Carissimi utenti di Geolive,
preciso subito che, con questa lunga lettera, mi rivolgo a quelli di voi che hanno seguito questo topic senza intervenire. I pochi che invece sono intervenuti stiano quindi certi che, se anche replicheranno a questo mio post (e lo faranno, statene certi), non avranno mie contro repliche.
Come avrete notato, ho fatto passare qualche giorno prima di tornare qui perché prevedevo che la discussione si sarebbe smorzata, come di fatto è successo. Lo prevedevo perché, quando in un dibattito tecnico non si scende nei dettagli con dati oggettivi ma si rimane alle sole opinioni, la discussione perde di significato nel momento in cui chi vi partecipa si uniforma all’opinione prevalente. Infatti, finché c’ero io (e, in parte, Roberto Bertozzi con il suo unico post), a sostenere una tesi diversa, il dibattito è proseguito, quando sono rimasti solo i 4-5 “allineati” … la musica è finita.
Lo ritengo un peccato, perché la variazione di scala è da sempre uno snodo difficile da capire e, come tale, ostico anche ai fini della decisione se applicarla o meno. Come avrete visto, i 4-5 che, oltre al sottoscritto, sono intervenuti in questo topic sono concordi nel dire che non va applicata, arrivando ad affermare che si tratta una
cagata pazzesca e di un
algoritmo idiota.
Io ed alcuni altri colleghi “dell’altro forum” riteniamo invece che la questione vada analizzata molto attentamente mediante prove ed indagini concrete, cioè con le uniche azioni che possono dare una risposta oggettiva all’interrogativo se e quando la variazione di scala debba essere o meno applicata.
Come vi sarete resi conto, continuare il dibattito in questo topic di Geolive non ha più alcun senso per me perché, per i motivi che dirò più avanti, la discussione viene costantemente deviata sullo scontro personale (al quale io, sbagliando, non mi sottraggo) perdendo quindi la consistenza tecnica e tramutandosi nella solita cagnara.
A quelli di voi che rimangono interessati alla questione tecnica, suggerisco due interessantissime analisi svolte (“sull’altro forum”) da Roberto Bertozzi e Sergio Ivaldi.
Roberto Bertozzi propone la seguente soluzione: 1) escludere dal fattore di scala l’oggetto del rilievo (confine) sostituendolo con un suo punto identificativo (esempio il baricentro); 2) assoggettare i punti di inquadramento e il punto sostitutivo alla variazione di scala; 3) collocare i punti dell’oggetto del rilievo in maniera rigida a partire dal punto sostitutivo.
Sergio Ivaldi ha pubblicato un esperimento svolto su un suo lavoro di riconfinazione nel quale aveva a disposizione un elevato numero di punti di inquadramento dei quali alcuni sono gli spigoli di un grande fabbricato d’impianto ubicato nei pressi del confine. Disponendo comunque di sufficienti punti di inquadramento intorno al confine, ha considerato quest’ultimo fabbricato come se fosse il confine da determinare e ne ha calcolato le coordinate di tracciamento nei due casi: con e senza variazione di scala. Essendo che, in realtà, il fabbricato è esistente ed è stato rilevato, Sergio ha poi analizzato le discordanze in entrambi i casi. Lascio a voi intuire quanto sia interessante la valutazione dei risultati di questo lavoro.
Passo ora, ma a malincuore, agli aspetti personalistici di cui accennavo sopra che rovinano le discussioni come questa qui su Geolive. Parto da questa affermazione:
"carlocinelli" ha scritto:
Nonostante ciò, quasi 9.000 letture su questo forum e 330 sull'altro. Almeno su questo i numeri parlano chiaro e la cosa gli cuoce non da poco.
Basta questa sola frase per capire come lo “spirito” sia quello del discredito dell’interlocutore e non tanto quello di restare sul tema tecnico. Ma siccome si parla di numeri (ai quali sono affezionato) desidero dire la mia in proposito spiegando perché, analizzandoli, la cosa non mi “cuoce” per niente.
Paragonare Geolive “all’altro forum” è come far correre i 100 metri a un ventenne in gara con un neonato. Geolive ha più di 20 anni di vita, “l’altro forum” ha appena compiuto il suo 1° anno di vita. Ci mancherebbe solo che i due siti avessero le stesse performance.
Poi qui si dà rilevanza alle “letture”: 9.000 contro 330. Ma voi pensate che siano le “letture” l’indice culturale di un forum? Guardiamo quanti sono intervenuti nella discussione, sono 4-5 qui e 4-5 anche “nell’altro forum”. Questo significa che, in realtà, solo questi sono interessati al tema tecnico. Tutti gli altri che leggono silenti perché lo fanno? Risposta: qui su Geolive molti lo fanno perché la discussione diventa un litigio e, come si sa, alla gente piace vedere le baruffe da pollaio (altrimenti non esisterebbero né la boxe né le scommesse sui galli che si azzuffano). “Sull’altro forum” il dibattito resta esclusivamente sul tecnico ed è quindi molto meno attraente per chi non ne è interessato. Infine, sarebbe anche da valutare quanto sia io stesso a contribuire alle “letture”. Ho notato infatti che dopo ogni mio post il numero si impenna, anche se magari è solo per l’aspettativa del “pollaio”.
Termino con l’accusa di “Troll” che mi viene mossa sempre dall’autore della frase di cui sopra, secondo il quale sarei io, e soltanto io, la causa della deriva personalistica delle discussioni tecniche alle quali intervengo. Riporto quindi alcune frasi che quetso autorevole "Moralista" mi ha rivolto:
"carlocinelli" ha scritto:
il tuo Andrà tutto bene ci ha portato in dote diverse decine di migliaia di morti.
"carlocinelli" ha scritto:
Sei veramente uomo di scarsa intelligenza per non capire, con i tuoi comportamenti, i danni che stai facendo a questa materia e a tutto il resto
"carlocinelli" ha scritto:
Veniamo al quesito e vediamo se il tuo unico neurone si accende:
"carlocinelli" ha scritto:
esempio risibile nella sua costruzione, teorico e banale come quasi tutti i tuoi pensieri, caro Rototraslatore
"carlocinelli" ha scritto:
in quei casi che dici tu, Trilaterale, cazzi e mazzi
Lascio a voi valutare da che pulpito viene la predica al “Troll”.
Buone Vacanze.
geom. Gianni Rossi
Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova
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