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Argomento: Agenzia attaccata al Sifet di Sorrento

Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

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07 Novembre 2006

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2008 alle ore 07:59

"gatto" ha scritto:
1. Io all'incontro ero presente, chi risponde a questi messaggi non credo proprio lo fosse! pertanto non può nemmeno sapere cosa si sia detto

2. Io faccio il professionista e con questo catasto (anche con la c minuscola) ci campo !! e nutro i miei figli

3. Se, come mi pare di aver capito dai commenti, ritenente che il catasto così com'è faccia schifo e continuate a lamentarvi sempre di ogni cosa a prescindere:

CAMBIATE MESTIERE!!!

ci sono tanti altri bei lavori, sicuramente più "nobili" e soddisfacenti di questo !

SALUTI



Caro Signor Gatto (come la chiama TopografoScarso)
Non avevo dubbi.
Dopo quello che ha detto ha gettato la maschera.
Lei è uno di quei mestieranti da strapazzo dove l'unica cosa importante è portare a casa il lavoro per campare i figli.
Meglio se con un catasto dinamico, che fa schifo e senza dignità.
Ebbene sappia che anche noi che invece amiamo questo lavoro abbiamo figli e li dobbiamo campare ma non per questo abbiamo buttato il cervello all'ammasso.
Lo cambi lei il mestiere tanto i ruffiani come lei qualcosa lo trovano sempre da fare e magari a maggior remunerazione.
Così potrà, ai figli, dargli quel qualcosa in più che solo quelli come lei, in questa italia (I minuscola) di ruffiani, riescono a dare.
Io mi rifirmo, lei vedo si nasconde sempre dietro il nick.
Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. Ricaro Signor Gatto. Per sua conoscenza, con il Prof. Surace ho avuto modo di parlare in privato e quelle cose che ha detto a Ferrante me le aveva anticipate.

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abailo

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21 Gennaio 2008

Messaggi:
2

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 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2008 alle ore 09:54

No,non posso cambiare mestiere primo perchè ritengo la topografia la mia scelta di vita professionale da oltre 30 anni che oltre a consentirmi un vivere dignitoso mi dà continui stimoli di arrichimento scientifico e profesisonale. Il sig. Gatto mi dà conferma come già pensavo da tempo, che molti ritengono la cartografia catastale una materia a parte.
Questo grazie alla famosa circ. 2/88 e successive incasinature.
Da allora in un baleno abbiamo visto fiorire centinaia di " pseudo topografi" attrezzati di tutto punto dei migliori strumenti presenti sul mercato, pronti a pontificare su tutto lo scibile del campo topografico, pur non sapendo nemmeno cosa significasse l'esecuzione di strati di lettura, di come procedere alla taratura in campagna dello strumento per l'esecuzione di misure angolari precise, cioè delle basi elementari della topografia VERA.
Ho fatto parte per anni della commissione degli esami di stato per l'abilitazione professionale ed alla fine mi sono ritirato in buon ordine anche per evitarmi dolori allo stomaco derivanti dal vedere la preparazione di molti candidati che alla più semplice domanda di topografia pratica rispondevano " tanto non farò mai il topografo" se non poi trovarteli il mese dopo al Catasto a impartire lezioni a tutto tondo sul campo topografico.
Basti ricordare l'anno in cui la seconda prova richiedeva al candidato di descrivere metodi e strumenti per otterene le quote altimetriche con precisione di 10 alla meno 3. Fù un dramma perchè la commissione fù costretta a spiegare ai candidati che 10 alla meno tre equivaleva ad 1 mm. Ciò non fù sufficiente quasi nessuno dei candidati trattò l'uso del buon e vecchio livello ( forse perchè di elettronico c'era poco e quindi non era "In"), furono descritti GPS ( con le quote utilizzabile ma sapendo bene quello che si fà), stazioni totali ecc., insomma una prova semplice e professionale trasformata in un disastro.
Insomma ci si ritrova con candidati che alla semplice richiesta di descrivere il metodo per il tracciamento di un fabbricato con l'uso delle vecchie paline e squadro danno risposte utili ad arricchire un bestiario da guinnes dei primati.
Ebbene questi signori il giorno dopo aver superato l'esame grazie all'intervento dei cari genitori si trovano dotati di stazioni topografiche di ultima generazione, GPS a doppia frequenza e chi più ne ha più ne metta.
Si mettono ad utilizzare in maniera massiccia il GPS per lavori catastali senza sapere cosa fanno ( ti ritrovi quindi distanze fra punti fiduciali già parecchie volte misurate con distanze che dopo il loro intervento iniziano nuovamente ad allungarsi od accorciarsi , però sempre in tolleranza).
Ne avrei altre cose da dire e quindi chiedo scusa per la lungaggine.
In ultimo chi sostiene giustamente che dalla pratiche catastali trae sostentamento per vivere dovrebbe ancora di più battersi per avere un catasto migliore e colleghi professionalmente preparati e non , come succede spesso, pronti ad eseguire pratiche a prezzi da barboni.

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geosim

Iscritto il:
08 Ottobre 2005

Messaggi:
832

Località
Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 27 Giugno 2008 alle ore 11:21

Solo per far capire a chi non lo conscesse chi è il prof. Surace:

www.rivistageomedia.it/news.php?PHPSESSI...

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eziomil

(FONDATORE)

Iscritto il:
02 Gennaio 2003

Messaggi:
593

Località

 0 -  0 - Inviato: 28 Giugno 2008 alle ore 16:41

Accidenti che topic………….la discussione è veramente elevata, che proprio non posso, non dire la mia.
Voi che leggete sapete benissimo da che parte della barricata mi trovi, ma chi mi conosce è al corrente della mia integrità mentale e della mia imparziale opinione.
Premesso questo vi devo dire che come sempre la verità sta nel mezzo.
Da una parte c’è l’ Ing. Surace che non ha mai fatto segreto di essere contro la politica cartografica dell’ADT e dall’altra l’ Ing. Ferrante che ha sposato la “mission impossible” dare una mappa particellare affidabile e aggiornata.

Meno male che ultimamente l’Ing. Ferrante, ad un incontro formativo, mi ha confermato di non conoscere e quindi non leggere il sito Pregeo.it, perché se no avrebbe dovuto bacchettare il suo difensore d’Ufficio quando dice
“La cartografia catastale è nata per identificare lo stato di diritto degli appezzamenti, non è adatta allo sviluppo di applicazioni cartografiche per vasti territori.”

Il Catasto fino a prova contraria è l’ente cartografico italiano .

“LEGGE 2 FEBBRAIO 1960, n. 68 (GU n. 052 del 01/03/1960)
NORME SULLA CARTOGRAFIA UFFICIALE DELLO STATO SULLA DISCIPLINA DELLA PRODUZIONE E DEI RILEVAMENTI TERRESTRI E IDROGRAFICI. (PUBBLICATA NELLA GAZZETTA UFFICIALE N.52 DEL 1 MARZO 1960)
URN: urn:nir:stato:legge:1960-02-02;68
Preambolo
LA CAMERA DEI DEPUTATI ED IL SENATO DELLA REPUBBLICA HANNO APPROVATO;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PROMULGA
LA SEGUENTE LEGGE:
ART. 1. SONO ORGANI CARTOGRAFICI DELLO STATO:
L'ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE;
L'ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA;
LA SEZIONE FOTOCARTOGRAFICA DELLO STATO MAGGIORE DELL'AERONAUTICA;
L'AMMINISTRAZIONE DEL CATASTO E DEI SERVIZI TECNICI ERARIALI;
IL SERVIZIO GEOLOGICO.
LA CARTOGRAFIA UFFICIALE DELLO STATO È COSTITUITA DALLE CARTE GEOGRAFICHE, TOPOGRAFICHE, COROGRAFICHE, NAUTICHE, AERONAUTICHE, CATASTALI E GEOLOGICHE PUBBLICATE DA UN ENTE CARTOGRAFICO DELLO STATO E DALL'ENTE STESSO DICHIARATE UFFICIALI.
LE CARTE AERONAUTICHE E GEOLOGICHE SONO UFFICIALI LIMITATAMENTE ALLE PARTICOLARI RAPPRESENTAZIONI DI CARATTERE AERONAUTICO E GEOLOGICO CHE VI SONO CONTENUTE.
SULLE CARTE UFFICIALI È IMPRESSA, A CURA DELL'ENTE PRODUTTORE, APPOSITA STAMPIGLIATURA.”

