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Autore COSTITUZIONE AREE URBANE F/1

LP

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 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2016 alle ore 18:59

Salve a tutti

Devo aggiornare una situazione catastale per un fabbricato dichiarato ( nel 1968) ma non inserito mai in mappa.

Poiché il fabbricato ha subito un ampliamento (nel 1995) rispetto a quello dichiarato in origine si è concordati con l’Ufficio e con la Proprietà di presentare IL MAPPALE ex NOVO direttamente senza far inserire in mappa il fabbricato presentato a suo tempo senza TIPO MAPPALE dall’Ufficio.

Al costituendo lotto (AL CATASTO TERRENI ED IN MAPPA P.LLA 75) si attribuirà il numero (P.lla 330) che già l’Ufficio ha attribuito alle U.I. e censite AL CATASTO FABBRICATI e regolarmente in ditta attuale ( che per comodità chiameremo ditta “C”).

Si precisa che la situazione hai terreni è ferma ai nonni dell’attuale proprietario e per comodità chiameremo ditta “A” ma di fatto ci sono stati già due regolari atti di donazioni … ditta “A” che dona a ditta “B” … e ditta “B” che dona a ditta “C”

Stando così le cose basterebbe presentare un TIPO MAPPALE così da rettificare ai terreni la situazione facendo passare con il T.M. la particella 75 ai terreni particella 330 ai fabbricati, così da avere anche una correlazione e continuità con le particelle.

[In realtà su questo lotto di circa 450 mq] lungo i tre lati di confine esistono DEI DIRITTI DI PASSAGGIO … vere e proprie strade di accesso ad altri lotti … riportate dette servitù anche negli atti di trasferimento larghe ml. 3 e precisamente A NORD per circa 36MQ. ( 12 x 3 ) così come a Sud sempre 36 mq circa … mentre ad EST il tratto è più lungo ( 30 x 3 ) circa mq. 90.

Volendo ora fare un lavoretto più preciso poiché difatti l’area di sedime del fabbricato con l’effettiva corte di pertinenza è circa MQ. 288 potrei optare in due modi :

Costituire un solo lotto ed attribuire alle 3 aree su cui insistono le servitù di passaggio 3 SUBALTERNI OLTRE A QUELLI GIA’ CENSITI AI FABBRICATI CON LA SUCCESSIVA DOCFA e NUOVE PLANIMETRIE CON L'AMPLIAMENTO attribuendo sempre aree di corte;

Costituire delle vere e proprie AREE URBANE F/1 PERO’ con nuove PARTICELLE derivanti non dal semplice mappale ma da un frazionamento e Mappale.

Sia nel caso 1) che 2) l’intestazione rimarrebbe sempre agli attuali proprietari “C”

CON la differenza però che se i 3 SUB adibiti a strade li classifico come BCNC per il caso 1) saranno privi di ditta mentre nel caso 2) avranno sempre regolare intestazione catastale e negli atti futuri si potrebbe chiaramente dire che le particelle BBB CCC DDD AREE URBANE sono difatti gravate dai diritti di passaggio di tizio caio e sempronio.
Aspetto un vostro consiglio soprattutto a conferma che la soluzione al punto 2) mi sembra la più corretta anche se più dispendiosa …

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Autore Risposta

John_Pippero

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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20 Novembre 2014 alle ore 18:17

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 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2016 alle ore 19:33

Se le aree soggette a servitù di passaggio non vengono cedute separatamente dal resto non è necessario frazionare nè censire separatamente come F1 o BCNC le particelle derivate.



Saluti

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2016 alle ore 21:08

Non devi frazionare nulla. Le servitù non necessitano di diversa individuazione catastale. Lascia tutto com'è.

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LP

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4545-1130

 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2016 alle ore 19:43

se quindi opto per la soluzione 1) ... direttamente TIPO MAPPALE quando vado a redigere la DOCFA e meglio ancora l'ELABORATO PLANIMETRICO andrò comunque ad individuare le tre definiamole "strade" come mi comporto !!! poichè di fatto non sono corte delle U.I. come le CLASSIFICO ???

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John_Pippero

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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20 Novembre 2014 alle ore 18:17

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 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2016 alle ore 20:12

Forse non hai capito. Non si può fare su una particella già censita per intero all'urbano. Si può fare solo se vi è la necessità di cedere separatamente le porzioni che vuoi stralciare.

Saluti e buon lavoro.

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2016 alle ore 22:28

In linea teorica l'Ufficio avrebbe dovuto trasferire all'urbano la particella 75 rinominandola in 330, qualificandola ente urbano, riportando a tratteggio la sagoma indicativa del fabbricato ricavata dalle planimetrie di accatastamento o dall'abbozzo dell'ex mappa C.U. , apporre l'annotazione "d'ufficio - geometria da verificare" o qualcosa di simile. Dopo di che con tipo mappale successivo provvedevi a riportare tutto l'edificio come ora esistente (compreso l'ampliamento) ed a cancellare le linee provvisorie a tratteggio. Poiché si tratta di servitù regolarmente costituite la proprietà rimane sempre la medesima per cui anche frazionando le stradelle, che sono e rimangono della stessa proprietà del residuo lotto, sempre come B.C.N.C. le devi censire. Per quale motivo vuoi complicarti la vita?

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SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2016 alle ore 23:53

Salve

Se sulle tre aree su cui insistono le servitu' fosse stato dichiarato l'uso pubblico allora si potrebbe pensare di identificarle con un numero proprio e censirle con qualita' idonea.

Ma se non esiste l'uso pubblico io non farei niente.

Saluti cordiali

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EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2016 alle ore 22:08

Se si tratta di unica particella con qualità del terreni intestata a vecchi defunti proprietari, in luogo di un ente urbano mai trattato dal Catasto in quanto spettava al medesimo provvedere ai sensi di Legge, nessuna trascrizione valida poteva essere effettuata (per mancanza di identificativo idoneo) relativamente alla proprietà delle sole stradelle. Al massimo la trascrizione delle servitù è stata fatta sull'originaria particella del C.T. . Se si frazionano le stradelle, visto che il Catasto non ha provveduto mai a trasferire all'urbano l'intera particella, le suddette rimarrebbero censite al C.T. in testa ai vecchi defunti possessori mentre il lotto reale diventerebbe ente urbano. In caso di cessione a terzi, per liberarsi di dette stradelle, quale titolo potrà essere esibito al Notaio se le medesime, restando censite al C.T. , non sono mai state interessate da successioni, ecc. . Ecco che consiglio di passare tutto all'urbano, prima. Poi, poiché le medesime appartengono teoricamente a tutto il condominio, se il medesimo decidesse di cederle, basta fare un frazionamento del lotto edificato e tutti i condomini provvederanno a cederle ai terzi sulla base dei rispettivi diritti condominiali posseduti sull'intero lotto. Ribadisco. Perché ostinarsi a separare le stradelle?

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