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Argomento: Picchettamento di un progetto stradale da 6.5 km.

Autore Risposta

path

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Montevarchi

 0 -  0 - Inviato: 16 Dicembre 2008 alle ore 12:30

"vordcienpion" ha scritto:
Ciao ragazzi vi chiedo gia scusa ma purtroppo non mi son arrivate le notifiche di questo sms....tornando a noi.

L'introduzione in mappa del progetto stradale è stata fatta dal nostro studio. Volevano una cosa molto molto di fretta, perchè erano convinti di riuscire a fare tutto in pochi mesi.

Quindi rilievo al volo, e sovrapposizione il piu' precisa possibile.
Allora, il piano particellare l'ho predisposto io, lavorando su superifici nominali, gia d'accordo con i proprietari che le superfici possono variare.

I capisaldi sono stati messi lungo strada, con delle borchie topografiche , collegate a due igm95. Ho anche le coordinate di questi caposaldi che utilizzero' per orientare il mio gps.

Vi posto anche un immaginde del lavoro che devo fare.

Inoltre ho un altro problemino. La fascia d'esproprio che devo picchettare, è composta per la prima parte da tante piccole linee di lunghezza variabile dai 50 cm al metro e mezzo.

Io ho intezione di mettere i picchetti rispettando fedelmente il disegno. Voi che mi consigliate?

Grazie ragazzi


C'è un detto che le Amministrazioni (a loro vantaggio) dovrebbero iniziare a fare proprio: "Presto e bene non sta bene insieme!"
Comunque, ribadendo le cose dette nel mio precedente post, non mi hai detto se disponi del piano quotato sul quale è stato fatto il progetto e soprattutto se hai la possibilità di misurare dei punti rilevati con il piano quotato sul quale è stato redatto il progetto (spigoli di fabbricato etc).
Manda l'immagine del lavoro, forse posso aiutarti meglio.
ciao

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 16 Dicembre 2008 alle ore 13:42

ciao path...

allora.

Il piano quotato non lo ho...perchè io ho solo il progetto inserito su un aereofotogrammetrico....e qua gia mi puzzava un po...perchè da come ho imparato io sono altamente contrario a redigere progetti su carta.

Appena rientro in studio ti mando l'immagine del progetto da picchettare....mangio un piatto di pasta al volo e sto uscndo..

grazie mille a tutti

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 16 Dicembre 2008 alle ore 14:39

">
Clicca sull'immagine per vederla intera
">[img]http://img338.imageshack.us/img33...

In magenta la lenea di esproprio che devo picchettare
In rosso l'altro lato dela fascia d'esproprio che per il momento tralascio.

tra le due, la strada catastale indicata non corrisponde con la realtà, ma poco importa visto che poi nel futuro verra inglobata tutta in un unica strada.

Grazie mille

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 17 Dicembre 2008 alle ore 17:49

Salve.
ritorno sull'argomento per vedere se qualcuno mi puo dare una dritta.

Ho fatto l'orientamento del gps, tutto perfetto anche la scala finale che mi rappresenta la bontà dello stesso.

Ora pero' mi son accorto che il mio dxf non è georeferito.
Infatti io ho uno stralcio da autocad messo in un punto qualsiasi.Inoltre nella grafica di meridiana , i punti di orientamento sono nella loro giusta posizione mentre il dxf risulta da tutt'altra parte.

Dopo che ho finito l'orientamento, per curiosità ho provato a mettered e 20000 a nord (esempio).

Sapete darmi due dritte su come georeferire il mio dxf?
Considerate che io ho il mio terreno sta all'interno di un triangolo . Dei vertici di questo triangolo conosco le coordinate Gauss - Boaga.
Saluti e Grazie

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 19 Dicembre 2008 alle ore 15:35

Ciao Ragazzi.
Come pensavo ho avuto problemi.

Allora, ho orientato il gps e fin qui tutto ok. Scarti molto molto bassi.

Andato sul posto per fare una verifica, ho notato , come gia immaginavo, che la strada indicata sul dxf rilasciatomi dall'UTE è completamente differente come posizione e come tracciato da quella che si trova nella realtà.

