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Autore FUSIONE PARTICELLE

potereevolere

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17 Ottobre 2012 alle ore 20:22

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8

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 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2012 alle ore 20:32

Salve a tutti, vorrei se è possibile un vostro parere, dato che siamo in tempo di IMU, alcuni clienti mi hanno chiesto alcune fusioni.

FUSIONE N° 1

FG. 500 P.LLA 200 SUB 1 A/5 RENDITA 45 EURO

FG. 500 P.LLA 200 SUB 2 A/5 RENDITA 50 EURO

FUSIONE N° 2

FG. 20 P.LLA 100 SUB 1 - A/6 RENDITA 80 EURO

FG. 20 P.LLA 150 SUB 5 - A/5 RENDITA 50EURO

Ora secondo voi conviene fondere queste unita' abitative??

Grazie

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Autore Risposta

Marlin

Iscritto il:
18 Ottobre 2005

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Torremaggiore (FG)

 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2012 alle ore 20:35

Ma fonderle per quale motivo. Per evitare che l'altro immobile risulti 2^ abitazione?

Ho capito bene?

Giovanni

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potereevolere

Iscritto il:
17 Ottobre 2012 alle ore 20:22

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8

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 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2012 alle ore 20:43

Esatto hai capito benissimo!!

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jema

(GURU)

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26 Aprile 2007

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2106

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 08:23

"potereevolere" ha scritto:
Salve a tutti, vorrei se è possibile un vostro parere, dato che siamo in tempo di IMU, alcuni clienti mi hanno chiesto alcune fusioni.

FUSIONE N° 1

FG. 500 P.LLA 200 SUB 1 A/5 RENDITA 45 EURO

FG. 500 P.LLA 200 SUB 2 A/5 RENDITA 50 EURO

FUSIONE N° 2

FG. 20 P.LLA 100 SUB 1 - A/6 RENDITA 80 EURO

FG. 20 P.LLA 150 SUB 5 - A/5 RENDITA 50EURO

Ora secondo voi conviene fondere queste unita' abitative??



E' una domanda intrigante, alla quale dobbiamo dare un "peso" trattando quale materia?

1) matematica;

2) catastale;

3) urbanistica;

4) filosofica;

5) sezione "dopo-lavoro"

Saluti

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 08:52

"potereevolere" ha scritto:
Salve a tutti, vorrei se è possibile un vostro parere, dato che siamo in tempo di IMU, alcuni clienti mi hanno chiesto alcune fusioni.

FUSIONE N° 1

FG. 500 P.LLA 200 SUB 1 A/5 RENDITA 45 EURO

FG. 500 P.LLA 200 SUB 2 A/5 RENDITA 50 EURO

FUSIONE N° 2

FG. 20 P.LLA 100 SUB 1 - A/6 RENDITA 80 EURO

FG. 20 P.LLA 150 SUB 5 - A/5 RENDITA 50EURO

Ora secondo voi conviene fondere queste unita' abitative??

Grazie



I tuoi clienti non possono svegliarsi la mattina e dire "vogliamo fondere le U.I.U. per risparmiare sull'IMU"!

il primo passo(dal punto di vista catastale) è verificare se la "fusione" è possibile(esempio stessa titolarità, etc.....)

in alternativa(nel caso di impossibilità di fusione) procederei(se è il caso) comunque ad una "Riqualificazione delle U.I.U." o addirittura ad una "Riqualificazione del Fabbricato" attenendomi all'allegato "B" della Circolare n.1/2006(punto A1 - f - g e/o punto A2 b - c)....logicamente se le U.I.U. nel corso del tempo sono state dotate di servizi igienici ed impianti o oggetto di miglioramento delle finiture.

In sintesi con la circolare del Ministero delle Finanze n.5/1992 le categorie A/5 ed A/6 sono state soppresse.

Infine non trascurerei il fattore "Urbanistico" che autorizzi l'aggregazione/fusione delle sopraindicate U.I.U.

Saluti

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potereevolere

Iscritto il:
17 Ottobre 2012 alle ore 20:22

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 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 09:34

Poi come la fate difficile, l'unità e appartenente alla stessa ditta, poi dal punto di vista urbanistico è "nata" come un unica unità abitativa, per poi essere "divisa" catastalmente a suo tempo. Poi sappiamo tutti che le categorie A/5 e A/6 non hanno più senso di esistere, ed è proprio quella la domanda, che a mio modo, non conviene fare una fusione!!

E come la fate difficile!!

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potereevolere

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17 Ottobre 2012 alle ore 20:22

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 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 09:35

[/quote] E' una domanda intrigante, alla quale dobbiamo dare un "peso" trattando quale materia?

1) matematica;

2) catastale;

3) urbanistica;

4) filosofica;

5) sezione "dopo-lavoro"

Saluti[/quote]

Per Jema, è una domanda Urbanistica!!

