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/ Forum / PREGEO e DOCFA / DOCFA / CATEGORIA A3 A2 o A7?
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Autore CATEGORIA A3 A2 o A7?

Bras89

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02 Novembre 2011

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 14:58

Buongiorno a tutti, dopo un'attenta ricerca oltre che sul sito anche sul web mi rimangono ancora molti dubbi riguardo la pratica della quale mi sto occupando. Vi espongo il mio problemino:

Sto redigendo un Docfa ai fini della fusione di due u.i.u. in un'unica u.i.u. di maggiore consistenza, allo stato risultano censite come n° 2 A4 di 3 classe, la prima di 3,5 vani al PT e la seconda di 3 vani al P1.

Il fabbricato risulta essere stato realizzato prima del 1942, quindi costruito in muratura, il piano terra si compone dall'ingresso/disimpegno, cucinino, w.c. e 2 camere per un totale di 46 mq utili, da una scala esterna si accede al primo piano che che si compone invece dall'ingresso/disimpegno , altro disimpegno, w.c. e 2 camere per un totale 53 mq. Fa anche parte dell'u.i.u. la corte esclusiva di circa 200 mq.

Le rifiniture e la manutenzione sono di qualità scadente, finestre in legno risalenti all'epoca di costruzione come i pavimenti mai trattati e ripresi...anche perchè la casa è in disuso.

Il mio quesito è:

Avendo proceduto a redarre il docfa, inserendo tutti i dati necessari il programma mi da una categoria automatica pari ad un A7 classe U (secondo me spropositata in relazione alle caratteristiche e alle rifiniture dell'immobile)

Io vorrei forzare ed mandarlo con rendita proposta A3 di classe 4.

Come devo procedere??

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Autore Risposta

CESKO

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07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 15:08

"Bras89" ha scritto:
Buongiorno a tutti, dopo un'attenta ricerca oltre che sul sito anche sul web mi rimangono ancora molti dubbi riguardo la pratica della quale mi sto occupando. Vi espongo il mio problemino:

Sto redigendo un Docfa ai fini della fusione di due u.i.u. in un'unica u.i.u. di maggiore consistenza, allo stato risultano censite come n° 2 A4 di 3 classe, la prima di 3,5 vani al PT e la seconda di 3 vani al P1.

Il fabbricato risulta essere stato realizzato prima del 1942, quindi costruito in muratura, il piano terra si compone dall'ingresso/disimpegno, cucinino, w.c. e 2 camere per un totale di 46 mq utili, da una scala esterna si accede al primo piano che che si compone invece dall'ingresso/disimpegno , altro disimpegno, w.c. e 2 camere per un totale 53 mq. Fa anche parte dell'u.i.u. la corte esclusiva di circa 200 mq.

Le rifiniture e la manutenzione sono di qualità scadente, finestre in legno risalenti all'epoca di costruzione come i pavimenti mai trattati e ripresi...anche perchè la casa è in disuso.

Il mio quesito è:

Avendo proceduto a redarre il docfa, inserendo tutti i dati necessari il programma mi da una categoria automatica pari ad un A7 classe U (secondo me spropositata in relazione alle caratteristiche e alle rifiniture dell'immobile)

Io vorrei forzare ed mandarlo con rendita proposta A3 di classe 4.

Come devo procedere??



considerata la consistenza di cui sopra mi sembra che l'immobile nel suo complesso non abbia caratteristiche tali da essere censite in categoria A/7 e nemmeno in categoria A/3(considera il fatto che siamo intorno ai 119 mq complessivi). Sono più propizio per una categoria A/2(forse la migliore soluzione).

Buon Lavoro

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 15:14

Io invece protenderei per una scelta più radicale, lasciare le stessa categoria e classe esistente. (A4 di 3) primo perchè con un docfa, se non erro, non può essere cambiata la classe e categoria nell'ambito della stessa tipologia d'uso, secondo da come viene descritto l'immobile può rimanere com'è (a parte il numero di vani naturalmente) specificando in relazione che trattasi di vecchio immobile in non eccelse condizioni - L'ho fatto molte volte senza alcun problema - ciao

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jema

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 15:30

"anonimo_leccese" ha scritto:
Io invece protenderei per una scelta più radicale, lasciare le stessa categoria e classe esistente. (A4 di 3) primo perchè con un docfa, se non erro, non può essere cambiata la classe e categoria nell'ambito della stessa tipologia d'uso, secondo da come viene descritto l'immobile può rimanere com'è (a parte il numero di vani naturalmente) specificando in relazione che trattasi di vecchio immobile in non eccelse condizioni - L'ho fatto molte volte senza alcun problema - ciao



Purtroppo, in questo giro, erri!


