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Argomento: TIPOLOGIA 16b Tipo frazionamento di una particella edificat

Autore Risposta

antego

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15 Giugno 2010

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Milano

 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2010 alle ore 17:39

Grazie Dioptra...
si, in effetti tutte e due le particelle sono senza intestazione.
Quindi è giusto fare due frazionamenti separati se le particelle sono di due ditte diverse, mentre se fossero state dello stesso proprietario avrei potuto farlo usando la causale fraz (sempre pregeo 10 ma senza approvazione automatica).
Giusto?
Grazie mille..
ciao

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pzero

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08 Luglio 2003

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 0 -  0 - Inviato: 16 Giugno 2010 alle ore 19:54

Secondo me occorre fare Frazionamento standard (modalità pregeo 9).

Quando si fraziona una particella si usa sempre lo schema frazionamento, indipendentemente se sia all'urbano o a terreni.

Il mappale serve a portare all'urbano una particella, con o senza fabbricati ed a gestire ampiamenti e demolizioni di fabbricati, ma non a frazionare.

Per quanto riguarda i casi codificati, Ricordiamoci poi, che, attualmente, i pochi casi previsti per l'approvazione automatica riguardano necessariamente casi semplici ed è stato scelto di discriminare la semplicità anche in base al numero delle particelle trattate, in alcuni casi.

saluti

paolo

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geoalfa

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-

 0 -  0 - Inviato: 19 Giugno 2010 alle ore 16:19

salute!
che è la cosa cui dobbiamo tenere di più!!!!

scusate se ritorno sull'argomento, ma per evitare ulteriori telefonate dai distratti, vi segnalo il link da dove scaricare l'utility del geom. Angelo Rizzo alias talismatico:

www.geolive.org/modules.php?name=News&fi...

cordialità

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MARCORUGO

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 0 -  0 - Inviato: 23 Giugno 2010 alle ore 12:24

Vedo che ormai anche i maggiori specialisti si stanno incazzando, e ritengo sia una cosa buona, visto la merda di programma che si deve usare. Comunque non è assolutamente vero che per frazionare più enti urbani anche senza l'esproprio per pubblica utilità si debba neccessariamente usare tanti estratti quanti sono i proprietari, anche perchè il frazionamento è l'unico documento che può essere firmato da titolari diversi, ed è sempre stato così, e non credo ci siano circolari che dicono il contrario. Se il frazionamento è abbinato a fusioni con particelle di altra proprietà allora sì, perchè si fa un tipo di frazionamento e tipo mappale, e quest'ultimo non prevede la fusione di particelle aventi intestazioni diverse.
Infatti ho avuto il caso in cui frazionavo un ente urbano e facevo modifiche al fabbricato già eretto, e in catasto mi hanno consigliato la tipologia 18b. Mai di più sbagliato. Infatti di tutte le casistiche, chi ha fatto il programma non ha previsto il frazionamento degli enti urbani e variazione del fabbricato, tant'è che si è passati dal tipo 16b a 18. E il 17?Con la casistica consigliatami, impossibilità di approvazione automatica, bisogna redigerlo in modalità pregeo 9. Se posso dare un consiglio a Sogei e a Agenzia territorio, tornate a scuola e quando decidete di fare un programma chiamte gente che capisca sia d'informatica sia di topografia, e che abbia esperienza nelle procedure catastali.

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 23 Giugno 2010 alle ore 13:13

"MARCORUGO" ha scritto:
Vedo che ormai anche i maggiori specialisti si stanno incazzando, e ritengo sia una cosa buona, visto la merda di programma che si deve usare. Comunque non è assolutamente vero che per frazionare più enti urbani anche senza l'esproprio per pubblica utilità si debba neccessariamente usare tanti estratti quanti sono i proprietari, anche perchè il frazionamento è l'unico documento che può essere firmato da titolari diversi, ed è sempre stato così, e non credo ci siano circolari che dicono il contrario. Se il frazionamento è abbinato a fusioni con particelle di altra proprietà allora sì, perchè si fa un tipo di frazionamento e tipo mappale, e quest'ultimo non prevede la fusione di particelle aventi intestazioni diverse.
Infatti ho avuto il caso in cui frazionavo un ente urbano e facevo modifiche al fabbricato già eretto, e in catasto mi hanno consigliato la tipologia 18b. Mai di più sbagliato. Infatti di tutte le casistiche, chi ha fatto il programma non ha previsto il frazionamento degli enti urbani e variazione del fabbricato, tant'è che si è passati dal tipo 16b a 18. E il 17?Con la casistica consigliatami, impossibilità di approvazione automatica, bisogna redigerlo in modalità pregeo 9. Se posso dare un consiglio a Sogei e a Agenzia territorio, tornate a scuola e quando decidete di fare un programma chiamte gente che capisca sia d'informatica sia di topografia, e che abbia esperienza nelle procedure catastali.



Salve

Non penso che siano così ignoranti ma che abbiano scelto la semplicità, per ora, e per fortuna.
Quando questa cosa si sarà assestata e sarà di conoscenza comune allora si potranno proporre altre tipologie ma sempre mirate all'approvazione automatica.

cordialmente

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 23 Giugno 2010 alle ore 14:29

"MARCORUGO" ha scritto:
Comunque non è assolutamente vero che per frazionare più enti urbani anche senza l'esproprio per pubblica utilità si debba neccessariamente usare tanti estratti quanti sono i proprietari, anche perchè il frazionamento è l'unico documento che può essere firmato da titolari diversi, ed è sempre stato così, e non credo ci siano circolari che dicono il contrario.



Mi permetto di dissentire per affermare l'esatto contrario:
cito testualmente:
istruzione XIV titolo I delle volture capo V dei tipi di frazionamento
...
In un unico estratto di mappa si possono comprendere tutte le particelle da frazionarsi in dipendenza di uno stesso atto traslativo, o in dipendenza di più atti, che riguardino la stessa partita dalla quale deve farsi il distacco, prescindendo da ogni limitazione sia riguardo al numero dei possessori, sia rispetto alla non contiguità delle particelle medesime e alla loro ubicazione in diverse frazioni di uno stesso Comune amministrativo, avente catasto proprio (veggasi la eccezione al § 79).
...


Le partite non non sono più in essere (ora esiste la visura per soggetto) ma all'epoca rappresentavano al loro interno beni intestati alla medesima ditta. Quindi un tipo e un estratto per ogni ditta.

saluti

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Edmond_Dantes

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22 Novembre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 23 Giugno 2010 alle ore 22:37

"numero" ha scritto:
"MARCORUGO" ha scritto:
Comunque non è assolutamente vero che per frazionare più enti urbani anche senza l'esproprio per pubblica utilità si debba neccessariamente usare tanti estratti quanti sono i proprietari, anche perchè il frazionamento è l'unico documento che può essere firmato da titolari diversi, ed è sempre stato così, e non credo ci siano circolari che dicono il contrario.



Mi permetto di dissentire per affermare l'esatto contrario:
cito testualmente:
istruzione XIV titolo I delle volture capo V dei tipi di frazionamento
...
In un unico estratto di mappa si possono comprendere tutte le particelle da frazionarsi in dipendenza di uno stesso atto traslativo, o in dipendenza di più atti, che riguardino la stessa partita dalla quale deve farsi il distacco, prescindendo da ogni limitazione sia riguardo al numero dei possessori, sia rispetto alla non contiguità delle particelle medesime e alla loro ubicazione in diverse frazioni di uno stesso Comune amministrativo, avente catasto proprio (veggasi la eccezione al § 79).
...


Le partite non non sono più in essere (ora esiste la visura per soggetto) ma all'epoca rappresentavano al loro interno beni intestati alla medesima ditta. Quindi un tipo e un estratto per ogni ditta.

saluti



Caro Alessio, permettimi di dissentire da Te, a mia volta!
La vita già è complicata di per sè ed il pregeo pure!
Prova ad immaginare per un attimo che, per un semplice refuso, al posto della virgola ci doveva stare un punto esattamente alla fine della seguente affermazione: "In unico estratto di mappa si possono comprendere tutte le p.lle da frazionarsi in dipendenza di uno stesso atto traslativo."
Per me la discriminante non è la partita (o la ditta) ma l'atto unico o i più atti da stipulare.
Ti pongo qualche domanda di ordine pratico:
Se due confinanti (distinti proprietari) devono rettificare il loro confine tortuoso con una linea retta, quanti frazionamenti fai? Io, ritengo sufficiente un solo frazionamento, firmato da entrambi i possessori che individua la nuova dividente, al quale seguirà atto di permuta, o equivalente.
Se devo procedere a frazionare 100 p.lle contigue per la realizzazione di una nuova strada pubbilca (lavoro commissionato da Ente Autarchico per espropriazione per pubblica utilità) ed ammettendo che siano 100 ditte diverse, quanti frazionamenti devo redigere? uno per ditta? Secondo me no, perchè il titolo (l'esproprio permanente è unico).
Peraltro, la circolare 1/2007 prevede la possibilità, per tali casi - i procedimenti amministrativi d'ufficio - la redazione di unico frazionamento a sola firma dell'ente promotore della procedura, con la indicazione (non ho mai capito perchè!) di uno qualsiasi dei soggetti intestati delle p.lle oggetto di aggiornamento.
D'altra parte, qualora la condizione vincolante fosse effettivamente che "in unico estratto si possono comprendere tutte le p.lle, purchè appartenenti ad una medesima ditta", che motivo c'era di precisare se si dovevano fare uno o più atti traslativi?
Ho visto tanti tipi redatti a cavallo degli anni 1950-1960 (archiviati nella raccolta) che riportano p.lle frazionate appartenenti a ditte diverse con la indicazione: "Resta in ditta e da attribuirsi a......"
E se devo fare una bella lottizzazione?
Salute a tutti!

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pzero

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08 Luglio 2003

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Firenze - nome@cognome.it

 0 -  0 - Inviato: 23 Giugno 2010 alle ore 23:36

Si, alessio, questo è uno dei pochi punti fermi che abbiamo nel catasto.
La frase, anche se non scritta benissimo, va letta con due opzioni :
1) tutte le particelle da frazionarsi in dipendenza di uno stesso atto traslativo
2) o in dipendenza di più atti, che riguardino la stessa partita dalla quale deve farsi il distacco, prescindendo da ogni limitazione sia riguardo al numero dei possessori, sia rispetto alla non contiguità delle particelle medesime e alla loro ubicazione in diverse frazioni di uno stesso Comune amministrativo, avente catasto proprio.

Questo per quanto riguarda i frazionamenti, naturalmente.

ciao

paolo

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geobax

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 0 -  0 - Inviato: 24 Giugno 2010 alle ore 08:12

Concordo in assoluto con "pzero" ed "Edmond_Dantes", oltremodo ricordo che il più recente art. 1 co. 8 DM 701/94 dice:
"
8. I tipi di frazionamento o i tipi mappali di cui al comma 4, ad eccezione di quelli finalizzati a procedimenti amministrativi iniziati d'ufficio, sono sottoscritti dai soggetti che hanno la titolarietà di diritti reali sui beni interessati dalle variazioni e dal tecnico che li ha redatti.
"

ciao

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numero

(GURU)

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30 Gennaio 2004

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Località
prato

 0 -  0 - Inviato: 24 Giugno 2010 alle ore 10:36

Provo a rispondere a tutti:

1) Concordo che per gli espropri il discorso non vale (ne ho redatti parecchi anch'io) perchè firma comunque solo l'ente espropriante.
2) Concordo anche sul fatto che se serve per un solo atto traslativo il tipo può essere unico (d'altra parte è scritto chiaramente), a condizione secondo me che la stessa dichiarazione venga riportata nella relazione tecnica. Ci sarebbe poi da disquisire sul come venga verificato che questa dichiarazione venga rispettata (chi riceve le volture non lo sa e il tipo di frazionamento non sempre viene allegato all'atto).
3) Sulla dichiarazione citata da geobax non ci piove ma secondo me non è risolutiva nel caso in oggetto
4) la discriminante può essere l'atto unico o i più atti ma deve essere per forza anche la partita, poichè è scritto chiaramente che lo è!
Quindi se non si dichiara che l'atto è unico rimango assolutamente del parere che i tipi debbano essere distinti, a prescindere da come si sia sempre fatto o meno (le usanze locali mi interessano poco).

saluti

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dioptra

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 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2010 alle ore 15:15

Salve

Clicca sull'immagine per vederla intera


Precisazione: 1 mappale alla volta.

