Ciao a tutti.
Ho letto con passione i messaggi, e spero che riusciremo presto a farli confluire in una scheda monografica da inserire nelle FAQ per evitare la dispersione tipica del forum.
A Gianni Rossi (pardon, Georox :roll: ) segnalo che dell'Atlante abbiamo avuto dettagliata informazione ed esempio a Cosenza, dal dott. geom. Grembiale. In quell'incontro mi sembrò opportuno estendere proprio a questo documento l'accenno all'analisi qualitativa dei dati disponibili che spesso esemplifico con il solo grafico delle poligonali.
Proprio per questa analisi qualitativa reputo utile dividere in due fasi il lavoro di inquadramento: nella prima si deve necessariamente operare la sovrapposizione "grossolana", preferibilmente con la rototraslazione, e nella seconda trovo preferibile l'omografia.
Infatti ha perfettamente ragione Geocinel a metterci in guardia dagli errori grossolani che non sarebbe lecito introdurre in una trasformaizone che azzeri gli scarti!
Ma d'altra parte non è neppure corretto accettare gli scarti residui su punti che si rivelano attendibili: il terreno ha sempre ragione! Non possiamo mica spostare le case per adeguarle alla rappresentazione in mappa...
Dunque la prima fase deve servire per individuare i punti da impiegare nel processo definitivo, il quale azzera gli scarti perché non si può accettare che una linea di confine che, ad esempio, termina su uno spigolo sia arbitrariamente modificata proprio in quel punto perché rispettando le coordinate risulterebbe spostata di uno scarto anche piuttosto sensibile (cinquanta centimetri di errore, vicino a casa, disturbano chiunque!)
Sottolineo che l'omografia mi sembra essere la strada ideale per recuperare le mappe anche dove queste non siano parametrate, proprio perché, eliminati i punti che non danno affidamento, produce un risultato "esatto" su tutti gli altri. L'ipotesi fondamentale è che i punti non attendibili lo siano o per errore nella rappresentazione, o per modifica dell'oggetto rappresentato; quindi non crea problema il fatto che, dopo la trasformazione, essi scartino anche di più di prima: accettato il fatto che siano sbagliati, non ha senso, per la riconfinazione, studiarne l'errore.
Leonardo