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Argomento: Dalla Mappa Catastale al GPS
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kemplen
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Ciao Notrami, "Notrami" ha scritto: Ormai con l'utilizzo del GPS abbiamo pressochè perso il controllo di ciò che rileva la macchina. Ci dobbiamo infatti fidare dell'ubicazione dei punti che ci rende un sistema di calcolo a noi inaccessibile, a meno che non si torni il giorno dopo a verificare i punti già rilevati! No, ti sbagli non è così. Il controllo lo hanno perso quei geometri che non volgiono più studiare, cioè la stragrande maggioranza. È evidente che se usi una nuova tecnologia devi conoscerne le basi teoriche e l'implementazione. Finché si trattava di usare una stazione totale che misura angoli e distanze, quello che si era studiato a scuola di geometra poteva anche bastare. Con il GPS la topografia è radicalmente cambiata, da euclidea "piana" a "planetaria". Due mondi completamente diversi. Io conosco una marea di tecnici che hanno una strumentazione GPS di primo livello, ma se solo gli chiedi la differenza tra misure di codice e misure di fase oppure come si risolve l'ambiguità di fase, non capiscono nemmeno di cosa stai parlando. "Notrami" ha scritto: Personalmente penso anche che con queste nuove tecnologie, il mestiere del topografo stia diventando per così dire "commerciale"... Hai ragione ma, come dicevo, questo accade solo per quei tecnici che non vogliono più studiare e che quindi utilizzano la strumentazione "alla cieca" ( da mona diciamo qui nel Veneto), senza avere nessuna consapevolezza della validità del rilievo che eseguono. "Notrami" ha scritto: ... in quanto non sono indispensabili tutte quelle competenze di base che servirebbero per poter eseguire un rilievo celerimetrico classico: Senza offesa, Notrami, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Stai dicendo che mentre in un rilievo celerimetrico classico sono necessarie una serie di "competenze di base", in un rilievo GPS invece di "competenze di base" non ne servono perché "fa tutto la macchina". Allucinante. Ma sia chiaro, non te ne faccio una colpa a te personalmente. Come dicevo, c'è la stragrande maggioranza dei geometri italiani che la pensa esattamente così. Siamo allo stravolgimento totale della logica. Se passi alla tecnologia GPS dovresti dapprima farti un "mazzo tanto" a studiarne le basi e l'implementazione, mentre tu dici che ... "Notrami" ha scritto: ... è sufficiente stare attenti alla prima spiegazione che il venditore ci dà riguardo al funzionamento del software, che chiunque è potenzialmente capace di effettuare un rilievo topografico "di precisione". No, con la sola spiegazione del venditore, chiunque è capace a fare rilievi senza avere la benché minima cognizione di causa su ciò che fa. Il che e un tantino diverso dall'essere "capaci di effettuare un rilievo topografico di precisione". Credimi. Vedi, Notrami, in questi mesi io e molti altri geometri stiamo seguendo il corso "Geodesia e Cartografia per Geometri" tenuto dai Prof. Maseroli e Surace. Sono ben 24 lezioni di 3 ore (con relativo materiale didattico), di cui circa la metà è stata dedicata allo studio della tecnologia GPS, con lezioni tostissime a livello praticamente universitario. Ecco, corsi come questo bisogna fare se non vuoi essere il classico mona che preme i tasti di un controller senza capire quello che c'è dietro. Purtroppo la percentuale dei geometri che affrontano questa sfida è da prefisso telefonico. Ma è un bene per loro, perché saranno quelli che, a gioco lungo, vinceranno la partita. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: kemplen81@gmail.com
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geocinel
Carlo Cinelli
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"Roby64" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Francé.....mannaggia. Qualcuno ci stava già pensando all'App. Ciao Carlo Perchè non pensarci se dovesse migliorare la velocità del lavoro con pari qualità? Cordialità. Pensiamoci Cordialmente Carlo Cinelli
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Oggi ho voglia di spellingare un po' anch'io "kemplen" ha scritto: Come mai non scrive direttamente il tuo amico? Ha problemi con l'uso delle dita? No....per fortuna. E' solo che non è iscritto al forum e non si vuole iscrivere. "kemplen" ha scritto: Mi dispiace, ma a queste pagliacciate da asilo infantile non rispondo più. Se lo facessi, dovrei rispondere per le rime e ne uscirebbe la solita cagnara, quindi lascio perdere. Sono certo che gli altri che leggono capiranno. Sia lodato Gesù Cristo. Ha capito. Meglio tardi che mai "kemplen" ha scritto: "geocinel" ha scritto: ...qual'è l'Ente Certificatore che ne COMPROVA la validità? Ti ringrazio fin da ora se mi vorrai dare una risposta. Ho riflettuto e ragionto a lungo su questo tema della certificazione dei software ("app" incluse) che trattano attività topografiche, ed avrei quindi una risposta molto approfondita da dare. Lo sai che anch'io sarei per Certificare. Non solo gli algoritmi però. Tutto. Anche i corsi di formazione. Chi non ha comprovata esperienza e capacità (tutte e due) non può parlare di cose che non ha mai praticato. Che ne pensi? Altrimenti si COMPROVA solo ciò che ci fa comodo. Ma vedrai che non verremo soddisfatti né tu e né io. Questo nostro è il paese dei contaballe. Tutto......da nord a sud. Anche nella tua nobile città c'è stato un evento molto curioso e significativo: www.vicenzatoday.it/cronaca/bassano-geom... Cordialmente Carlo Cinelli
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Notrami
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Ciao kemplen, mi sembra che nonostante alcune tue manifestazioni di stupore alla fin dei conti non la pensiamo in modo totalmente diverso! Ciò che intendevo nel mio post alludeva al fatto che con la vecchia e cara stazione totale, con la quale io sono nato, per poter fare un rilievo erano INDISPENSABILI svariate nozioni teoriche e pratiche, in mancanza delle quali il tuo bel teodolite elettronico lo potevi usare solo come cannocchiale. Oggi invece con un’antenna GPS, un palmare ed un software adeguato, chiunque abbia dimestichezza con un tablet android può misurare con precisione qualsiasi punto, anche ignorando qualsiasi base di trigonometria. E ribadisco che cosa diversa è saper utilizzare tale rilievo. Volente o nolente per conoscere la posizione di un punto ci dobbiamo fidare dei calcoli che fa il sistema con le sue approssimazioni. E’ come se mi dicessi che prima di utilizzare un qualsiasi software è indispensabile conoscerne il linguaggio di programmazione! Per il resto sono pienamente d’accordo sul fatto che le basi teoriche sono importantissime e non sono mai abbastanza.
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samsung
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"Notrami" ha scritto: Oggi invece con unantenna GPS, un palmare ed un software adeguato, chiunque abbia dimestichezza con un tablet android può misurare con precisione qualsiasi punto Permettimi di dissentire. Il GPS rimane uno strumento, bisogna conoscerlo bene per usarlo senza fare danni, come col teodolite e la stadia, anzi è piuttosto infingardo.
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robeci
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Leonardo da Vinci diceva : "Questo per esperienza è provato, che chi non si fida mai sarà ingannato". Però so bene se Leonardo si intendeva anche di riconfinazioni, gps, teodoliti e diavolerie del genere....
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Notrami
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"samsung" ha scritto: "Notrami" ha scritto: Oggi invece con un’antenna GPS, un palmare ed un software adeguato, chiunque abbia dimestichezza con un tablet android può misurare con precisione qualsiasi punto Permettimi di dissentire. Il GPS rimane uno strumento, bisogna conoscerlo bene per usarlo senza fare danni, come col teodolite e la stadia, anzi è piuttosto infingardo. Non hai afferrato il mio ragionamento. Ho sempre parlato di possibilità di effettuare un rilievo non di sua applicazione in riconfinamenti o altro. Con il GPS è possibile rilevare anche senza particolari competenze in quanto il "grosso" del lavoro lo svolge i software. Dato che hai tirato in ballo i vari strumenti cercherò di essere più chiaro con un esempio: devo misurare la distanza tra due punti non visibili tra di loro e non ho nessuna competenza topografica. Con teodolite e stadia se mi va bene faccio stazione e riesco a inquadrare i punti ma delle letture sull'asta graduata non so che farmene. Con la stazione totale potrei anche riuscire a rilevare angolo e distanza, ma se non so mettere "in bolla" le misure saranno sbagliate. Con il GPS, basta che sappia come funziona la app...
