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Materializzazione di confine con una ipotetica"scarpata |

r_ferraro
Iscritto il:
29 Marzo 2006
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COSENZA
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Salve, avrei un quesito da porvi,premesso che il confine non è materializzato a mio avviso, si mette in dubbio il mio lavoro di riconfinamento (eseguito con procedura di sovrapposizione di mappa all'impianto con lo stato di fatto, in più individuando e successivamente collimando spigoli di fabbricati presenti nella mappa stessa, ovviamente la linea di confine non è stata mai variata dall'origine) con un presunto confine naturale quale una scarpata. Ora, secondo voi, una scarpata può essere attendibile, se ha una differenza di livello di max 80cm ed è composta solo da terreno, senza nessun tipo di sostegno di vecchia fattura, tipo muro di pietra a secco o roba simile?? (a me sembra più che altro riporto di terreno) Spero di esser stato abbastanza sintetico e chiaro.:roll: Grazie anticipatamente
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Risposta |

geoermann
(GURU)
Iscritto il:
17 Ottobre 2008
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94
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(VA)
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Non si può dire con certezza, prioritariamente occorre fare una valutazione del contesto e della morfologia del terreno prendendo in considerazione le testimonianze locali. Nella mia esperienza ho visto prevalentemente linee di confine coincidenti - in linea di massima - con il piede della scarpata (morena), in alcuni rari casi con la sommità. Dico in linea di massima perchè la scarpata, se non contenuta da un manufatto, è soggetta nel tempo allo scivolamento verso il basso nell'ordine di diversi decimetri.
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talismatico
Iscritto il:
08 Luglio 2007
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lu Sule, lu Mare, lu Ientu
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Salve! Secondo me non si può prescindere del tutto dallo stato di fatto. Ad esempio occorrerebbe valutare anche l'azione possessoria se ultraventennale e qualora la differenza di quota di cm. 80 ha stabilito una precisa indipendenza tra i due fondi. Mi spiego meglio. Se la scarpata così come stà oggi è nella stessa identica situazione di 20 anni fà, ed i due proprietari hanno coltivato ciascuno per i fatti suoi il proprio terrazzamento senza lamentarsi di alcunchè, il confine di fatto è la scarpata, anche se questa non corrisponde con la linea d'impianto. Saluti! gAR
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r_ferraro
Iscritto il:
29 Marzo 2006
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114
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COSENZA
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Sono d'accordo in pieno, la situazione purtroppo è più particolareggiata, il fondo in questione (superiore alla "scarpata")è stato tenuto in possesso ipotetico (non è mai stato usocapito) da più di 20 anni fino a pochi mesi fa, quando il possessore decide di chiudere il fondo recintandolo globalmente, li spunta il proprietario del fondo preso in possesso, partendo con una azione legale di occupazione di suolo privato. Io, da parte del committente, sono stato incaricato di ristabilire la dividente catastale che non è mai stata materializzata in precedenza. lo stato di fatto è tale come vi ho descritto in precedenza, dalle testimonianze fornite, ovviamente contradittorie con la controparte, nel fondo in questione circa 20anni fa è stato riportato del terreno, creando questa benedetta scarpata. Secondo voi come posso regolarmi?
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