Si tratta, da come sottolinea Bras89, della fusione di due distinte UIU, che lascia presupporre la costituzione di una nuova unità con caratteristiche che di certo NON potranno essere omologhe a quelle degli immobili agli atti.


Per quanto riguarda la Categoria, ribadisco quanto affermato in questo messaggio:

http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-...


Cordialmente

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Bras89

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 16:39

Grazie per gli interventi, saranno sicuramente molto utili...

Proverò con la categoria A2 e poi vi farò sapere com'è andata...vi auguro una buona serata e buon lavoro a tutti!

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anonimo_leccese

Iscritto il:
29 Ottobre 2009

Messaggi:
7243

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 16:53

"jema" ha scritto:


Per quanto riguarda la Categoria, ribadisco quanto affermato in questo messaggio:

http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-...


Cordialmente





Un momento, però in quel post si parla di nuova costruzione e non di variazione per fusione......cioè di intervento su u.i.u. già agl'atti ....



Inoltre ti consiglio di leggerti questo vecchio post :

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...



dove leggiamo:

antoniozazzara chiede

Inviato: 04 Novembre 2009 alle ore 19:41



Ho presentato una variazione catastale da A/1 a A/2 o A/3, su un immobile che non ha più le iniziali caratteristiche che ne hanno determinato l'attribuzione della categoria A/1. Difatti la consistenza iniziale era di circa 24 vani e successivamente, nel 1996, per trasferimento di diritti, è stato frazionato in tre distinte unità abitative, conservando tutte la categoria A/1. Anche le finiture non rispondono ad una abitazione di "tipo signorile". Oggi, a seguito di decesso di un intestatario, volendo usufruire in sede di successione del beneficio per la prima casa, ho predisposto una variazione catastale (DOCFA) per cambiare la categoria da A/1 a A/3. L'ufficio, respingendomi la pratica, mi ha risposto nel seguente modo "LA REVISIONE DELLA CATEGORIA NON PUO' ESSERE PROPOSTA CON LA PROCEDURA DOCFA".
Chiedo se c'è qualcuno che sa darmi notizie in merito.



a cui di seguito totonno risponde:

Confermo la linea dell'ufficio.
Occorre predisporre istanza per modifica di categoria ma i tempi e l'esito sono molto incerti.

Saluti.



e poi anche CESKO:

infatti non è con un semplice docfa che risolvi il problema.........
bisogna produrre "Istanza in autotutela"



e per finire bioffa69:

...devi fare istanza citando, APPLICAZIONE AUTOTUTELA DELL'ISTITUTO DELL'AUTOTUTELA EX ART.68DPR DEL 27/03/1992 N.287 E SUCCESSIVE APPLICAZIONI..............giustificando il tutto e con documentazione fotografica.......Brescia ha una commissione dedicata per tali richieste....al 99% procederanno al sopralluogo..



Tutti membri di questo forum che non sono certo degli sprovveduti, come me !!!! . ciao

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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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8611

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 17:10

"anonimo_leccese" ha scritto:
"jema" ha scritto:


Per quanto riguarda la Categoria, ribadisco quanto affermato in questo messaggio:

http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-...


Cordialmente





Un momento, però in quel post si parla di nuova costruzione e non di variazione per fusione......cioè di intervento su u.i.u. già agl'atti ....



