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Autore RIFERIMENTO A FAQ SUCCESSIONI -VALORI MINIMI-

nonio

Iscritto il:
21 Maggio 2008

Messaggi:
110

Località
Puglia e dintorni

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2008 alle ore 15:26

Mi è sorto un dubbio.
Se nella denuncia di successione viene dichiarato (per il fabbricato) il valore ottenuto dalla rendita catastale rivalutata x 126 (attuale coefficiente), si è al riparo di eventuale accertamento del valore da parte dell' agenzia delle entrate?
O il rischio di accertamento esiste sempre?
Fino a qualche anno dichiarando detto valore il fisco si riteneva soddisfatto, ma mi pare che ci siano state delle modifiche.
O mi sbaglio e per le successioni non è cambiato nulla?
Grazie a chi vorrà rispondere.

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Autore Risposta

GEOMANCONI

Iscritto il:
05 Marzo 2006

Messaggi:
809

Località
Ichnusa

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2008 alle ore 15:55

nelle successioni, in tal senso, nulla è cambiato, i valori cui ti riferisci sono quelli "minimi da dichiarare" sotto i quali scatta automaticamente l'accertamento, in ogni caso credo che pur utilizzando tali valori l'ufficio possa sempre accertare valori superiori, anche se nella realtà finora non mi è mai successo...

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nonio

Iscritto il:
21 Maggio 2008

Messaggi:
110

Località
Puglia e dintorni

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2008 alle ore 16:13

"GEOMANCONI" ha scritto:
nelle successioni, in tal senso, nulla è cambiato, i valori cui ti riferisci sono quelli "minimi da dichiarare" sotto i quali scatta automaticamente l'accertamento, in ogni caso credo che pur utilizzando tali valori l'ufficio possa sempre accertare valori superiori, anche se nella realtà finora non mi è mai successo...



GEOMANCONI, ti ringrazio per la risposta.
Anche a me non è mai successo di avere un accertamento valori su fabbricati inseriti in successione con rendita rivalutata, ma mi stai confermando che, in teoria, adesso potrebbe succedere, mentre, mi pare fino a ottobre 2006, ciò non poteva proprio accadere.
Il dubbio mi è venuto perchè questo stesso fabbricato, che oggi va in successione, fu acquistato dal de cuius circa un anno e mezzo fa e fu dichiarato un valore nell'atto di compravendita di più del doppio di quello che che oggi verrebbe inserito nella successione, stando alla rivalutazione della rendita.
Quindi????
Come è più opportuno comportarsi?
O la casistica della compravendita non ha nulla a che vedere con la successione?

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GeoGiCa

Iscritto il:
30 Settembre 2008

Messaggi:
69

Località

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2008 alle ore 17:10

Salve nonio,
Ai fini fiscali e tributari, i valori di tutti gli immobili sono dati dalla rendita catastale rivalutata. Solo nel caso di terreni edificabili vi è il riferimento al prezzo deliberato dal Consiglio Comunale per espropri, per tutte le aree edificabili.
Detti valori ottenuti non possono essere contestati, in quanto fanno riferimento a "valutazioni catastali" fatte con Docfa..ed accettate dall'ufficio. Se un accatastamento invece è in atti con riserva, potrebbe essere contestato, ma entro un certo periodo di tempo (non ricordo bene ma credo 1anno) dopo il quale è accettato in modo coatto.
Per le successioni, come per l'ici, dichiarazione redditi ecc... vale il valore catastale.
In commissione tributaria nessuno potrà appellarsi se il valore dichiarato è pari a quello catastale.
Saluti

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dado48

(GURU)

Iscritto il:
24 Novembre 2005

Messaggi:
2072

Località
Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2008 alle ore 17:54

"GeoGiCa" ha scritto:
Solo nel caso di terreni edificabili vi è il riferimento al prezzo deliberato dal Consiglio Comunale per espropri, per tutte le aree edificabili.

Veramente, nel caso di atto notarile di trasferimento oppure nel caso di successione, il valore che deve essere considerato per il calcolo delle imposte dei terreni edificabili è il "valore commerciale".
Ciao, buon lavoro.

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GEOMANCONI

Iscritto il:
05 Marzo 2006

Messaggi:
809

Località
Ichnusa

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2008 alle ore 21:39

"nonio" ha scritto:
[questo stesso fabbricato, che oggi va in successione, fu acquistato dal de cuius circa un anno e mezzo fa e fu dichiarato un valore nell'atto di compravendita di più del doppio di quello che che oggi verrebbe inserito nella successione, stando alla rivalutazione della rendita.
Quindi????



probabilmente ha dichiarato il valore reale ma ha pagato le imposte sul valore catastale?...

o no?

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lello59

Iscritto il:
08 Agosto 2003

Messaggi:
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Località
torrance

 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2008 alle ore 01:52

"nonio" ha scritto:
Mi è sorto un dubbio.
Se nella denuncia di successione viene dichiarato (per il fabbricato) il valore ottenuto dalla rendita catastale rivalutata x 126 (attuale coefficiente), si è al riparo di eventuale accertamento del valore da parte dell' agenzia delle entrate?
O il rischio di accertamento esiste sempre?
Fino a qualche anno dichiarando detto valore il fisco si riteneva soddisfatto, ma mi pare che ci siano state delle modifiche.
O mi sbaglio e per le successioni non è cambiato nulla?
Grazie a chi vorrà rispondere.


Ti consiglio di visitare questo sito:
www.tonalini.it/eredità.htm
Oltre alle successioni, vengono trattati, con pubblicazioni scaricabili, anche altri argomenti giuridico/fiscali di sicuro interesse per la nostra professione.
Buona consultazione!
Pace e saluti.

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lello59

Iscritto il:
08 Agosto 2003

Messaggi:
414

Località
torrance

 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2008 alle ore 01:56

Mi sono accorto che non è uscito il link completo, per cui lo riposto correttamente con riferimento alla sola home page:
www.tonalini.it
Alla sezione "Eredità e donazioni" troverete quello che vi interessa.
Pace e saluti

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nonio

Iscritto il:
21 Maggio 2008

Messaggi:
110

Località
Puglia e dintorni

 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2008 alle ore 19:12

Ringrazio quanti hanno risposto.
Grazie lello59 per il link, ottimo sito.
Ciao.

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GEOMANCONI

Iscritto il:
05 Marzo 2006

Messaggi:
809

Località
Ichnusa

 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2008 alle ore 19:44

bella la guida con le novità sulle successioni che in linea di massima conoscevo comunque, ma in questo caso sono anche molto ben esposte...

mi resta però un dubbio:

nel caso di successioni sotto franchigia, devono comunque essere dichiarati i conti correnti bancari e/o postali con i relativi importi?

e se si, solo per poter dimostrare alla banca di averli dichiarati, alla luce del fatto che la legge li "obbligherebbe" a richiedere copia della dichiarazione (obbligo reintrodotto, che dal 2001 era invece stato levato)

mi incuriosisce perchè devo fare una successione ma quando sono venuti in studio gli eredi mi hanno detto di aver già ritirato i soldi...

:?: che fare in questi casi :?:

probabilmente dovrei fare un post a parte visto che cambiamo argomento, comunque aspetto interventi in merito...

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