Anche se non ce ne bisogno voglio elencarvi succintamente le varie fasi cartografiche del Catasto
Dopo le meravigliose mappe d’impianto cartograficamente abbiamo avuto un vuoto.
Le nostre mappe non venivano aggiornate e si deterioravano con l’uso.
Fino ad arrivare al 1988……….. con l’incombenza della grande mole di lavoro della sanatoria non sarebbe stato più plausibile continuare l’aggiornamento cartografico come avevamo fatto fino a quel momento.
Dobbiamo inoltre dire che nel 1988 non avevamo i mezzi di oggi, quindi ad essersi inventati la procedura 2/88 e il triangolo fiduciale per i tempi, a conti fatti, mi è sembrata un’idea geniale.

Il problema adesso è: che ne facciamo di questa mole di dati ?

In questi anni abbiamo anche capito, che i PF sono ballerini in virtù di una rototlaslazione eseguita da Pregeo……ed è per questo che l’Ing. Ferrante ha parlato al convegno SIFET impropriamente di consolidamento della maglia fiduciale………. è stato subito attaccato da Surace perché, per un topografo della sua levatura questa affermazione è una eresia.

Sarebbe opportuno, e qui propongo la mia, creare un progetto GPS di stabilizzazione dei PF, cioè andarsi a posizionare con il ricevitore GPS sui PF da parte dell’Ufficio o anche aiutati da tecnici esterni e bloccarne una volta e per sempre le coordinate

E’ anche vero però, che il progetto di Surace di rifare il Catasto in tre anni è improponibile perché:

• Lo stato non ha mai i fondi per i progetti normali pensa per quelli straordinari
• La velocità del cambiamento del territorio (oggi facciamo le mappe domani sono già vecchie)
• Le ragioni del diritto dove le mettiamo???
• La velocità dell’aggiornamento tecnologico (oggi utilizziamo una metodologia con dei software appropriati domani il tutto è già vecchio)
Quindi ci ritroviamo, da una parte, con un grande teorico e dall’altra invece uno che le risposte le deve dare subito, e giuste, seguendo un piano politico già prefissato.
Con questo non voglio dire che tutte le scelte dell’ADT siano condivisibili e che in termini di cartografia di strada purtroppo ancora ne dobbiamo fare.
Le nostre mappe wegis sono un disastro, è vero, però dovevamo pur cominciare da qualcosa.
In un mio libro le paragonai ad una realtà virtuale, una specie di matrix, dove esteriormente è tutto bello, ma dove, e il mio amico Cinelli può confermare, non ci farei una riconfinazione per tutto l’oro del mondo.
Però è una base dove cominciare,………. e abbiamo già cominciato, a lavorare.
Siamo surclassati da istanze di aggiornamento mappe, è vero, ma è anche vero che la stessa cosa è successa , quando nel 1990 abbiamo meccanizzato il censuario, oggi dopo 18 anni è fiore all’occhiello dell’Amministrazione che ché se ne dica.
Quindi alla resa dei conti lascio a voi le conclusioni delle ragioni del contendere:
E’ meglio gettare a mare tanti anni di sacrifici e rifare ex novo delle mappe aggiornate con tutti gli oneri del caso?…..come dice Surace
Oppure iniziare a lavorare da una base wegis (mappe vettoriali) per arrivare ad affinarsi magari con più tempo ad una mappa affidabile…….Ferrante

Ai posteri l’ardua sentenza

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 28 Giugno 2008 alle ore 17:13

"eziomil" ha scritto:

E’ anche vero però, che il progetto di Surace di rifare il Catasto in tre anni è improponibile perché:

• Lo stato non ha mai i fondi per i progetti normali pensa per quelli straordinari
• La velocità del cambiamento del territorio (oggi facciamo le mappe domani sono già vecchie)
• Le ragioni del diritto dove le mettiamo???
• La velocità dell’aggiornamento tecnologico (oggi utilizziamo una metodologia con dei software appropriati domani il tutto è già vecchio)
Quindi ci ritroviamo, da una parte, con un grande teorico e dall’altra invece uno che le risposte le deve dare subito, e giuste, seguendo un piano politico già prefissato.
Con questo non voglio dire che tutte le scelte dell’ADT siano condivisibili e che in termini di cartografia di strada purtroppo ancora ne dobbiamo fare.
Le nostre mappe wegis sono un disastro, è vero, però dovevamo pur cominciare da qualcosa.
In un mio libro le paragonai ad una realtà virtuale, una specie di matrix, dove esteriormente è tutto bello, ma dove, e il mio amico Cinelli può confermare, non ci farei una riconfinazione per tutto l’oro del mondo.
Però è una base dove cominciare,………. e abbiamo già cominciato, a lavorare.
Siamo surclassati da istanze di aggiornamento mappe, è vero, ma è anche vero che la stessa cosa è successa , quando nel 1990 abbiamo meccanizzato il censuario, oggi dopo 18 anni è fiore all’occhiello dell’Amministrazione che ché se ne dica.
Quindi alla resa dei conti lascio a voi le conclusioni delle ragioni del contendere:
E’ meglio gettare a mare tanti anni di sacrifici e rifare ex novo delle mappe aggiornate con tutti gli oneri del caso?…..come dice Surace
Oppure iniziare a lavorare da una base wegis (mappe vettoriali) per arrivare ad affinarsi magari con più tempo ad una mappa affidabile…….Ferrante

Ai posteri l’ardua sentenza



Caro Ezio
Con te è sempre un piacere confrontarsi perché sai argomentare nel modo corretto.
Ciò premesso ti devo dire che non mi trovi in sintonia su alcuni concetti.
Cercherò di ribattere punto per punto alle tue osservazioni.
Tu dici che lo Stato non ha i fondi per progetti straordinari.
Secondo me è un fatto di priorità.
Per me la cartografia è una priorità e quindi gli dedico dei fondi per migliorarne la qualità.
Questa è una decisione politica, ovviamente, ma se si pensa a quanti soldi sperperano in progetti inutili ed anche nella stessa Agenzia al riguardo della Cartografia.
Mio nonno diceva che fare un lavoro fatto male ed uno fatto bene ci vuole lo stesso tempo.
Sulla velocità di cambiamento e di aggiornamento tecnologico mi ero già espresso ai tempi di Cassini.
Non si tratta di stravolgere un progetto (Pregeo) che in un qualche modo va considerato geniale.
I fiduciali continuerebbero ad essere quelli e gli aggiornamenti continuerebbero a riguardare gli stessi punti di inquadramento.
Non si può infatti buttare a mare ciò che di buono è stato fatto fino ad oggi dal 1988 e tutte le righe 7 di Pregeo da allora e fino all'entrata in conservazione delle nuove mappe dovrebbero essere la base del nuovo lavoro.
Se il progetto dice che l'ultima maglia di inquadramento sono gli attuali Fiduciali, che va fatta una maglia intermedia tra essi e gli IGM95 magari con un raffittimento di quest'ultima, già hai risolto il problema della Ricomposizione ed anche di un futuro passaggio di Sistema di Coordinate.
Mancherebbe da fare il rilievo di Dettaglio e quello si può fare anche in più anni, non è un problema, l'importante sarebbe seguire un progetto che oggi NON C'E'.
Con grande amicizia ti saluto.
Carlo Cinelli

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