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Argomento: Un aiuto sulle riconfinazioni

Autore Risposta

divad81

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 09:49

gentile dioptra, vedo che insieme al Cinelli sei un GURU della topografia, quindi un conoscitore della materia.

Io lavoro nel campo topografico da pochi mesi, e sopratutto in maniera pressoche autodidatta.
Durante gli studi di topografia del geometra ero un vero appassionato della materia, ma forse questa cosa mi ha creato ( all'atto pratico ) + problemi che altro.

Molte cose mi creano dei dubbi. cose banali che mi mandano nel pallone, forse perche' non ho nessuno + esperto con cui confrontarmi.

parliamo di rilievo celerimetrico per atto di aggiornamento con stazione totale:
solitamente il rilievo consiste nel realizzare una poligonale dalla quale effettuare sia il rilievo di dettaglio che quello di orientamento della poligonale stessa.
il mio metodo era quello di aprire la poligonale orientandomi dalla stazione 100 sul nord, ovvero il goniometro messo sullo 0° verso il nord.
dopo di che mi inizio a battere ( lettura angolare e distanza ) i punti di interesse partendo sempre da un punto noto come un PF di coordinate note.
stessa cosa faccio nel momento che chiudo la poligonale, battendo sia un PF di coordinate note, e poi ( se possibile) ribatto la prima stazione 100 in modo tale da avere una poligonale chiusa ( prima e ultima stazione battute reciprocamente) e vincolata ( la staz. 100 e la staz. ultima sono collegate a punti noti ovvero i PF)

tornando a casa, sul CAD , sapendo le coordinate dei PF, a cui la poligonale è vincolata, automaticamente e graficamente sul cad, conosco le coordinate di tutti i punti rilevati e di tutte le stazioni.
Ecco!! e per questo che mi chiedo a cosa serve il pothenot?
perche' rilevare le letture angolari di tre PF dalla stazione 100 per sapere le coordinate della stazione? non mi basta piu' semplicemente rilevare un solo Pf dalla stazione e con lettura angolare e la distanza posizionarmi la stazione 100 sul grafico e quindi automaticamente leggere graficamente sul CAD le coordinate?

sono stato lungo, ma ripeto la materia mi piace tantissimo ma il non avere persone + comptenti che mi aiutino mi crea problemi.
grazie

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miry

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 10:44

Mi ero proprio persa questa discussione...
David81, (siamo forse anche coscritti, anno 81?)
nel leggere i tuoi messaggi mi sono molto riconosciuta perchè come te sono molto appassionata della materia ma ho iniziato da poco come autodidatta perchè non ho nessuno più esperto che mi può insegnare...Non vi dico come venivano fatti i riconfinamenti dove ho svolto il praticantato (che se sentisse GeoCinelli gli si rizzano i capelli)

Ho comprato il primo libro di Cinelli e presto comprerò anche il secondo, sono alla ricerca da mesi del famoso testo di Pierdomenico Tani che è ormai introvabile e trovo difficile comprendere alcuni passaggi che qui vengono descritti e che probabilmente se potessimo vederli praticamente almento una volta sarebbe tutto più semplice...
Vedo che corsi di topografia non ne vengono mai fatti almeno nella mia zona ed effettivamente i libri scolastici non "spiegano" praticamente il procedimento...
L'unico mio appiglio è questo formu e i grandi come Carlo al quale ho stressato spesso la vita ma comunque se c'è la passione prima o poi si impara...Anche se cosi è un bel po' più difficile....

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miry

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09 Febbraio 2006

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 10:57

Chiedo anche a Geocinel o Dioptra se ci potessero indicare altri libri perchè anche questo della Hoepli non rieco a trovarlo...

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 11:20

"miry" ha scritto:
Chiedo anche a Geocinel o Dioptra se ci potessero indicare altri libri perchè anche questo della Hoepli non rieco a trovarlo...



Come è possibile che non lo trovi?
Da quanto mi risulta è ancora a catalogo.
Prova a fare una ricerca su Internet.
Altri testi:
Pier Domenico Tani - Maggioli - Catasto Terreni e Cartografia
Igino Gortani e Angelo Pericoli - Del Bianco - La Topografia 1, 2 e 3
Collegio di Verona - Riconfinazione - Atti del Convegno del 17 Novembre 1995
Ciao
Carlo

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 12:26

cara miky si , siamo del 1981 entrambi.
quindi non sono l'unico "topografo" che ha dei dubbi a cui vuol dare risposte.
io ho il testo di pierdomenico TAni della maggioli sul catasto terreni. utile. utilissimo.
ho ordinato anche il secondo testo di cinelli sulle riconfinazioni.
speriamo di riuscire a toglierci i dubbi.

