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Argomento: Nuovo Progetto Catasto

Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 30 Novembre 2007 alle ore 15:32

"Emanuele" ha scritto:
Direi che le conclusioni dell'articolo siano perfettamente in linea con il pensiero di chi opera in ambito topografico (in qualsiasi campo) perchè i problemi sono sostanzialmente gli stessi.
Apprezzo molto il passaggio riguardante i "fruitori di coordinate" ma soprattutto la celata (almeno la intendo così) inefficienza di Pregeo riferendosi al metodo di elaborazione del libretto gps (calcolo del sistema a partire dal vertice della baseline per poi arrivare ai PF).

Sono daccordo con l'autore nell'utilizzo del wgs84 come datum ma mi sorge la domanda: chi sarà il certificatore della corretta conversione tra wgs84 e roma40? questo perchè la trasformazione può avvenire sostanzialmente in 2 metodi:
1) rigoroso: uso VERTO e i grigliati (che oltretutto si stanno aggiornando)
2) proiezione su terne di punti omologhi
Nel primo caso è necessario che la trasformazione avvenga in blocco su sottoreti e quindi deve essere un dato certo e certificato a priori; nel secondo può avvenire autonomamente (nel senso di ogni tecnico redattore del tipo) e quindi entrano in gioco i sw che ognuno possiede (compreso Pregeo)
La questione è poi ancora più spinosa sull'altimetria

Se questo progetto dovesse andare in porto ci sarà fortunatamente un'unica cartografia in cui ogni elemento avrà coordinate ben definite e riproducibili nel tempo



Come sempre Emanuele il tuo apporto in materia di GPS è di fondamentale importanza e chiarezza.
I problemi che tu poni sono reali riguardo alle trasformazioni di coordinate.
Saranno comunque decisioni di competenza di un'eventuale autority geodetica.
Io penso che il modo migliore sia partire con un datum e riprendere tutto ciò che si è fatto dall'88 ad ora ed adattarlo ad esso.
Quanto al Pregeo ed alla scelta per la terna euleriana, penso che in questa fase fosse forzata per integrare, nel miglior modo possibile, misure GPS con misure tradizionali.
Viscomi comunque penso facesse un discorso più generale e cioè che in tutti i progetti cartografici e geodetici si è sempre passati dal generale (reti di triangolazioni, Stazioni Euref ecc.) al particolare (poligonazioni di dettaglio, IGM 95 e raffittimento ecc.).
Il progetto Pregeo e Ricomposizione cartografica invece partiva dal particolare per arrivare al generale.
Ciao
Carlo Cinelli

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Emanuele

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 0 -  0 - Inviato: 03 Dicembre 2007 alle ore 08:05

Sulla questione del metodo usato da Pregeo sicuramente è come dice geocinel. Forse sarebbe stato meglio aspettare un pò di tempo per fornire ai tecnici un sw corretto dal punto di vista topografico.

In generale secondo me bisognerebbe lavorare su due livelli:
- uno diciamo generale, quindi stazioni permanenti certificate per la conservazione del datum, la definizione delle correzioni e in generale quello che "orbita" intorno al gps che è sicuramente la base per il secondo livello
- il secondo più pratico e meno teorico quindi un database di punti di coordinate note e soprattutto certe (compatibilmente con il grado di dettaglio del risultato finale) che ogni utente può sfruttare per il proprio lavoro

Come dicevo, di per sè il progetto è di indubbia efficacia ma sicuramente ci vorrà del tempo prima di vederlo anche solo iniziare.
Potremmo iniziare a collaborare tra noi rilevatori mettendo a disposizione i nostri caposaldi ad esempio: se eseguo un rilevamento con punti d'appoggio, cercare di materializzare il meglio possibile i chiodi (compatibilmente con la zona, il lavoro da eseguire, ecc) e condividere le coordinate wgs84 indicando le modalità di definizione (rete o cors, PP o RTK, sqm residui, ecc) in modo tale che possano essere usati come controllo (o come punti d'orientamento) da un altro utente
Mi rendo conto che lavorando in regioni, province, comuni diversi la fruizione è difficile ma il risultato finale potrebbe essere trasmesso agli organi competenti per dire che almeno i tecnici si stanno muovendo in questa direzione.
Al di là degli aspetti teorici di cui parlavo prima io parto sempre dal presupposto che i tecnici svolgano sempre al meglio il proprio lavoro e che il numero di "trassatori" sia una minoranza fisiologica!!

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cassini

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Molise/Toscana o Toscana/Molise?

 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 11:58

Visto che il precedente progetto di completo rifacimento delle mappe catastali ha trovato grande ostruzione con motivazioni relative ai costi e al fraintendimento di buttare via un’intera banca dati, il sottoscritto ha raccolto la sfida ed ha elaborato questo nuovo progetto altrettanto valido che unisce la via vecchia con la nuova, speriamo nel miglior modo possibile.
Speriamo anche che ci sia, da parte degli amministratori, maggiore attenzione al mondo del lavoro, al mondo accademico e al mondo intellettuale tutto così da poter “vedere” ciò che di buono viene proposto.



PROGETTO PER UN NUOVO CATASTO NUMERICO E GEOMETRICAMENTE PROBATORIO
(Un’altra via è possibile)


FASE 1 : Determinazione del DATUM e del Sistema di Riferimento
La Determinazione del Datum di riferimento e del sistema di coordinate verrà scelto dalla Commissione Geodetica Nazionale alla conclusione delle operazioni.
Si indica in data odierna un modello da perseguire che è: cartografia numerica inquadrata nel sistema WGS84 (Frame ETRF 2000 e RDN) , planimetricamente georeferenziata in coordinate UTM e altimetricamente riferita al geoide globale centimetrico (Modello Italgeo).

FASE 2 : FORMAZIONE DELLA MAPPA ATTUALE: Consolidamento dei Punti Fiduciali attraverso le reti di Stazioni permanenti GNSS
Saranno rilevati, a cura dell’Agenzia del Territorio, anche attraverso appalti con rigorose norme di capitolato che prevedano il mantenimento di precisioni simili a quelle dei Punti IGM95 (inferiori a 5 cm sui tre assi), tutti i Punti Fiduciali presenti e attualmente attivi.
Le loro Coordinate riferite al Sistema ETRF 2000 saranno introdotte in un database che verrà aggiornato solo attraverso gli algoritmi di calcolo allorché verrà aggiornato il database dei Punti IGM.
Le loro coordinate dovranno essere intese univoche, fisse e immutabili se non in funzione del precedente comma.
La maglia di questi punti attualmente è omogenea e le distanze reciproche non sono mai superiori a 300 metri.
Dovranno essere anche rilevati almeno 8 – 10 punti per attuale Foglio di mappa, omogeneamente distribuiti e presenti all’Impianto.
Questi punti avranno lo scopo di integrare la MAPPA ATTUALE (post circolare 2/88 ) con la MAPPA PREGRESSA (ante circolare 2/88 ).

FASE 3: FORMAZIONE DELLA MAPPA ATTUALE: Introduzione Atti di Aggiornamento posteriori alla Circolare 2/88
Verranno introdotti in questa fase tutti i Tipi di Aggiornamento post Circolare 2/88 nella maglia dei Punti Fiduciali precedentemente costituita e ritenuta immutabile dalle misure qui riportate.
Le misure dei libretti dovranno essere compensate con metodo estrinseco deformante o similare per essere introdotte all’interno della maglia.
I tipi che non rispettano le tolleranze della Circolare 2/88 dovranno essere verificati e qualora l’esito fosse negativo devono essere integrati nei modi in cui sono stati integrati quelli che non risultavano conformi alle verifiche dei collaudi.
Alla fine delle operazioni di collaudo della presente mappa devono essere drasticamente ridotte le tolleranze di cui alla Circolare 2/88, ritenute non più attuali e pertinenti alle nuove strumentazioni; si ritiene che una tolleranza di 10 cm. ogni 300 metri sulle misurate tra i Punti Fiduciali, eseguite con strumentazione elettronica integrata, possa ritenersi coerente.

