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Argomento: SEMIASSE ELLISSE ERRORE

Autore Risposta

EFFEGI
f.g.

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2019 alle ore 11:51

Buongiorno a tutti.

Voglio esprimere anche la mia valutazione su Pregeo.

Pregeo è un OTTIMO software di calcolo topografico propedeutivo all'inserimento in mappa dei tipi di aggiornamento che noi tecnici andiamo a redigere.

Dico ottimo perchè Pregeo, si adatta a seconda delle condizioni in cui il rilievo viene eseguito ed ai punti (PF) su cui si appoggia per effettuare l'inquadramento e inserimento in mappa che poi tramite la proposta di aggiornamento con i il comando "adatta" l'oggetto del rilievo viene ulteriormente adattato e reso "conforme" alla mappa catastale.

Solo per questa finalità è nato pregeo, e posso anche accettare che lo si defisca l'unico ufficiale per effettuare queste operazioni di inserimento in mappa, ma non posso accettarlo per altre operazioni ben lontane dalla filosofia per cui lo stesso è stato concepito.

A tal uopo allego uno screenshot della schermata iniziale di pregeo che dice chiaramente l'uso a cui è destinato pregeo:

www.dropbox.com/s/hrmnj9brj40o8hv/Info%2...

In merito alle differenze di calcolo, se Pregeo vuole essere utilizzato fuori dall'ambito catastale, come già detto da altri basta eliminare le righe 8, inserire zero nel campo EST media (una volta si poteva inserire la sigla LC) ed inserire come quota media del rilievo il valore zero, ma questo ormai lo sanno anche le pietre.

Fatto questi "inserimenti" il calcolo di pregeo, è perfetto dal punto di vista matematico, tant'è che se le coordinate dei punti vengono confrontate con quelle determinate da altri software, le differenze di coordinate sono pressappoco nulla.

Discorso diverso è per quanto concerne le riconfinazioni (escludendo la parte ricognitiva in loco) in cui entrano in gioco altri fattori:

1) -georeferenziazione baricentrica ai minimi quadrati;

2) -fattore di scala da applicare alla mappa e non al rilievo;

3) -calcolo finale dei punti di tracciamento del confine oggetto di verifica.

Buona giornata a tutti.

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BiagioOmbrin

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10 Marzo 2019 alle ore 11:53

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2019 alle ore 12:56

Buongiorno a tutti.

Concordo con EFFEGI circa la valutazione e la finalità di Pregeo esposte nel suo intervento precedente.

Non sono invece d'accordo con tutti coloro che nei precedenti interventi hanno sostenuto che Pregeo applica la variazione di scala al rilievo.

E' UNA GROSSA BUFALA! e sfido chiunque a voler dimostrare l'applicazione del coefficiente di scala al rilievo.

Sarebbe poi stata una follia sviluppare una procedura che applicasse tale coefficiente al rilievo, riferito ai PF, che già dall'impianto avevano coordinate casuali, con precisione anche metrica, e che sono poi andati a spasso (anche di decine di chilometri), in particolare nella rappresentazione Cassini-Soldner, rototraslati fino a qualche anno fa ad ogni approvazione di atti di aggiornamento. Vedasi, ad esempio, la storia del PF 13/0290/F377 o del PF16/0780/F377, che sono stati oggetto di una discussione su questo sito circa due anni fa. Vedasi anche in Fiduciali.it la rappresentazione dei PF nella zona di Palermo (ma anche in altre).

Pregeo applica esclusivamente la riduzione a quota 0 ed il modulo di deformazione lineare in funzione del sistema della rappresentazione della mappa.

Il coefficiente di scala che mostra Pregeo fornisce solo una valutazione dell'attendibilità dei PF in TAF e utilizzati nel rilievo. Infatti oltre un determinato valore segnala che "il coefficiente di scala calcolato evidenzia delle discrepanze tra la posizione dei PF desunta dalla TAF e quella determinata dal libretto".

In ogni caso non certifica la bontà del libretto, come mi pare abbia dichiarato Totonno.

Torno quindi a ripetere che PREGEO NON APPLICA IL COEFFICIENTE DI SCALA AL RILIEVO.

