Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / PREGEO e DOCFA / PREGEO 10.6.0 / monitoraggio frana help
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Pagine:  2 - Vai a pagina  successiva

Autore monitoraggio frana help

Apprendista

Iscritto il:
07 Agosto 2013 alle ore 16:21

Messaggi:
120

Località

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2015 alle ore 17:02

Salve a tutti , mi è stato richiesto il monitoraggio di una frana con precisione entro i 5 mm.

Oltre ad una strumentazione che risponda al quesito , sapreste aiutarmi ?

Nel senso ,appurato cosa e come rilevare i punti di maggiore interesse ,con target ecc,devo collimare anche centrini regionali? Altrimenti come posso dire che il rilevamento è nella precisione richiesta ??

Altro punto : premesso che sia quasi sconsigliabile l'uso del gps, ma anche con più stazioni celerimetriche ,il rilievo perderebbe in precisione ,o sbaglio?

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Autore Risposta

rubino
.
(GURU)

Iscritto il:
04 Febbraio 2005

Messaggi:
3824

Località
Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2015 alle ore 17:48

Buonasera. Il livello di attendibilità chiesto non è irraggiungibile tuttavia è opportuno considerare sia la componente "strumento" sia quella "oggetto del rilievo". Alla prima questione ti sei risposto da solo, alla seconda posso darti alcune indicazioni pratiche sia in merito alla materializzazione dei punti da verificare sia alle modalità di lettura. Quando mi è capitato di svolgere incarichi simili ho disposto nell'area in frana una serie di punti di verifica degli spostamenti costituiti da tubi in ferro cavi lunghi almeno 1 m infissi a rifiuto per almeno 80 cm, cementati al piano di campagna: dentro il tubo ho infilato una barra filettata dello stesso passo dell'attacco del targhet. Riempiendo il tubo di cemento, ho fatto in modo che emergesse una quantità di filettatura sufficiente ad avvitare il supporto: con una rondella grande quanto il tubo e con il foro interno pari al diametro della barra filettata ho "tappato" il cemento, poi ho avviatato due dadi alla porzione di barra filettata scoperta in modo che la polvere ecc. non riempissero la filettatura impedendo il perfetto avvitamento del supporto del prisma fino al tappo metallico posto sul tubo. In questo modo il prisma si dispone sempre nella stessa posizione per cui non c'è dubbio che la misura sia eseguita sempre nelle medesime condizioni, perchè quello che deve variare è solo la posizione e/o l'inclinazione della barra filettata solidale al tubo cementato. Ovviamente la st deve stare fuori dell'area in frana, in una posizione tale che sia consentita la perfetta collimazione del segnale e la verifica, rispetto a punti certamente inamovibili che non si muova, se puoi disponine più di una in modo che il rilievo possa autocontrollarsi con sovrabbondanza di dati. E' importante anche la materializzazione delle stazioni, la condizione ottimale si avrebbe disponendole su appositi pilastrini evitando l'uso dei treppiedi, sia in legno sia in metallo. Se ne disponi più di una fai un buon rilievo di base, che non perderebbe in precisione se colleghi le stazioni fra di loro eseguendo misure planoaltimetriche accuratissime: la dimostrazione delle "precisioni" richieste si avrebbe dal confronto dei dati di spostamento del medesimo punto rilevato da due o più stazioni: ad es, se lo postamento planimetrico fra i punti 85 e 93 rilevato dalla stazione 1 è 0.235, se dalla stazione 3 diventa 0.300 c'è qualcosa che non va. Non rileggo, sta arrivando un cliente, scusate gli errori e la scarsa chiarezza.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

numero

(GURU)

Iscritto il:
30 Gennaio 2004

Messaggi:
1834

Località
prato

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2015 alle ore 18:53

vista la precisione richiesta io aggiungerei quanto segue:

1) è necessario munirsi di miniprismi da installare in permanenza come già detto da rubino, uno per ogni punto da monitorare. questo per migliorare la precisione, per ottimizzare i tempi e anche per evitare situazioni pericolose (sui fronti di frana è meglio andarci il meno possibile). Si possono usare anche mire adesive e non ma io preferisco i miniprismi.

2) il o i punti di stazione è indispensabile che siano costituiti da pilastrini con infissa una basetta da stazionamento.

3) quanto sopra perchè i monitoraggi prevedono solitamente non uno ma più strati di misure (io ne eseguo sempre 4-5) per ogni sopralluogo da mediare poi in fase di ricalcolo. Installando i miniprismi e usando un pilastrino come stazione si facilita questa operazione e si migliorano di molto le accuratezze.

4) è indispensabile collimare dal punto di stazione almeno 2-3 punti di orientamento posti il più possibile nell'intorno della zona da rilevare ma comunque abbastanza lontani, e anch'essi è bene che siano costituiti da miniprismi da lasciare in loco per tutto il periodo del monitoraggio (in posizione non facilmente raggiungibile altrimenti li rubano come è successo a me).

5) quest'ultimo punto è opzionale ma fortemente consigliato: usare una stazione motorizzata con puntamento automatico del prisma.

saluti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2015 alle ore 19:10

Sono d'accordo con le vostre tecniche che pressapoco ho usato anch'io per alcuni monitoraggi.

