Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / PREGEO e DOCFA / RICONFINAZIONI / Qual è il risultato migliore? Deformazione mappa o...
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Autore Qual è il risultato migliore? Deformazione mappa o scarti?

Francesco2015

Iscritto il:
10 Settembre 2015 alle ore 13:01

Messaggi:
1616

Località

 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2024 alle ore 20:04

Salve amici colleghi del forum,

premetto che farò altre verifiche, sperando di non scatenare il classico putiferio ogni volta che si parla di riconfinazioni, vorrei il vostro parere.

Ho un dubbio su un punto di inquadramento. I due punti battuti distano circa 6 metri.

Riconfinazione in campo aperto, in parte boscato, senza evidenze di confini.

Se utilizzo il punto 101a ottengo 1,5 m/km di deformazione mappa e scarti sotto i 65 cm.

Se utilizzo il punto 101b ottengo 0,15 m/km di deformazione mappa e scarti da 20 cm a 1,10 m.

Controllando i punti da picchettare, in coordinate locali, determino che questa "scelta" mi comporta che in Nord ottengo gli stessi risultati mentre le coordinate Est vengono traslate tutte di circa 4 m.!

In linea di massima cosa è meglio?

Grazie!

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Autore Risposta

Pippocad

Iscritto il:
26 Febbraio 2011

Messaggi:
1092

Località
Südtirol

 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2024 alle ore 11:37

Difficile rispondere a questa domanda. A logica verrebbe da rispondere che più gli scarti solo minori più il lavoro è più corretto. Ma non è così. Il solo scarto numerico può portare a riconfinazioni improprie. Perché dipende dalla forma, dal peso e correttezza dei punti di aggancio, dalle distanze in gioco, ecc.

L'unica strada spendibile quando si arriva a dover “tracciare la mappa” è tentare di ricostruire la dividente contesa utilizzando lo stesso metodo di quando quella dividente è stata inserita in mappa. Se questo metodo non è fattibile dovresti valutare tu che hai tutto sotto mano…. perché non c’è una regola standard e/o standardizzabile...

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

kemplen

Iscritto il:
02 Agosto 2018 alle ore 19:32

Messaggi:
1581

Località

 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2024 alle ore 21:38

Francesco2015, difficile darti un parere con così pochi elementi, ad esempio ...

"Francesco2015" ha scritto:
Ho un dubbio su un punto di inquadramento. I due punti battuti distano circa 6 metri.

Hai solo questi due come punti di inquadramento? Te lo chiedo perché con soli due punti non si hanno scarti, ma solo la differenza tra la loro distanza reale e quella in mappa. Ma visto che parli di scarti, immagino che questi siano solo due di un insieme di più punti di inquadramento.

"Francesco2015" ha scritto:
Se utilizzo il punto 101a ottengo 1,5 m/km di deformazione mappa e scarti sotto i 65 cm.
Se utilizzo il punto 101b ottengo 0,15 m/km di deformazione mappa e scarti da 20 cm a 1,10 m.

Qui mi sembra che in realtà per "deformazione" tu intendi la "variazione di scala mappa-rilievo", mentre invece si tratta di due entità diverse.

La prima è effettivamente la deformazione che la mappa ha subìto nel tempo (diversi decenni) da quando è stata creata a quando è stata scansionata. Questa si corregge a monte della sovrapposizione mappa-rilievo mediante opportuna georeferenziazione. Per le mappe parametrate la tecnica più idonea è la Parametrica, di diretta derivazione del famoso "Metodo Tani", che riporta i quadranti di mappa a 200 x 200 rispetto a quanto si trovano nella mappa deformata (200,xx o 199,xx).

Se non hai corretto dapprima la deformazione della mappa mediante georeferenziazione, non stai facendo un lavoro corretto e i dati che citi potrebbero essere completamente diversi.

Come sai, invece, la variazione di scala è il fattore di ingrandimento o di riduzione che si manifesta tra mappa e rilievo nell'ambito dei punti di inquadramento utilizzati. Non c'entra niente con la "deformazione".

"Francesco2015" ha scritto:
Controllando i punti da picchettare, in coordinate locali, determino che questa "scelta" mi comporta che in Nord ottengo gli stessi risultati mentre le coordinate Est vengono traslate tutte di circa 4 m.!

Stai facendo qualcosa che non va assolutamente bene! Se c'è una differenza di 4 m, pur se solo in senso Nord, dovresti aver ottenuto scarti di pari valore. Come fai ad avere scarti di poche decine di cm e poi trovarti con una differenza di 4 m? Significa che gli scarti non li hai calcolati correttamente, e questo mi fa pensare che effettivamente stai usando solo due punti di inquadramento per poi addirittura considerarne alternativamente solo uno. Se così (ma se mi sbaglio, dimmelo), stai commettendo uno svarione.

"Francesco2015 ha scritto:
In linea di massima cosa è meglio?

Quello che suggerisco io (l'ho inserito anche nel mio software) è il concetto di Rango, un parametro che tiene conto contemporaneamente di tre fattori: 1) Variazione di scala; 2) Vettore medio di scarto (la media degli scarti intesi come ipotenusa tra scarto Est e Nord) e 3) Delta scarto minimo-massimo. Quest'ultimo valore ti dice che differenza c'è tra lo scarto minimo e quello massimo tra i punti di inquadramento utilizzati. È importante perché, a parità di Vettore medio di scarto, puoi avere scarti molto vicini tra loro, ma anche scarti molto elevati controbilanciati da scarti molto contenuti. Naturalmente, tra le due situazioni va adottata la prima.

Il Rango, come dicevo, tiene conto di tutti questi tre fattori, per cui i punti di inquadramento che danno il Rango minore sono quelli da utilizzare per la sovrapposizione mappa-rilieo (rototraslazione ai minimi quadrati).

Quanto sopra vale solo come criterio matematico per adottare la soluzione migliore. A monte di questo, vanno ovviamente fatte le opportune valutazioni sul peso dei punti di inquadramento, vale a dire quanto sono affini ai punti del confine da trovare (stessa epoca, stessa stazione o poligonale d'impianto, ecc.). Ma qui il discorso diventerebbe lungo e lo può affrontare solo il tecnico che ha svolto tutte le necessarie indagini.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Francesco2015

Iscritto il:
10 Settembre 2015 alle ore 13:01

Messaggi:
1616

Località

 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2024 alle ore 23:35

Grazie per le risposte.

Sì, mi sono confuso, intendevo la variazione di scala.

I punti di inquadramento sono 3. Però ho un dubbio su un trigonometrico (i due punti che ho battuto distano 6 metri) facendo le due soluzioni ottengo in nord gli stessi risultati (in termini di coordinate di picchettamento in sistema locale intendo) mentre in est una differenza tra le due soluzioni di 4 metri.

Come ho scritto se utilizzo il punto 101a ottengo 1,5 m/km di variazione di scala e scarti sotto i 65 cm.


Se utilizzo il punto 101b ottengo 0,15 m/km di variazione di scala e scarti da 20 cm a 1,10 m.

Saluti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
16 Dicembre 2008

Messaggi:
2028

Località
Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 19 Marzo 2024 alle ore 09:08

"Francesco2015" ha scritto:
Grazie per le risposte.

Sì, mi sono confuso, intendevo la variazione di scala.

I punti di inquadramento sono 3. Però ho un dubbio su un trigonometrico (i due punti che ho battuto distano 6 metri) facendo le due soluzioni ottengo in nord gli stessi risultati (in termini di coordinate di picchettamento in sistema locale intendo) mentre in est una differenza tra le due soluzioni di 4 metri.

Come ho scritto se utilizzo il punto 101a ottengo 1,5 m/km di variazione di scala e scarti sotto i 65 cm.

Se utilizzo il punto 101b ottengo 0,15 m/km di variazione di scala e scarti da 20 cm a 1,10 m.



La differenza di 4 metri in est sul tracciamento è legato proprio al differente punto di "orientamento" del rilievo tra i punti 101a e 101b, che, data la loro distanza di 6 metri (penso che l'oggetto del tuo rilievo - il confine- si trovi quasi vicino a questi due punti) ti ruota per l'appunto il tuo rilievo in est di 4 metri.

Secondo me devi trovare qualche altro punto di dettaglio per capire meglio quale dei due punti 101a o 101b sia da utilizzare, o se entrambi siano proprio da escludere.

Se procedi come stati facendo è come se stessi facendo un "testa o croce" e non va bene.

Saluti.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

kemplen

Iscritto il:
02 Agosto 2018 alle ore 19:32

Messaggi:
1581

Località

 0 -  0 - Inviato: 19 Marzo 2024 alle ore 09:50

Francesco2015, come ti dicevo, è difficile darti un parere se non ci dici esattamente cosa stai facendo.

Dal tuo ultimo post sembrerebbe che hai calcolato l'apertura a terra sui due punti vicini orientandoti sul terzo (trigonometrico?). Se è così, il problema della differenza di 4 metri è quello che ti ha spiegato EFFEGI e, come dice lui, è come lanciare in aria la monetina e accettare il responso: testa o croce.

Nella ricostruzione di un confine da mappa il principio cardine è quello di individuare un congruo numero di punti di inquadramento (cioè punti di mappa tuttora esistenti in loco) posti nelle vicinanze del confine. Solo questa molteplicità di punti di inquadramento ti dà la possibilità di verificare quali sono attendibili (scarti bassi) e quali no (scarti alti), utilizzando per la risoluzione solo i primi.

La valutazione sugli scarti e sulla variazione di scala ha senso solo se parti da questa condizione. Nel tuo caso, i valori che citi per questi due fattori sono completamente aleatori e non hanno alcun senso.

Sei sicuro che non trovi altri punti di inquadramento in zona?

Poi c'è sempre da capire se hai corretto a monte la deformazione della mappa mediante georeferenziazione, perché se non l'hai fatto, stai utilizzando coordinate mappa sbagliate in quanto affette dalla deformazione stessa.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ultime guide:
Tolleranze costruttive e variazioni essenziali (di geoalfa del 01/11/2024 08:10:44)
Se la planimetria non corrisponde cosa succede (di geoalfa del 29/10/2024 12:49:47)
Causali per la presentazione delle pratiche DOCFA (di geoalfa del 25/10/2024 19:33:58)
La superficie catastale (di geoalfa del 16/10/2024 18:05:37)

 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:


 
Amici:

STONEX

Progettazione e produzione di strumenti topografici di alta precisione

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie