Accidenti che topic………….la discussione è veramente elevata, che proprio non posso, non dire la mia.
Voi che leggete sapete benissimo da che parte della barricata mi trovi, ma chi mi conosce è al corrente della mia integrità mentale e della mia imparziale opinione.
Premesso questo vi devo dire che come sempre la verità sta nel mezzo.
Da una parte c’è l’
Ing. Surace che non ha mai fatto segreto di essere contro la politica cartografica dell’ADT e dall’altra l’
Ing. Ferrante che ha sposato la “mission impossible” dare una mappa particellare affidabile e aggiornata.
Meno male che ultimamente l’Ing. Ferrante, ad un incontro formativo, mi ha confermato di non conoscere e quindi non leggere il sito Pregeo.it, perché se no avrebbe dovuto bacchettare il suo difensore d’Ufficio quando dice
“La cartografia catastale è nata per identificare lo stato di diritto degli appezzamenti, non è adatta allo sviluppo di applicazioni cartografiche per vasti territori.” Il Catasto fino a prova contraria è l’ente cartografico italiano .
“LEGGE 2 FEBBRAIO 1960, n. 68 (GU n. 052 del 01/03/1960) NORME SULLA CARTOGRAFIA UFFICIALE DELLO STATO SULLA DISCIPLINA DELLA PRODUZIONE E DEI RILEVAMENTI TERRESTRI E IDROGRAFICI. (PUBBLICATA NELLA GAZZETTA UFFICIALE N.52 DEL 1 MARZO 1960)
URN: urn:nir:stato:legge:1960-02-02;68
Preambolo
LA CAMERA DEI DEPUTATI ED IL SENATO DELLA REPUBBLICA HANNO APPROVATO;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PROMULGA
LA SEGUENTE LEGGE:
ART. 1. SONO ORGANI CARTOGRAFICI DELLO STATO: L'ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE;
L'ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA;
LA SEZIONE FOTOCARTOGRAFICA DELLO STATO MAGGIORE DELL'AERONAUTICA;
L'AMMINISTRAZIONE DEL CATASTO E DEI SERVIZI TECNICI ERARIALI; IL SERVIZIO GEOLOGICO.
LA CARTOGRAFIA UFFICIALE DELLO STATO È COSTITUITA DALLE CARTE GEOGRAFICHE, TOPOGRAFICHE, COROGRAFICHE, NAUTICHE, AERONAUTICHE, CATASTALI E GEOLOGICHE PUBBLICATE DA UN ENTE CARTOGRAFICO DELLO STATO E DALL'ENTE STESSO DICHIARATE UFFICIALI.
LE CARTE AERONAUTICHE E GEOLOGICHE SONO UFFICIALI LIMITATAMENTE ALLE PARTICOLARI RAPPRESENTAZIONI DI CARATTERE AERONAUTICO E GEOLOGICO CHE VI SONO CONTENUTE.
SULLE CARTE UFFICIALI È IMPRESSA, A CURA DELL'ENTE PRODUTTORE, APPOSITA STAMPIGLIATURA.”
Anche se non ce ne bisogno voglio elencarvi succintamente le varie fasi cartografiche del Catasto
Dopo le meravigliose mappe d’impianto cartograficamente abbiamo avuto un vuoto.
Le nostre mappe non venivano aggiornate e si deterioravano con l’uso.
Fino ad arrivare al 1988……….. con l’incombenza della grande mole di lavoro della sanatoria non sarebbe stato più plausibile continuare l’aggiornamento cartografico come avevamo fatto fino a quel momento.
Dobbiamo inoltre dire che nel 1988 non avevamo i mezzi di oggi, quindi ad essersi inventati la procedura 2/88 e il triangolo fiduciale per i tempi, a conti fatti, mi è sembrata un’idea geniale.
Il problema adesso è: che ne facciamo di questa mole di dati ?
In questi anni abbiamo anche capito, che i PF sono ballerini in virtù di una rototlaslazione eseguita da Pregeo……ed è per questo che l’Ing. Ferrante ha parlato al convegno SIFET impropriamente di consolidamento della maglia fiduciale………. è stato subito attaccato da Surace perché, per un topografo della sua levatura questa affermazione è una eresia.
Sarebbe opportuno, e qui propongo la mia, creare un progetto GPS di stabilizzazione dei PF, cioè andarsi a posizionare con il ricevitore GPS sui PF da parte dell’Ufficio o anche aiutati da tecnici esterni e bloccarne una volta e per sempre le coordinate
E’ anche vero però, che il progetto di Surace di rifare il Catasto in tre anni è improponibile perché:
• Lo stato non ha mai i fondi per i progetti normali pensa per quelli straordinari
• La velocità del cambiamento del territorio (oggi facciamo le mappe domani sono già vecchie)
• Le ragioni del diritto dove le mettiamo???
• La velocità dell’aggiornamento tecnologico (oggi utilizziamo una metodologia con dei software appropriati domani il tutto è già vecchio)
Quindi ci ritroviamo, da una parte, con un grande teorico e dall’altra invece uno che le risposte le deve dare subito, e giuste, seguendo un piano politico già prefissato.
Con questo non voglio dire che tutte le scelte dell’ADT siano condivisibili e che in termini di cartografia di strada purtroppo ancora ne dobbiamo fare.
Le nostre mappe wegis sono un disastro, è vero, però dovevamo pur cominciare da qualcosa.
In un mio libro le paragonai ad una realtà virtuale, una specie di matrix, dove esteriormente è tutto bello, ma dove, e il mio amico Cinelli può confermare, non ci farei una riconfinazione per tutto l’oro del mondo.
Però è una base dove cominciare,………. e abbiamo già cominciato, a lavorare.
Siamo surclassati da istanze di aggiornamento mappe, è vero, ma è anche vero che la stessa cosa è successa , quando nel 1990 abbiamo meccanizzato il censuario, oggi dopo 18 anni è fiore all’occhiello dell’Amministrazione che ché se ne dica.
Quindi alla resa dei conti lascio a voi le conclusioni delle ragioni del contendere:
E’ meglio gettare a mare tanti anni di sacrifici e rifare ex novo delle mappe aggiornate con tutti gli oneri del caso?…..come dice Surace
Oppure iniziare a lavorare da una base wegis (mappe vettoriali) per arrivare ad affinarsi magari con più tempo ad una mappa affidabile…….Ferrante
Ai posteri l’ardua sentenza