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Autore [RICONFINAZIONE] Il CTU non cambia idea...

-GdC-

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14 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2009 alle ore 09:58

Salve a tutti
ho letto con attenzione le varie dispense messe a disposizione ed altre casistiche sulle riconfinazioni, vi riporto il mio problema:
Da giugno seguo come CTP una causa civile per l'individuazione dell'esetto confine che divide due particelle.
Le particelle non sono di impianto, sono state generate una da un frazionamento del 1971 e l'altra da una tabella di variazione del 1970 (circa). Parliamo ovviamente di atti di aggiornamento realizzati con la metodologia degli allineamenti, pertanto ho provveduto a rilevare lo stato dei luoghi e restituire il tutto sovrapponendolo al foglio di mappa in dxf.
Ho utilizzato come punto di sovrapposizione il triplice di confine che genera la dividente oggetto di controversia e orientato il rielvo secondo il confine su strada. Il lavoro è perfetto e,considerato che parto da una scala 1:2000, rientro sempre nei 50cm max di tolleranza. Fin qui tutto ok tranne che il ctu ha utilizzato un'altra metodologia di rilievo: ha reperito e rilevato fabbricati d' impianto per sovrapporre il rilievo all'estratto di mappa uscenso fuori dai 200/300 mt raccomandati per arrivare anche a 5Km di distanza, perchè nell'ambito locale l'impianto era tutta università agraria e privo di fabbricati. La sua sovrapposizione, a differenza della mia, evidenzia una traslazione media di 1.50mt dello stato dei luoghi rispetto alla mappa catastale a difetto dei miei clienti.
Ad oggi dopo aver dimostrato con documentazioni certe ogni suo attacco mi trovo che il ctu non recede dalla sua posizione e non riesco a fargli cambiare idea, cosa mi consigliate? E' corretto il suo metodo di lavoro anche se non rimane in ambito locale e le tolleranze max non vengono rispettate?

Grazie a tutti coloro che presteranno attenzione
Fabio!

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Autore Risposta

Geom344

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Prato

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2009 alle ore 12:17

Se le cose stanno come dici, puoi chiedere la ricusazione del ctu, ovviamente il tutto deve essere dimostrato al giudice in modo inequivocabile. Parlane con l'avvocato del tuo cliente, insieme potete decidere se provare o meno.

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-GdC-

Iscritto il:
14 Ottobre 2009

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7

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 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2009 alle ore 12:31

"Geom344" ha scritto:
Se le cose stanno come dici, puoi chiedere la ricusazione del ctu, ovviamente il tutto deve essere dimostrato al giudice in modo inequivocabile. Parlane con l'avvocato del tuo cliente, insieme potete decidere se provare o meno.



Ciao e grazie dell'attenzione
Ho parlato con l'avvocato che segue la pratica dal punto di vista legale, ma secondo il suo punto di vista sarà molto difficile ottenere la ricusazione del ctu!!
Non esistono testi normativi in materia da riportare nella futura perizia?

Fabio

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dioptra

(GURU)

Iscritto il:
10 Aprile 2003

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2009 alle ore 12:38

Salve

Ma il CTU ha spiegato perchè la tua tesi non va bene, perchè non ne tiene conto?
Anche questo fa parte del lavoro del CTU.

Ti sei letto il libro di Carlo Cinelli?

cordialmente

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robertopi

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16 Dicembre 2004

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NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2009 alle ore 18:08

non ho ben intepetrato il quesito posto, ma devo esser sincero visto, il caso prospettato e come lo interpreto non mi sembra che il ctu abbia operato male, optatndo per un'apertura a terra (se è questa l'operazione che ha effettuato), vista la carenza di punti certi nei paraggi. Qui sicuramente il maestro Carlo Cinelli potrà dare il suo contributo, anche se la risposta si trova nei vari post che trattano l'argomento.
In ogni caso tu in qualita di CTP farai delle note tecniche da allegare alla CTU o anche dopo il deposito dell'elaborato peritale, di modo che il giudice possa vagliare i tuoi dubbi ed eventualmente chiamare a chiarimenti il CTU.
In ultimo ti consiglio di anteporre la parola riconfinazione al titolo del post di modo che tutti gli esperti della materia possano accorgersi del tuo quesito.
saluti

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mbosca

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29 Dicembre 2008

Messaggi:
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 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2009 alle ore 19:18

non mi chiaro se hai utilizzato solo la mappa o hai preso visione delle misure contenute nel tipo di frazionamento del 1971 e nella tabella di variazione del 1970
cordialita'
massimo

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2009 alle ore 20:00

Salve
Provo a decifrare GdC.
Mi pare di aver capito che hai fatto una sovrapposizione tra la mappa DXF ed il tuo rilievo vincolandolo ad un vertice (triplice di confine) ed orientandolo secondo una direzione di confine strada.
Tu dici anche "perfetto".
Io non sarei così convinto che i tuoi metodi siano corretti.
Primo: la mappa DXF.
Essa ha risentito di dilatazioni e deformazioni che non sto quì a ripetere e che potrai ritrovare in tanti post precedenti sulla materia.
Quindi il prelievo di coordinate va effettuato tassativamente sulla mappa di impianto che è il supporto più "esatto".
Su di esso dovrai inserire i tipi di aggiornamento e crearti il SISTEMA MAPPA.
Solo a quello potrai sovrapporre al tuo rilievo.