Pongo però un'altra domanda: Non vi viene un po' da ridere pensando a quegli enti che chiedono la precisione dei 5mm. per una frana?

Cordialmente

Carlo Cinelli

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

rubino
.
(GURU)

Iscritto il:
04 Febbraio 2005

Messaggi:
3824

Località
Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2015 alle ore 19:28

Si che viene da ridere. Oltretutto, parliamoci chiaro, i metodi topografici di monitoraggio di aree in frana dovebbero essere limitati alla verifica di spostamenti di maggiore entità che 5 mm, limite raggiungibile più in teoria che in pratica.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
30 Agosto 2003

Messaggi:
998

Località
Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2015 alle ore 21:10

Salve a tutti.

Quoto praticamente tutto, comprese e in particolare le perplessità sul mezzo centimetro, ma vorrei aggiungere che la richiesta di "precisione entro i 5 mm" perde tutto il proprio significato (già un po' criptico, se detto semplicemente così) se non stabiliamo rispetto a cosa devo garantire quella "precisione".

Questo incide sulla materializzazione delle stazioni e dei punti di controllo, indispensabili se la "precisione" dev'essere garantita rispetto a un sistema da considerare fisso. In tal caso, quindi, si dovranno prima di tutto individuare le zone non influenzate dai movimenti, di concerto con la Direzione Lavori o la Comittenza, e anche in funzione delle distanze in gioco potremo stabilire strumenti e procedure.

Altrimenti potremmo soltanto (sperare di) garantire la precisione delle reciproche distanze fra punti battuti. VIsta la bizzarria di certi Committenti che a volte mi sono capitati, non posso escludere che mirino solo a questo!

E, un po' fuori tema, mi vorrei togliere anche un'altra curiosità: Apprendista, ma perché hai postato questa domanda nel forum Pregeo 10.6.0?

Leo

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SIMBA4

Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02

Messaggi:
3204

Località
Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2015 alle ore 08:51

Salve



Sicuramente i consigli sopra sono tutti mirati e validi, ma a mio avviso determinante su un'incarico del genere è capire esattamente se si ha l'accurattezza e la capacità personale per raggiungere precisioni del genere.

Ne vale il senso di responsabilità e serietà del soggetto che accetterà un'incarico del genere.

Mi viene in mente un'altro lavoro, con una precisione ancora più accurata, sul progetto del mose (Venezia) dove veniva richiesta una precisione sull'ordine dei due millimetri sulla perpendicolarità delle paratie (alte 15/20 metri) di chiusura e apertura in mare.

Saluti cordiali

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

numero

(GURU)

Iscritto il:
30 Gennaio 2004

Messaggi:
1834

Località
prato

 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2015 alle ore 09:39

è ovvio che prestazioni di questo tipo rientrano tra quelle che presuppongono un minimo di esperienza, quindi almeno la prima volta non sarebbe male chiedere l'aiuto di un collega esperto.

Ribadisco che queste prestazioni devono essere eseguite con strumentazioni idonee, l'improvvisazione non è ammessa.

approfitto per riportare anche una mia recente esperienza relativa al monitoraggio di un piccolo evento franoso in adiacenza ad un immobile.

due dei prismi che avevo installato si trovavano sulla sommità di un muro di contenimento alto circa 5 metri, che sosteneva un terrapieno adibito a giardino con alcune piante secolari.

il monitoraggio è durato circa 2 anni, con circa 2 verifiche al mese, e ho avuto modo di rendermi conto di come il terreno "respiri" durante le varie stagioni.

infatti nel periodo estivo (e quindi più secco) risultava uno scostamento della sommità del muro (parliamo comunque di 3-4 mm) verso il terrapieno, mentre nel periodo invernale, con il terreno più umido e quindi più spingente, i valori tornavano a quelli standard.

questo per dire che anche se la precisione richiesta è di 5mm, è più che probabile che un monitoraggio prolungato nel tempo debba tenere conto anche di questo aspetto.

personalmente non credo comunque che la precisione di 5 mm sia troppo ristretta. a volte i movimenti di grande entità sono preceduti da piccoli spostamenti che possono essere utilizzati come campanelli di allarme.

saluti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SIMBA4

Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02

Messaggi:
3204

Località
Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2015 alle ore 10:45

Salve



grazie numero, l'arricchimento della discussione si fa molto interessante, soprattutto con le esperienze personali.



Saluti cordiali

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Emanuele

Iscritto il:
22 Marzo 2005

Messaggi:
411

Località
Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2015 alle ore 17:43

Vado un pò controtendenza rispetto agli altri interventi; non dico sia facile ma secondo me è possibile.
E' richiesta una precisione di 5 mm. La precisione non è altro che la dispersione delle misure rispetto al valore medio pertanto deve essere il valore assoluto ne determina l'entità ma è accompagnato dal segno + e -. Se la media è 121.327 sono in tolleranza se misuro 121.322 o 21.332.

