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Argomento: Un aiuto sulle riconfinazioni
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divad81
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scusate ma volevo chiedervi questo: - particella confinante su un lato con terreno comunale con linea di impianto. - altro lato confinante con privato ( sempre di impianto) - altro lato confinante con privato ma il terreno sul ciglio del confine è tutto franato di svariati metri in sotto. ( 10 mt) il confine da ristabilire è quello con il comune. di impianto. faccio presente che non vi sono edifici vicini ( 200 mt) di impianto accatastati, e che la particella è posta proprio a confine con un altro foglio di mappa. a circa 150 mt con ottima visuale ho un trigonometrico sul ciglio del campanile ma nell'altro foglio. pensavo di lavorare cosi: - apertura a terra multipla con orientamento sul trigonometrico ( lettura angolare e distanza in quanto è vicino )...e poi? non vi sono titoli, termini lapiedei, vecchi fabbricati, nulla!!! che faccio? non posso mica battermi i punti dei fabbricati vecchi del centro storico, perche' il terreno è proprio a confine ( al di la della strada) con il centro storico. valgono anche quei punti?
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dioptra
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Salve Se la particella è a confine del foglio di mappa si deve necessariamente tenere conto anche del foglio limitrofo. Bisogna fare le dovute verifiche e sovrapposizioni. La cosa si complica. Chiaramente a parole non si può risolvere il problema in modo esaustivo, si possono solo dare dei consigli dettati dall'esperienza e dalla ... topografia-matematica. Se ci fosse la soluzione lineare per questo tipo di problemi non ci sarebbe bisogno di noi, basterebbe uno scemo qualsiasi. Nella necessità di ritovare dei riscontri tra la mappa e la realtà, mi è capitato di rilevare anche mezzo foglio di mappa per ritrovare degli elementi che corrispondessero realta-mappa. Questa soluzione si definisce "confronto di forma" e prescinde dalla posizione assoluta dell'oggetto del rilievo, cioè dai trigonometrici o dai fabbricati, che potrebbero essere stati inseriti dopo. A volte è preferibile che l'oggetto del contendere sia stato "trattato" in tipi di vario genere in modo avere anche delle topometrie da utilizzare per la ricostruzione, topometrie che, se rilevate realmente, hanno la validità, a mio parere, di testimonianza vera e propria. cordialmente
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divad81
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Il mio parere - modestissimo - sull 'argomento è questo: - trovandoci a cavallo di due fogli di mappa, e dovendo trattare linee di confine nate di impianto, la miglior cosa da fare è rilevare con scalimetro le coordinate dei punti di interesse dai due fogli. ricostruire su CAD ( o anche su cartaceo) i punti di coordinate lette graficamente e procedere normalemente con il rilievo per poi effettuare la sovraposizione realta rilevata / coordinate lette da mappa impianto. che ne dite....
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geocinel
Carlo Cinelli
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Riparto dal tuo terzultimo post e ti chiedo: Il tuo incarico è di verifica di un confine oppure di apposizione di termini in terreno che non presenta alcuna materializzazione? Perchè a seconda dei due casi ci si comporta in maniera diversa. Nel primo non dovrai informare nessuno per fare le tue verifiche; nel secondo è ovvio che ci vorrà il contraddittorio. Poi su chi il Comune incaricherà non sono affari tuoi. Passando al penultimo post spesso ho detto che le procedure corrette da seguire devono essere strettaamente coerenti con la linea da riconfinare. Tu hai una linea di Impianto ci vogliono fabbricati e termini di Impianto anche se lontani oltre 200 metri. Hai anche la fortuna di avere un trigonometrico a 150 metri anche se in altro Foglio e quindi come hai detto rilevalo in angolo e distanza. Verifica sulle mappe di Impianto se esso faccia parte della stessa poligonale della tua linea (si dovrebbe vedere il tracciato a lapis) da riconfinare e dagli nel calcolo la giusta importanza che esso richiede. Tieni conto infatti che su di essi (a seconda della loro attendibilità) si aprivano o chiudevano le poligonali principali o secondarie di dettaglio catastale. Esistono infatti Trigonometrici di Ordine IGM (I, II e III) e poi di Ordine Catastale (Rete, Sottorete e Dettaglio) che avevano diverse funzioni. Verifica ciò sui copioni dove sono riportati i Trigonometrici. Poi non ho capito se la tua linea è a bordo mappa o interna. Su questo bisogna essere precisi. E comunque meglio tener conto dei particolari del Foglio della stessa anche se è al bordo. Tieni infatti conto che le mappe presentano a cavallo con le altre dei segni fatti a penna 0.8 per far capire le linee di quale foglio fanno parte. Di queste considerazioni si fa eccezione solo per il Trigonometrico che ha una sua storia. Saluti Carlo
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divad81
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bravo cinelli....chiarissimo come al solito,. mi hai tolto ulteriori dubbi. ovviamente è una verifica di confine che nel momento in cui dovesse dar luogo ad un errore di apposizione di confine diventerebbe anche un riconfinamento con contradditorio. grazie di nuovo. e pensare che sono stato per 5 anni in toscana e non ho mai sentito il tuo nome. che maestro. bravo. e complimenti per la passione tpografica.
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divad81
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allora vi aggiorno sulla situazione. vi avevo accenato al fatto che il confinante era il comune. adesso credo si volgiano mettere d'accordo per un riconfinamento bonario. Ho suggerito al mio cliente di effettuare comunque un rilievo per poter posizionare correttamente il nuovo confine. altrimenti fatto cosi, alla bonaria, non si mai se si sta avendo qualcosa in piu' o in meno. Pensavo a questo punto di effettuare un riconfinamento bonario, magari facendo da tecnico superpartnes e in modo tale da poter allegare un grafico con delle misure al verbale di confinamento. in questo modo i miei clienti spenderanno 300-400 euro ma saranno sicuri di aver risolto il problema perche' altrimenti senza un grafico allegato al verbale di confine, domani potrebbero essere di nuovo punto e a capo. voi che dite?
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dioptra
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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)
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Salve Sulla parcella non dico nulla ma, dopo che li avrai messi daccordo e avrai apposto i picchetti di confine, dovresti: redigere un grafico esaustivo della situazione, riportante tutti i picchetti posizionati e moltissimi riferimenti ulteriori , inamovibili, inputrescibili, inperdibili, riconoscibili, numerosi e stabili, in modo che nel beneaugurato caso in cui sarai richiamato a rimettere, a pagamento, anche un solo picchetto, ti sarà facile rifare il lavoro e ti ribeccherai una parcella adeguata. (succede sempre che si perde un picchetto) Il tutto dovrà essere controfirmato dalle parti ed eventualmente da testimoni. La stesura del documento dovrà contenere l'esplicita dicitura che tutti hanno preso visione dei luoghi, dei picchetti e che hanno capito benissimo la procedura utilizzata dal tecnico e tutto il resto, a garanzia di dubbi futuri sia sul tuo operato che su ebentuali contestazioni sul tuo operato fatte da chiunque. (i dubbi vengono sempre dopo, dopo che il confinante ha parlato con la moglie bisbetica) Ultima cosa, conserva nel pc o in un cd il tuo lavoro, vedrai che ti ritornerà utile in futuro. cordialmente
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geoalfa
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"divad81" ha scritto: adesso credo si vogliano mettere d'accordo per un riconfinamento bonario. .... altrimenti fatto cosi, alla bonaria, non si mai se si sta avendo qualcosa in piu' o in meno. .......... i miei clienti spenderanno 300-400 euro ....... perche' altrimenti senza un grafico allegato al verbale di confine..... .......? "dioptra" ha scritto:
Sulla parcella non dico nulla...., dopo che: 1.-) li avrai messi daccordo e 2.-) avrai apposto i picchetti di confine, dovresti: 3.-) redigere un grafico esaustivo della situazione, 4.-) riportante tutti i picchetti posizionati e 5.-) moltissimi riferimenti ulteriori , inamovibili, inputrescibili, inperdibili, riconoscibili, numerosi e stabili, in modo che nel beneaugurato caso in cui sarai richiamato a rimettere, ( a pagamento), anche un solo picchetto, ti sarà facile rifare il lavoro e ti ribeccherai una parcella adeguata. (succede sempre che si perde un picchetto)! 6.-) Il tutto dovrà essere controfirmato dalle parti ed eventualmente da testimoni. ...........a garanzia di dubbi futuri sia sul tuo operato che su ebentuali contestazioni sul tuo operato fatte da chiunque. ..... quoto in pieno Dioptra, ma in merito alla parcella ho da ridire la mia, (scusami Udino, ma devo proprio dirlo), vista dal punto di vista di uno che di questa professione ne fa una questione di ...... pagnotta: un povero cristo di geometra che , come minimo, dopo aver perso ore e ore di chiacchiere con il cliente scontento dei confini, deve: a.- andare in catasto per ottenere le coordinare dal foglio originale di impianto; b.- andare sul posto per constatale lo stato di fatto e fare tutte le ricerche utili alla riconfinazione; c.- telefonare se non scrivere la raccomandata ai confinanti; d.- predisporre tutto il rilievo; e.- calcolare i punti battuti, ecc.. ecc.. f.- restituire in loco i calcoli eseguiti, dopo aver fatto tutte le compensazioni e quant'altro (fortuna che geocinel sta in ferie....) g.- individuare quindi i vertici in contestazione, predisporre l'infissione di picchetti e quindi dei termini in contraddittorio.... h. rilevare tutte le monografie, disegnarle su carta in duplice copia, almeno,... poi le foto, ecc. ecc. i. redigere il verbale di apposizione.... l. fare il discorsetto, fare firmare il verbale, pagare da bere a tutti.... m. pagare le rate dello strumento.... n. pagare le rate del mutuo dello studio..... o. pagare le bollette della luce, acqua, telefono e quant'altro..... p. comprese le imposte e tasse...... q. contentarsi di miseri 300 o 400 euro, poi con il rischio di vedersi , in futuro , contestare qualcosa.... EBBENE, a questo punto io dico: NO! il lavoro lo fo gratis, almeno mi sono tolto uno sfizio e non mi vedo denigrato dai colleghi!!! PIUTTOSTO! non sarà il caso di valutare se questo sconfinamento s'è verificato da più di venti anni, senza contestazioni di sorta, in qual caso, tutta la materia del contendere va a farsi friggere! per usucapione! allora sì che potrai farti dare l'incarico dal comune per il frazionamento e la predisposizione di un esproprio, oppure una donazione, oppure una usucapione ( ho qualche dubbio! - propenderi per un esproprio!) allora sì che la parcella potrà divenire congrua! per il lavoro fatto e la consulenza prestata! ed allora sì che il cliente ti ringrazierà, perchè non avrà pagato nulla! e ti farà pure una pubblicità sfacciata! cordialità
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divad81
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allora io scrivo e nessuno mi capisce....skerzo. dopo un colloquio in comune ho percepito, assieme al mio cliente, che il comune è d'accordo a rimettere un confine dove , in modo bonario, il mio cliente ritiene valido. in pratica, il comune non se ne frega niente di mezzo metro qui, o mezzo metro la....non so se mi spiego. io pensavo, per fare le cose cmq fatte bene, di fare lo stesso un riconfinamento che per lo meno desse certezza del confine e servisse da grafico dei nuovi picchetti da allegare al verbale. alle 250 euro di anticipo volevo farmi avere altre 400 euro. sono in tutto 650.0 euro...pochi,.,...ma tenendo conto che il tutto si possa risolvere anche senza di me, picchettando a casaccio il tutto, io preferisco una somma bassa a nulla. per lo meno recupero il tempo perso fin ora. non credete?
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divad81
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vi è la possibilità che il tecnico comunale e il mio cliente bonaramiente si mettano d'accordo e non se ne fregano nulla di andar a rilevare il tutto con strumentazione e roba varia... in fondo al comune non interessa nulla. e di certo al mio cliente se puo' se le evità le spese di un riconfinamento quando invece potrebbe tranquillamente mettere i picchetti dove preferisce visto che il comune se ne frega. a questo punto, dopo colloqui, sopraluoghi, chiamate, e cazzate varie, io non mi becco nulla.... a questo punto pensavo di "giustificare" la mia parcella rendendomi utile e facendo un riconfinamento bonario tra le parti che desse sicurezza di apposizione, e un grafico che servirà per il futuro. ma a questo punto se al comune non frega nulla di dove si picchetta il confine, ovviamente parliamo di poca roba, chi mi pagherebbe il disturbo?
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divad81
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Situazione da riconfinare. linea di impianto. Punti di appoggio posti tutti ( sono una decina) sul lato nord del confine, ed un slo punto di appogio sul lato est. trigonometrico a 300 metri circa. Chiedo se posso effettuare il rilievo/calcolo con rototralsazione o se invece visto che i punti sono disposti principalemte su un lato devo fare la cd. apertura a terra multipla. grazie. Il trigonometrico a 300 metri è troppo vicino per bloccare angolarmente il rileivo ?
