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Autore Frazionamento F.R. dopo DL 201/11 e Circolare 02/12

vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2013 alle ore 16:23

Colleghi, buonasera.

Apro questo topic in quanto l'ultimo presente con un argomento simile risale al 2008.



Mi ritrovo a frazionare un terreno agricolo. All'interno del terreno insistono 2 fabbricati con interposta tra loro una corte. Sia i fabbricati che la corte, hanno numerazione autonoma ma son ancora censiti come Fabbricati Rurali.

La nuova dividente oltre a dividere il terreno, spezza in due la corte censita come FR e con numerazione autonoma.

Ho fatto notare al mio cliente circa la nuova normativa indicata in oggetto, e la scadenza ormai famosa del 30 Novembre 2012 per allibrare il tutto al Catasto Urbano.

Lui stesso, per ovvi motivi che mi sento anche di condividere, asserisce che 20 anni fa accatastò regolarmente i fabbricati e la corte con tanto di planimetrie, e che sarebbe onere del Catasto procedere al passaggio al Catasto Fabbricati, quindi di procedere al frazionamento.



Pongo a Voi ora la questione:





  • Posso procedere alla divisione della corte senza effettuare la migrazione preventiva al catasto fabbricati?





    Grazie mille per l'attenzione.

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    Autore Risposta

    Leo
    Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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     0 -  0 - Inviato: 24 Marzo 2013 alle ore 19:17

    Direi che se davvero la proprietà ha accatastato il tutto vent'anni fa, basta allineare...

    Ma forse ha buttato là ricordi a casaccio... e sono passati più di vent'anni!

    Dovresti verificare cos'è successo veramente:

    1 - ha presentato le planimetrie prima del 1969, e quindi toccherebbe al Catasto fare il Tipo Mappale (che non è evidentemente mai stato fatto).

    2 - le ha presentate dopo il 1969 "dimenticando" il Tipo Mappale che quindi dev'essere ancora fatto a cura e spese della parte, che è inadempiente.

    3 - ha fatto tutto regolarmente in un momento in cui però il catasto l'ha "accatastato" mettendo cioè tutto un una catasta di documenti arretrati: mi sembra strano, perché di casi così ne sono rimasti davvero pochi; ma non posso escluderlo.

    4 - ti ha raccontato una panzana.

    Se siamo nell'improbabile caso 3, basta ritrovare copia del TM e delle ricevute e chiedere l'evasione da parte dell'Ufficio. In tutti gli altri casi sarei propenso a fare un nuovo documento; infatti nei casi 2 e 4 è comunque dovuto, ma nel caso 1 risparmi poco a chiedere di farlo al Catasto perché comunque due giorni dopo devi frazionare!

    Naturalmente nel caso 4 devi fare pure la pratica al Catasto Fabbricati con i conseguenti costi, oneri, sanzioni, balzelli, accidenti...

    Oppure io non ho capito il problema e il presente "contributo" può essere cestinato...

    Leonardo

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    vordcienpion

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    02 Giugno 2008

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    2008

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     0 -  0 - Inviato: 25 Marzo 2013 alle ore 08:46

    "Leo" ha scritto:
    Direi che se davvero la proprietà ha accatastato il tutto vent'anni fa, basta allineare...

    Ma forse ha buttato là ricordi a casaccio... e sono passati più di vent'anni!

    Dovresti verificare cos'è successo veramente:

    1 - ha presentato le planimetrie prima del 1969, e quindi toccherebbe al Catasto fare il Tipo Mappale (che non è evidentemente mai stato fatto).

    2 - le ha presentate dopo il 1969 "dimenticando" il Tipo Mappale che quindi dev'essere ancora fatto a cura e spese della parte, che è inadempiente.

    3 - ha fatto tutto regolarmente in un momento in cui però il catasto l'ha "accatastato" mettendo cioè tutto un una catasta di documenti arretrati: mi sembra strano, perché di casi così ne sono rimasti davvero pochi; ma non posso escluderlo.

    4 - ti ha raccontato una panzana.

