possa dichiarare una nostra inadempienza o un obbligo a pagare comunque dei tributi.

Il senso è: io ti notifico l'atto al comune, poi non ho bisogno di una ricevuta dello stesso timbrata, mi basta la pec inviata, non ti chiedo nulla e non voglio nulla, ergo NON TI PAGO.

saluti

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rubino
.
(GURU)

Iscritto il:
04 Febbraio 2005

Messaggi:
3860

Località
Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2022 alle ore 12:54

"robertopi" ha scritto:
Io sono del parere che una volta inviata la pec abbiamo adempiuto a tutti gli obblighi di legge.

Infatti la nostra è sostanzialemnte una messa a conoscenza che si sta facendo una tale operazione. L'obbligo e l'onere del controllo del territorio è tutto del comune, il quale dovrà fare le opportune verifiche e nel caso riscontrasse lottizzazioni o opere abusive, agire di conseguenza.

In ultimo, essendo cambiata la procedura di presentazione degli atti di aggiornamento, non allegando nulla, è tutta resposanbilità nostra dichiarare che l'atto è stato depositato.

Ritengo che nessun tribunale possa dichiarare una nostra inadempienza o un obbligo a pagare comunque dei tributi.

Il senso è: io ti notifico l'atto al comune, poi non ho bisogno di una ricevuta dello stesso timbrata, mi basta la pec inviata, non ti chiedo nulla e non voglio nulla, ergo NON TI PAGO.

saluti



La logica è questa, tanto è vero che si parla di "deposito" dell'atto di aggiornamento non di nulla osta a frazionare; il problema è l'effettiva protocollazione della PEC perchè questo è il momento certo che conferma la dichiarazione resa dal tecnico nel frontespizio del libretto PREGEO. La dichiarazione che l'adempimento è stato eseguito prima della trasmissione della pratica deve trovare riscontro nell'effettiva protocollazione comunale perchè questi sono i due elementi che vengono incrociati quando l'Ufficio chiede ai Comuni: è vero quello che mi ha dichiarato in questa data data il tecnico? Se non c'è corrispondenza possono esserci problemi seri perchè la dichiarazione di aver adempiuto al deposito non è veritiera, soprattutto in quei comuni che non hanno esplicitamente deliberato la ricezione da PEC o dal SUdE. Una cosa è chiara, ed è ribadita più volte dai chiarimenti citati: tu comune di prendi la pratica che ti DEPOSITO lasciandola al protocollo come attesta il timbro (cose da pazzi nel 2022 ma purtroppo ...) sulla mia copia della nota di accompagnamento e da quel momento fai tutte le verifiche di competenza ma non puoi e non devi trattenerti il frazionamento/mappale.

P.S.: attenzione, non per giocare con le parole, ma non è una notifica se no potrebbe succedere quello che successe a me il 1985, quandò usci il primo condono che impose l'adempimento: depositai un frazionamento in un comune della Provincia e scrissi notifica, dopo qualche giorno andai a rimprenderlo ma non si riusciva a trovare poi si scopri che ce l'aveva il vigile urbano e che fu ben felice di restituirlo perchè "geò, ma a chi lo devo notificare?". Un'altra volta mi convocò il dirigente dell'U.T.C. a cui avevano portato il frazionamento: NON trovava gli allineamenti quotati con lo 0,1 rosso e "... quelli in verde sono troppo lunghi" (si riferiva ai collegamenti fra i PF sullo schema del rilievo).

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Pippocad

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26 Febbraio 2011

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Südtirol

 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2022 alle ore 13:43

L’Italia è bella perché è varia. Qui in Trentino AA non depositiamo nulla da 10 anni. O meglio il deposito è automatico perché quando viene fatto l'invio telematico al portale Catasto il comune può accedere al medesimo portale e verificare i Frazionamenti di competenza. Idem per i Docfa.

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rubino
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(GURU)

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04 Febbraio 2005

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3860

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Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2022 alle ore 17:15

"Pippocad" ha scritto:
L’Italia è bella perché è varia. Qui in Trentino AA non depositiamo nulla da 10 anni. O meglio il deposito è automatico perché quando viene fatto l'invio telematico al portale Catasto il comune può accedere al medesimo portale e verificare i Frazionamenti di competenza. Idem per i Docfa.



Infatti negli "eventi" dell'anno scorso si parlò di attivare qualcosa di simile, se non sbaglio avrebbe dovuto provvedere l'AdE.

Vedrai che un giorno si farà e anche potremo dire "qui in Italia non depositiamo nulla".

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