A Gianni trasmetterò prossimamente un esempio a dimostrazione di quanto sopra sostenuto.

Cordiali saluti.

Mario

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robeci

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Toscana

 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2019 alle ore 14:23

"BiagioOmbrin" ha scritto:
Buongiorno a tutti.

Concordo con EFFEGI circa la valutazione e la finalità di Pregeo esposte nel suo intervento precedente.

Non sono invece d'accordo con tutti coloro che nei precedenti interventi hanno sostenuto che Pregeo applica la variazione di scala al rilievo.

E' UNA GROSSA BUFALA! e sfido chiunque a voler dimostrare l'applicazione del coefficiente di scala al rilievo.

Sarebbe poi stata una follia sviluppare una procedura che applicasse tale coefficiente al rilievo, riferito ai PF, che già dall'impianto avevano coordinate casuali, con precisione anche metrica, e che sono poi andati a spasso (anche di decine di chilometri), in particolare nella rappresentazione Cassini-Soldner, rototraslati fino a qualche anno fa ad ogni approvazione di atti di aggiornamento. Vedasi, ad esempio, la storia del PF 13/0290/F377 o del PF16/0780/F377, che sono stati oggetto di una discussione su questo sito circa due anni fa. Vedasi anche in Fiduciali.it la rappresentazione dei PF nella zona di Palermo (ma anche in altre).

Pregeo applica esclusivamente la riduzione a quota 0 ed il modulo di deformazione lineare in funzione del sistema della rappresentazione della mappa.

Il coefficiente di scala che mostra Pregeo fornisce solo una valutazione dell'attendibilità dei PF in TAF e utilizzati nel rilievo. Infatti oltre un determinato valore segnala che "il coefficiente di scala calcolato evidenzia delle discrepanze tra la posizione dei PF desunta dalla TAF e quella determinata dal libretto".

In ogni caso non certifica la bontà del libretto, come mi pare abbia dichiarato Totonno.

Torno quindi a ripetere che PREGEO NON APPLICA IL COEFFICIENTE DI SCALA AL RILIEVO.

A Gianni trasmetterò prossimamente un esempio a dimostrazione di quanto sopra sostenuto.

Cordiali saluti.

Mario



Buongiorno,

su quali basi puoi asserire con certezza che pregeo non applica il coefficiente di scala al rilievo e non lo adatta alla mappa ?

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kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2019 alle ore 20:51

Ciao Ragazzi.

Mi fa molto piacere vedervi così attenti a questo argomento perché si tratta di un tema (i calcoli che esegue Pregeo) che qui su Geolive dibattiamo da anni, ma senza mai mettere in atto dei test rigorosi che possano dirimere la questione in maniera oggettiva. Finora ci siamo tutti limitati a dire: Secondo me, Pregeo fa così ..., dandone opinioni anche radicalmente diverse, come sta emergendo anche da questi vostri ultimi post, che riprendo nel seguito.

Io mi sono quindi proposto di sviluppare una verifica effettiva, mettendo a confronto (a parità di dati di partenza) Pregeo con gli algoritmi consolidati in letteratura tecnica per i vari calcoli.

Alla fine organizzerò un seminario online (webinar), del tutto gratuito, in cui esporrò i risultati di questo lavoro. E penso anche che il mio Presidente di Collegio non avrà problemi ad autorizzarmi all'accreditamento presso il CNGeGL per rilasciare anche i CFP in funzione delle ore di corso.

Quindi, se mi darete una mano in questo lavoro, ad esempio inviandomi esempi e prove svolte da voi, sarà mia cura esaminare il vostro materiale ed includerlo nel seminario, citandone ovviamente la paternità.

Detto questo, passo a commentare alcuni vostri passaggi.

"totonno" ha scritto:
Un rilievo sul posto si può sempre simulare, oppure prendere un libretto con le misure già effettuate.

Totonno, non c'è bisogno di simulare, io di rilievi effettivi per lavori di riconfinazione ne ho da vendere, e penso che il test più utile sia proprio quello che evidenzia la diversa posizione in cui cascherebbe il confine tra Pregeo e gli algoritmi dettati dalla letteratura tecnica.

Però può essere che serva anche qualche simulazione. Sai perché dico questo?

Perché in altri test di questo tipo che ho svolto in passato, mi sono reso conto che spesso, utilizzando un caso reale, certe incongruenze non emergono in quanto vengono nascoste dalla bassa entità degli scarti. Per cui, a volte, per capire le reali differenze di un software o di un procedimento, è necessario simulare un caso volutamente esasperato in cui tali differenze si palesano in maniera evidente. E penso che anche nel caso di Pregeo occorrerà ricorrere a questo espediente (vedi oltre).

"totonno" ha scritto:
Un rilievo simulato può essere di tipo semplice, celerimetrico, due stazioni, con due punti di dettaglio e tre vertici di inquadramento con coordinate locali fisse. Vediamo di quanto differiscono le risultanze della posizione dei punti di dettaglio tra pregeo e il calcolo algoritmico.

Ok, da questo tuo passaggio capisco che i test da fare sono due:

1) Verificare, a parità di rilievo, le diversità di coordinate risultanti dal calcolo di Pregeo rispetto a quelle risultanti da un normale calcolo topografico. Il tutto nelle due situazioni di aggancio o meno ai PF.

2) Verificare, sempre a parità di rilievo, le diversità di coordinate di un confine ricostruito con Pregeo rispetto a quelle risultanti dall'applicazione degli algoritmi di cui in letteratura tecnica. Questo secondo test potrà essere sdoppiato nei due casi: confine da mappa e confine da rilievo precedente (TF).

Fatemi sapere se concordate su questa impostazione o se avete integrazioni da proporre.

"robeci" ha scritto:
L'entità della differenza tra le coordinate elaborate con pregeo ed altro software topografico, dipende anche dove si trovano i punti in esame rispetto ai vertici d'inquadramento.

È vero, questa casistica possiamo risolverla esaminando più lavori che abbiano configurazioni diverse.

"EFFEGI" ha scritto:
Pregeo è un OTTIMO software di calcolo topografico propedeutivo all'inserimento in mappa dei tipi di aggiornamento che noi tecnici andiamo a redigere.

Solo per questa finalità è nato pregeo, e posso anche accettare che lo si defisca l'unico ufficiale per effettuare queste operazioni di inserimento in mappa, ma non posso accettarlo per altre operazioni ben lontane dalla filosofia per cui lo stesso è stato concepito.

Fausto, naturalmente concordo in toto e penso che ormai questa valutazione sia ampiamente condivisa anche dai colleghi. Dopodiché saranno i test di cui sopra che dimostreranno (con i numeri e non con le opinioni) quanto sia vera (o meno).

"EFFEGI" ha scritto:
Totonno a seguito di quanto sopra, non è facile fare una verifica delle discordanze tra Pregeo e altri software, proprio perchè i fattori di cui ai punti 1), 2) e 3) variano da caso a caso.

Esatto, Fausto, non è per niente facile sviluppare questa verifica, c'è da lavorare parecchio, ma io sono più che disponibile a farlo (passione pura). Se poi mi date una mano anche voi inviandomi vostre prove o esempi, mi darete un po' di sollievo.

"EFFEGI" ha scritto:
Pertanto, mi permetto di consigliare a Gianni, avendo a disposizioni svariati casi di riconfinazioni, di scegliere un caso in cui questi fattori siano un pò più marcati, proprio per evidenziare ulteriormente le discordanze di Pregeo nell'ambito dei rilievi per le riconfinazioni.

Non ho nessun problema, come dicevo, di casi ne ho da vendere, e potrò selezionarne più d'uno per fare un test esaustivo nelle diverse situazioni di partenza.

"BiagioOmbrin" ha scritto:
Non sono invece d'accordo con tutti coloro che nei precedenti interventi hanno sostenuto che Pregeo applica la variazione di scala al rilievo.
E' UNA GROSSA BUFALA! e sfido chiunque a voler dimostrare l'applicazione del coefficiente di scala al rilievo.

Mario, questo lo vedremo dai test.