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robeci
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"Notrami" ha scritto: "samsung" ha scritto: "Notrami" ha scritto: Oggi invece con unantenna GPS, un palmare ed un software adeguato, chiunque abbia dimestichezza con un tablet android può misurare con precisione qualsiasi punto Permettimi di dissentire. Il GPS rimane uno strumento, bisogna conoscerlo bene per usarlo senza fare danni, come col teodolite e la stadia, anzi è piuttosto infingardo. Non hai afferrato il mio ragionamento. Ho sempre parlato di possibilità di effettuare un rilievo non di sua applicazione in riconfinamenti o altro. Con il GPS è possibile rilevare anche senza particolari competenze in quanto il "grosso" del lavoro lo svolge i software. Dato che hai tirato in ballo i vari strumenti cercherò di essere più chiaro con un esempio: devo misurare la distanza tra due punti non visibili tra di loro e non ho nessuna competenza topografica. Con teodolite e stadia se mi va bene faccio stazione e riesco a inquadrare i punti ma delle letture sull'asta graduata non so che farmene. Con la stazione totale potrei anche riuscire a rilevare angolo e distanza, ma se non so mettere "in bolla" le misure saranno sbagliate. Con il GPS, basta che sappia come funziona la app... Però devi stare molto attento a come è stata settata la app ed in quali condizioni sta misurando il gps, perchè ho visto errori clamorosi fatti da persone che si limitavano a controllare se il led del gps era blu anzichè rosso. La tecnologia ha la sua importanza ma va saputa usare ed utilizzare nei modi adeguati. Se ad esempio devi mettere un confine che sta a 3 mt da una casa è inutile utilizzare il "satellitare" perchè è più preciso, ma è molto più facile ed appropriato utilizzare una rotella metrica.
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geocinel
Carlo Cinelli
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Secondo me state dicendo tutti la stessa cosa mettendo in risalto aspetti diversi. E' fuor di dubbio che per un uso corretto di una strumentazione "infingarda" (termine correttissimo a mio parere) come il GPS ci sia bisogno di conoscerlo, come dicono giustamente kemplen, samsung e robeci. E' altrettanto fuor di dubbio quello che dice Notrami e cioè che le strumentazioni attuali sono più fruibili a un palcoscenico più ampio, con tutti gli annessi e connessi. Un po' come tutta la tecnologia attuale, ti da la sensazione che sia semplice ma è lei che comanda e che ti porta dove vuole.............in maniera infingarda. Cordialmente Carlo Cinelli
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geoalfa
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"geocinel" ha scritto: ...... Questo nostro è il paese dei contaballe. Tutto......da nord a sud. Anche nella tua nobile città c'è stato un evento molto curioso e significativo: www.vicenzatoday.it/cronaca/bassano-geom... Cordialmente Carlo Cinelli Carlo, chissà se il geometra-ginecologo quando visitava le signore Bassanesi usava il GPS o il teodolite? Cordialità Gianni detto geoalfa
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geocinel
Carlo Cinelli
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"geoalfa" ha scritto: Carlo, chissà se il geometra-ginecologo quando visitava le signore Bassanesi usava il GPS o il teodolite? Cordialità Gianni detto geoalfa Gianni Secondo me usava la canna-metrica telescopica per misurare le altezze (o le profondità?). Cordialmente Carlo Cinelli
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orestevidal
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Lainate MI
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Ho letto solo in parte quindi mi scuso se vado fuori tema. Considero che qualsiasi tipo di Strumento Topografico è tale per definizione. La differenza vera la fa chi lo utilizza. Mai delegare la propria professionalità di Topografo allo Strumento Topografico. Conoscere profondamente lo Strumento Topografico e le Sue potenzialità deve essere, secondo me, sicuramente parte fondamentale del bagaglio culturale del Topografo. Cordiali saluti. Geom. Oreste Vidal vidaLaser
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Nelle varie discussioni si parla di riconfinazioni dove sembrerebbe che un solo tecnico esegue le operazioni per conto di tutte le parti confinanti. Quando però ogni proprietario si avvale di un tecnico proprio e quindi ogni tecnico apporra i suoi picchetti tale che abbia inizio una trattativa in modo da poter accordarsi sulla definiiva ubicazione del confine, allora sono dolori. Se poi il tecnico della contro parte, come più di una volta a me capitato, in genere con ingegneri ed architetti, ti porta a conoscenza delle modalità da lui eseguite per la individuazione delle linee oggetto di riconfinazione, esibendo una bella mappa wegis stampata su plotter, insistendo sulla validita del suo operato, solo per puro rispetto delle parti intervenute non ho inveito contro il collega invocando la famosa parola rispolverata anni fa da Beppe Grillo nei suoi comizi.
