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Autore Successione agevolazione prima casa abitazioni contigue

casanova

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 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2022 alle ore 11:08

Salve

Una abitazione cade in successione e gli eredi sono 3 fratelli figli del de cuius ognuno dei quali è già proprietario di una abitazione prima casa. Uno dei 3 però ha la sua prima casa contigua a quella del de cuius e vorrebbe farne una unica abitazione unendo catastalmente i due immobili.

Leggo a pg.56 delle istruzioni alla dichiarazione di successione che, impegnandosi il richiedente ad unire catastalmente i due immobili entro 3 anni é possibile usufruire dell' agevolazione prima casa (cod. Z).

Ho capito bene?

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Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2022 alle ore 15:02

"casanova" ha scritto:
Salve

Una abitazione cade in successione e gli eredi sono 3 fratelli figli del de cuius ognuno dei quali è già proprietario di una abitazione prima casa. Uno dei 3 però ha la sua prima casa contigua a quella del de cuius e vorrebbe farne una unica abitazione unendo catastalmente i due immobili.

Leggo a pg.56 delle istruzioni alla dichiarazione di successione che, impegnandosi il richiedente ad unire catastalmente i due immobili entro 3 anni é possibile usufruire dell' agevolazione prima casa (cod. Z).

Ho capito bene?



Da non consigliare. Catastalmente è una procedura finalizzata solo al risparmio delle imposte e non ad un vero e propria fusione che in pratica non avviene e il potenziale utilizzo di due unità immobiliari rimane lo stesso.

Il catasto non te l'accetta la fusione in questo caso.

Saluti

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casanova

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 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2022 alle ore 15:46

Scusami ma non era questo il quesito. Nessuno vuole usare sotterfugi per non pagare le imposte, la fusione si farà in ogni caso e le due abitazioni (é una casa in campagna) diverranno una sola come lo erano già in antichità, poi separate circa 30 anni fa. Non vedo perché la fusione non dovrebbe essere accettata se si agisce senza intenti fraudolenti presentando regolare cila per l'abbattimento dei tramezzi e la realizzazione di porte.

Il quesito era:

La mia lettura delle istruzioni è corretta? La dichiarante, impegnandosi a fondere le 2 unità entro 3 anni, può già in dichiarazione di successione godere dei benefici prima casa per sé e per tutti gli altri coeredi? Questo è quello che leggo alla pg 56 delle istruzioni ministeriali ma chiedo lumi.

Se si, quando le abitazioni diverranno una sola, con una unica rendita, come faranno gli altri 2 coeredi a separare la propria quota di proprietà sul solo immobile caduto in successione, per il corretto assolvimento degli obblighi fiscali come seconda casa?

Grazie a tutti

Antonio

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2022 alle ore 16:19

"casanova" ha scritto:
Scusami ma non era questo il quesito. Nessuno vuole usare sotterfugi per non pagare le imposte, la fusione si farà in ogni caso e le due abitazioni (é una casa in campagna) diverranno una sola come lo erano già in antichità, poi separate circa 30 anni fa. Non vedo perché la fusione non dovrebbe essere accettata se si agisce senza intenti fraudolenti presentando regolare cila per l'abbattimento dei tramezzi e la realizzazione di porte.

Il quesito era:

La mia lettura delle istruzioni è corretta? La dichiarante, impegnandosi a fondere le 2 unità entro 3 anni, può già in dichiarazione di successione godere dei benefici prima casa per sé e per tutti gli altri coeredi? Questo è quello che leggo alla pg 56 delle istruzioni ministeriali ma chiedo lumi.

Se si, quando le abitazioni diverranno una sola, con una unica rendita, come faranno gli altri 2 coeredi a separare la propria quota di proprietà sul solo immobile caduto in successione, per il corretto assolvimento degli obblighi fiscali come seconda casa?

Grazie a tutti

Antonio



Ciao Antonio.

Il consiglio è sempre quello.

Avevi scritto fusione solo catastale.

Una fusione futura edilizia e catastale non è assolutamente certo che l'Agenzia la accetti.

Pertanto io all'erede, per tutela sua e degli altri coeredi, non gli farei firmare un impegno del genere che non sono in grado di assicurare con certezza l'esito positivo.

La seconda domanda non l'ho capita. ognuno degli eredi assolve l'adempimento fiscale in proporzione alla propria quota, come prima casa o come seconda casa.