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geocinel
Carlo Cinelli
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"divad81" ha scritto: Situazione da riconfinare. linea di impianto. Punti di appoggio posti tutti ( sono una decina) sul lato nord del confine, ed un slo punto di appogio sul lato est. trigonometrico a 300 metri circa. Chiedo se posso effettuare il rilievo/calcolo con rototralsazione o se invece visto che i punti sono disposti principalemte su un lato devo fare la cd. apertura a terra multipla. grazie. Il trigonometrico a 300 metri è troppo vicino per bloccare angolarmente il rileivo ? Quanto sono distanti i punti di appoggio dalla linea da riconfinare? Che distanza c'è tra quello più a ovest e quello più a est? Il trigonometrico a 300 metri è troppo vicino, ma comunque potrebbe essere utile. E comunque è nello stesso Foglio di mappa o in altro foglio e rispetto alla linea da riconfinare è a Sud o dove? Saluti
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divad81
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[/quote]Quanto sono distanti i punti di appoggio dalla linea da riconfinare? Che distanza c'è tra quello più a ovest e quello più a est? Il trigonometrico a 300 metri è troppo vicino, ma comunque potrebbe essere utile. E comunque è nello stesso Foglio di mappa o in altro foglio e rispetto alla linea da riconfinare è a Sud o dove? Saluti[/quote] - I punti d'appoggio sono delle case d'impianto poste tutte a schiera nel centro urbano, e distanti dal confine da riconfinare circa 150-200 metri. - la distanza tra quello piu' a ovet e quello piu' a est è di circa 150 metri o piu', in quanto sono davvero molti i fabbricati posti tutti in linea a nord del confine. - il trigonometrico è a 300 mt posto a nord , quindi praticamente dietro gli altri punti di appoggio di cui parlavo prima e molto visibile dal confine in quanto alto! Si trova su altro foglio di mappa. il mio confine ha un punto che si trova proprio sulla linea di confine delle mappe. posso inviarle un estratto di mappa ?
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geocinel
Carlo Cinelli
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"divad81" ha scritto: - I punti d'appoggio sono delle case d'impianto poste tutte a schiera nel centro urbano, e distanti dal confine da riconfinare circa 150-200 metri. - la distanza tra quello piu' a ovet e quello piu' a est è di circa 150 metri o piu', in quanto sono davvero molti i fabbricati posti tutti in linea a nord del confine. - il trigonometrico è a 300 mt posto a nord , quindi praticamente dietro gli altri punti di appoggio di cui parlavo prima e molto visibile dal confine in quanto alto! Si trova su altro foglio di mappa. il mio confine ha un punto che si trova proprio sulla linea di confine delle mappe. posso inviarle un estratto di mappa ? L'extrapolazione di 1/1 tra la distanza tra gli appoggi e quella con i punti da riconfinare è eccessiva. Quindi la rototraslazione, anche in presenza di sovrabbondanza di punti, non è proprio lo schema più corretto. Ricorrerei all'apertura a terra multipla con un trigonometrico ubicato possibilmente a sud e a non meno di 1,5/2 Km. Saluti
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divad81
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"geocinel" ha scritto: "divad81" ha scritto: - I punti d'appoggio sono delle case d'impianto poste tutte a schiera nel centro urbano, e distanti dal confine da riconfinare circa 150-200 metri. - la distanza tra quello piu' a ovet e quello piu' a est è di circa 150 metri o piu', in quanto sono davvero molti i fabbricati posti tutti in linea a nord del confine. - il trigonometrico è a 300 mt posto a nord , quindi praticamente dietro gli altri punti di appoggio di cui parlavo prima e molto visibile dal confine in quanto alto! Si trova su altro foglio di mappa. il mio confine ha un punto che si trova proprio sulla linea di confine delle mappe. posso inviarle un estratto di mappa ? L'extrapolazione di 1/1 tra la distanza tra gli appoggi e quella con i punti da riconfinare è eccessiva. Quindi la rototraslazione, anche in presenza di sovrabbondanza di punti, non è proprio lo schema più corretto. Ricorrerei all'apertura a terra multipla con un trigonometrico ubicato possibilmente a sud e a non meno di 1,5/2 Km. Saluti grazie geometra, anche io pensavo di effettuare l'apertura a terra, ovviamente multipla perche' ritengo che la disposizione dei punti di appoggio sia poco omogenea. Ma ovviamente necessito di un trigonometrico per il bloccagio angolare del rilievo, che io ho a circa 300 mt in posizione Nord mentre lei mi dice che deve essere posto a sud e a 1.5 km. Come posso fare? altri trigonometrici a sud non ce ne sono, anche perche' immediatamente alle mie spalle ( a sud quindi) ho un vallone boschivo privo di qualsiasi punto di appoggio e/o trigonometrico. non mi tocchera mica adottare lo schema della poligonale vincolata a due appoggi ? spero proprio di no!! cmq grazi infinitamente per le notizie e le info tecniche che mette a disposizione di noi tutti. cordialmente, geom. david
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