Ho presentato un istanza per rettificare un confine non correttamente rappresentato in mappa tra due mappali (entrambi EU) intestati a ditte diverse. In sintesi, il problema è sorto in fase di formazione del NCT nel 1956 e le ditte, a conoscenza del “problema catastale”, riconoscono la loro proprietà nella posizione corretta indicata nell'istanza. Ora l'Agenzia del Territorio ha respinto l'istanza con la seguente motivazione: - Con riferimento alla richiesta di rettifica del confine tra il mappale 1 e 442 si comunica che la mappa del Catasto Terreni è stata a suo tempo “'Pubblicata” per permettere, agli interessati, di correggere eventuali errori. Attualmente la mappa del Catasto Terreni è in fase di “Conservazione”, quindi per procedere ad eventuali rettifiche è necessario produrre regolare tipo di frazionamento per la individuazione della porzione del mappale 442 che successivamente dovrà essere accorpata al mappale 1. -
Vi sembra giusto non procedere d'ufficio, invece di obbligare le parti a produrre frazionamento, successivo atto di compravendita della parte frazionata e successive pratiche pregeo e docfa?
grazie

Salve

Non è questione di giustizia ma di legislazione.
Dopo la pubblicazione e in fase di conservazione le norme prevedeono la prassi per l'aggiornamento del confine.
Frazionamento e atto pubblico dal notaio.
Lo so che costa ma la legge è questa.

cordialmente

grazie dioptra, cercherò di spiegarlo alle Parti.