Saluti

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EFFEGI
f.g.

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2022 alle ore 18:20

"casanova" ha scritto:
Salve

Una abitazione cade in successione e gli eredi sono 3 fratelli figli del de cuius ognuno dei quali è già proprietario di una abitazione prima casa. Uno dei 3 però ha la sua prima casa contigua a quella del de cuius e vorrebbe farne una unica abitazione unendo catastalmente i due immobili.

Leggo a pg.56 delle istruzioni alla dichiarazione di successione che, impegnandosi il richiedente ad unire catastalmente i due immobili entro 3 anni é possibile usufruire dell' agevolazione prima casa (cod. Z).

Ho capito bene?



Se effettivamente dopo la successione le due unità saranno unite in un'unica abitazione con pratica urbanistica e catastale allora vai tranquillo fai chiedere l'agevolazione per "abitazione contigua" e poi dopo la successione gli eredi devono procedere a divisione in modo che questa unità contigua all'abitazione dell'erede già proprietario di altra abitazione diventi di sua proprietà esclusiva.

Attenzione alla ditta catastale finale.

Se l'erede è già proprietario di altra abitazione come bene personale tutto filerà liscio dopo l'atto notarile essendo divisione ereditaria e quindi il bene resterà "bene personale".

Nel caso invece che questo erede è proprietario in "comunione dei beni" con il coniuge allora dopo l'atto notarile ci saranno due titolarità diverse: un'unità in regime di comunione dei beni e l'altra quale bene personale.

Valuta bene tutto prima di procedere.

Saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2022 alle ore 18:36

"casanova" ha scritto:
Scusami ma non era questo il quesito. Nessuno vuole usare sotterfugi per non pagare le imposte, la fusione si farà in ogni caso e le due abitazioni (é una casa in campagna) diverranno una sola come lo erano già in antichità, poi separate circa 30 anni fa. Non vedo perché la fusione non dovrebbe essere accettata se si agisce senza intenti fraudolenti presentando regolare cila per l'abbattimento dei tramezzi e la realizzazione di porte.

Il quesito era:

La mia lettura delle istruzioni è corretta? La dichiarante, impegnandosi a fondere le 2 unità entro 3 anni, può già in dichiarazione di successione godere dei benefici prima casa per sé e per tutti gli altri coeredi? Questo è quello che leggo alla pg 56 delle istruzioni ministeriali ma chiedo lumi.

Se si, quando le abitazioni diverranno una sola, con una unica rendita, come faranno gli altri 2 coeredi a separare la propria quota di proprietà sul solo immobile caduto in successione, per il corretto assolvimento degli obblighi fiscali come seconda casa?

Grazie a tutti

Antonio





Scusami, avevo letto male.

E' una delle due unità che cade in successione non entrambi.

Allora L'EREDE NON può fare la dichiarazione in successione. Poteva farlo con entrambe le abitazioni che cadevano in successione. E poi potrebbe farlo di nuovo successivamente in atto di divisione ereditaria.

Rinnovo comunque il consiglio di non farlo.

Saluti

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2022 alle ore 13:09

"totonno" ha scritto:
"casanova" ha scritto:
Scusami ma non era questo il quesito. Nessuno vuole usare sotterfugi per non pagare le imposte, la fusione si farà in ogni caso e le due abitazioni (é una casa in campagna) diverranno una sola come lo erano già in antichità, poi separate circa 30 anni fa. Non vedo perché la fusione non dovrebbe essere accettata se si agisce senza intenti fraudolenti presentando regolare cila per l'abbattimento dei tramezzi e la realizzazione di porte.

Il quesito era:

La mia lettura delle istruzioni è corretta? La dichiarante, impegnandosi a fondere le 2 unità entro 3 anni, può già in dichiarazione di successione godere dei benefici prima casa per sé e per tutti gli altri coeredi? Questo è quello che leggo alla pg 56 delle istruzioni ministeriali ma chiedo lumi.

Se si, quando le abitazioni diverranno una sola, con una unica rendita, come faranno gli altri 2 coeredi a separare la propria quota di proprietà sul solo immobile caduto in successione, per il corretto assolvimento degli obblighi fiscali come seconda casa?

Grazie a tutti

Antonio



Scusami, avevo letto male.


E' una delle due unità che cade in successione non entrambi.