    Se siamo nell'improbabile caso 3, basta ritrovare copia del TM e delle ricevute e chiedere l'evasione da parte dell'Ufficio. In tutti gli altri casi sarei propenso a fare un nuovo documento; infatti nei casi 2 e 4 è comunque dovuto, ma nel caso 1 risparmi poco a chiedere di farlo al Catasto perché comunque due giorni dopo devi frazionare!

    Naturalmente nel caso 4 devi fare pure la pratica al Catasto Fabbricati con i conseguenti costi, oneri, sanzioni, balzelli, accidenti...

    Oppure io non ho capito il problema e il presente "contributo" può essere cestinato...

    Leonardo





    Ciao Leo, ti ringrazio anzitutto per l'intervento.

    Da quanto ho raccolto verbalmente, è stato redatto circa 20 anni fa regolare tipo mappale e regolari planimetrie. Infatti il Fabbricato in mappa esiste.Penso che ci troviamo al punto 3 da te descritto.



    Ora mi chiedo, volendo trascurare le leggi riportate in oggetto (migrazione obbligatoria dei FR al Catasto Urbano), è consentito frazionare in due un fabbricato rurale adibito a corte (In mappa non è campito) con tipologia pregeo 9?



    Saluti cordiali.

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    Leo
    Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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    Castel del Rio

     0 -  0 - Inviato: 25 Marzo 2013 alle ore 09:44

    Poffare, i fumi dell'alcool finesettimanale mi annebbiano tuttora?

    Faccio un po' fatica a figurarmi il "fabbricato adibito a corte". Anche qui provo a schematizzare:

    1 - la corte è realmente corte, ed è censita come FR perché facente parte dello stesso mappale dei fabbricati;

    2 - la corte non è realmente corte, e dovrebbe essere campita (ma non lo è e per questo lo evidenzi), perciò richiede un aggiornamento in mappa.

    Si hanno poi anche due diverse possibili condizioni:

    a - la corte era stata trattata correttamente nel vecchio TM inevaso, trasferendola al CF con i fabbricati;

    b - la corte (stranamente) non era stata trattata nel vecchio TM, evaso o inevaso che sia.

    Nel caso 1a è in attesa di preallineamento; nel caso 1b richiede un nuovo TM o un Mod. 26 secondo il risultato che ci prefiggiamo.

    Nel caso 2a, se il TM era corretto, è comunque sufficiente preallineare; nel caso 2b, il nuovo TM è indispensabile.

    Venendo poi all'ultima domanda, non trovo particolarmente problematico frazionare una corte (che abbiamo visto sopra come rendere non più FR). Può essere più rognoso frazionare la particella se le operazioni di preallineamento l'hanno resa fabbricato: il frazionamento da cielo a terra non è espressamente escluso o tassativamente proibito, ma per esperienza è caldamente consigliato che ci siano ottimi motivi e abbondantemente documentati!

    Inoltre dev'essere fisicamente diviso da cielo a terra da un muro che diverrà di confine: frazionare già sapendo che si dovranno graffare porzioni di vano di qua e di là è una pretesa un po' forte...

    Quanto alla possibilità che abbia frainteso le domande, si veda la conclusione precedente!

    Leonardo

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    totonno
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     0 -  0 - Inviato: 25 Marzo 2013 alle ore 10:07

    "vordcienpion" ha scritto:


    Ciao Leo, ti ringrazio anzitutto per l'intervento.

    Da quanto ho raccolto verbalmente, è stato redatto circa 20 anni fa regolare tipo mappale e regolari planimetrie. Infatti il Fabbricato in mappa esiste.Penso che ci troviamo al punto 3 da te descritto.


    Ora mi chiedo, volendo trascurare le leggi riportate in oggetto (migrazione obbligatoria dei FR al Catasto Urbano), è consentito frazionare in due un fabbricato rurale adibito a corte (In mappa non è campito) con tipologia pregeo 9?

    Saluti cordiali.