Io stesso non ho mai sviluppato un test esaustivo come quello che vi sto proponendo qui. Però in tutti i raffronti che ho svolto con Pregeo (con aggancio ai PF), ho sempre visto le figure storpiarsi rispetto alla loro geometria reale, come del resto dice Roberto:

"robeci" ha scritto:
Se volete vedere un chiaro esempio di come pregeo distorge le figure e quindi le coordinate con l'elaborazione, provate a disegnare una particella all'interno dei vertici di inquadramento e poi controllate come varia la superficie in base alla quota del rilievo oppore delle coordinate assegnate agli stessi vertici di inquadramento (TAF)

Un esempio lampante di questa storpiatura è il seguente (si può realizzare sul posto ma anche simulare):

Vai in campagna, in una zona ricca di PF, e tracci un rettangolo perfetto usando la terna pitagorica, cioè due triangoli rettangoli di lati 30, 40, 50 m, con l'ipotenusa (50 m) in comune. Lo rilevi, unitamente a diversi PF di inquadramento, e poi elabori il tutto con Pregeo.

A quel punto vediamo se ti torna il rettangolo perfetto che avevi in campagna, oppure se te lo trovi sghembo e di quanto. Poi provi a utilizzare certi PF al posto di altri e verifica se la nuova figura, oltre che corrispondere al rettangolo reale, corrisponde a quella ricavata dai primi PF.

"BiagioOmbrin" ha scritto:
A Gianni trasmetterò prossimamente un esempio a dimostrazione di quanto sopra sostenuto.

Non vedo l'ora.

A presto,

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2019 alle ore 21:25

Per fare un raffronto tra pregeo ed altri software, senza avere troppo variabili i gioco, partirei da un semplice triangolo con al centro un rettangolo non troppo piccolo che simula una particella di contorno chiuso. Il tutto rilevato da una sola stazione centrale.

Questo ti po di schema si può costruire facilmente anche a tavolino sia come celerimetrico che come gps (bastano una decina di righe pregeo).

Le variabili potrebbero essere :

- posizione del rettangolo/particella rispetto al triangolo

- posizione della stazione

- quota del rilievo

- coordinate dei punti di appoggio (TAF) più o meno discordanti dai vertici del triangolo (fiduciale)

Ognuno calcola come vuole e con quale software gli aggrada. Alla fine pubblichiamo i dati di ciascuno.

Successivamente potrebbero essere aggiunte altre variabili.

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2019 alle ore 22:01

"robeci" ha scritto:
Per fare un raffronto tra pregeo ed altri software, senza avere troppo variabili i gioco, partirei da un semplice triangolo con al centro un rettangolo non troppo piccolo che simula una particella di contorno chiuso. Il tutto rilevato da una sola stazione centrale.

Questo ti po di schema si può costruire facilmente anche a tavolino sia come celerimetrico che come gps (bastano una decina di righe pregeo).

Le variabili potrebbero essere :

- posizione del rettangolo/particella rispetto al triangolo

- posizione della stazione

- quota del rilievo

- coordinate dei punti di appoggio (TAF) più o meno discordanti dai vertici del triangolo (fiduciale)

Il problema è che se simuli completamente questo rilievo non saprai mai le differenze in un caso reale.

La simulazione si può fare partendo da un rilievo reale quanto meno dei PF, così questi avranno la reale diversità di posizione taf-realtà. Poi su questo rilievo si può creare il rettangolo. Naturalmente eseguire il rilievo anche di quest'ultimo, darebbe un risultato più realistico.

Avere molti PF, anziché solo tre, come dicevo, dà anche modo di verificare la variabilità di risultati al variare dei PF considerati. Non è certo un problema per me avere dei rilievi reali che hanno battuto molti PF.

"robeci" ha scritto:
Ognuno calcola come vuole e con quale software gli aggrada. Alla fine pubblichiamo i dati di ciascuno.

Se volete procedere in questo modo, fate pure, ma allora io mi defilo.

Infatti, in precedenti occasioni ho visto che quando lasci ognuno fare di testa sua e poi tutti postano i propri risultati, ne esce una bolgia che non si capisce assolutamente niente.

A mio avviso gli esempi possono provenire da diversi colleghi, ma deve essere uno solo ad elaborare e a presentare il tutto.