Allora L'EREDE NON può fare la dichiarazione in successione. Poteva farlo con entrambe le abitazioni che cadevano in successione. E poi potrebbe farlo di nuovo successivamente in atto di divisione ereditaria.

Rinnovo comunque il consiglio di non farlo.

Saluti



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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2022 alle ore 14:44

"macius" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
"casanova" ha scritto:
Scusami ma non era questo il quesito. Nessuno vuole usare sotterfugi per non pagare le imposte, la fusione si farà in ogni caso e le due abitazioni (é una casa in campagna) diverranno una sola come lo erano già in antichità, poi separate circa 30 anni fa. Non vedo perché la fusione non dovrebbe essere accettata se si agisce senza intenti fraudolenti presentando regolare cila per l'abbattimento dei tramezzi e la realizzazione di porte.

Il quesito era:

La mia lettura delle istruzioni è corretta? La dichiarante, impegnandosi a fondere le 2 unità entro 3 anni, può già in dichiarazione di successione godere dei benefici prima casa per sé e per tutti gli altri coeredi? Questo è quello che leggo alla pg 56 delle istruzioni ministeriali ma chiedo lumi.

Se si, quando le abitazioni diverranno una sola, con una unica rendita, come faranno gli altri 2 coeredi a separare la propria quota di proprietà sul solo immobile caduto in successione, per il corretto assolvimento degli obblighi fiscali come seconda casa?

Grazie a tutti

Antonio



Scusami, avevo letto male.


E' una delle due unità che cade in successione non entrambi.

Allora L'EREDE NON può fare la dichiarazione in successione. Poteva farlo con entrambe le abitazioni che cadevano in successione. E poi potrebbe farlo di nuovo successivamente in atto di divisione ereditaria.

Rinnovo comunque il consiglio di non farlo.

Saluti



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Dicci la tua macius, sentiamo.

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2022 alle ore 15:16

"totonno" ha scritto:
"macius" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
"casanova" ha scritto:
Scusami ma non era questo il quesito. Nessuno vuole usare sotterfugi per non pagare le imposte, la fusione si farà in ogni caso e le due abitazioni (é una casa in campagna) diverranno una sola come lo erano già in antichità, poi separate circa 30 anni fa. Non vedo perché la fusione non dovrebbe essere accettata se si agisce senza intenti fraudolenti presentando regolare cila per l'abbattimento dei tramezzi e la realizzazione di porte.

Il quesito era:

La mia lettura delle istruzioni è corretta? La dichiarante, impegnandosi a fondere le 2 unità entro 3 anni, può già in dichiarazione di successione godere dei benefici prima casa per sé e per tutti gli altri coeredi? Questo è quello che leggo alla pg 56 delle istruzioni ministeriali ma chiedo lumi.

Se si, quando le abitazioni diverranno una sola, con una unica rendita, come faranno gli altri 2 coeredi a separare la propria quota di proprietà sul solo immobile caduto in successione, per il corretto assolvimento degli obblighi fiscali come seconda casa?

Grazie a tutti

Antonio



Scusami, avevo letto male.


E' una delle due unità che cade in successione non entrambi.

Allora L'EREDE NON può fare la dichiarazione in successione. Poteva farlo con entrambe le abitazioni che cadevano in successione. E poi potrebbe farlo di nuovo successivamente in atto di divisione ereditaria.

Rinnovo comunque il consiglio di non farlo.

Saluti



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Dicci la tua macius, sentiamo.



Sei proprio proprio sicuro? La accendiamo?

Perché non é così.

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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2022 alle ore 15:43

"macius" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
"macius" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
"casanova" ha scritto:
Scusami ma non era questo il quesito. Nessuno vuole usare sotterfugi per non pagare le imposte, la fusione si farà in ogni caso e le due abitazioni (é una casa in campagna) diverranno una sola come lo erano già in antichità, poi separate circa 30 anni fa. Non vedo perché la fusione non dovrebbe essere accettata se si agisce senza intenti fraudolenti presentando regolare cila per l'abbattimento dei tramezzi e la realizzazione di porte.

Il quesito era:

La mia lettura delle istruzioni è corretta? La dichiarante, impegnandosi a fondere le 2 unità entro 3 anni, può già in dichiarazione di successione godere dei benefici prima casa per sé e per tutti gli altri coeredi? Questo è quello che leggo alla pg 56 delle istruzioni ministeriali ma chiedo lumi.

