la domanda è banalissima. ma qual'è la tolleranza nella differenza di distanza rilevata tra due PF e quella presente nelle misurate? c'è una formula? grazie.

la tolleranza per quanto riguarda la TAF varia da Ufficio ad Ufficio da 1,5 a 3 metri a seconda della situazione cartografica (scala di rappresentazione, ...) vedi circ. 5/89.

la tolleranza dalle MISURATE è regolamentata dall'Istruzione per il rilievo catastale d'aggiornamento del 1988, paragrafo 4 e varia a seconda della morfologia del territorio in cui effettui il rilievo (urbana o di espansione urbanistica, extra-urbana pianeggiante o parzialmente ondulata, extra-urbana con terreno sfarevole). per distanze tra pf (d) < 300 metri le formule sono rispettivamente
t= 0,05 + 0,0013*d
t= 0,05 + 0,0016*d
t= 0,10 + 0,0020*d, dove d è la distanza tra pf ricavata dalle misure effettuate.
se d>300 metri allora t è un valore fisso e rispettivamente
m 0,45
m 0,55
m 0,70

CIAO

ok, molto gentile. ulteriore domanda: parte della mia particella oggetto di frazionamento ricade fuori dal triangolo dei PF rilevati. esiste una superficie massima che può stare fuori dal triangolo? non devo necessariamente rilevare un quarto PF? ciao.

l'istruzione per il rilievo catastale del 1988 riporta le tolleranza al paragrafo 2...
della linea di frazionamento può fuoriuscire dal triangolo il 30%, idem per una superficie costituita da un poligono chiuso...