Se non vi vado bene io, non c'è problema, scegliete pure un altro.

A presto,

geom. Gianni Rossi
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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2019 alle ore 08:01

Io sono ben felice di assistere alla prova di kemplen.

Poi ognuno potra fare le proprie considerazioni a risultati ottenuti.



Stiamo facendo la storia, ne vale la pena, comunque vada.



Saluti

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EFFEGI
f.g.

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2019 alle ore 10:51

"totonno" ha scritto:
Io sono ben felice di assistere alla prova di kemplen.
Poi ognuno potra fare le proprie considerazioni a risultati ottenuti.
Stiamo facendo la storia, ne vale la pena, comunque vada



Anche io sono d'accordissimo con Totonno, in particolare sulla sua frase che ho evidenziato in grassetto.

Grande Totonno......

Saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
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07 Novembre 2006

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2019 alle ore 16:55

"EFFEGI" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
Io sono ben felice di assistere alla prova di kemplen.
Poi ognuno potra fare le proprie considerazioni a risultati ottenuti.
Stiamo facendo la storia, ne vale la pena, comunque vada



Anche io sono d'accordissimo con Totonno, in particolare sulla sua frase che ho evidenziato in grassetto.

Grande Totonno......

Saluti



Anch'io sono d'accordo con Totonno.

Che Dio sia con voi.

Tornate vincitori. Alleluia, alleluia.

Carlo Cinelli

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samsung

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29 Ottobre 2005

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2844

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2019 alle ore 17:59

Benediciamo.

Ricevete questa spada nel nome di Geolive, e utilizzatela per la difesa di voi stessi e dell'intera comunità, e per scompigliare i nemici dell'algoritmo. Cingete questa spada sopra il femore o fortissimi, e avanzate nella piana distorta dalle perfide variazioni di scala, vincendole. La pace sia con voi.

Veglieremo in preghiera.

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EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
16 Dicembre 2008

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2019 alle ore 19:13

"geocinel" ha scritto:

Che Dio sia con voi.
Tornate vincitori. Alleluia, alleluia.
Carlo Cinelli



"samsung" ha scritto:
Benediciamo.

Ricevete questa spada nel nome di Geolive, e utilizzatela per la difesa di voi stessi e dell'intera comunità, e per scompigliare i nemici dell'algoritmo. Cingete questa spada sopra il femore o fortissimi, e avanzate nella piana distorta dalle perfide variazioni di scala, vincendole. La pace sia con voi.

Veglieremo in preghiera.



AMEN

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kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2019 alle ore 19:37

Mi rivolgo a quelli di voi che sono interessati ai test di Pregeo e al seminario online in cui li tratteremo (gratuito e, con ogni probabilità, con rilascio di CFP).

Vi invito a leggere il mio post qui sopra dell'11 Marzo 2019 ore 20:51 e a rispondere con eventuali osservazioni circa l'impostazione da me proposta, in modo da definire lo schema da seguire. Leggete a questo proposito i punti 1) e 2) in cui descrivo i test che sono a mio avviso da sviluppare.

Vi invito inoltre ad inviarmi eventuali esempi di rilievi Pregeo su file DAT corredati da un'opportuna descrizione del test proposto. Potete inviarmi il materiale all'indirizzo email che trovate in calce.

A presto,

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: kemplen81@gmail.com

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Marzo 2019 alle ore 23:26

Io ho un rilievo fatto qualche giorno fa. Dai risultati ottenuti dall'elaborazione so per certo che pregeo non applica alcuna variazione di scala. Le distanze tra i PF sono quelle effettivamente rilevate al mm. Anche con righe 8 di coordinate TAF.

Continuiamo con i test. Forza. Senza paura.

Dai Kemplen vediamo cosa ti torna a te.

Lavoriamo per l'interesse comune e non ci fossilizziamo sulle nostre ragioni.



Saluti

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BiagioOmbrin

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10 Marzo 2019 alle ore 11:53

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2019 alle ore 08:14

Totonno ha scritto:

Io ho un rilievo fatto qualche giorno fa. Dai risultati ottenuti dall'elaborazione so per certo che pregeo non applica alcuna variazione di scala. Le distanze tra i PF sono quelle effettivamente rilevate al mm. Anche con righe 8 di coordinate TAF.