    Va ricostituita la storia così come è stata costruita. L'utente deve ritrovare le ricevute del deposito delle pratiche complete come egli sostiene di avere eseguito nel rispetto della norma, oppure egli stesso o il tecnico incaricato deve rovistare nelle cantine del catasto per ritrovare le pratiche presentate. Il tutto per allineare gli immobili e procedere al nuovo frazionamento. Eseguire un frazionamento partendo da una situazione non aggiornata porta ad una confusione storica e ad una discontinuità tra pratiche presentate in tempi diversi che procura solo danno all'interessato proprietario. Quindi la prima cosa è accertarsi inconfutabilmente che vi siano o non vi siano pratiche di aggiornamenti non riportate in atti. Questo è' fondamentale per procedere al seguito.

    Magari il proprietario confonde la regolarità che aveva venti anni fa con quella attuale. Nel frattempo sono intervenute altre normative che richiedono altre procedure. Niente di male. In caso di vera assenza di accatastamento al fabbricati, occorre riportare il tutto al catasto dei fabbricati e nel contempo dividere la corte, verificando e comunicando all'interessato eventuali sanzioni sul mancato accatastamento dei fabbricati nei termini consentiti e verificare se gli stessi hanno i requisiti oggettivi e soggettivi per essere considerati ancora agricoli.

    Saluti.

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    vordcienpion

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     0 -  0 - Inviato: 25 Marzo 2013 alle ore 17:11

    Buonasera colleghi.

    Sto procedendo al recupero del tipo mappale di allora, e delle relative planimetrie. Cosi potrò essere più esplicito.



    "Leo" ha scritto:
    Poffare, i fumi dell'alcool finesettimanale mi annebbiano tuttora?

    Faccio un po' fatica a figurarmi il "fabbricato adibito a corte". Anche qui provo a schematizzare:

    1 - la corte è realmente corte, ed è censita come FR perché facente parte dello stesso mappale dei fabbricati;

    Risposta: Si e No. La corte è censita come FR, ma con numerazione autonoma



    2 - la corte non è realmente corte, e dovrebbe essere campita (ma non lo è e per questo lo evidenzi), perciò richiede un aggiornamento in mappa.

    Risposta: No. La corte è realmente corte.



    Si hanno poi anche due diverse possibili condizioni:

    a - la corte era stata trattata correttamente nel vecchio TM inevaso, trasferendola al CF con i fabbricati;

    Risposta: Sto recuperando il vecchio TM. Appena lo avrò, potrò essere più esaustivo

    b - la corte (stranamente) non era stata trattata nel vecchio TM, evaso o inevaso che sia.

    Nel caso 1a è in attesa di preallineamento; nel caso 1b richiede un nuovo TM o un Mod. 26 secondo il risultato che ci prefiggiamo.

    Nel caso 2a, se il TM era corretto, è comunque sufficiente preallineare; nel caso 2b, il nuovo TM è indispensabile.

    Venendo poi all'ultima domanda, non trovo particolarmente problematico frazionare una corte (che abbiamo visto sopra come rendere non più FR). Può essere più rognoso frazionare la particella se le operazioni di preallineamento l'hanno resa fabbricato: il frazionamento da cielo a terra non è espressamente escluso o tassativamente proibito, ma per esperienza è caldamente consigliato che ci siano ottimi motivi e abbondantemente documentati!

    Risposta: Concordo con te, per evitare futuri problemi tra le parti.

    Inoltre dev'essere fisicamente diviso da cielo a terra da un muro che diverrà di confine: frazionare già sapendo che si dovranno graffare porzioni di vano di qua e di là è una pretesa un po' forte...

    Quanto alla possibilità che abbia frainteso le domande, si veda la conclusione precedente!

    Leonardo

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    vordcienpion

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     0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2013 alle ore 20:16

    Ho recuperato il precedente tipo mappale.

    Fatto con Pregeo 7, e inserito tramite modello 26.

    Nel modello 26 son indicati i subalterni, con la dicitura nel campo "motivo della denuncia" , edificazione edifici rurali.

    Quindi, ovviamente han attribuito in visura, ai due fabbricati e alla corte interposta tra essi, la qualità FR.

    Ora, ritornando al punto, chiedo:

    1) è possibile frazionare la corte censita come FR?

    2) Tenendo oltremodo conto che un domani potrebbe essere oggetto di stipula notarile?

    3)E'possibile vendere o donare un FR?