Cordialmente

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manuela78

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 0 -  0 - Inviato: 08 Luglio 2010 alle ore 11:17

Riprendo questo argomento (trovato solo ora nonostante le ricerche prima di aprirne uno nuovo su pregeo)...
Sto Utilizzando la tipologia 16 di pregeo.
Ho capito leggendo sopra che nonostante io abbia due particelle da frazionare all'urbano, aventi stessa ditta, devo presentare un tipo alla volta.
Però l'errore che mi da in fase di elaborazione è "errore la 5-ma operazione per la tipologia 16 deve essere 'C'".
In più quando faccio la verifica della compatibilità mi dice che utilizzando la tipologia 16 devo avere 3 PF ed invece io ne ho dovuti inserire solo due come PF e 2 come P.A. in quanto ricadono in fascia costiera.
Che posso fare?

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 08 Luglio 2010 alle ore 11:30

"manuela78" ha scritto:
Riprendo questo argomento (trovato solo ora nonostante le ricerche prima di aprirne uno nuovo su pregeo)...
Sto Utilizzando la tipologia 16 di pregeo.
Ho capito leggendo sopra che nonostante io abbia due particelle da frazionare all'urbano, aventi stessa ditta, devo presentare un tipo alla volta.
Però l'errore che mi da in fase di elaborazione è "errore la 5-ma operazione per la tipologia 16 deve essere 'C'".
In più quando faccio la verifica della compatibilità mi dice che utilizzando la tipologia 16 devo avere 3 PF ed invece io ne ho dovuti inserire solo due come PF e 2 come P.A. in quanto ricadono in fascia costiera.
Che posso fare?



Salve
Permettimi: SI VEDE CHE NON LEGGI LE CIRCOLARI!

Detto questo:
puoi presentare UN tipo solo ma devi selezionare la vecchia casistica FR.
C'est plus facile!

cordialmente

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manuela78

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05 Luglio 2010

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 0 -  0 - Inviato: 08 Luglio 2010 alle ore 11:36

Ammetto.....e confesso!
Grazie per il suggerimento!!! :oops:
Tento....se ho problemi....torno qui!!!!
Buona giornata!!

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venturiniluciano

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08 Novembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2010 alle ore 17:34

secondo me LORO usano una versione diversa dalla nostra
spiego
lo schema del frazionamento non coincide ne è valido
il censuario viene automaticamente compilato ma la letterina provvisoria della costituita riporta la lettera "b" e non "a" come da schema
non solo la particella variata ha il campo qaulità precompilato a "282" ma se chiedete a pregeo se lo schema è valido vi risponderà "no" perche le particelle "V" non devono avere codice
ma la cosa è affascinante quando non dice nulla a tal propostio per la costituita "C" la quale però se la editi ti inibisce il campo qualità azzerandolo
ma veniamo poi al bello della faccenda
esito positivo ma approvazione manuale
perchè?
perchè l'estratto non contiene informazioni sulla ditta
certo che sì del resto è "ente urbano" quindi privo di ditta
ma allora come può essere che LORO ci diano una codificata non valida?
solo se usano una versione diversa, una LORO
deve esser così, o nò ?
a tal proposito rimando anche al corso in pdf e pagine dalla 102 alla 107
errore di pagina 103 rispetto all'oggetto
poi invece le slide sono coerenti con pregeo, del resto la seconda è proprio pregeo, nonostante mi risulti ancora il dubbio della "282" sulla "C"
interessante perchè abbiamo anche il caso con l'inserimento del fabbricato
ma resta il dubbio che la pagina 107 gli da l'ok per l'automatico
p.s.
a me il comando "sposta testi" funziona.....solito "oluc" :?: :wink:

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