Gli "errori" che potrei commettere sono riconducibili a:
- errore strumentale 1-2 mm
- posizionamento dello strumento 1-2 mm che potrebbe essere azzerato se monumento la stazione
- lettura al prisma 1-2 mm riducibile usando una robotica
Nella peggiore delle ipotesi sommando ottengo 6 mm in valore assoluto; facendo 4-5 strati di misura l'1 mm in eccesso si dovrebbe eliminare. In ogni caso la stazione deve essere almeno a 1 sec.

Se la stazione è monumentata in modo permanente (magari con misure in continuo) si riducono i problemi ma visto che comunemente non lo è, oltre alle accortezze dette da Numero aumenterei a 6-8 i capisaldi usandone 4-5 per l'orientamento e 2-3 per le verifiche; meglio ancora sarebbe usare capisaldi per orientamento angolare e altri per la distanza.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
30 Agosto 2003

Messaggi:
998

Località
Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2015 alle ore 19:10

Beh, Emanuele,
non mi sembri troppo in “controtendenza”. Hai dato un contributo più che ragionevole!

In controtendenza rispetto ai precedenti, ma lo riterrei comunque interessante, sarebbe stato spezzare una lancia in favore di un uso ragionato del GPS, che è stato scartato a mio avviso un po' troppo frettolosamente, almeno se non ho capito male il fugace cenno.

Le puntualizzazioni che hai fatto sono condivisibili, ma se non ci viene spiegato il problema nelle sue reali dimensioni farei fatica a centrarlo: per mia esperienza la maggior parte dei movimenti da monitorare con precisione di quel genere ha sviluppi modesti e perciò quanto hai spiegato è validissimo. In caso di masse franose molto ampie le distanze ai punti da considerare fissi crescono e le difficoltà anche... Ma spesso un centimetro non crea problemi. (Occhio: ho detto spesso!)
Però osservo che la precisione sui punti in frana, normalmente più facilmente collimabili direttamente, può essere il problema minore, dato che i punti in zone considerate fisse potrebbero essere molto più problematici.

Per questo non amo sbilanciarmi sui particolari quando la domanda sta sulle generali.



Leonardo

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

anonimo_leccese

Iscritto il:
29 Ottobre 2009

Messaggi:
7026

Località

 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2015 alle ore 19:48

www.youtube.com/watch?v=2OKJc_fuGlc

Arpa Piemonte ai sensi della L.R. 28/2002, gestisce in ambito piemontese la Rete Regionale di Controllo dei Movimenti Franosi (ReRCoMF). La ReRCoMF è attualmente costituita da circa 300 sistemi di monitoraggio (per un totale di circa 1500 strumenti di misura), realizzati per lo più dalle Amministrazioni comunali a seguito di finanziamenti regionali.
L’attività di monitoraggio dei fenomeni franosi fornisce un valido supporto conoscitivo alle attività di pianificazione territoriale e di intervento sul territorio per la mitigazione del rischio ed alle azioni e procedure del sistema regionale di protezione civile.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Emanuele

Iscritto il:
22 Marzo 2005

Messaggi:
411

Località
Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 01 Dicembre 2015 alle ore 20:41

In effetti mi sono "perso" sulla questione dei 5 mm!
Sicuramente è necessario conoscere le condizioni del sito per impostare la rete di monitoraggio e di conseguenza lo/gli strumenti da utilizzare.
Il gps ė sicuramente valido ma per arrivare ai 5 mm ė necessario fare uno statico "serio" con campionamenti lunghi e ben programmati a meno di installare le antenne permanenti in corpo frana con collegamento ad un centro di calcolo. Ė poi da studiare bene il sistema di riferimento e l'eventuale trasformazione.

Se le precisioni sono di ordine centimetrico non è poi da sottovalutare il lidar aereo o terrestre che per ammassi molto estesi fornisce dati meno "precisi" ma su volumi decisamente maggiori. In una cava di diorite che seguo sto simulando con scanner un monitoraggio della parete di coltivazione...vedremo!

Sulla domanda iniziale di usare centrini regionali, direi che non è necessario a meno di averne uno a portata e già materializzato da usare come caposaldo

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

GeoSac

Iscritto il:
22 Giugno 2014 alle ore 11:37

Messaggi:
33

Località

 0 -  0 - Inviato: 04 Febbraio 2017 alle ore 15:42

Ciao a tutti, dovrei fare un monitoraggio di una frana in una zona orograficamente inaccessibile con buona visibilità del versante ad una distanza di circa 500mt! Ho una TS30 Leica e SW TPS Elab Plus Periodica, di cui non riesco a trovare i manuali o tutorial o altro su internet. Sapete darmi qualche consiglio su questo software e sulla notevole distanza (obbligata) del punto di Stazione? Può influire sulle letture? Uso macroprismi e miniprismi Leica di portata 2000 e 1000mt. Saranno sufficientemente sicuri e precisi? Grazie a tutti.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

rubino
.
(GURU)

Iscritto il:
04 Febbraio 2005

Messaggi:
3824

Località
Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 12 Luglio 2022 alle ore 16:32

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Pagine:  2 - Vai a pagina  successiva

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ultime guide:

 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:


 
Amici:

Dioptra

Sito dove poter scaricare SpyPRE III e OK_Pregeo

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie