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Autore Ex Fabbricato Rurale ampliato su terreno di proprietà non esclusiva

prisma81

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06 Maggio 2016 alle ore 13:49

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 15:52

Salve

dovendo passare all'urbano un ex fabbricato rurale ho constatato che la sagoma presente in mappa, rispetto allo stato di fatto, non corrisponde poichè fu fatto un ampliamento del corpo di fabbrica.

L'ampliamento ricade per intero su una particella terreni intestata, oltre che ai proprietari del fabbricato rurale, anche ad altri soggetti.

Dovendo i proprietari del fabbricato rurale già presentare a breve una dichiarazione di successione, pensavo di poter da prima frazionare il terreno e inserirlo, per usucapione, all'interno della successione e, successivamente, una volta volturato ed intestato ai proprietari del fabbricato rurale, procedere con un tipo mappale per ampliamento e conseguente docfa per censimento all'urbano del fabb. rurale e del suo ampliamento.



Avete avuto casi simili, come avete operato ?

grazie e buon lavoro

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Autore Risposta

bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 16:59

Non puoi dichiarare in successione che si tratta di un terreno mentre in relatà è un fabbricato.

Devono usucapire il fabbricato, almeno la quota non di proprietà.



Saluti

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prisma81

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06 Maggio 2016 alle ore 13:49

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 17:31

Non mi è mai capitato ma immagino che potrei soltanto far firmare il frazionamento del terreno con l'inserimento in mappa dell'ampliamento del fabbricato e relativo docfa, agli eredi del signore che è cointestatario del fondo agricolo ( e il tutto verrebbe intestato agli attuali intestatari del fondo) e soltanto dopo inserirlo in successione per usucapire le altre quote.

Il problema, con questa procedura, è che dovrei da prima accatastare all'urbano l'ampliamento e, dopo l'usucapione per successione e le relative volture, quando le ditte dell'ampliamento e dell'ex fabb. rurale, saranno allineate, poter fare la fusione.

Mi sbaglio ?

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 17:54

Salve

a parte che quoto la precedente risposta di bioffa69, dico a prisma81 ALT, l'usucapione è un modo di acquisto della proprietà che va perfezionato con una sentenza di un tribunale.

Scrivere sulla successione che viene acquisita la possibilità a usucapire non equivale ad essere assolutamente proprietario dei beni oggetto dell'usucapione stessa.

Per cui se non si perfeziona l'usucapione alcuna fusione potrà essere eseguita.



Saluti cordiali

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prisma81

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06 Maggio 2016 alle ore 13:49

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 18:06

Dal 2007 (sentenza 2485/07) i notai, previo informare gli acquirenti, possono redigere atti di compravendita inerenti beni pervenuti al venditore anche mediante possesso ultraventennale pacifico dichiarato e senza che lo stesso abbia ottenuto la relativa sentenza del tribunale.

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SIMBA4

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 18:09

"prisma81" ha scritto:
Dal 2007 (sentenza 2485/07) i notai, previo informare gli acquirenti, possono redigere atti di compravendita inerenti beni pervenuti al venditore anche mediante possesso ultraventennale pacifico dichiarato e senza che lo stesso abbia ottenuto la relativa sentenza del tribunale.





Salve

ma tu scrivi compravendita non successione



Saluti cordiali

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prisma81

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06 Maggio 2016 alle ore 13:49

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 18:14

Forse ci siamo fraintesi. Nulla vieta di inserire in successione di morte un immobile ( terreno o fabbricato) che sia intestato ad altre persone e dichiarne il possesso ultraventennale e pacifico. A seguito di ciò, fermo restando i diritti di terzi ad opporsi, l'immobile dichiarato in successione per usucapione verrebbe volturato alla ditta degli eredi del possessore. Successivamente, qualora gli stessi vogliano procedere con un atto di vendita, il notaio ( e mi collego a quanto postato qui sopra) potrà redigere l'atto di compravendita dei beni usucapiti per successione ammonendo gli acquirenti che gli stessi non hanno ottenuto una sentenza in tribunale.

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SIMBA4

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 18:23

Salve

si ci siamo fraintesi, ma però tu mettiti dalla parte del nuovo aquirente il quale acquista dei beni dove forse c'è una usucapione che potrebbe essere oggetto di una leggittima opposizione da parte di qualcuno.

Che succederebbe? Bo

Saluti cordiali

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prisma81

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06 Maggio 2016 alle ore 13:49

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 18:38

La legge non l'ho fatta io

e comunque, nel caso specifico, e in tutti gli altri ( si spera), il possesso è realmente

ventennale e pacifico.

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prisma81

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06 Maggio 2016 alle ore 13:49

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 18:44

Pertanto, ritornando al mio inziiale quesito, dovendo portare un successione il fabbricato e non l'area, dovrei accatastarlo ( mappale + docfa a firma degli eredi) e poi, soltando dopo averlo volturato a quest'ultimi per mezzo di successione con dichiarazine di usucapione, poterlo fondere con l'adiacente fabbricato ex rurale già a loro intestato ?

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geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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12186

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-

 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 19:40

Scusate tanto, se torno a ripetermi, ma l'argomento è stato già ampiamente dibattuto e, senza fatica, bastava fare una semplicissima ricerca, come questa:

https://cse.google.it/cse?cx=partner-p...

da dove si può ricavare, senza difficoltà, la risposta giusta!... ed anche un RDL ...!!!!

GeoLIVE per la maggior parte è una fonte inesauribile di casi e quesiti risolti, e molto spesso è una fonte di formazione invidiabile, consiglio di usarlo al meglio.

Buona ricerca

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 25 Ottobre 2016 alle ore 23:41

Ho avuto un caso simile anni fa. Per errori mappe di impianto in un precedente accatastamento del lotto confinante avevo stralciato la parte di aree e la parte di fabbricati rurali che non facevano parte del lotto da accatastare. Dopo molti anni ho dovuto redigere la successione del proprietario dell'altro lotto confinante. Da precisare che i due lotti sono da anni anche separati da muro alto di recinzione, ciò relativamente alla parte non separata dai rispettivi edifici costruiti in aderenza al reale confine diverso da quello catastale, quindi almeno sotto l'aspetto dello stato dei luoghi il diverso confine reale rispetto a quello catastale è veritiero e consolidato da oltre venti anni (anche le originarie provenienze dei rispettivi lotti e relative trascrizioni risalivano, alla data del decesso del soggetto per il quale dovevo redigere la successione, agli anni '70 e '80). Inoltrare una pratica di usucapione, per diversi motivi, la ditta non ne ha voluto sentire ragioni (diceva che chi gli avrebbe contestato mezzo vano di ogni stanza ricadente catastalmente su altrui proprietà se per accedere a detto mezzo vano occorre per forza accedere dall'altra metà di vano ricadente su particella di proprietà?). Per farla breve ho operato così. Ho accatastato (Tipo mappale e Docfa) i mezzi vani dell'altro proprietario con relativa area annessa, il tutto previa redazione di lettera di incarico e quindi di firma da parte dell'erede dell'effettivo possessore non intestatario catastale. Poiché la situazione era più complessa di quanto sintetizzato sopra in quanto dalla parte della mia cliente unica erede vi erano sia porzioni possedute al 100% dal de cuius e sia porzioni al 50% ciascuno fra unica erede e de cuius (coniugi senza figli e con testamento a favore del coniuge rimasto in vita), ho preferito redigere la successione prima di accatastare le parti rurali regolarmente ricandenti su particelle di proprietà. Voglio precisare che in materia di successione nessuna norma obbliga di accatastare prima un edificio ora rurale e nessuna norma addirittura obbliga di accatastare un edificio manco censito per niente al C.T. . Quello che conta è dichiararlo in successione soprattutto ai fini fiscali. Comunque alla fine le porzioni di unità già accatastate ma intestate a ditta diversa le ho riportate in successione dichiarando il possesso ventennale, le restanti porzioni al rurale regolarmente intestate in catasto, dopo la successione, sono state intestate (con voltura) tutte all'unica erede (sia quelle in ex comunione e sia quelle solo dell'ex coniuge). Con tipo mappale successivo ho accatastato anche le rimanenti parti censite al C.T. . Di conseguenza con denunce di variazioni ho fuso le porzioni di stanze, oggetto di ultimo accatastamento e regolarmente da sempre di proprietà della cliente e prima di lei anche del coniuge, con le porzioni di stanze dichiarate in successione per possesso ultraventennale. Il proprietario confinante successivamente ha ceduto il lotto con fabbricati così come l'ha trovato in catasto dopo i miei accatastamenti. Quindi da un punto di vista pratico il nuovo acquirente non ha titolo per rivendicare porzioni di immobili intestate un tempo al vecchio proprietario. Il vecchio proprietario non ha più nulla e non potrà mai rivendicare le mezze stanze a suo tempo ad egli intestate. Resta il fatto che manca un vero e proprio titolo originario per la mia cliente e per le porzioni un tempo intestate al confinante ex proprietario.

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SIMBA4

Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 26 Ottobre 2016 alle ore 10:38

"geoalfa" ha scritto:
Scusate tanto, se torno a ripetermi, ma l'argomento è stato già ampiamente dibattuto e, senza fatica, bastava fare una semplicissima ricerca, come questa:

https://cse.google.it/cse?cx=partner-p...

da dove si può ricavare, senza difficoltà, la risposta giusta!... ed anche un RDL ...!!!!

GeoLIVE per la maggior parte è una fonte inesauribile di casi e quesiti risolti, e molto spesso è una fonte di formazione invidiabile, consiglio di usarlo al meglio.

Buona ricerca



Salve

Gianni hai ragione, c'è ne sono a biseffe di risposte.

Saluti cordiali

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Gufo

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 0 -  0 - Inviato: 05 Novembre 2016 alle ore 15:37

Era un sistema in voga prima della meccanizzazione, ne fu fatto uso ed abuso.

Catastalmente, se te lo accettano, funziona.

Ci può essere qualche problema per la trascrizione, se dovessi vendere un immobile con questa provenienza, parlane prima col Notaio che dovrà fare l' atto

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