Spero di non sembrare saccente perché leggo sempre con molto interesse le vostre discussioni da cui continuo ad apprendere, grazie a Voi, cose nuove ed importanti.

In merito al quesito iniziale del mio amico anonimo è giusto porsi la domanda e non dare conclusioni affrettate, anche perché un’errata individuazione degli eredi, oltre ad invalidare la dichiarazione di successione, può comportare ulteriori risvolti per il nostro committente perché non dimentichiamoci che la dichiarazione di successione viene sottoscritta (mi riferisco soprattutto al quadro EH del modello) ai sensi del DPR 445/2000.

Si autocertifica solo quello di cui si ha consapevole certezza di corrispondenza con quanto agli atti della PA, ovvero se ci sono dubbi sull’individuazione degli eredi la cosa da fare è richiedere all’anagrafe civile lo Stato di Famiglia Storico del defunto, quello che da sempre è il primo documento da cui partire per formare l’albero genealogico. In quel certificato è indicato in maniera chiara il grado di parentela del defunto con ciascun componente del nucleo familiare. Qualora rimangono dubbi si possono richiedere, per ciascuno degli ipotetici eredi, i certificati di nascita con paternità e maternità perché poi non è da escludere che nella digitalizzazione del cartaceo sia stato commesso qualche raro errore.

Quando un genitore si risposa una seconda volta non si può escludere che il nuovo coniuge, per ragioni di opportunità e serenità familiare, adotti i figli dell’altro coniuge nati dal precedente matrimonio. I casi particolari di adozione esistono anche per tali circostanze e questo può essere verificato, scusatemi se mi ripeto, solo dall’indagine presso l’anagrafe civile o al tribunale dei minori.

Nei casi dubbi questa indagine fa parte del nostro lavoro.

Saluti.

Angelo Rizzo

Talismatico riapre la questione che EFFEGI voleva chiudere.

EFFEGI, beninteso, ha ragione quando dice che non bisogna travalicare i limiti posti dal quesito poiché si è in social non in un aula di Tribunale.

Ma, credo, la questione sia molto importante. Si parla di adozione di figli del coniuge nati da un precedente matrimonio da parte del coniuge di "secondo letto".

La Corte Costituzionale, e di conseguenza le Corti di Cassazione, hanno optato per la adottabilità di tali figli anche in presenza del loro genitore biologico (che nel caso di anonimoleccese è invece deceduto). Cioe, l'adozione "in casi particolari" implica la conservazione dello status di figli dell'adottata rispetto al genitore biologico e la continuita relazionale con lo stesso (Cass. 3643/2020).

Ne derivano conseguenze per la successione che sono note a tutti.

Credo, infine, che sia vero che stiamo andando aldilà del quesito posto, ma pure credo che tutte queste informazioni/riflessioni siano di utilità per anonimoleccesse, il quale potrà fare "bella figura" con il cliente di cui sta redigendo la dchiarazione di successione.

Buona serata,... non è stato per negligenza il non rispondere, ma preso da cose urgenti anche non di lavoro... in effetti il quesito travalica la mia semplice perplessità, ed anch'io son propenso a fare indagini sul comune per approfondire la questione.... quel che ... eehhmmmm... mi preoccupa è la richiesta del committente che si riferisce al suo esclusivo interesse nella successione,..senza chiedere ad esempio : Ma quei fessi di figli di mio padre avuti prima, c'entrano nulla ? Ah...ah...ah...ah....

Ecco allora che m'è scattato il campanello,..vi terrò aggiornati - Buona serata e grazie a tutti come sempre -



P.S.: E ci fermiamo qui con l'attuale legislazione e codice civile nonchè diritto di famiglia.... in futuro voglio vedere chi avrà a che fare con le successioni che succede,..dovranno adeguare i modelli con vari tipi di sesso e genitori...



www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/0...

Altro grande problema posto da anonimo. Io mi limito solo a: "Chi vivrà vedrà".

P.S.: questo sito diventa sempre più interessante 😁😁😁

ciao a tutti, volevo una vostra risposta nel caso di figli di primo matrimonio del marito.

seguitemi un attimo vi prego.

primo matrimonio nasce un figlio.

secondo matrimonio nasce un altro figlio. durante questo matrimonio (separazione dei beni) la moglie compra e si intesta una casa (che vorrebbe andasse ineredità SOLO a suo figlio).

muore la moglie quindi la sua casa va in eredità al marito e al figlio del secondo matrimonio, fino a qui ok.

quando muore il marito la quota della casa che ha eriditato dalla moglie (secondo matrimonio) defunta va anche al figlio del primo matrimonio o no??

in questo caso il figlio del secondo matrimonio vetrebbe contaminata l'eredità di sua madre dal figlio del primo matrimonio alla morte del padre....



aiutatemi a capire !!!

grazieee

non vi è distinzione tra figli di primo e secondo letto pertanto l'eredità del padre è divisa in parti uguali tra i figli, fatta salva la possibilità per il padre di fare testamento e lasciare quell'abitazione al solo figlio della seconda moglie. Ovviamente si aprirebbe un discorso di legittima e via dicendo.