Se si, quando le abitazioni diverranno una sola, con una unica rendita, come faranno gli altri 2 coeredi a separare la propria quota di proprietà sul solo immobile caduto in successione, per il corretto assolvimento degli obblighi fiscali come seconda casa?

Grazie a tutti

Antonio



Scusami, avevo letto male.


E' una delle due unità che cade in successione non entrambi.

Allora L'EREDE NON può fare la dichiarazione in successione. Poteva farlo con entrambe le abitazioni che cadevano in successione. E poi potrebbe farlo di nuovo successivamente in atto di divisione ereditaria.

Rinnovo comunque il consiglio di non farlo.

Saluti



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Dicci la tua macius, sentiamo.



Sei proprio proprio sicuro? La accendiamo?

Perché non é così.





Bravo.

Anche questa discussione c'è la siamo giocata.

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2022 alle ore 16:05

Volevo che ti correggessi tu stesso perchè hai detto l'esatto contrario. Comunque:

la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, nei casi in cui si richieda l’agevolazione “prima casa” su un immobile, che cade in successione, contiguo (cod. Z) ad uno già acquisito fruendo dell’agevolazione ‘prima casa’ ma non ricadente nella presente successione, destinato a costituire con quest’ultimo un’unica unità abitativa

Buone cose, amico mio.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2022 alle ore 16:28

Macius... .

Non ti rispondo più.

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Pachino

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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2022 alle ore 19:29

"casanova" ha scritto:
.....
Leggo a pg.56 delle istruzioni alla dichiarazione di successione che, impegnandosi il richiedente ad unire catastalmente i due immobili entro 3 anni é possibile usufruire dell' agevolazione prima casa (cod. Z).
Ho capito bene?



Si.

Devi allegare dichiarazione sostitutiva di atto notorio dove specifichi gli estremi e la data di acquisto dell'immobile già di proprietà del richiedente (acquisito fruendo dell’agevolazione ‘prima casa’) e tutti i dati catastali.

Circolare Agenzia Entrate 38/2005,

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2022 alle ore 08:22

Casanova ci può spiegare, per cortesia, le opere che l'erede si impegna ad eseguire in tre anni nella dichiarazione agevolazioni prima casa, per effettuare la fusione delle due unità immobiliari ?



Grazie

Riporto il testo completo delle istruzioni per la dichiarazione di successione a pag. 55

Le agevolazioni ‘prima casa’, sussistendone le condizioni, si applicano anche per le ipotesi in cui oggetto della successione sono abitazioni contigue (cod. Z), destinate a costituire un’unica unità abitativa, oppure se oggetto di successione è un immobile ad uso abitativo contiguo ad altra casa di abitazione già acquistata dallo stesso soggetto fruendo dei benefici‘prima casa’, sempreché entrambe costituiscano un’unica unità abitativa. Per poter fruire dell’agevolazione, l’immobile risultante dalla riunione delle suddette unità immobiliari dovrà essere una casa di abitazione accatastata, ricorrendone i presupposti, nelle categorie che possono beneficiare dell’agevolazione,con esclusione, dunque, delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.Il richiedente l'agevolazione ha l'obbligo di unire catastalmente gli immobili contigui entro 3 anni dalla presentazione della dichiarazione, impegnandosi in tal senso rendendo specifica dichiarazione sostitutiva di atto notorio.



Coloro che si impegnano devono quindi tenere conto che i presupposti RICORRONO e si assumono degli obblighi che non sono in grado di dichiarare con la certezza assoluta che il catasto registri il docfa di fusione in relazione alla tipologia di opere effettuate, o, meglio, sarebbero anche in grado ma solo nel caso in cui RICORRANO I PRESUPPOSTI. Il solo presupposto della contiguità non è sufficiente a garantirne la fusione, ma occorrono opere edilizie specifiche che trasformino le due unità in una, in modo che il contribuente rispetti la dichiarazione fatta e possa avere i requisiti idonei al conseguimento dell'agevolazione fiscale.


Saluti

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macius

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2022 alle ore 09:19

Ma come? Qualcuno sosteneva che NON ERA POSSIBILE richiederla tale l'agevolazione...

Convengo invece che l'iter dell'operazione è molto laboriosa, molti si arrendono prima del traguardo.

Buone cose a tutti

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