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Argomento: Codice file pregeo mancante sull'Attestato di approvazione
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Francesco2015
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10 Settembre 2015 alle ore 13:01
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Sarebbe tutto più semplice se nell'attestato di approvazione scrivessero il codice di riscontro pregeo. Perchè ci dobbiamo sempre complicare la vita? O c'è da pensar male? Cioè che questo può lasciar spazio a eventuali "sostituzioni" del tipo? Spero di no!!!
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CESKO
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Il discorso è semplice...... il codice associato al file Pregeo e il relativo attestato di approvazione, lo si evince dal "SECONDO ORIGINALE" restitutito e firmato digitalmente dall'Ufficio! saluti
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SIMBA4
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"CESKO" ha scritto: Il discorso è semplice...... il codice associato al file Pregeo e il relativo attestato di approvazione, lo si evince dal "SECONDO ORIGINALE" restitutito e firmato digitalmente dall'Ufficio! saluti Salve anche in questo modo non hai riscontro, del file codice pregeo, fra attestato e file pdf firmato digitalmente, perchè l'attestato ne è proprio privo. Per capirci meglio, come mai nelle ricevute docfa c'è questo codice di verifica? Perchè nel pregeo non è cosi? Bisognerebbe chiederlo alla Sogei. cordiali saluti
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alex79
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"SIMBA4" ha scritto: "alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: Salve come si fa a capire che un attestato di approvazione (lavori pregeo) corrisponde all'effettivo file pdf inviato in catasto? Io non ho trovato la soluzione? cordiali saluti Basta guardare nel campo "Estremi di approvazione del Tipo" il riferimento all'Estratto di Mappa utilizzato che dovrà per forza corrispondere a quello inserito nel libretto Pregeo nell'apposita pagina della Proposta di aggiornamento. L'estratto di mappa come ben saprai è utilizzabile una sola volta. Saluti Alessandro Ciao Alessandro e grazie dell'interessamento, io non mi riferisco proprio a questo tipo di verifica (cioè l'estratto catastale corrisponde). Provo a spiegarmi con altro es. se uno mi manda un pdf dove ha modificato una lettura su una linea, come faccio a controllare quel dato? visto che non ho il codice di riscontro stampato sull'approvazione? Totonno dice di non fidarsi giustamente, ma non sarebbe stato meglio far coincidere i due codici di riscontro? cordiali saluti Ciao Stefano, ma se sei consapevole che chi ti manda il pdf possa modificarne il contenuto allora non è nemmeno motivo di garanzia l'inserimento del codice di riscontro Pregeo perchè anche quello, come dice Antonio, potrebbe essere taroccato facilmente. Sempre come ha scritto Antonio, l'unica certezza te la può dare solamente la copia originale pressente in Catasto. Saluti
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totonno
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Il codice non garantisce niente. In docfa e pregeo fu inserito il codice affinchè il funzionario catastale in front office potesse verificare la copia cartacea firmata in originale dai proprietari (non esisteva la dichiarazione del tecnico con la firma digitale) del documento corrispondesse esattamente al file prodotto sul dischetto che l'ufficio scaricava nella propria banca dati. Con il telematico questa funzione si è persa con la firma digitale e la dichiarazione del tecnico che una copia firmata in originale è presente presso il proprio studio, tranne che per la presentazione di voltura in front-office che infatti segue una procedura differente rispetto a docfa e pregeo. Saluti
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CESKO
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"totonno" ha scritto: Il codice non garantisce niente. In docfa e pregeo fu inserito il codice affinchè il funzionario catastale in front office potesse verificare la copia cartacea firmata in originale dai proprietari (non esisteva la dichiarazione del tecnico con la firma digitale) del documento corrispondesse esattamente al file prodotto sul dischetto che l'ufficio scaricava nella propria banca dati. Con il telematico questa funzione si è persa con la firma digitale e la dichiarazione del tecnico che una copia firmata in originale è presente presso il proprio studio, tranne che per la presentazione di voltura in front-office che infatti segue una procedura differente rispetto a docfa e pregeo. Saluti ripeto..... con il "secondo originale" restituito dall'ufficio, vengono inglobati in un unico file sia l'attestato di approvazione che l'intero file inerente l'atto di aggiornamento inviato in precedenza! Quindi a mio avviso vi è una completa corrispondenza con il codice di riscontro riporatato sul file dell'atto di aggiornamento originale con l'attestato di approvazione rilasciato dall'ufficio. saluti
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SIMBA4
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"alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: "alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: Salve come si fa a capire che un attestato di approvazione (lavori pregeo) corrisponde all'effettivo file pdf inviato in catasto? Io non ho trovato la soluzione? cordiali saluti Basta guardare nel campo "Estremi di approvazione del Tipo" il riferimento all'Estratto di Mappa utilizzato che dovrà per forza corrispondere a quello inserito nel libretto Pregeo nell'apposita pagina della Proposta di aggiornamento. L'estratto di mappa come ben saprai è utilizzabile una sola volta. Saluti Alessandro Ciao Alessandro e grazie dell'interessamento, io non mi riferisco proprio a questo tipo di verifica (cioè l'estratto catastale corrisponde). Provo a spiegarmi con altro es. se uno mi manda un pdf dove ha modificato una lettura su una linea, come faccio a controllare quel dato? visto che non ho il codice di riscontro stampato sull'approvazione? Totonno dice di non fidarsi giustamente, ma non sarebbe stato meglio far coincidere i due codici di riscontro? cordiali saluti Ciao Stefano, ma se sei consapevole che chi ti manda il pdf possa modificarne il contenuto allora non è nemmeno motivo di garanzia l'inserimento del codice di riscontro Pregeo perchè anche quello, come dice Antonio, potrebbe essere taroccato facilmente. Sempre come ha scritto Antonio, l'unica certezza te la può dare solamente la copia originale pressente in Catasto. Saluti Ciao Alex, io non sono consapevole di niente, qualcuno dice che si può taroccare il codice file pregeo, mi si dimostri come con un esempio ben preciso. cordiali saluti
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SIMBA4
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"CESKO" ha scritto: "totonno" ha scritto: Il codice non garantisce niente. In docfa e pregeo fu inserito il codice affinchè il funzionario catastale in front office potesse verificare la copia cartacea firmata in originale dai proprietari (non esisteva la dichiarazione del tecnico con la firma digitale) del documento corrispondesse esattamente al file prodotto sul dischetto che l'ufficio scaricava nella propria banca dati. Con il telematico questa funzione si è persa con la firma digitale e la dichiarazione del tecnico che una copia firmata in originale è presente presso il proprio studio, tranne che per la presentazione di voltura in front-office che infatti segue una procedura differente rispetto a docfa e pregeo. Saluti ripeto..... con il "secondo originale" restituito dall'ufficio, vengono inglobati in un unico file sia l'attestato di approvazione che l'intero file inerente l'atto di aggiornamento inviato in precedenza! Quindi a mio avviso vi è una completa corrispondenza con il codice di riscontro riporatato sul file dell'atto di aggiornamento originale con l'attestato di approvazione rilasciato dall'ufficio. saluti Ciao Francesco, ora ho inteso bene quello che volevi dire, in effetti sul secondo originale è compreso anche dell'attestato di approvazione, per cui c'è corrispondenza. Quindi dal collega mi devo fare inviare il file secondo originale firmato digitalmente dall'amministrazione, per avere sicurezza sul tipo approvato. Direi che in questo modo posso stare tranquillo. grazie, cordiali saluti P.S. mi stava sfuggendo e per tutti i tipi mappali che non è mai stato rilasciato il secondo originale? che faccio? vado in catasto e pago?
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alex79
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"SIMBA4" ha scritto: "alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: "alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: Salve come si fa a capire che un attestato di approvazione (lavori pregeo) corrisponde all'effettivo file pdf inviato in catasto? Io non ho trovato la soluzione? cordiali saluti Basta guardare nel campo "Estremi di approvazione del Tipo" il riferimento all'Estratto di Mappa utilizzato che dovrà per forza corrispondere a quello inserito nel libretto Pregeo nell'apposita pagina della Proposta di aggiornamento. L'estratto di mappa come ben saprai è utilizzabile una sola volta. Saluti Alessandro Ciao Alessandro e grazie dell'interessamento, io non mi riferisco proprio a questo tipo di verifica (cioè l'estratto catastale corrisponde). Provo a spiegarmi con altro es. se uno mi manda un pdf dove ha modificato una lettura su una linea, come faccio a controllare quel dato? visto che non ho il codice di riscontro stampato sull'approvazione? Totonno dice di non fidarsi giustamente, ma non sarebbe stato meglio far coincidere i due codici di riscontro? cordiali saluti Ciao Stefano, ma se sei consapevole che chi ti manda il pdf possa modificarne il contenuto allora non è nemmeno motivo di garanzia l'inserimento del codice di riscontro Pregeo perchè anche quello, come dice Antonio, potrebbe essere taroccato facilmente. Sempre come ha scritto