Vedo che anche Totonno ora sostiene che "pregeo non applica alcuna variazione di scala".

Bene! Adesso siamo in due. Ma senza dubbio ne arriveranno molti altri.

Vorrei chiedere a Totonno di voler gentilmente pubblicare cinque dati del suo rilievo:

la quota, la est media, il coefficiente di scala calcolato da pregeo, la distanza massima tra due PF in TAF e quella risultante dal rilievo.

Grazie e buona giornata.

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totonno
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19 Maggio 2006

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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2019 alle ore 09:15

"BiagioOmbrin" ha scritto:
Totonno ha scritto:

Io ho un rilievo fatto qualche giorno fa. Dai risultati ottenuti dall'elaborazione so per certo che pregeo non applica alcuna variazione di scala. Le distanze tra i PF sono quelle effettivamente rilevate al mm. Anche con righe 8 di coordinate TAF.


Vedo che anche Totonno ora sostiene che "pregeo non applica alcuna variazione di scala".

Bene! Adesso siamo in due. Ma senza dubbio ne arriveranno molti altri.

Vorrei chiedere a Totonno di voler gentilmente pubblicare cinque dati del suo rilievo:

la quota, la est media, il coefficiente di scala calcolato da pregeo, la distanza massima tra due PF in TAF e quella risultante dal rilievo.

Grazie e buona giornata.



____________________________________

0|10032019|105|Z100|0360|31|-------------|nullafacente|-----|
9|50|10|20|-15300|PREGEO 10.00-G,APAG 2.08|TM|rilievo misto GPS e ST|

____________________________________



Risultati Elaborazione
PF08/ Trovato nella TAF
PF04/ Trovato nella TAF
PF05/ Trovato nella TAF
l'Est media definita nel record 9 e' differente piu' di 5000 m
dalla media delle Est dei PF appartenenti allo stesso riferimento
dell'oggetto del rilievo:
il calcolo prosegue nella rappresentazione cartografica Cassini-Soldner:
Il vertice finale 100 di baseline
Assunto come Vertice Iniziale Virtuale
rototraslazione effettuata sulla posizione TAF dei 3 PF rilevati
dello stesso sistema dell'oggetto del rilievo (< SCONOSCIUTO >)
parametri adattamento : rotazione 399.8817 gc
parametri adattamento : coeff. scala 1.0034 unita'
Compensazione Planimetrica
Rilievo eseguito con n=4 osservazioni sovrabbondanti
s.q.m. dell'unita' di peso a priori 0.12416
s.q.m. dell'unita' di peso a posteriori 0.01879
s.q.m. dell'unita' di peso interna 0.41478
s.q.m. dell'unita' di peso esterna 0.04529
Numero di cicli di compensazione 5
Correzioni d'orientamento e relativi sqm
nome stazione N. ripetiz. Correzione[GC] sqm[CC]
100 0 399.88165 +/- 1.89
100 1 249.24643 +/-174.05
200 0 27.62408 +/-279.52

_____________________________________

PF08/-PF05/ (La distanza massima tra le tre distanze del triangolo fiduciale)

dist TAF 336.454 dist mis 333.911 sqm 0.040 diff +2.542

_____________________________________


Nelle risultanze si può evidenziare che il rilievo subisce una rototraslazione rigida e nessuna variazione di scala rilevante. Il rilievo perciò non viene deformato e i punti sono esattamente nella posizione esatta rilevata sul posto, alla stessa distanza e orientamento dei punti di inquadramento come misurati. Mi sento quindi di confermare anche questa affermazione di BiagioOmbrin: Il coefficiente di scala che mostra Pregeo fornisce solo una valutazione dell'attendibilità dei PF in TAF e utilizzati nel rilievo. Infatti oltre un determinato valore segnala che "il coefficiente di scala calcolato evidenzia delle discrepanze tra la posizione dei PF desunta dalla TAF e quella determinata dal libretto".

Non finisce qui... attendo altre considerazioni.

Saluti

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