FASE 4 : FORMAZIONE DELLA MAPPA PREGRESSA: Georeferenziazione delle Mappe di Impianto, superamento dei parametri, della numerazione dei Fogli e modifica della numerazione delle particelle
Saranno georeferenziate tutte le mappe catastali di Impianto.
La georeferenziazione sarà eseguita con il metodo parametrico per quelle parametrate (superamento degli stessi), quelle non parametrate verranno georeferenziate con la trilaterale previa controllo degli scarti attraverso la georeferenziazione baricentrica (rototraslazione rigorosa ai minimi quadrati).
In ogni Comune, che diventerà la nuova unità minima di Insieme, saranno uniti i fogli contigui e le linee a cavallo, se non perfettamente risultanti e se non appartenenti ad uno di loro, saranno mediate attraverso un algoritmo di semplice media aritmetica delle coordinate.
Pertanto saranno superate anche le numerazioni relative ai Fogli.
Verrà modificata la numerazione delle particelle partendo, in ogni Comune, da alto a sinistra per finire in basso a destra; essa sarà formata da 5 numeri e 2 lettere per coprire le esigenze dei comuni più grandi (Es. AA00000).
Le mappe così costruite saranno vettorizzate con software i cui algoritmi saranno verificati da collaudo rigoroso.
La tolleranza di questa procedura non potrà superare 0,25 mm. grafici

FASE 5 : FORMAZIONE DELLA MAPPA PREGRESSA: Inserimento sulle mappe di Impianto provenienti dal completamento della Fase 4 degli atti di aggiornamento anteriori alla Circolare 2/88
Gli atti di aggiornamento verranno introdotti sulle Mappe di Impianto provenienti dal completamento della FASE 4 secondo la buona tecnica e con i criteri di come si realizza il SISTEMA MAPPA nelle riconfinazioni.
A tale scopo saranno suddivisi i Tipi di aggiornamento autonomamente ricostruibili (quelli i cui allineamenti e/o rilievi erano appoggiati a punti ancora materializzati) che saranno introdotti analiticamente sulla MAPPA ATTUALE arricchita dal rilievo di questi punti di inquadramento, e quelli non autonomamente ricostruibili che saranno introdotti graficamente sulla MAPPA PREGRESSA.
Verranno per questa fase studiati indirizzi univoci che verranno riportati in apposita istruzione separata.

FASE 6 : Integrazione dei due SISTEMI MAPPA (ATTUALE e PREGRESSA)
La MAPPA PREGRESSA, proveniente dalla FASE 5 verrà integrata alla MAPPA ATTUALE, proveniente dalla FASE 3 e assolutamente più precisa, nel medesimo sistema di riferimento, attraverso i punti comuni rilevati nella FASE 2 integrati da quelli della FASE 5 per l’inserimento dei tipi autonomamente ricostruibili anteriori alla Circolare 2/88.
Essa sarà georeferenziata attraverso procedura omografica, trilaterale o similare per essere riportata in piena omogeneità con la MAPPA ATTUALE, con la maglia dei Punti Fiduciali e con la maglia dei punti comuni rilevati con le precisioni dei Punti Fiduciali stessi.
Saranno ovviamente valutati gli scarti attraverso una prima georeferenziazione baricentrica (rototraslazione rigorosa ai minimi quadrati).
Qualora questi fossero fuori dalla tolleranza di 50 cm. si provvederebbe a procedere al rilievo di altri punti comuni.

FASE 7 : Costruzione della mappa numerico-probatoria
Le operazioni di cui ai punti precedenti devono avere durata non superiore ad anni 5 dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Saranno riportati con linee nere i confini di proprietà, con linee verdi le dividenti colturali, con linee nere e campitura color rosso carminio i perimetri dei fabbricati, con linee nere e campitura color celeste i fiumi, con linee nere e campitura color ocra gialla le strade.

FASE 8 : Conservazione delle mappe
La conservazione geometrica delle nuove mappe catastali avverrà tramite l’introduzione di atti di aggiornamento di 2 tipi: Mappali e Frazionamenti.
Viene abbandonato il Tipo Particellare in quanto non più compatibile con il carattere numerico della mappa.
I Modelli 26 avranno solo funzione censuaria e serviranno a variare coltura a particelle già presenti.
Verranno inseriti tramite procedura DOCTE.
Le linee che cambieranno natura da dividente colturale a dividente di proprietà lo faranno attraverso comunicazione obbligatoria della Conservatoria dei RR.II. alla trascrizione degli atti di compravendita.
L’Agenzia del Territorio provvederà ad eseguire collaudi a campione sul 3% dei rilievi presentati.

