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Argomento: Redaz. atti di aggiornamento con stazione rete permanente

Autore Risposta

geocort

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 0 -  0 - Inviato: 29 Dicembre 2007 alle ore 12:05

Salve a tutti e scusatemi se mi intrometto nella discussione, voglio premettere che io sono ignorante in materia di GPS, sto solo pensando di acquistarne uno ma non l'ho mai usato, quindi scusatemi di nuovo l'ignoranza e la domanda che stò per farvi, esiste in commercio un programma che trasformi i dati forniti dal GPS in dati tipo stazione totale ?(angoli, distanze, dislivelli etc.), per la mia ripeto ignoranza nell'uso del GPS, ho pensato che almeno per i primi tempi se compro una Ferrari vorrei fargli fare il rodaggio e poter controllare un pò i dati con dei calcoli che mi sono più familiari.
Scusatemi ancora se posso aver detto baggianate, non è nel mio costume ma penso che solo persone che utilizzano effettivamente il GPS possano consigliarmi.
Grazie a tutti

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 29 Dicembre 2007 alle ore 14:38

"geocort" ha scritto:
Salve a tutti e scusatemi se mi intrometto nella discussione, voglio premettere che io sono ignorante in materia di GPS, sto solo pensando di acquistarne uno ma non l'ho mai usato, quindi scusatemi di nuovo l'ignoranza e la domanda che stò per farvi, esiste in commercio un programma che trasformi i dati forniti dal GPS in dati tipo stazione totale ?(angoli, distanze, dislivelli etc.), per la mia ripeto ignoranza nell'uso del GPS, ho pensato che almeno per i primi tempi se compro una Ferrari vorrei fargli fare il rodaggio e poter controllare un pò i dati con dei calcoli che mi sono più familiari.
Scusatemi ancora se posso aver detto baggianate, non è nel mio costume ma penso che solo persone che utilizzano effettivamente il GPS possano consigliarmi.
Grazie a tutti


La domanda che tu poni è molto ricorrente e diciamo che non è sbagliata perchè ovviamente prima di fidarsi di uno strumento nuovo è giusto controllare in qualche modo i numeri che "sputa" fuori.

Il problema è che una simile trasformazione è concettualmente sbagliata perchè i due strumenti "lavorano" su SR diversi (ellissoide per il GPS, piano tangente per la stazione totale) per i quali l'unica invariante è la distanza (inclinata) tra due punti.
Per poter comparare la posizione di punti rilevati con entrambi gli strumenti devi pertanto effettuare delle trasformazioni di datum e quindi passare attraverso algoritmi che in un certo senso "falsano" il dato grezzo; diciamo che questo problema lo puoi minimizzare contenendo le distanze tra i punti attorno ai 200 m in modo tale da comparare senza grossi problemi la differenza di coordinate di punti GPS in WGS84 e punti rilevati con stazione totale. A questo punto ti basterebbe portare tutto sul cad e verificare le posizioni reciproche di coppie di punti omologhi.
Con il GPS non esiste "l'angolo" (inteso come lettura sul C.O.) in quanto l'orientamento è implicitamente definito dall'ellissoide stesso (in pratica verso il nord).
L'unico modo per poter sovrapporre rilievi con i due strumenti è quello di definire dei punti fissi di alta precisione sui quali far rototraslare rigidamente entrambi i rilievi ma anche questo porta a creare degli errori residui sia sulle distanze che sugli angoli.
Per quanto riguarda le misure GPS devi poi stabilire l'sqm in base al tipo di rilevamento che esegui (RTK o statico) per sapere a priori quale possa essere la differenza di distanza tra due punti rispetto a quella determinata con la stazione totale.

Tutti quelli che si sono avvicinati al GPS (l'ho fatto anch'io) hanno semplicemente:
- piantato 4-5 chiodi a formare un anello
- piazzato la stazione al centro e rilevato con prisma su treppiede i punti
- rilevato gli stessi punti con GPS
- creato due rilievi
- verificato che le distanze P1-P2, P2-P3,...ecc, rilevate con GPS e ST fossero comparabili a meno dell'sqm