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dioptra

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 13:01

Salve

Collegio di Verona - Riconfinazione - Atti del Convegno del 17 Novembre 1995

Io c'ero.
E' stata una mitica giornata, forse come non ce ne saranno più.
I relatori hanno parlato chiaro, semplice, comprensibile, adeguato e tutto quello che si può dire di bene.

Per fortuna di bravi riconfinatori ce ne sono ancora.

cordialmente

ps

Penso che non si possa fare ma la scansione del libro di tani si dovrebbe trovare da qualche parte.

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miry

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 13:39

Ecco ad esempio questi atti del convegno di verona non li trovo...
fatta ricerca in internet ma niente...se qualcuno avesse il link dove si possono trovare...
Geocinel quel libro l'ho cercato direttamente alla hoepli ma non c'è....

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 14:05

miry che libro cerchi? quello del Tani sul hoepli?
non vi è...

anche io lo cerco.----ora guardo su google libri. se in pdf.
ma non credo.

si puo mica scannerizzare e pubblicvare, se son passati piu' di ventanni dalla publicazione credo di si. ma non sono sicuro.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 14:19

"miry" ha scritto:
Ecco ad esempio questi atti del convegno di verona non li trovo...
fatta ricerca in internet ma niente...se qualcuno avesse il link dove si possono trovare...
Geocinel quel libro l'ho cercato direttamente alla hoepli ma non c'è....



Per quello sulle riconfinazioni del convegno di Verona devi telefonare al Collegio dei Geometri (dubito che ora siano aperti) e fartelo mandare.
Mi sembra che costi sui 20€.
Quanto all'altro ho fatto un giro su internet ed ho visto che è effettivamente fuori catalogo.
Sono quasi sconvolto, non riesco a capire come le case editrici possano così ignobilmente depennare pietre miliari dai loro cataloghi.
Prova degli stessi autori ad ordinare il "Manuale di Topografia moderna" della Città Studi oppure il libro "Topografia" di Solaini Inghilleri.
Ciao
Carlo

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miry

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 15:49

Ciao Davd81, ho appena messo nell'altro post il link dove ho ordinato il libro di Tani..adesso cercavo quelli indicati da Geocinel...
purtroppo è un peccato che vengano tolti dei testi così validi...spero di trovare qualcosa e dopo le ferie telefonerò al collegio di Verona..
Grazie

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geosim

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 16:38

"divad81" ha scritto:
Il Tani in suo libro della MAggioli sull'aggiornamento del catasto terreni dice che ci sono
a. delle poligonali orientate in apertura ( e/o chiusura) facendo stazione direttamente sul punto interessato.

b. delle poligonali orientate ( credo fuori centro) facendo stazione non direttamente sul punto interessato e orientate battendo il punto interessato e l'orientamento di un altro punto, in modo tale da poter poi dopo a tavolino calcolare la stazione come se fosse stata effettuata direttamente sul punto interessato.

quello che non intendo è il motivo di mettersi con la stazione per forza su un punto di interesse. io solitamente in un rilievo per aggiornamento catastale ( fraz. o mappale) mi metto in un punto qualsiasi e mi oriento ( cioe' metto lo 0 del goniometro sul nord) e batto un pf.

che motivo vi è di mettersi proprio sul pf con lo strumento? che cambia?



I casi "a" e "b" rappresentano un classico problema topografico (che tutti abbiamo studiato a scuola): la poligonale aperta vincolata. Per la sua soluzione sono necessari 4 punti di coordinate note e cioè due punti di orientamento che sono letti solamente angolarmente rispettivamente dalla prima e dall'ultima stazione (orientamenti di solito rappresentati in ambito catastale da trigonometrici) e due punti di appoggio che saranno il vertice iniziale e finale della poligonale; nel caso in cui i due punti di appoggio non siano stazionabili (ad esempio perchè sono spigoli di fabbricati) si procede con l'apertura e la chiusura a terra, cioè si staziona in prossimità del punto di appoggio e lo si rileva insieme al punto di orientamento. Con questa conformazione è possibile verificare la bontà del rilievo eseguito, compensare la poligonale sia angolarmente che linearmente e calcolare le coordinate assolute dei vertici della poligonale riferite al sistema di riferimento in cui sono inquadrati i punti di appoggio e di orientamento. Stante la precisione degli attuali strumenti utilizzati il sistema di cui sopra consente di verificare la bontà del rilievo nel caso in cui i punti di appoggio e orientamento siano realmente affidabili altrimenti gli errori che vengono fuori dal calcolo della poligonale saranno presumibilmente dovuti più alla loro imprecisione piuttosto che a problemi del rilievo stesso (a meno naturalmente di errori grossolani).
nel caso di rilievo di aggiornamento utilizzando i PF utilizzi invece un altro metodo e cioè il classico "rilievo celerimetrico" nel quale comprendi anche i tre punti di appoggio (cioè i PF) attraverso i quali fai un inserimento cartografico mediante rototraslazione baricentrica che è cosa ben diversa da una poligonale.
Buon lavoro

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PIZZOLO

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provincia di Vibo Valentia

 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 17:16

Qualcuno usa fare cosi: per individuare dei punti di dettaglio in mappa, procede rilevando degli spigoli di fabbricato o altri particolari riportati in mappa, carica il libretto in pregeo, lo elabora e stampa il grafico, sovrappone il grafico sulla copia della mappa rilascata dal catasto, ho notato che molte volte gli spigoli dei fabbricati coincidono perfettamente (quindi nel contesto locale i punti di dettaglio saranno sufficientemente inseriti correttamente? anche se lavoriamo su una copia della mappa).
Che ne pensate. Saluti

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 18:10

caro geosim sei stato molto esauriente, e mi hai tolto molti dubbi.
in pratica io avevo INTUITO che l'apertura a terra nientralto era che una poligonale aperta e vincolata dove il punto noto non era accessibile come stazione. grazie,
effettivamente nel rilievo di aggiornamento catastale, ovvero il rilievo celerimetrico , è raro utilizzare l'apertura a terra.
effettivamente pero' io uso delle poligonali aperte vincolare agli estremi mediante la stazione 100 che batte almeno un pf.
eventualmente cerco anche di farle diventare delle poligonali CHIUSE, ma non sempre.
il rilevo celerimetrico cmq credo che si basi pur sempre sullo sviluppo di una poligonale che comprende MAGARI dei lati morti, ma cmq di poligonale si tratta, a meno che non riuscissimo a battere tutto da una stazione e facesimo un rilievo per irragiamento da stazione unica e centrale. non trovi?

cmq grazie per le delucidazioni

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geosim

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Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 18:23

"divad81" ha scritto:
caro geosim sei stato molto esauriente, e mi hai tolto molti dubbi.
in pratica io avevo INTUITO che l'apertura a terra nientralto era che una poligonale aperta e vincolata dove il punto noto non era accessibile come stazione. grazie,
effettivamente nel rilievo di aggiornamento catastale, ovvero il rilievo celerimetrico , è raro utilizzare l'apertura a terra.
effettivamente pero' io uso delle poligonali aperte vincolare agli estremi mediante la stazione 100 che batte almeno un pf.
eventualmente cerco anche di farle diventare delle poligonali CHIUSE, ma non sempre.
il rilevo celerimetrico cmq credo che si basi pur sempre sullo sviluppo di una poligonale che comprende MAGARI dei lati morti, ma cmq di poligonale si tratta, a meno che non riuscissimo a battere tutto da una stazione e facesimo un rilievo per irragiamento da stazione unica e centrale. non trovi?

cmq grazie per le delucidazioni



Effettivamente oggi le tradizionali differenze tra "rilievo celerimetrico" e "rilievo poligonometrico" che riguardava sia la tipologia di strumentazione da utilizzare sia il loro scopo principale sono meno evidenti ma comunque ribadisco che (scusatemi ma sono un pò pignolo sulle definizioni) sono due sistemi diversi che vengono affrontati con calcolazioni diverse. E' vero che nel caso di un classico rilievo di aggiornamento catastale facendo più stazioni collegate facciamo una "poligonale" ma questa viene trattata a livello di calcolo in maniera diversa da una poligonazione vera e propria. Pregeo non effettua (secondo me giustamente) compensazioni sui vertici della poligonale (sia essa aperta o chiusa) a meno di non utilizzare PF aventi un codice di attendibilità pari o inferiore a 9 e di dichiarare la poligonale mediante una riga di tipo 3 e quindi il calcolo delle coordinate avviene con "metodo celerimetrico", cioè viene assegnata alla prima stazione coordinate 0, 0 e tutti punti successivi vengono calcolati esclusivamente tramite le coordinate polari dichiarate attraverso le linee di tipo 2; diverso è inoltre, come ho già detto prima, la procedura di "inserimento cartografico" che avviene mediante una rototraslazione baricentrica sui PF senza variazione di scala.
Buon lavoro

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divad81

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2008 alle ore 22:35

chiedo aiuto ai guru del sito. cinelli e company.

devo fare sto benedetto riconfinamento.
inizio con farmi avere gli atti notarili, un bel sopraluogo, e ...mi rendo conto che la particella confinante, è di proprietà del comune.

insomma. come si fa ora? la procedura è la stessa? devo cmq inviare una lettera per fare il contradittorio? chi mi manderanno loro? un tecnico comunale o un professionista privato?

e che cosa. tutti sti casi strani mi capitano. fatemi sapere. grazie

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