ISTRUZIONE 1 : Strumentazione da Utilizzare nelle operazioni di rilievo per l’aggiornamento, schemi di rilievo da realizzare, tolleranze da rispettare.
La strumentazione prevista per le operazioni di aggiornamento della mappa sarà GPS, mista GPS-Stazione totale, e Stazione Totale.
I punti GPS rilevati in RTK dovranno essere rigorosamente FIXED.
Le Stazioni Totali dovranno avere precisioni non inferiori a 5” pari a 1,5 mgon e precisione distanziometrica non superiore a (3+2ppm) mm.
Il rilievo dovrà essere eseguito in centramento forzato, le paline portaprisma dovranno essere dotate di doppia livella sferica e non potranno estendersi oltre i 2 metri.
Di ciò deve essere data opportuna menzione nella relazione tecnica.
Gli spigoli di fabbricato potranno essere rilevati con modalità reflectorless se non più distanti di 70 m con misure di ricontrollo.
Le tolleranze sulle misurate dei Punti Fiduciali dovranno essere inferiori a 10 cm / 300 m.

ISTRUZIONE 2 : Metodologie di Rilievo e di introduzione in mappa per gli atti di aggiornamento.
Per gli atti di aggiornamento sono previste metodologie di rilievo uguali a quelle oggi previste dalla Circolare 2/88.
Sono previste particolari deroghe per chi opera con il GPS in stato di rete di stazioni permanenti.
Quando dette reti siano georeferenziate secondo il Frame ETRF 2000 è possibile inquadrare il rilievo ad un solo Punto Fiduciale.
Verrà abolito il comando “ORIENTA” dalla procedura Pregeo, vista la natura numerica della mappa. E’ ammesso solo un adattamento automatico nella tolleranza di 0,25 mm. grafici.



In questo modo daremmo l’inizio ad un processo, valido anche civilisticamente, per creare delle mappe come risultanze di una procedura idonea di adattamento del pregresso.
Risultanze uguali alle corrette procedure di ricostruzione delle lenee nelle riconfinazioni.

Per tutti i tempi, per tutti gli uomini
Gian Domenico Cassini
Astronomo, Geodeta e Cartografo

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 12:56

"cassini tanto tempo fa" ha scritto:
... quando un progetto è valido i soldi si trovano sempre. Re Sole li trovava.
Lui era illuminato. Ma questa è un'altra storia.



È un'altra storia sì, caro Gian Domenico: il Re Sole mica doveva presentarsi ogni cinque anni (quando va bene; per lui) agli elettori!
Ergo, spendeva i quattrini che "illuminatamente" spillava loro come meglio gli aggradava.
È un'altra storia, e non da poco!

Del resto Jema, che pare conoscere piuttosto bene il Popolo qui da noi, osserva che le sue voci "il più delle volte, almeno qui in Italia, si lasciano influenzare dallo zefiro del momento, per scaraventare un individuo dalle Stelle alle Stalle nell’arco di un battito di ciglia."
e aggiungerei che sempre in un battito di ciglia potrebbero anche scaraventare un individuo dalle Stalle alle Stelle; o almeno dal Porcile alle Stelle.

Quindi se riconosciamo una validità alla primigenia idea Cassiniana, per cercare di dar corpo a una proposta mi pare inevitabile darci una struttura individuando un manipolo di appassionati che coordinino gli interventi per giungere al progetto che possa reggersi in piedi nel complesso.

Una sorta di "Catasto Open Source" che una volta dotato di un programma che si possa dimostrare tecnicamente funzionante e funzionale alle esigenze amministrative e alle richieste politiche, si potrà offrire in dono all'ambiente politico che voglia promuoverlo.

Fine del sogno. Adesso mi sveglio.

Leonardo

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salviotto

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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 15:19

senz'altro il re sole facilmente poteva reperire i fondi che voleva con relativa facilità, tuttavia se facciamo una breve riflessione in passato sono state eseguite grandi opere senza avere neanche i mezzi per pensare di farle, e adesso che i mezzi sono più che sufficienti, e mi riferisco al caso specifico di cassini, cos'è che frena gli entusiasmi, e l'ambizione? cos'è che ostacola? .... il sistema che ci porta dove vuole come una nave in balia del mare in tempesta?....... prima o poi dovrà pur cambiare qualcosa, ma non credo che la soluzione stia nello stare ad aspettare, ma forse nel pensare a come fare, e la proposta di cassini mi sembra un bell' inizio anche se molto in salita.

ora mi sveglio anche io. anzi no sto meglio nel sogno.

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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 15:27

Leo e salviotto, è qui che sbagliate!
Qui non stiamo affatto dormendo, anzi siamo ben desti!
E stiamo "pianificando" la nostra piccola Révolution çatastale


Cassini, il tuo progetto è illuminato e sopratutto illuminante...
Ma qualche dubbio mi resta:

1) La ricostruzione delle righe 7 post 2/88: davvero vuoi fidarti di tutti gli atti di aggiornamento presentati? E i tipi redatti "a tavolino"? La ricostruzione dei TM è pressochè inutile (fai prima a rilevare nuovamente i fabbricati effettivamente esistenti in loco), mentre per la ricostruzione dei TF ti potrai attenere alle precisioni che hai citato (e sperare che ti vada bene, visto che conoscendo le misurate precedenti, uno può comunque inventarsi il rilievo e, se in tolleranza, non essere "beccato")

2) Ritengo un errore utilizzare i vecchi PF come riferimento per il Nuovo Catasto. Questo sempre per scoraggiare gli "intavolatori" di tipi: le distanze reciproche tra i PP.FF. ormai sono note e arcinote, e anche se gli cambi nome o coordinate, le distanze non cambiano... Occorre dunque imbastire un sistema di riferimento diverso in tutto o in buona parte dal precedente, interamente monografato; le monografie a disposizione dell'utenza saranno complete di foto atte ad individuare univocamente il punto, ma non riporteranno le coordinate del punto, le quali saranno esclusivamente in possesso dell'Ufficio, e non dovranno in alcun modo essere diffuse!


E poi qualche progetto ulteriore: perchè non estendere la probatorietà e la valenza geometrica di questo progetto, anche al Catasto Fabbricati?

Tutto ciò che al C.T. viene portato all'Urbano, unitamente alla ricevuta di approvazione, genera un file da importare in Docfa che sarà la base di partenza per compilare l'accatastamento...
Quindi un TM per individuare un fabbricato con corte graffata mi genererà un file che in sede di Docfa dovrò - bene o male - censire come area esclusiva, oppure individuare come corte comune nell'elaborato planimetrico...
La sagoma del fabbricato sarà la base da cui far discendere la spaziatura interna, e da questa sagoma non si potrà sforare!
Immagino inoltre un Docfa non più composto da immagini vettoriali e valenza geometrica limitata ai poligoni, bensì a un simil-Pregeo, dove ciascun vertice di ciascuna stanza è definito geometricamente (perchè riferito alla sagoma, e la sagoma è riferita al sistema)...

Si aprono dunque le porte a un C.F. geometrico dove, approfondendo ed integrando a dovere la funzione DOCFA_POLIGONI, posso definire i contorni di tutte le stanze, acquisisco il DXF in Docfa, e redigendo una sorta di Proposta di Aggiornamento, assegno ad ogni stanza la propria destinazione:

Il risultato è una serie di dati del tipo:
7|5|101|102|103|104|101|CAMERA|
7|7|105|106|107|108|109|110|105|SOGGIORNO|
e tante righe 8 individuanti le coordinate di ciascun vertice

Questo cosa significa?? Compilazione automatica dei dati metrici (n. e superficie stanze), maggior accuratezza nel classamento, più rigore geometrico e meno spazio per i furbetti...
Inoltre, le nuove planimetrie digitali potranno essere facilmente manipolate in caso di piccole variazioni, come demolizione di un tramezzo, o fusione di unità contigue... cosa che al giorno d'oggi ti costringe a rilevare nuovamente tutto l'alloggio, nonostante la planimetria sia già lì, bella davanti a te, e il cliente mezzo incazzato ti chiede: bisogna rifare tutte le misure? non è già al catasto questa casa qui?


Naturalmente mi becco volentieri del visionario, ma come diceva una pubblicità: per ora è un sogno... ma se c'è la passione... perchè non sognare?

Buon lavoro 8)

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 16:27

Caro Malteser,
non ho mica detto che sto dormendo! Ho parlato di sognare, e lo si fa spesso ad occhi ben aperti.
Anzi, personalmente penso proprio di farlo molto più spesso così...

Il sogno a cui mi riferivo era quello di una sorta di "Catasto Open Source", che veda tutti impegnati e efficacemente coordinati, perché altrimenti buttiamo là una più o meno dettagliata dichiarazione d'intenti. O di buone intenzioni, così ci lastrichiamo la via dell'inferno.

Fare un elenco di punti, per quanto completo e per quanto possiamo sperare di affinarli al punto da renderli grandemente condivisibili, ci permetterebbe soltanto di dire a chi di dovere: noi te lo avevamo detto. Questo quando il sistema dovesse collassare, e non penso che succeda nel medio periodo; ci vorrà moltissimo.

Lo dico perché dall'elenco di punti si dovrebbe poi trovare chi scrive il testo di legge senza stravolgerne il senso. Perché di legge quadro catastale si dovrebbe parlare, e non di regolamento, circolare, articolo o altre balle simili.

Quindi forse è il caso di cercare, più che il buon Cassini, un novello Messedaglia...

Da qui avevo avviato il "sogno" di un'estesa partecipazione al progetto, in stile Open Source, e proprio come l'Open Source con un coordinamento tale da perseguire un progetto di legge che chiunque possa far proprio per rendere efficace il nostro lavoro. Altrimenti questo rimarrà soltanto un esercizio tecnico-scientifico di rilevanza teorica.

E non dimentichiamo che una critica (peraltro piuttosto ragionevole) che i pragmatici fanno ai teorici è proprio che è molto facile scrivere teorie, ma il difficile viene quando le si deve mettere in pratica.

Esiste la possibilità di impostare quel coordinamento? (Indispensabile)
Esiste il potenziale contatto politico per sostenere il progetto? (Molto utile)

Volto gallone, per riprendere il sogno.

Leonardo

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 18:02

Scusa Malteser se rispondo io come portavoce del vecchio Cassini.
Comunque me ne ha data facoltà e mi ha detto cosa dirti.

1) Il problema non è fidasri si o no. Il problema è di ordine civilistico.
O si fa una nuova legge per rifare tutto (come nella proposta originaria) oppure quei Tipi di Frazionamento sono probatori ai sensi del DPR 650/72.
E quindi come tali vanno trattati. Se ci sono delle misure false al loro interno ........ peggio per i committenti o per i Tecnici stessi che hanno redatto i Tipi. Oggi infatti i collaudi prevedono oltre al rilievo dei PF anche il rilievo delle nuove linee.

2) Il rilievo dei PF è utile per ricostruire i Tipi di Aggiornamento post Circolare 2/88. Nel futuro saranno le Reti di Stazioni Permanenti a fare da riferimento e inquadramento. Ovviamente i PF serviranno anche per i Tipi eseguiti con strumentazione tradizionale.

Quanto alle misurate, ai falsificatori ecc. non ci possiamo nascondere dietro un dito.
Penso che sia giusto che i malfattori debbano cominciare ad essere puniti.
Quando ci sono dei collaudi che sconfessano dei Tipi, i loro redattori devono essere pubblicati sul sito del Collegio di appartenenza e devono essere sanzionati.
Non si può continuare con il buonismo che non serve a niente e a nessuno.

Sul progetto Catasto Urbano non entro anche se trovo la proposta interessante.

Cordialmente
Carlo Cinelli

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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 18:32

Caro Geocinel, so degli impegni del l'altrettanto caro Cassini (il Re Sole sembra un bonaccione, ma quando gli girano i 5 minuti...)

1) Il mio quesito era di natura squisitamente geometrica: premesso che non è inusuale imbattersi in tipi (vecchi e nuovi) che si discostano dalla distanza tra PP.FF. in maniera quasi oscena (anche di 1-2 metri) che validità geometrica ti assicura quel rilievo? Sei davvero sicuro di voler adattare alla reale distanza anche quelle misurate palesemente errate (o taroccate)? A mio parere dovresti invalidare quei tipi, ma occorre stabilire la soglia oltre la quale la ghigliottina di Re Sole calerà, valutandone le conseguenze...

2) Il rilievo dei PP.FF. è fondamentale per ricostruire gli atti post 2/88... e su questo sono d'accordissimo!!
Io mi riferivo invece alla fase successiva, quella di conservazione e aggiornamento, che dovrà avvenire con nuovi PP.FF. diversi da quelli attuali senza dare alcuna informazione in merito alle coordinate o alle misure reciproche... Tu fai le tue misure e stop, non hai misure di confronto, non hai nulla, sei obbligato a lavorar bene! Credo che sarebbe una ventata di senso di responsabilità non indifferente

Buon lavoro 8)

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 18:58

"malteser" ha scritto:
Caro Geocinel, so degli impegni del l'altrettanto caro Cassini (il Re Sole sembra un bonaccione, ma quando gli girano i 5 minuti...)

1) Il mio quesito era di natura squisitamente geometrica: premesso che non è inusuale imbattersi in tipi (vecchi e nuovi) che si discostano dalla distanza tra PP.FF. in maniera quasi oscena (anche di 1-2 metri) che validità geometrica ti assicura quel rilievo? Sei davvero sicuro di voler adattare alla reale distanza anche quelle misurate palesemente errate (o taroccate)?

2) Il rilievo dei PP.FF. è fondamentale per ricostruire gli atti post 2/88... e su questo sono d'accordissimo!!
Io mi riferivo invece alla fase successiva, quella di conservazione e aggiornamento, che dovrà avvenire con nuovi PP.FF. diversi da quelli attuali senza dare alcuna informazione in merito alle coordinate o alle misure reciproche... Tu fai le tue misure e stop, non hai misure di confronto, non hai nulla, sei obbligato a lavorar bene! Credo che sarebbe una ventata di senso di responsabilità non indifferente

Buon lavoro 8)



Ciao Malteser
Rispondo alle tue:

1)L'avevo capito che il tuo quesito era di natura squisitamente geometrica.
La risposta però è dentro la Fase 3:

"I tipi che non rispettano le tolleranze della Circolare 2/88 dovranno essere verificati e qualora l’esito fosse negativo devono essere integrati nei modi in cui sono stati integrati quelli che non risultavano conformi alle verifiche dei collaudi. "

Oggi vengono fatti, a correzione delle misurate sui PF e a conferma della posizione delle dividenti, i Tipi Particellari.
Questo si intendeva.
E' ovvio che non si può compensare errori di quelle portate che hai detto tu e fuori delle tolleranze previste dalla Circolare 2/88.

2)Non sono d'accordo perché come ti ho detto prima sarebbe l'ora di bastonare i malfattori. sono convinto che al 99% di costoro gli passerebbe la voglia. In Italia, purtroppo, in tutte le cose c'è questo velo di impunità che da il voltastomaco.

Ti saluto e tiringrazio per le interessanti osservazioni
Carlo Cinelli

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GEOMANCONI

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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 19:17

direi che le proposte per il catasto fabbricati, oltre ad essere interessanti siano al momento molto più semplici da attuare...
ma anche li andrebbe rivisto tutto il sistema dei classamenti, a partire da una parificazione tra categorie ordinarie e speciali, perchè secondo me dovrebbero esistere solo categorie corrispondenti ad una rendita e non tale distinzione, e se c'è una cosa nel CF che oramai ha un eccessivo margine di inferiorità rispetto al catasto terreni è proprio data da discrezionalità, "escamotage", e modus operandi nelle pratiche docfa che sicuramente stanno creando tanti danni...

scuate se sono OT ma mi è piaciuto lo spunto di Malteser, per il resto lascio parlare i più esperti potendo solo confermare che sicuramente la tecnologia sta travolgendo il sistema, e prima di essere travolti sarebbe bene iniziare a puntellare da qualche parte e mettere le basi a sistemi più avanzati!

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Leo
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Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 19:36

Scusate, non vorrei rompere l'idillio (e forse non solo quello), ma ho l'impressione che se ci facciamo prendere la mano da esempi, casi e singoli argomenti di spiccato interesse tecnico (per i quali ci sono post già aperti, o è possibile aprirne altri) rischiamo di perdere di vista quello che mi sembra il nocciolo:
possiamo immaginare un progetto efficace?

Oppure ci sentiremmo soddisfatti sapendo di aver scritto un bellissimo romanzo di fantascienza?

Io avevo capito che si parlasse di un nuovo progetto di catasto. Sono andato fuori tema?

Grazie

Leonardo

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 19:52

"Leo" ha scritto:
Scusate, non vorrei rompere l'idillio (e forse non solo quello), ma ho l'impressione che se ci facciamo prendere la mano da esempi, casi e singoli argomenti di spiccato interesse tecnico (per i quali ci sono post già aperti, o è possibile aprirne altri) rischiamo di perdere di vista quello che mi sembra il nocciolo:
possiamo immaginare un progetto efficace?