Sicuramente i risultati sono stati confortanti per tutti (diciamo che in RTK la differenza era intorno ai 15 mm); il problema è che quando si stà facendo una campagna di rilevamento con 800-1000 punti in RTK non puoi ovviamente ricontrollarli tutti quindi già mentre stai acquisendo i dati devi sapere con una ragionevole certezza se l'acquisizione delle coordinate di un punto sia andata a buon fine o è meglio ripetere! Ed è questo che, secondo me, è importante capire ed imparare attraverso la giusta pratica (che comporta anche rilevamenti con punti sballati) e la conoscenza teorica di come avviene il fissaggio del punto (magari lasciando da parte all'inizio le equazioni alle doppie differenze o il filtro di Kalmann)

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geocinel
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 0 -  0 - Inviato: 30 Dicembre 2007 alle ore 09:37

E due.
I morti.
Dopo treepwood_g in altro topic, Emanuele, hai ucciso anche geocort.
Se, infatti, aveva una minima idea di acquistare il Gps, ora gli è interamente passata.
Apparte gli scherzi, Emanuele è, come sempre, molto preciso e scientifico.
Rivolgendomi a geocort, gli dico: tieni conto soprattutto di quello che Emanuele ti dice riguardo agli scarti tovati tra misurazione Gps e misurazioni con stazione in un intorno di 200 m e mai superiori a 1,5 cm.
Saluti a tutti e due.
Carlo Cinelli

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 30 Dicembre 2007 alle ore 18:30

"geocinel" ha scritto:
E due.
I morti.
Dopo treepwood_g in altro topic, Emanuele, hai ucciso anche geocort.
Se, infatti, aveva una minima idea di acquistare il Gps, ora gli è interamente passata.
Apparte gli scherzi, Emanuele è, come sempre, molto preciso e scientifico.
Rivolgendomi a geocort, gli dico: tieni conto soprattutto di quello che Emanuele ti dice riguardo agli scarti tovati tra misurazione Gps e misurazioni con stazione in un intorno di 200 m e mai superiori a 1,5 cm.
Saluti a tutti e due.
Carlo Cinelli


Non vorrei (e geocinel lo sa benissimo) passare come l'assassino di turno (o peggio nel senso di chi vuole tenersi tutta per se la conoscenza del gps) ma sia in diversi topic sia confrontandomi con altri tecnici ho notato che l'opinione comune è quella che il GPS sia infallibile, sia facile da usare, risolva ogni problema e non siano necessarie nozioni in più di quelle che si sono acquisite dopo anni di lavori topografici.
Cerco di essere d'aiuto per evitare di incorrere in errori o false presupposizioni (come questa www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi... nel momento in cui si ha a che fare con un rilievo gps.
Sia a treepwood_g che a geocort dico che una volta superati i problemi iniziali, dal loro sistema GPS avranno solo grandi soddisfazioni!!

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geocort

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 0 -  0 - Inviato: 31 Dicembre 2007 alle ore 09:47

"Emanuele" ha scritto:
"geocinel" ha scritto:
E due.
I morti.
Dopo treepwood_g in altro topic, Emanuele, hai ucciso anche geocort.
Se, infatti, aveva una minima idea di acquistare il Gps, ora gli è interamente passata.
Apparte gli scherzi, Emanuele è, come sempre, molto preciso e scientifico.
Rivolgendomi a geocort, gli dico: tieni conto soprattutto di quello che Emanuele ti dice riguardo agli scarti tovati tra misurazione Gps e misurazioni con stazione in un intorno di 200 m e mai superiori a 1,5 cm.
Saluti a tutti e due.
Carlo Cinelli


Non vorrei (e geocinel lo sa benissimo) passare come l'assassino di turno (o peggio nel senso di chi vuole tenersi tutta per se la conoscenza del gps) ma sia in diversi topic sia confrontandomi con altri tecnici ho notato che l'opinione comune è quella che il GPS sia infallibile, sia facile da usare, risolva ogni problema e non siano necessarie nozioni in più di quelle che si sono acquisite dopo anni di lavori topografici.
Cerco di essere d'aiuto per evitare di incorrere in errori o false presupposizioni (come questa www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi... nel momento in cui si ha a che fare con un rilievo gps.
Sia a treepwood_g che a geocort dico che una volta superati i problemi iniziali, dal loro sistema GPS avranno solo grandi soddisfazioni!!