Antonio, l'unica certezza te la può dare solamente la copia originale pressente in Catasto. Saluti Ciao Alex, io non sono consapevole di niente, qualcuno dice che si può taroccare il codice file pregeo, mi si dimostri come con un esempio ben preciso. cordiali saluti Ciao Stefano, forse non hai inteso perchè non saprai che con alcuni programmi, quali ad esempio un semplice Adobe acrobate 9 (ma ce ne sono tanti altri), si può intervenire a modificare qualsiasi dato scritto all'interno del pdf. Di conseguenza anche l'inserimento del codice pregeo non ti può garantire che il file pdf sia stato taroccato successivamente all'esportazione da Pregeo. Mi sono inteso ora? Quindi l'unico modo per essere sicuri della corrispondenza tra un libretto pregeo e la ricevuta di approvazione è quella di recuperare in Catasto la copia originale o altrimenti se parliamo di file digitale basta che ti fai spedire, come dice Cesko, il "secondo orifginale" in quanto riporta all'interno sia il libretto che la ricevuta di approvazione. Saluti P.S. ho visto dopo che avevi gia scritto a Cesko
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SIMBA4
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"alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: "alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: "alex79" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto: Salve come si fa a capire che un attestato di approvazione (lavori pregeo) corrisponde all'effettivo file pdf inviato in catasto? Io non ho trovato la soluzione? cordiali saluti Basta guardare nel campo "Estremi di approvazione del Tipo" il riferimento all'Estratto di Mappa utilizzato che dovrà per forza corrispondere a quello inserito nel libretto Pregeo nell'apposita pagina della Proposta di aggiornamento. L'estratto di mappa come ben saprai è utilizzabile una sola volta. Saluti Alessandro Ciao Alessandro e grazie dell'interessamento, io non mi riferisco proprio a questo tipo di verifica (cioè l'estratto catastale corrisponde). Provo a spiegarmi con altro es. se uno mi manda un pdf dove ha modificato una lettura su una linea, come faccio a controllare quel dato? visto che non ho il codice di riscontro stampato sull'approvazione? Totonno dice di non fidarsi giustamente, ma non sarebbe stato meglio far coincidere i due codici di riscontro? cordiali saluti Ciao Stefano, ma se sei consapevole che chi ti manda il pdf possa modificarne il contenuto allora non è nemmeno motivo di garanzia l'inserimento del codice di riscontro Pregeo perchè anche quello, come dice Antonio, potrebbe essere taroccato facilmente. Sempre come ha scritto Antonio, l'unica certezza te la può dare solamente la copia originale pressente in Catasto. Saluti Ciao Alex, io non sono consapevole di niente, qualcuno dice che si può taroccare il codice file pregeo, mi si dimostri come con un esempio ben preciso. cordiali saluti Ciao Stefano, forse non hai inteso perchè non saprai che con alcuni programmi, quali ad esempio un semplice Adobe acrobate 9 (ma ce ne sono tanti altri), si può intervenire a modificare qualsiasi dato scritto all'interno del pdf. Di conseguenza anche l'inserimento del codice pregeo non ti può garantire che il file pdf sia stato taroccato successivamente all'esportazione da Pregeo. Mi sono inteso ora? Quindi l'unico modo per essere sicuri della corrispondenza tra un libretto pregeo e la ricevuta di approvazione è quella di recuperare in Catasto la copia originale o altrimenti se parliamo di file digitale basta che ti fai spedire, come dice Cesko, il "secondo orifginale" in quanto riporta all'interno sia il libretto che la ricevuta di approvazione. Saluti P.S. ho visto dopo che avevi gia scritto a Cesko Ecco vedi avevo proprio inteso male il tuo primo intervento, ma parlandone pian piano ci capiamo, pensa io avevo inteso che si potesse modificare un dato dentro al libretto pregeo pur non alterando il relativo codice del file pregeo. Invece tu mi dici con altri programmi esterni che è possibile fare questo, bene a sapersi, mai mi era passato per la testa un pensiero del genere, anche perchè chi lo facesse sarebbe un demerito imbroglione e disonesto. grazie comunque, cordiali saluti
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totonno
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"SIMBA4" ha scritto:
Ecco vedi avevo proprio inteso male il tuo primo intervento, ma parlandone pian piano ci capiamo, pensa io avevo inteso che si potesse modificare un dato dentro al libretto pregeo pur non alterando il relativo codice del file pregeo. Invece tu mi dici con altri programmi esterni che è possibile fare questo, bene a sapersi, mai mi era passato per la testa un pensiero del genere, anche perchè chi lo facesse sarebbe un demerito imbroglione e disonesto. grazie comunque, cordiali saluti "alex79" ha scritto:
Quindi l'unico modo per essere sicuri della corrispondenza tra un libretto pregeo e la ricevuta di approvazione è quella di recuperare in Catasto la copia originale o altrimenti se parliamo di file digitale basta che ti fai spedire, come dice Cesko, il "secondo orifginale" in quanto riporta all'interno sia il libretto che la ricevuta di approvazione. Il secondo originale è il tipo di aggiornamento con il codice con aggiunto le due pagine di approvazione che non hanno il codice, è ancor più facile aggiungere due pagine ad un pdf, che taroccare il codice. Lo scollegamento tra documento e approvazione c'è sempre. Questo non può garantire l'autenticità di un documento inviato da un collega. Saluti
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CESKO
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"totonno" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto:
Ecco vedi avevo proprio inteso male il tuo primo intervento, ma parlandone pian piano ci capiamo, pensa io avevo inteso che si potesse modificare un dato dentro al libretto pregeo pur non alterando il relativo codice del file pregeo. Invece tu mi dici con altri programmi esterni che è possibile fare questo, bene a sapersi, mai mi era passato per la testa un pensiero del genere, anche perchè chi lo facesse sarebbe un demerito imbroglione e disonesto. grazie comunque, cordiali saluti "alex79" ha scritto:
Quindi l'unico modo per essere sicuri della corrispondenza tra un libretto pregeo e la ricevuta di approvazione è quella di recuperare in Catasto la copia originale o altrimenti se parliamo di file digitale basta che ti fai spedire, come dice Cesko, il "secondo orifginale" in quanto riporta all'interno sia il libretto che la ricevuta di approvazione. Il secondo originale è il tipo di aggiornamento con il codice con aggiunto le due pagine di approvazione che non hanno il codice, è ancor più facile aggiungere due pagine ad un pdf, che taroccare il codice. Lo scollegamento tra documento e approvazione c'è sempre. Questo non può garantire l'autenticità di un documento inviato da un collega. Saluti se il collega invia il file P7M firmato dal responsabile dell'Ufficio il file non può essere taroccato se non estrapoltao in formato PDF! Ti pare?
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alex79
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"totonno" ha scritto: "SIMBA4" ha scritto:
Ecco vedi avevo proprio inteso male il tuo primo intervento, ma parlandone pian piano ci capiamo, pensa io avevo inteso che si potesse modificare un dato dentro al libretto pregeo pur non alterando il relativo codice del file pregeo. Invece tu mi dici con altri programmi esterni che è possibile fare questo, bene a sapersi, mai mi era passato per la testa un pensiero del genere, anche perchè chi lo facesse sarebbe un demerito imbroglione e disonesto. grazie comunque, cordiali saluti "alex79" ha scritto:
Quindi l'unico modo per essere sicuri della corrispondenza tra un libretto pregeo e la ricevuta di approvazione è quella di recuperare in Catasto la copia originale o altrimenti se parliamo di file digitale basta che ti fai spedire, come dice Cesko, il "secondo orifginale" in quanto riporta all'interno sia il libretto che la ricevuta di approvazione. Il secondo originale è il tipo di aggiornamento con il codice con aggiunto le due pagine di approvazione che non hanno il codice, è ancor più facile aggiungere due pagine ad un pdf, che taroccare il codice. Lo scollegamento tra documento e approvazione c'è sempre. Questo non può garantire l'autenticità di un documento inviato da un collega. Saluti Sei propro sicuro? Quello che dici tu è possibile con un normale pdf ma il "secondo originale" è un file firmato digitalmente in formato .p7m...pertanto per poter scollegare o aggiungere pagine è possibile solamente trasformandolo in formato pdf ma a questo punto non hai più l'originale firmato dall'Ufficio. Ops..non avevo visto che aveva già risposto Cesko allo stesso modo..
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totonno
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Infatti si da il pdf, perchè dobbiamo diffondere un documento firmato dall'ufficio ? A chi interessa ? Non c'è fiducia tra colleghi ? Il p7m è possibile sempre crearlo firmato in digitale. Ma il sospetto è quello che uno dei due non si fida dell'altro e a quel punto perchè dare un documento probatorio ad un collega che non si fida ?? Lasciamo stare vai, se no vado in escandescenze. Saluti
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alex79
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"totonno" ha scritto: Infatti si da il pdf, perchè dobbiamo diffondere un documento firmato dall'ufficio ? A chi interessa ? Non c'è fiducia tra colleghi ? Il p7m è possibile sempre crearlo firmato in digitale. Ma il sospetto è quello che uno dei due non si fida dell'altro e a quel punto perchè dare un documento probatorio ad un collega che non si fida ?? Lasciamo stare vai, se no vado in escandescenze. Saluti Antonio sono d'accordo con te... ma io ho risposto solamente al quesito posto da Simba senza entrare nel merito delle motivazioni. In ogni caso il p7m lo puoi si ricreare digitalmente ma con la tua firma e non con quella del Responsabile dell'Ufficio. Saluti
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