Secondo: Come si fa a vincolare un rilievo ad un triplice di confine e orientarlo su una strada?
Sei veramente certo che quello che hai rilevato era quello che era sulla mappa al tempo della sua redazione?
Seppur tu avessi questo bel "posteriore-lato B-sedere-c.l." non credo che te ne faresti convinto.
Quindi anche se lontani gli unici punti affidabili sono fabbricati, termini e altri manufatti stabili presenti anche all'impianto.

Non ho ben capito quello che ha fatto il CTU.
Ma non mi pare troppo corretto neanche il suo operato.
Cosa vuol dire:
[quote]uscenso fuori dai 200/300 mt raccomandati per arrivare anche a 5Km di distanza, perchè nell'ambito locale l'impianto era tutta università agraria e privo di fabbricati.[/quote]
Saluti
Carlo Cinelli

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-GdC-

Iscritto il:
14 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2009 alle ore 10:51

[quote]Ma il CTU ha spiegato perchè la tua tesi non va bene, perchè non ne tiene conto?
Anche questo fa parte del lavoro del CTU.

Ti sei letto il libro di Carlo Cinelli?
[/quote]

No il ctu non mi ha mai messo nero su bianco le osservazioni al mio lavoro, no non ho letto il libro ma penso che lo farò a breve!

[quote]non ho ben intepetrato il quesito posto, ma devo esser sincero visto, il caso prospettato e come lo interpreto non mi sembra che il ctu abbia operato male, optatndo per un'apertura a terra (se è questa l'operazione che ha effettuato), vista la carenza di punti certi nei paraggi.[/quote]

Il ctu nella sua perizia non spiega il metodo con il quale ha operato, parla solo di coordinate dell'agenzia del territorio che nn si riscontrano nell'elaborato grafico di perizia.

[quote]non mi chiaro se hai utilizzato solo la mappa o hai preso visione delle misure contenute nel tipo di frazionamento del 1971 e nella tabella di variazione del 1970 [/quote]

Tutto il mio lavoro è basato sugli atti di aggiornamento presentati dal 1971 in poi, e dopo aver restituito il tutto secondo le modalità riportate ho provveduto alla verifica delle misure riportate negli atti di aggiornamento. Lavorando in scala 1:2000 rientro sempre nella tolleranza max di 50cm.

[quote]Mi pare di aver capito che hai fatto una sovrapposizione tra la mappa DXF ed il tuo rilievo vincolandolo ad un vertice (triplice di confine) ed orientandolo secondo una direzione di confine strada.
Tu dici anche "perfetto".
Io non sarei così convinto che i tuoi metodi siano corretti.
Primo: la mappa DXF.
Essa ha risentito di dilatazioni e deformazioni che non sto quì a ripetere e che potrai ritrovare in tanti post precedenti sulla materia.
Quindi il prelievo di coordinate va effettuato tassativamente sulla mappa di impianto che è il supporto più "esatto".
Su di esso dovrai inserire i tipi di aggiornamento e crearti il SISTEMA MAPPA.
Solo a quello potrai sovrapporre al tuo rilievo. [/quote]

Forse mi sono spiegato male, ma è quello che ho fatto, ho ricostruito tutti i passaggi dall'impianto ad oggi ed ho restituito creando il sistema mappa dove ho poi sovrapposto il mio rilievo, non per fabbricati di impianto ma per un triplice di confine.

[quote]Secondo: Come si fa a vincolare un rilievo ad un triplice di confine e orientarlo su una strada?
Sei veramente certo che quello che hai rilevato era quello che era sulla mappa al tempo della sua redazione?
Seppur tu avessi questo bel "posteriore-lato B-sedere-c.l." non credo che te ne faresti convinto.
Quindi anche se lontani gli unici punti affidabili sono fabbricati, termini e altri manufatti stabili presenti anche all'impianto. [/quote]

Inizialmente non ne ero convinto neanche io, ma dopo aver verificato che le misure presenti nei vari atti di aggiornamento sono congrue con quella da me battute nella tolleranza max ammissibile mi sono ricreduto, è da allora che cerco di far capire tutto al ctu...

[quote]Non ho ben capito quello che ha fatto il CTU.
Ma non mi pare troppo corretto neanche il suo operato.
Cosa vuol dire:
"Citazione: uscenso fuori dai 200/300 mt raccomandati per arrivare anche a 5Km di distanza, perchè nell'ambito locale l'impianto era tutta università agraria e privo di fabbricati."[/quote]

Nella sua sovrapposizione non viene tenuto conto dell'ambito locale, ha rilevato punti che utilizzato per la sovrapposizione che arrivano anche a 5Km di distanza dalla particella oggetto di controversia, senza tenere conto dei fabbricati limitrofi...

Spero di aver fatto chiarezza...
Aspetto nuovi commenti!

Grazie ancora a tutti!!

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