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Argomento: GPS PICCHETTAMENTO SENZA APERTURA A TERRA

Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

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07 Novembre 2006

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 24 Novembre 2007 alle ore 09:49

"Emanuele" ha scritto:
Se si utilizza una rete di stazioni permanenti o il collegamento diretto ad una cors (a meno di variazione di datum, correzioni sulle compensazioni, ecc) si può sfruttare la costanza delle coordinate e la ripetibilità della misura (a meno dell'errore rtk) per cui non è necessario ricalibrare il precedente rilievo (anche se è consigliabile verificare su punti noti che la variazione di coordinate sia nell'ordine dell'sqm classico rtk).
Ovviamente se le coordinate derivano da elaborazioni precedenti (indipendentemente che sia Pregeo o altro) è necessario verificarne la congruenza

ooops...risposta contemporanea con geocinel!!



Emanuele, ti chiederei una cortesia.
Sia a te che a sulu che siete di gran lunga i più preparati in fatto di GPS.
Quando usate parole tipo Cors, Datum, ecc. non sarebbe male anche spiegare cosa sono.
Per noi poveri geometri non è stato e non sarà sempllice il salto verso il GPS.
Di fatto è un salto dal Piano Topografico alla Geodesia.
Da misure ridotte all'orizzonte a quote ortometriche e ellissoidiche.
Da coordinate cassini-soldner a coordinate geografiche e geocentriche.
Per non parlare poi della difficoltà a capire dal punto di vista hardware questa benedetta macchina.
Quindi, abbiate pietà di noi poveri geometri, e cercate di spiegarci alcuni di questi vocaboli ai più poco comprensibili.
Con amicizia
Carlo Cinelli

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fflavio

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14 Febbraio 2005

Messaggi:
26

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 0 -  0 - Inviato: 24 Novembre 2007 alle ore 10:01

Ok molto chiari ed esaurienti
L'oggetto del rilievo è semplicemente un appezzamento di terreno rilevato sia nei confini che nelle quote, per la successica costruzione di un fabbricato.
Qundi dopo aver scaricato il rilievo, eleborate le coordinate, e preparati i nuovi punti da picchettare (recinzioni e nuovo fabbricato) già georeferenziate ad una stazione permanente, scarico tutto sul tcs2 e vado in campagna, inizializzo e picchetto, giusto??

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tubenis

Iscritto il:
10 Gennaio 2005

Messaggi:
38

Località

 0 -  0 - Inviato: 24 Novembre 2007 alle ore 10:50

Giusto, ma solo se hai operato utilizzando la stazione permanente come base e il tuo gps come rover, altrimenti... vedi sopra.
p.s.: rileva sempre qualche punto del precedente rilievo x controllo, come già detto le coordinate delle basi permanenti possono essere saltuariamente aggiornate dal gestore con conseguenti piccoli spostamenti, ma se devi tracciare un fabbricato potrebbero essere importanti.
ciao

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Emanuele

Iscritto il:
22 Marzo 2005

Messaggi:
411

Località
Castellamonte (TO)

 0 -  0 - Inviato: 24 Novembre 2007 alle ore 14:36

"geocinel" ha scritto:
Emanuele, ti chiederei una cortesia.
Sia a te che a sulu che siete di gran lunga i più preparati in fatto di GPS.
Quando usate parole tipo Cors, Datum, ecc. non sarebbe male anche spiegare cosa sono.
Per noi poveri geometri non è stato e non sarà sempllice il salto verso il GPS.
Di fatto è un salto dal Piano Topografico alla Geodesia.
Da misure ridotte all'orizzonte a quote ortometriche e ellissoidiche.
Da coordinate cassini-soldner a coordinate geografiche e geocentriche.
Per non parlare poi della difficoltà a capire dal punto di vista hardware questa benedetta macchina.
Quindi, abbiate pietà di noi poveri geometri, e cercate di spiegarci alcuni di questi vocaboli ai più poco comprensibili.
Con amicizia
Carlo Cinelli


chiedo scusa se ho ingenerato confusione (e soprattutto se ho dato l'impressione di essere saccente), cerco di rimediare immediatamente:

CORS: Continuously Operating Reference Stations cioè una stazione permanente gps che trasmette (direttamente o ad un server di rete) le correzioni differenziali per il posizionamento, allo stesso modo può registrare i dati grezzi (rinex o files proprietario) per la post elaborazione (o post-processing)

DATUM: sistema geodetico di riferimento, cioè il sistema nel quale vengono fornite le coordinate di un punto. La definizione di DATUM GEODETICO consiste essenzialmente nella scelta di un ellissoide di parametri assegnati orientato in modo opportuno.

I problemi che hai citato li abbiamo avuti tutti all'inzio dell'uso del gps (mi ritengo più fortunato perchè alcune cose le ho potute studiare insieme a professori universitari che svolgono ricerca in questo campo) ed infatti in molte risposte ho sempre sottolineato che è più importante avere le basi teoriche piuttosto che fossilizzarsi sul tipo di ricevitore (marca, modello, L1+L2, ecc) in modo da capire le potenzialità e i limiti del sistema riferendosi alla propria attività lavorativa.
Questo perchè spesso sento frasi del tipo "il gps non serve", "il gps non è affidabile", "il gps mi ha fatto sbagliare il rilievo", poi chiedo alcune spiegazioni e mi rendo conto che non si può chiedere l'impossibile ad uno strumento (come se si volesse rilevare un punto con ST attraverso un muro di cemento)

In ogni caso anche io sono in continua fase di apprendimento....
mentre direi che con sulu...non c'è storia!!