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Marlin

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18 Ottobre 2005

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Torremaggiore (FG)

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 09:46

Permettetemi di dissentire. I motivi per cui si vuol ricorrere alla fusione li abbiamo capiti. Ciò non vuol dire che il cliente è da condannare o è un evasore del fisco. Valutando le rendite catastali (se sono veritiere) si può notare che ci troviamo di fronte ad immobili probabilmente di piccole dimensioni. Nella mia regione (la Puglia) capita spesso che in alcune parti dell'area urbana, ci siano una serie di piccoli immobili, così realizzati per le esigenze di un tempo. Le situazioni cambiano per cui potrebbe essere l'occasione per fondere due piccole u.i. e crearne una più confortevole (magari, oggi, di fatto sono già unite per ciò che attiene all'utilizzo). L'aspetto fiscale, poi, non va sottovalutato. Perchè pagare l'IMU 2^ casa se magare le due abitazioni le utilizzo già come se fossero una?

La fusione, tuttavia, deve tener conto degli aspetti suggeriti da Cesko (stessa titolarità, stessi diritti ecc.).

Per la fusione, inoltre, secondo le recenti normative in campo urbanistico, basta una C.A.L. (comunicazione attività libera: vedi avviso del comune di Bari in cui rientra proprio il caso in argomento http://www.comune.bari.it/portal/pls/p...). Diverso è il frazionamento. Poi, valutati gli aspetti catastali, procedi con la fusione. Esiste una bibliografia in merito che fissa dei limiti di superfici e che precisa che gli immobili non devono essere di lusso.

Infine, è chiaro che la fusione, sicuramente comporterà qualche intervento di riqualificazione per cui è giusta l'osservazione del citato Cesko per ciò che attiene ad una "rivisitazione" della categoria e classe (insomma, almeno una A/4 tenuto conto che le categorie citate sono un pò vetuste e non più utilizzare con le tipologie di u.i. oggi esistenti).

Cordialmente



Giovanni

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 09:53

"potereevolere" ha scritto:
E come la fate difficile!!



se la facciamo difficile, non sei obbligato ad accettare suggerimenti....

se "TU" la fai facile allora vai per la tua strada(probabilmente sbagliata) e non ascoltare i suggerimenti!

Saluti

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george_ces

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09 Giugno 2007

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 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 10:14

"Marlin" ha scritto:
Permettetemi di dissentire. I motivi per cui si vuol ricorrere alla fusione li abbiamo capiti. Ciò non vuol dire che il cliente è da condannare o è un evasore del fisco. Valutando le rendite catastali (se sono veritiere) si può notare che ci troviamo di fronte ad immobili probabilmente di piccole dimensioni. Nella mia regione (la Puglia) capita spesso che in alcune parti dell'area urbana, ci siano una serie di piccoli immobili, così realizzati per le esigenze di un tempo. Le situazioni cambiano per cui potrebbe essere l'occasione per fondere due piccole u.i. e crearne una più confortevole (magari, oggi, di fatto sono già unite per ciò che attiene all'utilizzo). L'aspetto fiscale, poi, non va sottovalutato. Perchè pagare l'IMU 2^ casa se magare le due abitazioni le utilizzo già come se fossero una?

La fusione, tuttavia, deve tener conto degli aspetti suggeriti da Cesko (stessa titolarità, stessi diritti ecc.).

Per la fusione, inoltre, secondo le recenti normative in campo urbanistico, basta una C.A.L. (comunicazione attività libera: vedi avviso del comune di Bari in cui rientra proprio il caso in argomento http://www.comune.bari.it/portal/pls/p...). Diverso è il frazionamento. Poi, valutati gli aspetti catastali, procedi con la fusione. Esiste una bibliografia in merito che fissa dei limiti di superfici e che precisa che gli immobili non devono essere di lusso.

Infine, è chiaro che la fusione, sicuramente comporterà qualche intervento di riqualificazione per cui è giusta l'osservazione del citato Cesko per ciò che attiene ad una "rivisitazione" della categoria e classe (insomma, almeno una A/4 tenuto conto che le categorie citate sono un pò vetuste e non più utilizzare con le tipologie di u.i. oggi esistenti).

Cordialmente


Giovanni





Condivido il pensiero del corregionale Marlin, infatti :

- è verosimile l'esistenza, soprattutto nei centri storici-antichi, di u.i.u. di modestissime dimensioni e superfici, che nel corso del tempo sono state accorpate o fuse per meglio rispondere alle esigenze dei nuclei familiari odierni ed ai requisiti igienico-sanitari vigenti, o che possono essere suscettibili di tale fusione;

- se le 2 coppie di u.i.u. costituiscono di fatto già 2 abitazioni o ne sussistono le possibilità sia urbanistiche che catastali;

- in virtù della citata circolare che , giustamente, prevedeva la soppressione delle categorie A/5 e A/6 ;

non vedo, sinceramente, quale "reato" o "sotterfugio fiscale" si possa commettere nel volere intraprendere una pratica prima urbanistica e poi catastale per regolarizzare tali situazioni.

