In un edificio terratetto composto da due soli subalterni, devo trattare le due planimetrie cartacee del 1987 nel quale sono riportate in entrambe, come da canoni rappresentativi dell'epoca, le rappresentazioni delle parti a comune (cantina, servizio igienico e disimpegno).
Avendo i due distinti proprietari deciso di sciogliere la comunione pro-quota delle parti a comune, generando di fatto due porzioni distinte oggetto di scambio di rispettive quote di proprietà, mi trovo a dover predisporre documentazione Doc.Fa.
Io avrei pensato a questa prassi:
PRIMA VARIAZIONE (con elab.planimetrico)
S appartamento 1
C appartamento 1 libero da porzioni a comune
C BCNC
C BCNC
SECONDA VARIAZIONE (con elab.planimetrico)
S appartamento 2
C appartamento 2 libero da porzioni a comune
specificando in relazione di aver già scorporato i BCNC nel precedente Doc.Fa
Successivamente all'atto notarile di conferimento, procederò alla fusione dei due BCNC con gli appartamenti di riferimento.
Avete informazioni su casi simili o idee su percorsi diversi?
Grazie a tutti e buon 2007!!!

da cosa deduci che un bene così interessante commercialmente da giustificare una stipula sia classificabile in BCNC? Se sai che poi avrà un utilizzo "economico" esclusivo dell'assegnatario, vedi da solo che sei in condizione di trattare i locali "comuni" nelle categorie ordinarie.
tanto meglio se pensi che con le tassazioni selvagge di quest'ultimo periodo, una rendita catastale ben attribuita resta sempre un air-bag nello scontro con l'Agenzia delle Entrate!
senti il tuo Notaio in proposito.
buon lavoro

il notaio non ti fa l'atto con un bcnc perchè catastalmente non ha titolarità,devi trasformarli almeno in f4 .

in effetti stavo pensando anch'io alla soluzione della "dichiarazione di porzione di uiu" per la sua fusione successivamente all'atto... vedi un po'!
ciao