Logicamente, avendo appoggiato la nuova linea d'esproprio a quella fascia stradale (linea magenta), ora il gps "mi guida" in base a quelle coordinate alla posizione della vecchia strada ormani non piu' esistente.

Ora, io pensavo:
1) Il progettista mi dovrebbe dare il suo progetto gia georeferito in modo tale che io riesca a mattere sul terreno i picchetti facendo riferimento alla strada attuale

2) Posso inserire io su un aereofotgrammetrico la fascia d'esproprio, ma non la vedo come una cosa giusta ne tantomeno precisa. Son del parere che i progetti si fanno dopo aver fatto il rilievo e poi ci si debba lavorare sopra.

Attendo consigli.
Salutoni

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cappe_46
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 0 -  0 - Inviato: 19 Dicembre 2008 alle ore 16:50

"vordcienpion" ha scritto:


2) Posso inserire io su un aereofotgrammetrico la fascia d'esproprio, ma non la vedo come una cosa giusta ne tantomeno precisa. Son del parere che i progetti si fanno dopo aver fatto il rilievo e poi ci si debba lavorare sopra.




...infatti la direzione corretta è solamente questa:

RILEVAMENTO-->PROGETTAZIONE-->TRACCIAMENTO

...in particolare i progettisti (quali essi siano) dovrebbero imparare a progettare direttamente SOPRA il rilevamento e quindi, naturalmente, con le stesse coordinate.

...lo stesso dicasi per i tracciatori che dovrebbero "caricare" le coordinate (possibilmente rette) di progetto assieme a quelle di inquadramento nei loro strumenti, decidendo all'ultimo momento dove stazionare per il tracciamento stesso.

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 19 Dicembre 2008 alle ore 17:05

Allora,
Partendo dal presupposto che le carte catastali in dxf georeferite dall'UTE "dovrebbero essere attendibili".

Io sono in possesso dei capisaldi piantati lungo la strada da ampliare con coordinate gauss boaga (le stesse del dxf catastale) .

Ho notato , inserendo in meridiana sia il dxf del catasto che le coordinate dei capisaldi, che queste ultime sono spostate tutte di circa 100 metri dalla loro posizione reale.

Ora, o è errata la planimetria catastale o sono errate le coordinat dei capisaldi che io ho utilizzato per georeferire il gps

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cappe_46
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 0 -  0 - Inviato: 19 Dicembre 2008 alle ore 17:18

"vordcienpion" ha scritto:

Allora,
Partendo dal presupposto che le carte catastali in dxf georeferite dall'UTE "dovrebbero essere attendibili".

Io sono in possesso dei capisaldi piantati lungo la strada da ampliare con coordinate gauss boaga (le stesse del dxf catastale) .

Ho notato , inserendo in meridiana sia il dxf del catasto che le coordinate dei capisaldi, che queste ultime sono spostate tutte di circa 100 metri dalla loro posizione reale.

Ora, o è errata la planimetria catastale o sono errate le coordinat dei capisaldi che io ho utilizzato per georeferire il gps



...senti, so cos'è il GPS (ed ho fatto pure i corsi necessari per usarlo) ma non ce l'ho e quindi non l'ho mai usato.

Tutta questa storia di caposaldi e relativo ambaradan io la risolverei partendo con una normale stazione totale ex centro di un campanile (fiduciale di attendibilità < a 10) orientandomi su almeno due altri (sempre di attendibilità < a 10) e percorrerei con una poligonale il corso della strada per chiudermi con analoghe operazioni in un altro campanile.

Il tutto lo affiderei a PREGEO e quindi farei l'elaborazione. Le mie coordinate rilievo sarebbero quindi pronte ad accogliere qualsiasi ipotesi compresa quella di progetto che, ovviamente dovrò in qualce modo trasformare in coordiante catastali.

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 19 Dicembre 2008 alle ore 17:22

Ciao cappe...
purtroppo questo non è possibile in quanto i tempi sono molto molto molto stretti.


Pensavo, non so se raggiono correttamente, di lavorare in un sistema di coordinate locali.Ma qui bisogna sentire Emanuele, Cinelli tutti i guru etc, compreso tu Cappe mi puoi dare una grossa mano, visto che qua in studio non ho nessuno.

Potrei assegnare al primo chiodo le coordinate nord ed est rispettivamente 0,0.

Calcolare sulla base di queste, le coordinate di tutti gli altri punti.
Orientare il gps e picchettare.

Grazie ragazzi di cuore

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 0 -  0 - Inviato: 20 Dicembre 2008 alle ore 11:11

"vordcienpion" ha scritto:
Ciao cappe...
purtroppo questo non è possibile in quanto i tempi sono molto molto molto stretti.


Pensavo, non so se raggiono correttamente, di lavorare in un sistema di coordinate locali.Ma qui bisogna sentire Emanuele, Cinelli tutti i guru etc, compreso tu Cappe mi puoi dare una grossa mano, visto che qua in studio non ho nessuno.

Potrei assegnare al primo chiodo le coordinate nord ed est rispettivamente 0,0.

Calcolare sulla base di queste, le coordinate di tutti gli altri punti.
Orientare il gps e picchettare.

Grazie ragazzi di cuore



...tutto si può fare ma:

"a mi no me gusta trabajar en coordenades lugareñas"
"a me non piace lavorare in coordinate locali"

semplicemente perche anche le compensazioni necessarie saranno giocoforza "locali" e qui partono le due filosofie (la mia e quella dei "guru").

Io sono intollerante verso quelli che per vari motivi hanno introdotto in mappa misurazioni sbagliate o inesistenti quindi mi riferisco solo ai caposaldi "ufficiali", loro preferiscono mediare e lavorare in locale.

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 20 Dicembre 2008 alle ore 12:19

Ciao cappe.

Il fatto è, che per fare un lavoro decente, si doveva partire in maniera diversa.

E' inutile che scopro adesso che la maggior parte dei capisaldi sono saltati , perche sono stati messi "sapientemente" nel bordo strada, e invece di mettere delle borchie topografiche hanno messo dei chiodi con una rondella.

Quindi il secondo problema. Come mai questa differenza enorme tra il caposaldo e la mappa catastale.
Quale dei due è sbagliato?

Comnque, siccome per il momento ho urgenza di concludere solo questo mappale, per i restanti penso proprio che mi mettero' dei capisaldi io. Mi calcolerò di essi le coordinate gauss boaga, e vedremo che succede.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 21 Dicembre 2008 alle ore 07:34

"vordcienpion" ha scritto:

Allora, il piano particellare l'ho predisposto io, lavorando su superifici nominali, gia d'accordo con i proprietari che le superfici possono variare.




Quì sta l'attenzione di cui ti parlavo nel mio primo post e che ha causato nel tempo vari disastri.
L'espropriato ha diritto al pagamento "immediato" dell'80% della superficie riportata nel piano particellare.
Se nel piano particellare tu pensi, in base a rilievi non perfettamente referenziati, di espropriare mq. 500 di una particella, lui avrà diritto al pagamento "immediato" di mq. 400.
Se poi dopo i frazionamenti saranno 300 si può configurare per il Comune il reato di "danno erariale".
"E' chiaro stu fatto?"....
Ciao
Carlo

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 21 Dicembre 2008 alle ore 08:00

"cappe_46" ha scritto:

...tutto si può fare ma:

"a mi no me gusta trabajar en coordenades lugareñas"
"a me non piace lavorare in coordinate locali"

semplicemente perche anche le compensazioni necessarie saranno giocoforza "locali" e qui partono le due filosofie (la mia e quella dei "guru").

Io sono intollerante verso quelli che per vari motivi hanno introdotto in mappa misurazioni sbagliate o inesistenti quindi mi riferisco solo ai caposaldi "ufficiali", loro preferiscono mediare e lavorare in locale.



Cappe...lletti
Non te la puoi cavare così.
Io non ho mai detto che bisogna riferirsi "sempre" a coordinate locali.
Ogni singolo caso ha una sua storia.
Non mi pare che per le riconfinazioni da mappa di Impianto abbia mai parlato di coordinate locali.
Mentre per quelli da atti di aggiornamento post circolare 2/88 sì.
E ne sono sempre più convinto.
Penso però che ogni singolo caso vada valutato con le sue caratteristiche.
Il mestiere del riconfinatore e di tutti coloro che devono confrontare due sistemi di coordinate diversi è di "valutazione".
E' una cosa che vado ripetendo costantemente nei convegni che faccio.
Valutazione.
Valutare ogni singolo aspetto perché ogni caso è soggettivo.
Riferibile a dei principi ma soggettivo.
L'importante, e lì bisogna fare attenzione, è che in tutti i dati acquisiti e con cui confronteremo il nostro rilievo vi sia omogeneità.
Con grande rispetto
Carlo Cinelli

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 21 Dicembre 2008 alle ore 09:17

Forse non ho letto tutta la sequenza abbastanza attentamente, ma ne ho tratto l'impressione che ci sia un problema di fondo: il Topografo viene spesso messo di fronte al problema REALE di tracciare qualcosa che è stato progettato senza le dovute attenzioni.

La sua coscienza lo spinge a portare avanti il lavoro, affrontando e risolvendo personalmente i problemi che derivano da negligenza altrui. E la cosa è encomiabile, da un punto di vista "morale", ma dev'essere praticata con opportuna prudenza.

Questa si traduce in due importanti avvisi preliminari: al Progettista e al Direttore del Lavori (o del Procedimento).

Il primo dev'essere informato di ogni "interpretazione" del progetto e, a maggior ragione, dell'eventuale variazione.
Il secondo dev'essere pienamente cosciente di come procede la realizzazione, in quanto ne è responsabile.

La tempestiva e ufficiale informazione di quest'ultimo è necessaria per non incorrere in una grave scorrettezza nei suoi confronti, oltre che per tutelarsi.

Se il progettista è già partito per le Maldive senza lasciare recapito al povero Topografo, il Direttore dei Lavori ha il potere di prendere decisioni anche se neppure lui riesce a reperire il fuggiasco.

Fatta questa premessa, in tutti i tracciamenti in cui riscontro problemi di inquadramento (97% abbondante :wink: ) fornisco al responsabile il quadro più completo possibile della situazione, in cui si confronta la teoria (progetto) con la realtà (stato di fatto).

Nel caso di una strada, do per scontato che debba congiungere due punti, ciascuno caratterizzato da una propria situazione di viabilità. Quindi rilevo i due imbocchi e, a grandi linee, il percorso. Evidentemente si tratta di rifare il rilievo su cui avrebbe dovuto essere redatto il progetto; ma se la cosa non è stata fatta al tempo giusto...

Con questi elementi posso anche suggerire la più efficace sovrapposizione del progetto alla realtà, agevolando il compito di chi deve deciere. Ma non mi arrischierei a decidere per lui.

Il costo del rilievo è di molto inferiore a quello del rischio delle contestazioni future.

Leonardo

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 21 Dicembre 2008 alle ore 10:32

Buongiorno grandi.

Come sempre, leggere i vostri consigli è di un utilità unica.

Allora, come consigliava sia Carlo che Leo, son sempre in contatto con il progettista.

Cio che mi lascio' perplesso al momento del primo picchettamento è che a fronte di un orientamento pressochè perfetto, il primo punto che dovevo picchettare mi veniva completamente da un altra parte rispetto a cio che io avevo sulla carta.

Rientrato in studio, mi è venuto il dubbio che i CS messi dal progettista, non fossero perfetti.
Ripeto, misi le coordinate di un cs e risultava spostato di 100 metri rispetto alla sua reale posizione sulla carta catastale georeferita dal catasto.
Da cio l'idea, di lavorare almeno per questo lotto in coordinate locali, sempre che il GPS si orienti correttamente.
Rispondendo a Carlo, penso che il risarcimento dell'80% non sia stato fatto. L'indennità di esproprio verrà liquidata al momento che la strada sarà ultima e collaudata, quando io rilevero' di nuovo tutto il tracciato e la inseriro' in mappa, avendo le particelle definitive e NON basandomi sull'elaborato progettuale.

Che dite?
Son fuoristrada?

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