Cordialmente

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jema

(GURU)

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26 Aprile 2007

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 12:00

"potereevolere" ha scritto:
Per Jema, è una domanda Urbanistica!!



Per la sezione "urbanistica", condivido quanto riportato da Giovanni.



Mi sorprende invece, che più di qualcuno si sia scandalizzato per i temi posti sul tavolo!

Per come la vedo io, quando si pone una domanda del genere (vedere il passaggio che ho evidenziato in colorazione rossa) bisogna inevitabilmente prestarsi ad interpretazioni personali; a volte anche ironiche, anche se questo giro non mi sembrava di aver richiesto l'impossibile.

Altro aspetto poi, sottolineato da Francesco, è quello della premessa: "vorrei se è possibile un vostro parere, dato che siamo in tempo di IMU, alcuni clienti mi hanno chiesto alcune fusioni".

Se a Voi sembra un buon inizio per argomentare un tema del genere, no problem.

Saluti

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Marlin

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Torremaggiore (FG)

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 12:19

Finale: penso che abbiamo ragione un pò tutti e ritengo anche che l'ultima considerazione di Jema sia giusta e dimostra che ha centrato "filosoficamente" il quesito posto. Ora, carissimo "potereevolere" nonostante le risposte non siano state tutte concordi, le stesse sono tutte comunque valide per trovare la risposta al tuo quesito. Devi solo valutare l'effettiva esigenza, studiandola soprattutto dal punto di vista della funzionalità e della fruibilità finale dell'u.i.. L'aspetto fiscale, anche se importante, non deve essere quello che ci fa prendere le decisioni. La deontologia prima di tutto.

Salutoni a tutti



Giovanni

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potereevolere

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 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 12:33

Non vedo quale sia il problema!! se l'unità da fondere dal punto di vista urbanistico è regolare a tutti gli effetti essendo quest'ultima stata edificata con la medesima Licenza Edilizia, la ditta è la stessa, poi catastalmente risulta divisa in varie subb. Ed ora il proprietario vuole fonderle in un unica unità, per riportare lo stato originario in modo conforme alla Licenza Edilizia e perche nò per evitare di pagare l'imu sulla seconda unità immobiliare.

SALUTI

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 12:44

Se le unità immobiliari non hanno oggi caratteristiche tali da produrre una rendita autonoma essendo utilizzate ed unite di fatto, senza la necessità di eseguire alcun intervento edilizio, esse si possono tranquillamente unire, anzi devo dire che si devono obbligatoriamente unire visto lo stato di fatto del bene. Il fine dell'aggiornamento catastale deve essere fisico non economicamente vantaggioso più o meno.

Esempio:

Se per accedere ad una UI devo per forza passare da un altra unità immobiliare, queste due UI non possono essere distinte, ma hanno una caratteristica fondamentale che non permette l'utilizzo distinto ed esclusivo per entrambi, ma sono fisicamente indissolubilmente legate e per dividerle necessita attuare interventi edilizi di modifica alla distribuzione degli spazi inteni nonchè al cambio di utilizzazione dei locali e alla sistemazione degli impianti.

Il fatto che vi siano delle unità immobiliari distinte in catasto ovviamente non aiuta a trovare elementi che giustifichino la fusione o quanto meno dobbiamo impegnarci più del dovuto a dimostrare che l'immobile prima suddiviso in subalterni (per cause sconosciute:: è in realtà un unico bene che non può essere utilizzato se non nel suo insieme.

Saluti accessibili.

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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8803

Località
Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2012 alle ore 13:21

"potereevolere" ha scritto:
Non vedo quale sia il problema!! se l'unità da fondere dal punto di vista urbanistico è regolare a tutti gli effetti essendo quest'ultima stata edificata con la medesima Licenza Edilizia, la ditta è la stessa, poi catastalmente risulta divisa in varie subb. Ed ora il proprietario vuole fonderle in un unica unità, per riportare lo stato originario in modo conforme alla Licenza Edilizia e perche nò per evitare di pagare l'imu sulla seconda unità immobiliare.

SALUTI



ascolta, il concetto di fusione catastale è chiaro a tutti...

quello che non è chiaro(non ti è chiaro) che la fusione catastale è solo l'ultimo scoglio, infatti prima viene l'accorpamento dal punto di vista "urbanistico", ovvero un titolo autoritativo che permette e allo stesso tempo giustifichi l'aggregazione di tutte le U.I.U. in una sola U.I.U. La licenza dell'epoca è importante che ci sia, ma questo non giustifica come precedentemente detto il predetto accorpamento. In sintesi và presentato un Permesso di Costruire(dopo esaminata la Licenza), poi se vuoi giostrare la faccenda "maccheronicamente"(solo dal punto di vista catastale) è solo un tuo problema, ma nel contesto direi poco professionale......pensa se un giorno un altro tecnico vede tutta la documentazione, tu che figura ci fai?

Saluti

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