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sulu

Iscritto il:
22 Agosto 2005

Messaggi:
295

Località
Torino

 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2007 alle ore 11:50

...ma smettila, non è per niente vero!
:oops: :oops: :oops: :oops: :oops:

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Mall

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28 Luglio 2006

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96

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Perugia

 0 -  0 - Inviato: 28 Novembre 2007 alle ore 16:31

Scusate se mi intrometto,
tutto quello che è stato detto è stato molto chiaro ma questo vale solamente per linee introdotte con pregeo o allineamenti, per quanto riguarda le linee d' impianto? :!:

Con la stazione totale riuscivo a verificare la bontà di una poligonale tra due spigoli di fabbricato d'impianto e l' apertura a terra.
Con il gps se rilevo i due spigoli posso verificare solamente la differenza di distanza tra la reale e quella leggendo le coordinate sul foglio di mappa.

Come faccio a essere tranquillo di non aver commesso capxxxle mostruose? :?

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geocinel
Carlo Cinelli
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(GURU)

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07 Novembre 2006

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2007 alle ore 09:29

"Mall" ha scritto:
Scusate se mi intrometto,
tutto quello che è stato detto è stato molto chiaro ma questo vale solamente per linee introdotte con pregeo o allineamenti, per quanto riguarda le linee d' impianto? :!:

Con la stazione totale riuscivo a verificare la bontà di una poligonale tra due spigoli di fabbricato d'impianto e l' apertura a terra.
Con il gps se rilevo i due spigoli posso verificare solamente la differenza di distanza tra la reale e quella leggendo le coordinate sul foglio di mappa.

Come faccio a essere tranquillo di non aver commesso capxxxle mostruose? :?



Perché ritieni che con la mappa di Impianto non sia possibile fare quello che si fa negli altri casi?
Si tratta di creare un file "Sistema Mappa" e lo puoi fare per tutte le casistiche.
Quanto ai due soli punti di appoggio, con strumentazione GPS, hai ragione a pensare che sia una criticità.
Perché se uno dei due è inaffidabile ma alla stessa distanza dal primo non te ne accorgi e fai capxxxle.
Saluti

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Mall

Iscritto il:
28 Luglio 2006

Messaggi:
96

Località
Perugia

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2007 alle ore 10:48

Quello che intendevo era diverso.
Quando si ha un libretto pregeo o un frazionamento per allineamenti, la procedura è relativamente semplice poichè abbiamo delle misure dichiarate che nella stragrande maggioranza sono esatte, quindi ci basta ricostruire il rilievo.
Mentre quando bisogna materializzare linee d'impianto, le misure vengono calcolate misurando le coordinate dei vertici direttamente sulla mappa cartacea e nella stragrande maggioranza queste misure non coincidono con le misure reali e quindi per il riconfinamento bisogna applicare un fattore di scala che può variare anche in modo consistente rispetto i punti che vengono battuti per orientarci.

Con una poligonale potevo dire che la tolleranza era data dalla radice quadrata di tutta la lunghezza della poligonale moltiplicata per 0.08.
L' errore era dato dalla radice quadrata della somma dei quadrati delle medie degli errori di x e y di andata e ritorno.
Quindi avevo un calcolo che mi permetteva di dimostrare la bontà del mio operato, c'è un calcolo che mi permetta di dormire tranquillo dopo aver messo due paletti con il gps?

Saluti
Fabio

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2007 alle ore 11:46

"Mall" ha scritto:
Quello che intendevo era diverso.
Quando si ha un libretto pregeo o un frazionamento per allineamenti, la procedura è relativamente semplice poichè abbiamo delle misure dichiarate che nella stragrande maggioranza sono esatte, quindi ci basta ricostruire il rilievo.
Mentre quando bisogna materializzare linee d'impianto, le misure vengono calcolate misurando le coordinate dei vertici direttamente sulla mappa cartacea e nella stragrande maggioranza queste misure non coincidono con le misure reali e quindi per il riconfinamento bisogna applicare un fattore di scala che può variare anche in modo consistente rispetto i punti che vengono battuti per orientarci.

Con una poligonale potevo dire che la tolleranza era data dalla radice quadrata di tutta la lunghezza della poligonale moltiplicata per 0.08.
L' errore era dato dalla radice quadrata della somma dei quadrati delle medie degli errori di x e y di andata e ritorno.
Quindi avevo un calcolo che mi permetteva di dimostrare la bontà del mio operato, c'è un calcolo che mi permetta di dormire tranquillo dopo aver messo due paletti con il gps?

Saluti
Fabio



Quello che dici è vero fino ad un certo punto riguardo ai tre metodi di riconfinazione.
Si può essere d'accordo sul post circolare 2/88 ma non certo sui rilievi per allineamenti.
Essi spesso erano fatti sulla carta ed appoggiati anche a triplici di confine ed altri particolari non più presenti.
Quindi dovevi tener conto prima degli appoggi dalla mappa di Impianto e poi delle dividenti ricostruendo il tutto anche da coordinate.
Quindi per niente facile anzi tra le tre direi la più difficile e la più aperta a considerazioni e criticità.
Non è neanche vero che con la poligonale si poteva stare tranquilli per il motivo detto nel mio precedente post a meno che tu quella poligonale non la vincolavi in apertura e chiusura.
Quanto al GPS bisogna sempre battere minimo tre punti di appoggio, perché nel caso uno fosse non attendibile gli altri lo evidenzierebbero.
E' vero quello che dici riguardo alla variazione di scala per le riconfinazioni da mappa di Impianto.
Lì bisogna vedere anche come si comporta il software del controller e che operazioni fa quando trova discordanze sui vari punti che non devono mai essere superiori ad entità tollerabili.
Saluti

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