Inoltre ti consiglio di leggerti questo vecchio post :

www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/doc...



dove leggiamo:

antoniozazzara chiede

Inviato: 04 Novembre 2009 alle ore 19:41



Ho presentato una variazione catastale da A/1 a A/2 o A/3, su un immobile che non ha più le iniziali caratteristiche che ne hanno determinato l'attribuzione della categoria A/1. Difatti la consistenza iniziale era di circa 24 vani e successivamente, nel 1996, per trasferimento di diritti, è stato frazionato in tre distinte unità abitative, conservando tutte la categoria A/1. Anche le finiture non rispondono ad una abitazione di "tipo signorile". Oggi, a seguito di decesso di un intestatario, volendo usufruire in sede di successione del beneficio per la prima casa, ho predisposto una variazione catastale (DOCFA) per cambiare la categoria da A/1 a A/3. L'ufficio, respingendomi la pratica, mi ha risposto nel seguente modo "LA REVISIONE DELLA CATEGORIA NON PUO' ESSERE PROPOSTA CON LA PROCEDURA DOCFA".
Chiedo se c'è qualcuno che sa darmi notizie in merito.



a cui di seguito totonno risponde:

Confermo la linea dell'ufficio.
Occorre predisporre istanza per modifica di categoria ma i tempi e l'esito sono molto incerti.

Saluti.



e poi anche CESKO:

infatti non è con un semplice docfa che risolvi il problema.........
bisogna produrre "Istanza in autotutela"



e per finire bioffa69:

...devi fare istanza citando, APPLICAZIONE AUTOTUTELA DELL'ISTITUTO DELL'AUTOTUTELA EX ART.68DPR DEL 27/03/1992 N.287 E SUCCESSIVE APPLICAZIONI..............giustificando il tutto e con documentazione fotografica.......Brescia ha una commissione dedicata per tali richieste....al 99% procederanno al sopralluogo..



Tutti membri di questo forum che non sono certo degli sprovveduti, come me !!!! . ciao



Egregio Anonimo Leccese, innanzitutto non sei sprovveduto, ed è più facile lo sia io.

Ma il post che riporti riguarda un altra cosa rispetto a questa che stiamo discutendo oggi.

Un conto è cambiare la categoria già in atti senza effettuare modifiche all'immobile e un conto è procedere a determinare una rendita per effetto di modifiche intervenute sul bene. Qui siamo nel secondo caso.

Comunque per me non è da escludere la categoria A3 se la scala di collegamento tra i piani è esterna come viene descritto...

Ciao.

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 17:26

"totonno" ha scritto:
Egregio Anonimo Leccese, innanzitutto non sei sprovveduto, ed è più facile lo sia io.






...e questo vale anche per me!!

...il caso che citi, anonimo, trattava un declassamento che evidentemente non era e non e' possibile trattare con una pratica DOCFA,....nel caso attuale anch'io , cosi' a sentimento (vedi consiglio di jema), valuterei la categoria A/3.



Saluti a tutti!!

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 17:38

Solo bras89 ci potrà dire come andrà a finire la cosa,... mi raccomando bras (Tinto?) tienici informati,... io son sempre convinto della mia idea, che o in aumento o in diminuzione non si può cambiare categoria o classe nell'ambito della stessa tipologia con un docfa ... vedremo gli sviluppi, e se proprio non è così,.. ci adegueremo !! -

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bioffa69

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23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 17:52

"anonimo_leccese" ha scritto:
Solo bras89 ci potrà dire come andrà a finire la cosa,... mi raccomando bras (Tinto?) tienici informati,... io son sempre convinto della mia idea, che o in aumento o in diminuzione non si può cambiare categoria o classe nell'ambito della stessa tipologia con un docfa ... vedremo gli sviluppi, e se proprio non è così,.. ci adegueremo !! -





...ti assicuro che e' praticamente "mestiere" quotidiano procedere, con il docfa, a modificare categoria e classe in aumento, se l'unita' e' stata ristrutturata o ampliata o se e' stata costruita una piscina (si deve almeno aumentare la classe) ecc. ecc., nel caso sopra esposto esistendo due bagni (non e' stato specificato se su ballatoio per cui li considero nell'unita' e non all'esterno) non e' assolutamente corretto che l'unita' sia ancora in A/4, non ne ha le caratteristiche, percio' nella fusione si procede ad aggiornare la categoria e classe.