Grazie per la spiegazione sia ad Emanuele che a Geocinel, dalle vostre risposte ho risolto due dubbi
1) che chi mi ha sempre detto e ripetuto che con il GPS risolvevo tutti i problemi di tempo quando faccio un rilievo aveva ragione solo al 60%, in quanto come dice Emanuele tutti credono che sia infallibile!
2)Come pensavo io, non si finisce mai di imparare nella nostra professione, ed è bella proprio per questo, un'altra sfida da superare e vincere, io la vedo così sia nella professione che nella vita, perchè penso che quando per l'uomo non ci siano più ostacoli da superare diventa un'ameba!
Io avevo posto questo quesito perchè, occupandomi al 95% di rilievi catastali sono un pò proccupato per la redazione poi dei libretti Pregeo, in quanto con la stazione totale ho piena dimestichezza con calcoli etc, e posso verificare eventuali errori, (pochi in realtà perchè io sono il tipo di tecnico che quando c'è qualcosa che non và non perde tanto tempo ha fare calcoli e verifiche più di tanto, riparto e vado sul campo a verificare perchè penso sempre che chi misurerà quei punti dopo di me deve dire " Mi trovo con estrema precisione con il tecnico precedente" e non "mann...., porc.. putt...., ch.. caz... h.. comb......, l'ha misurato con il decimetro per sarti etc." e poi ti fischiano le orecchie) mentre il GPS e la geodesia per me sono un campo completamente nuovo in cui mi appresto ad avventurarmi e vorrei cercare di non fare i rilievi due volte per scrupolo perchè mi conosco molto bene!
Auguri di buon anno Emanuele e Geocinel e che le costellazioni di satelliti per il GPS siano con voi!
(suona un pò tipo il film "Guerre Stellari")

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 31 Dicembre 2007 alle ore 10:13

In ambito catastale il gps è di grande utilità quando è necessario eseguire una poligonale (dall'oggetto del rilievo ai pf) che comporta molte stazioni magari in terreni sconnessi per cui lo utilizzi per definire i 3 punti d'appoggio su cui posizionare la ST (se si riesce a rilevare il PF direttamente...tanto di guadagnato!!). In questo caso il risparmio di tempo e la precisione raggiunta è superiore al celerimetrico tradizionale
Il vantaggio più grande (mi riferisco all'RTK) si ha per rilievi di grandi estensioni con una mole di punti notevole che richiedono sqm di 2-3 cm (alvei, scarpate, strade, ecc), in questo caso il risparmio di tempo è indiscutibile (in 7 ore ho rilevato 750 punti in una campagna di circa 20000mq).

Riguardo alla dimestichezza direi che con un pò di esperienza e qualche nozione sia allo stesso livello della ST: con le prime ST ad onde e ancora di più laser c'era sempre il dubbio che un'ostruzione falsasse la "media" delle misure, con il gps che il fissaggio RTK non fosse corretto

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 0 -  0 - Inviato: 31 Dicembre 2007 alle ore 11:03

"geocort" ha scritto:

Grazie per la spiegazione sia ad Emanuele che a Geocinel, dalle vostre risposte ho risolto due dubbi
1) che chi mi ha sempre detto e ripetuto che con il GPS risolvevo tutti i problemi di tempo quando faccio un rilievo aveva ragione solo al 60%, in quanto come dice Emanuele tutti credono che sia infallibile!
2)Come pensavo io, non si finisce mai di imparare nella nostra professione, ed è bella proprio per questo, un'altra sfida da superare e vincere, io la vedo così sia nella professione che nella vita, perchè penso che quando per l'uomo non ci siano più ostacoli da superare diventa un'ameba!
Io avevo posto questo quesito perchè, occupandomi al 95% di rilievi catastali sono un pò proccupato per la redazione poi dei libretti Pregeo, in quanto con la stazione totale ho piena dimestichezza con calcoli etc, e posso verificare eventuali errori, (pochi in realtà perchè io sono il tipo di tecnico che quando c'è qualcosa che non và non perde tanto tempo ha fare calcoli e verifiche più di tanto, riparto e vado sul campo a verificare perchè penso sempre che chi misurerà quei punti dopo di me deve dire " Mi trovo con estrema precisione con il tecnico precedente" e non "mann...., porc.. putt...., ch.. caz... h.. comb......, l'ha misurato con il decimetro per sarti etc." e poi ti fischiano le orecchie) mentre il GPS e la geodesia per me sono un campo completamente nuovo in cui mi appresto ad avventurarmi e vorrei cercare di non fare i rilievi due volte per scrupolo perchè mi conosco molto bene!
Auguri di buon anno Emanuele e Geocinel e che le costellazioni di satelliti per il GPS siano con voi!
(suona un pò tipo il film "Guerre Stellari")



Come ha sempre detto giustamente ed a più riprese Emanuele, il GPS non è uno strumento da sottovalutare.
Per noi poveri geometri poi (Emanuele è ingegnere e quindi con altre basi matematiche, geodetiche e scientifiche) è un salto dalla Topografia del piano alla Geodesia dell'Ellissoide e del Geoide.
Qualcuno in questo salto, a volte da una buona altezza, si può fare anche male.
Ma non credo tu, geocort, che sei portato, come si evince dal tuo post, a non sottovalutare le cose.
Saluti e ri buon anno
Carlo Cinelli

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 31 Dicembre 2007 alle ore 11:14

"geocinel" ha scritto:

Per noi poveri geometri poi (Emanuele è ingegnere e quindi con altre basi matematiche, geodetiche e scientifiche)
Carlo Cinelli


Ringrazio geocinel per la fiducia ma voglio precisare che sono un FIERO geometra diventato ingegnere. L'unica differenza che potrebbe esserci in questo ambito è la conoscenza di qualche aspetto matematico (differenziale, matriciale, vettoriale, statistico) che non viene approfonditi nei corsi per geometri, per il resto la topografia è uguale per tutti!!!

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geocinel
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 0 -  0 - Inviato: 02 Gennaio 2008 alle ore 13:51

"geocinel" ha scritto:
Paolo
Dai calcoli che hai fatto (molto interessanti) si evince che gli scarti tra i punti alle due quote siano di circa 10 cm. e potrebbero essere giustificati dal trasporto su piano di riferimento a livello del mare (1000 metri più in basso).
Gli sqm. come tu dicevi sono di 88 cm. ma di quelli secondo me è bene non tener conto.
Comunque sono d'accordo con te di consultare Stefano per sentire cosa ne pensa.
Io sarei molto curioso di capire infatti le modalità di calcolo di Pregeo anche perchè bisogna assolutamente capire se stravolge misure ecc..
Le prime versioni, per rilievi eseguiti con strumentazione tradizionale, tenevano ferme le misure del libretto.
Oggi, facendo delle verifiche con l'ultima versione, mi sono accorto che non è più così e la cosa mi confonde e mi sconcerta.
Infatti se prima era possibile, nelle riconfinazioni, pensare di utilizzare anche il risultato della elaborazione di Pregeo, per rilievi che utilizzavano la stessa terna fiduciale, e sovrapporla ad altra elaborazione (passando per Vigeo) eseguita anche con altra strumentazione, oggi non è più così.
La cosa la trovo anche molto idiota e non capisco perché l'abbiano fatta.
Saluti



Ho provveduto a verificare, su dei vecchi libretti delle misure, se il Pregeo nella elaborazione modifica la rigidità dei dati del rilievo.
Ho notato che ciò avviene però in entità molto trascurabili e quasi sempre in difetto (riduzione di distanze di circa 2/4 mm.).
Sinceramente non mi so spiegare perché in quanto questa riduzione la effettua anche ad altitudini molto diverse quindi non dipendentemente.
Ho notato inoltre che il tutto salta se lui in banca dati non trova coordinate o nome del punto corretti, finanche a fare compensazioni assurde ed a modificare distanze misurate di centinaia di metri.
Nonostante la preoccupazione sia parzialmente rientrata, ritengo, come diceva Che-brutta-fine in un altro topic e che io contestai, che forse non è il caso di fidarsi di Pregeo per calcoli attinenti altri settori della pratica catastale che non sia il solo scopo per cui è stato creato.
Saluti

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bigBlacK

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 0 -  0 - Inviato: 06 Gennaio 2008 alle ore 23:13

"Emanuele" ha scritto:

... il problema è che quando si stà facendo una campagna di rilevamento con 800-1000 punti in RTK non puoi ovviamente ricontrollarli tutti quindi già mentre stai acquisendo i dati devi sapere con una ragionevole certezza se l'acquisizione delle coordinate di un punto sia andata a buon fine o è meglio ripetere! Ed è questo che, secondo me, è importante capire ed imparare attraverso la giusta pratica (che comporta anche rilevamenti con punti sballati) e la conoscenza teorica di come avviene il fissaggio del punto (magari lasciando da parte all'inizio le equazioni alle doppie differenze o il filtro di Kalmann)



Uhm... in base a cosa si riesce a capire se l'occupazione (misurazione) di un punto è andata a buon fine??? Se i parametri di PDOP, GDOP e RMS sono buoni, il numero di satelliti è ok e il controller ti dà per buona l'acquisizione del punto, cos'altro potrebbe far pensare ad una misurazione non corretta?
Capita a fagiUolo l'esperienza di qualche giorno fa: dopo aver occupato (in condizini ottimali) un punto ed essermi accorto di averne sbagliato il nome sul controller, ripeto la misurazione mettendo il nome corretto. Ovviamente i due punti sarebbero dovuti coincidere con uno scarto massimo di qualche mm; invece, dopo l'elaborazione, tra i due punti mi trovo uno scarto di 9 cm!!! WHY???

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Emanuele

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Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 07 Gennaio 2008 alle ore 09:47

"bigBlacK" ha scritto:
Uhm... in base a cosa si riesce a capire se l'occupazione (misurazione) di un punto è andata a buon fine??? Se i parametri di PDOP, GDOP e RMS sono buoni, il numero di satelliti è ok e il controller ti dà per buona l'acquisizione del punto, cos'altro potrebbe far pensare ad una misurazione non corretta?
Capita a fagiUolo l'esperienza di qualche giorno fa: dopo aver occupato (in condizini ottimali) un punto ed essermi accorto di averne sbagliato il nome sul controller, ripeto la misurazione mettendo il nome corretto. Ovviamente i due punti sarebbero dovuti coincidere con uno scarto massimo di qualche mm; invece, dopo l'elaborazione, tra i due punti mi trovo uno scarto di 9 cm!!! WHY???


Con l'RTK conviene verificare:
- qualità del segnale su L1-L2
- tempo dal primo contatto con il satellite
- reinizializzazione della misura RTK
- passaggio da soluzione STD-FL-FIX
- percentuale di calcolo dell'ambiguità
- ingresso/uscita di satelliti rispetto al cut-off
- valore di cut-off impostato
- deselezione di satelliti che possono "perturbare" il corretto calcolo dell'ambiguità

Nel tuo caso è possibile che ci sia stata un'interruzione del segnale che ha portato a differenti condizioni oppure ad una "somma" degli sqm

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fabio2586

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 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2009 alle ore 10:24

"pzero" ha scritto:
puoi fare in due modi (anzi tre) tutti leciti, ammessi da pregeo e che non "truccano" in nessun modo il rilievo.
1° metodo : Nelle ultime versioni di pregeo è stato aggiunto il flag "rappresenta punto di emanazione del rilievo" all'interno delle righe 2 gps.
Cliccando su questo flag (occorre scegliere un punto vicino all'oggetto del rilievo) il punto in questione diventa la tua baselines di riferimento e tutti i vettori vengono ricalcolati (con una semplice sottrazione). La stazione di riferimento diventa un punto battuto (semplice inversione di baselines) e non necessita di essere inclusa nel triangolo fiduciale come ampiamente spiegato da Cannafoglia e Ferrante.

...
paolo



Riprendo questo post perché mi trovo nella necessità di usare questo metodo; ho la stazione base (non permanente) a 1,5 km dall'oggetto del rilievo, ho provato ad elaborare senza fare l'inversione della baseline su un punto vicino all'oggettto del rilievo e ad un certo punto gli sqm schizzano a valori inaccettabili.
Tento di fare l'inversione impostando il flag di cui sopra in un punto -giusto- ma la casella di selezione resta in grigio e non mi permette di impostarla.
Chiedo se qualcuno è riuscito a fare questa cosa, e come.
Sto usando l'ultimo Pregeo10 (sp1, credo).

---
Aggiornamento delle 11:16

risolto: basta scrivere VRS nella descrizione del punto scelto come "falso centro", rielaborare, e tutti gli scarti vanno miracolosamente a posto, in elaborazione fa automaticamente il ricalcolo delle componenti geocentriche.
In sostanza il campo "rappresenta punto di emanazione del rilievo" sulla finestra di inserimento del vertice finale è ininfluente.

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