Oppure ci sentiremmo soddisfatti sapendo di aver scritto un bellissimo romanzo di fantascienza?

Io avevo capito che si parlasse di un nuovo progetto di catasto. Sono andato fuori tema?

Grazie

Leonardo



Possiamo, Possiamo
Non ci scordiamo infatti che nel 2012 ci sarà a Roma un grande incontro internazionale sui Catasti Europei.
Pensare di produrre una proposta condivisa sarebbe sicuramente molto interessante.
Proviamo a chiedere a Ezio se ci apre un forum da tenere in evidenza e dove sulla base della proposta di Cassini si possa arricchire il tutto con le osservazioni interessanti pervenute.
Ciao
Carlo

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 21:17

Io sono un pò più modesto o comunque mi accontento ...
Tirerei una cosidetta riga ad oggi, e se possibile vorrei una mappa con più layer : impianto, ante'88, post-88, attuale; dove ognuno possa valutare e distinguere la bontà delle linee e vertici riportate sulla mappa.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 12 Gennaio 2011 alle ore 22:03

"geocinel" ha scritto:
Scusa Malteser se rispondo io come portavoce del vecchio Cassini.
Comunque me ne ha data facoltà e mi ha detto cosa dirti.

1) Il problema non è fidasri si o no. Il problema è di ordine civilistico.
O si fa una nuova legge per rifare tutto (come nella proposta originaria) oppure quei Tipi di Frazionamento sono probatori ai sensi del DPR 650/72.
E quindi come tali vanno trattati. Se ci sono delle misure false al loro interno ........ peggio per i committenti o per i Tecnici stessi che hanno redatto i Tipi. Oggi infatti i collaudi prevedono oltre al rilievo dei PF anche il rilievo delle nuove linee.

2) Il rilievo dei PF è utile per ricostruire i Tipi di Aggiornamento post Circolare 2/88. Nel futuro saranno le Reti di Stazioni Permanenti a fare da riferimento e inquadramento. Ovviamente i PF serviranno anche per i Tipi eseguiti con strumentazione tradizionale.

Quanto alle misurate, ai falsificatori ecc. non ci possiamo nascondere dietro un dito.
Penso che sia giusto che i malfattori debbano cominciare ad essere puniti.
Quando ci sono dei collaudi che sconfessano dei Tipi, i loro redattori devono essere pubblicati sul sito del Collegio di appartenenza e devono essere sanzionati.
Non si può continuare con il buonismo che non serve a niente e a nessuno.

Sul progetto Catasto Urbano non entro anche se trovo la proposta interessante.

Cordialmente
Carlo Cinelli



Sto assistendo ad un grandioso progetto ancora in fase embrionale, e sono convinto che può essere fattibile. Speriamo però di essere ancora in vita, perchè al varo della nave voglio assistere!

La mia opinione in breve è che i PP.FF. debbano servire alla ricostruzione e aggiornamento dei Tipi post 2/88 dopo averli dotati di coordinate esatte e non aggiornabili. Ma nelle fasi di aggiornamento della mappa futura non ci deve essere l'obbligo di andarsi a cercare questi PP.FF. ma basterebbe collegarsi semplicemente a punti sostanziali o punti di notevole interesse cartografico che saranno miriadi nella mappa se non tutti, come anche spigoli fabbricati presenti nelle vicinanze dell'oggetto del rilievo. Perchè dopo la fase della sistemazione geometrica della mappa, ogni linea e/o punto sarà "saggiamente ricostruita" ed avrà una sua posizione univoca, pertanto ogni rilievo futuro agganciato a qualsiasi di questi punti avrà una esatta posizione mai contestabile . Evidentemente così facendo non ha più senso andarsi a ricercare i PP.FF. od ottenere le sue coordinate, e poi comunque non verrebbero cancellati ma utilizzati come punti notevoli a discrezione. E' chiaro che se ho intorno al mio oggetto del rilievo una serie di vertici e elementi che sulla mappa hanno una valenza topografica importante, a me basta redigere uno schema del rilievo molto più semplice, esatto e con un numero di misurazioni molto minore rispetto ad oggi.

Occorre inoltre, come già detto, considerare la possibilità di collegarsi direttamente alla procedura necessaria per l'inserimento in atti al CF questa deve essere quasi automatica.

Saluti.

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