Saluti

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geco_geco

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 18:02

Io nel dubbio sono sempre dalla parte del cliente. All'Ufficio resta sempre la possibilità di modificare categoria, classe e consitenza. Sarebbe inbarazzante essere accusato dal cliente di aver esagerato per eccesso nel classamento.

saluti

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anonimo_leccese

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29 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2012 alle ore 18:10

Ho trovato questa guida in rete da dove traggo:



Proposta di classamento Si può proporre un classamento diverso sia da quello ottenuto in automatico dalla
procedura sia da quello inserito in atti. In tal caso è opportuno riportare, nel campo specifico, le osservazioni relative al classamento proposto.
Ovviamente, nel caso di variazioni dell’ u.i.u., considerato che si eseguono per incrementare il valore del bene, si deve proporre una rendita catastale maggiore o uguale di quella già consolidate già accettata dal proprietario. Tranne, ovviamente nei casi in cui il classamento esistente è palesemente errato e nei casi di demolizione totale e/o parziale.
Con la circolare n. 4 del 2009, in via sperimentale, viene data la possibilità di indicare nel quadro H2, la rendita catastale, in alternativa al valore. La rendita così determinata viene riportata in automatico nel quadro H3.

Ufficio Provinciale di Siracusa
Vademecum per la denuncia delle unità Immobiliari Urbane a destinazione ordinaria
_____________________________________________________________________________

Agenzia del Territorio – Ufficio Provinciale di Siracusa Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Siracusa www.collegiogeometrisiracusa.it



Ecco quel o uguale che propongo io, se riporta la stessa categoria,... non succede nulla, anche perchè per lo stato in cui si trova l'immobile da come descritto dal Bras89, non c'è tutto quest'aumento di valore, ... certo in parte ho torto, l'ammetto, ma quel..... o uguale !!!!!

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 07 Novembre 2012 alle ore 08:13

"anonimo_leccese" ha scritto:
Ho trovato questa guida in rete da dove traggo:



Proposta di classamento Si può proporre un classamento diverso sia da quello ottenuto in automatico dalla
procedura sia da quello inserito in atti. In tal caso è opportuno riportare, nel campo specifico, le osservazioni relative al classamento proposto.
Ovviamente, nel caso di variazioni dell’ u.i.u., considerato che si eseguono per incrementare il valore del bene, si deve proporre una rendita catastale maggiore o uguale di quella già consolidate già accettata dal proprietario. Tranne, ovviamente nei casi in cui il classamento esistente è palesemente errato e nei casi di demolizione totale e/o parziale.
Con la circolare n. 4 del 2009, in via sperimentale, viene data la possibilità di indicare nel quadro H2, la rendita catastale, in alternativa al valore. La rendita così determinata viene riportata in automatico nel quadro H3.

Ufficio Provinciale di Siracusa
Vademecum per la denuncia delle unità Immobiliari Urbane a destinazione ordinaria
_____________________________________________________________________________

Agenzia del Territorio – Ufficio Provinciale di Siracusa Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Siracusa www.collegiogeometrisiracusa.it



Ecco quel o uguale che propongo io, se riporta la stessa categoria,... non succede nulla, anche perchè per lo stato in cui si trova l'immobile da come descritto dal Bras89, non c'è tutto quest'aumento di valore, ... certo in parte ho torto, l'ammetto, ma quel..... o uguale !!!!!





....Tranne, ovviamente nei casi in cui il classamento esistente è palesemente errato......[color=#000000] un classamento in A/4 con un bagno all'interno dell'unita' stessa (nel tuo caso geco geco ne hai addirittura 2) e' palesemente errato, ricordo a geco geco che il cliente non sa' quello che sai tu, io direi che l'importante e' che il tuo lavoro sia corretto e non che sia dalla parte del cliente anche se non cortretto!![/color]

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Bras89

Iscritto il:
02 Novembre 2011

Messaggi:
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 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2012 alle ore 12:25

Buon giorno a tutti, perdonatemi per il ritardo, ma fra lavoro problemi personali e più ne ha più ne metta mi è passato di mente il post e quindi di tenervi aggiornati sull'esito del docfa.

In breve ho redatto il docfa fondendo le due u.i.u. di partenza (A4 di 3 classe), creando con rendita proposta un A3 di 1à classe, con corte di 200 mq, il quale è stato accettato senza nessun problema.


Se ci saranno altri sviluppi vi terrò informati.

Grazie ancora per gli interventi e buon lavoro a tutti voi!

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geocinel
Carlo Cinelli
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07 Novembre 2006

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 26 Novembre 2012 alle ore 12:34

Che sia stata accettata non significa niente.

La categoria corretta era l' A/7.

Rigurdatevi bene la Circolare 5 del 1992; è molto chiara.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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