Francesco2015, difficile darti un parere con così pochi elementi, ad esempio ...
"Francesco2015" ha scritto:
Ho un dubbio su un punto di inquadramento. I due punti battuti distano circa 6 metri.
Hai solo questi due come punti di inquadramento? Te lo chiedo perché con soli due punti non si hanno scarti, ma solo la differenza tra la loro distanza reale e quella in mappa. Ma visto che parli di scarti, immagino che questi siano solo due di un insieme di più punti di inquadramento.
"Francesco2015" ha scritto:
Se utilizzo il punto 101a ottengo 1,5 m/km di deformazione mappa e scarti sotto i 65 cm.
Se utilizzo il punto 101b ottengo 0,15 m/km di deformazione mappa e scarti da 20 cm a 1,10 m.
Qui mi sembra che in realtà per "deformazione" tu intendi la "variazione di scala mappa-rilievo", mentre invece si tratta di due entità diverse.
La prima è effettivamente la deformazione che la mappa ha subìto nel tempo (diversi decenni) da quando è stata creata a quando è stata scansionata. Questa si corregge a monte della sovrapposizione mappa-rilievo mediante opportuna georeferenziazione. Per le mappe parametrate la tecnica più idonea è la Parametrica, di diretta derivazione del famoso "Metodo Tani", che riporta i quadranti di mappa a 200 x 200 rispetto a quanto si trovano nella mappa deformata (200,xx o 199,xx).
Se non hai corretto dapprima la deformazione della mappa mediante georeferenziazione, non stai facendo un lavoro corretto e i dati che citi potrebbero essere completamente diversi.
Come sai, invece, la variazione di scala è il fattore di ingrandimento o di riduzione che si manifesta tra mappa e rilievo nell'ambito dei punti di inquadramento utilizzati. Non c'entra niente con la "deformazione".
"Francesco2015" ha scritto:
Controllando i punti da picchettare, in coordinate locali, determino che questa "scelta" mi comporta che in Nord ottengo gli stessi risultati mentre le coordinate Est vengono traslate tutte di circa 4 m.!
Stai facendo qualcosa che non va assolutamente bene! Se c'è una differenza di 4 m, pur se solo in senso Nord, dovresti aver ottenuto scarti di pari valore. Come fai ad avere scarti di poche decine di cm e poi trovarti con una differenza di 4 m? Significa che gli scarti non li hai calcolati correttamente, e questo mi fa pensare che effettivamente stai usando solo due punti di inquadramento per poi addirittura considerarne alternativamente solo uno. Se così (ma se mi sbaglio, dimmelo), stai commettendo uno svarione.
"Francesco2015 ha scritto:
In linea di massima cosa è meglio?
Quello che suggerisco io (l'ho inserito anche nel mio software) è il concetto di Rango, un parametro che tiene conto contemporaneamente di tre fattori: 1) Variazione di scala; 2) Vettore medio di scarto (la media degli scarti intesi come ipotenusa tra scarto Est e Nord) e 3) Delta scarto minimo-massimo. Quest'ultimo valore ti dice che differenza c'è tra lo scarto minimo e quello massimo tra i punti di inquadramento utilizzati. È importante perché, a parità di Vettore medio di scarto, puoi avere scarti molto vicini tra loro, ma anche scarti molto elevati controbilanciati da scarti molto contenuti. Naturalmente, tra le due situazioni va adottata la prima.
Il Rango, come dicevo, tiene conto di tutti questi tre fattori, per cui i punti di inquadramento che danno il Rango minore sono quelli da utilizzare per la sovrapposizione mappa-rilieo (rototraslazione ai minimi quadrati).
Quanto sopra vale solo come criterio matematico per adottare la soluzione migliore. A monte di questo, vanno ovviamente fatte le opportune valutazioni sul peso dei punti di inquadramento, vale a dire quanto sono affini ai punti del confine da trovare (stessa epoca, stessa stazione o poligonale d'impianto, ecc.). Ma qui il discorso diventerebbe lungo e lo può affrontare solo il tecnico che ha svolto tutte le necessarie indagini.