Buon dì, non ho trovato discussioni simili, spero possiate reindirizzarmi o aprire qui una discussione sul tema.
Un mio cliente ha ereditato da una Zia un appartamento realizzato ed accatastato nel 1953 con il piano INA-CASA, ed assegnato nel 1967 alla Zia ormai defunta. Nell'atto di assegnazione del 1967 è arregato un documento timbrato e firmato dal notaio con le parti di immobile cedute alla zia, così come poi effettivamente in questi 58 anni sono sempre stati utilizzati, e nello stesso atto si cita la scheda catastale della proprietà, senza allegare la scheda stessa.
Oggi in fase di rivendita ci accorgiamo che nella nostra scheda catastale è rappresentato l'appartamento corretto, ma la cantina errata. Risulterebbe nostra un'altra cantina, già presente nella scheda catastale di un altro appartamento din dal primo accatastamento del 1953 (in pratica la stessa cantina è stata assqgnata due volte per errore).
In una situazione del genere qualcuno sa per certo quale sia la procedura corretta da intraprendere?
Ora ho pensato di richiedere i documenti di tutti i condomini, fare tutte le planimetriche e capire la situazione. Secondo il mio primo ragionamento, che assegna la proprietà è il documento del 1967 allegato agli atti e sottoscritto dal notaio con le assegnazioni corrette, ed allegando relazione e documento ufficiale, procederei con dei docfa per "corretta raprresentazione". Prima di consultare l'ufficio territoriale vorrei aprire qui una discussione sul tema.