    Io continuo a sostenere fermamente che sarebbe preferibile se non addirittura obbligatorio, e professionalmente corretto redarre un TM per conferma di mappa, allibrare sia i FR che la rispettiva corte tutto al Catasto dei Fabbricati, classarli con la categoria opportuna (D10) e poi frazionare.

    Mentre da altro canto giustamente mi chiedo: E se tra 5 anni cambiano nuovamente le normative, dove metticaso che si crei un nuovo catasto, che ne so Catasto Fabbricati Rurali, debbo riaccatastare nuovamente e spendere soldi di continuo? Non dovrebbe essere onere dell'AdE procedere a queste varianti?

    Saluti e grazie

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    Leo
    Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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     0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2013 alle ore 21:15

    Ciao Vordcienpion.

    Il TM fatto con Pregeo me lo figuro. Il mod. 26 con libretto Pregeo, me lo figuro. Il TM fatto con Pregeo e inserito con mod. 26 mi sfugge.

    Suppongo che non ci sia il "vero" TM, il quale implica l'interazione CT/CF che generando soli FR mancherebbe.

    Se ho interpretato bene, quindi, il TM non fu mai fatto, e perciò i fabbricati sono tuttora rurali e dunque "fuori legge". Quindi il TM per i fabbricati è d'obbligo. E questo soprattutto per venderli; altrimenti come la si dichiara la conformità catastale?

    Mentre per la corte si potrebbe pure aggirare l'ostacolo con un mod. 26 che la trasformi in area rurale o altre diavolerie. Che però mi sembrano più esercizi sterili che soluzioni. se un TM lo devo fare...

    Ma per completezza diciamo che la corte può essere variata con mod. 26 e frazionata senza ulteriori obblighi. In effetti se non si vende, ma si procede ad esempio ad una divisione ereditaria, questa non richiede conformità non essendo giuridicamente atto tra vivi, bensì mortis causa...

    Vale la pena?

    Leonardo

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    vordcienpion

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     0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2013 alle ore 21:26

    Ciao Leo,

    i documenti in mio posseso son:

    1) Libretto delle misure redatto con Pregeo 7.01

    2) Modello 26 con divisione in subalterni e assegnazione classe FR

    3)Estratto di mappa con inseriti i fabbricati e la corte in oggetto.

    Penso che momentaneamente presenterò un modello 26 per variare la corte da fabbricato rurale in area rurale o ciò che concorderò col tecnico. Passo due, chiederò la wegis, e frazionerò in due parti la corte di pertinenza dei fabbricati.

    Poi, se il proprietario in futuro dovrà procedere alla stipula di un atto notarile per la vendità, si procederà con propedeutico TM per conferma di mappa e conseguente trasporto e classamento al CF.

    Concordi?

    Grazie ancora!!!

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    Leo
    Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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     0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2013 alle ore 07:44

    Mi sembra il procedimento più rispetoso della volontà del Committente, che pare voler dilazionare al massimo le spese.

    Ma segnalerei comunque (magari per iscritto, anche se può essere "antipatico") che i FR non hanno più titolo di rimanere tali, e potrebbero dar luogo a procedimento d'Ufficio. In tal caso si dovrà intervenire tempestivamente non appena ricevuta comunicazione, per evitare gli aggravi di oneri e sopportare soltanto le spese tecniche indispensabili e le inevitabili sanzioni.

    Per inciso, segnalo che fare il TM oggi insieme al Frazionamento darebbe un discreto risparmio: non ho mai creduto alla favola del TM+Frazionamento (= doppi oneri e risparmio del solo Estratto) per la commerciabilità dell'immobile. Quindi basterebbe il TM che definisce le due corti.

    Metterei anche in evidenza i rischi tributari: se i FR conservano i requisiti di ruralità, si potrà chiedere l'apposizione della relativa annotazione al momento della denuncia, ma se li avessero perduti si correrebbe il rischio di arretrati ICI e IMU, nonché le relative sanzioni e interessi. Cose che vanno messe in relazione con l'eventuale prescrizione delle sanzioni per il ritardo nell'accatastamento (che non fa più riferimento al 30/11/12, bensì alla data di perdita dei requisiti), al fine di ponderare vantaggi e svantaggi.

    Miao: è una gatta da pelare

    Leonardo

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