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kemplen
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"geocinel" ha scritto: Lo sai che anch'io sarei per Certificare. Non solo gli algoritmi però. Tutto. Anche i corsi di formazione. Chi non ha comprovata esperienza e capacità (tutte e due) non può parlare di cose che non ha mai praticato. Sono d'accordo. Infatti, personalmente io tengo corsi sulla materia della quale mi occupo da una vita, e cioè gli algoritmi di calcolo risolutivi delle riconfinazioni. In realtà non sono a digiuno nemmeno degli aspetti operativi, per averli affrontati ad inizio carriera affiancando uno dei più esperti riconfinatori della mia zona di residenza, e anche successivamente per aver seguito molti casi di utenti dei miei software, alcuni anche nelle operazioni in campo, cosa che sto facendo anche ultimamente, sia su alcuni casi che presentiamo ai corsi, sia su un mio caso molto spinoso qui vicino a Bassano. Tuttavia, proprio perché gli aspetti operativi non costituiscono la mia maggiore competenza, ai corsi sui casi di riconfinazione mi affiancano due geometri che vantano invece una grande esperienza in materia: Corrado Brindani (Reggio Emilia) e Sergio Ivaldi (Alessandria). Certo, tu li hai definiti uno "zoticone" (Corrado) e l'altro "scrorretto" (Sergio), ricordi? Ma ti posso assicurare che per quanto riguarda incarichi di riconfinamenti hanno un'esperienza pari alla tua. Poi ci può anche stare che uno "sconfini" su un terreno che non è propriamente il suo, l'importante è che tale sconfinamento rimanga entro limiti accettabili. Prendiamo te, ad esempio. Nei tanti convegni, corsi e seminari che abbiamo tenuto insieme in giro per l'Italia, presentavi questa slide in cui parlavi di ellissi d'errore ( relativi semiassi) riferiti ai punti del confine: Clicca sull'immagine per vederla intera Ora, in topografia, l'ellisse d'errore è un'entità che riguarda un rilievo composto da misurazioni ridondanti e non c'entra invece assolutamente nulla con i punti del confine, che sono viceversa ricavati dalla mappa e semplicemente tracciati sul terreno soltanto a valle del processo risolutivo. Come tali, i punti del confine possono certamente essere tracciati in posizione scorretta per effetto di un'errata ricostruzione delle proceure a monte che ne hanno determinato la posizione, ma non hanno alcun ellisse d'errore. Tuttavia ritengo che questa tua slide, pur con l'utilizzo improprio del termine "ellisse d'errore" riferito ai punti di confine (con tanto di relative immagini) faceva comunque capire bene ciò che volevi dire; anche se, come detto sopra, ti eri spinto ad utilizzare concetti (l'ellisse d'errore, appunto) appartenenti ad un ambito tecnico sul quale non avevi (non hai?) il massimo della competenza. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: kemplen81@gmail.com
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geocinel
Carlo Cinelli
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"kemplen" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Lo sai che anch'io sarei per Certificare. Non solo gli algoritmi però. Tutto. Anche i corsi di formazione. Chi non ha comprovata esperienza e capacità (tutte e due) non può parlare di cose che non ha mai praticato. Sono d'accordo. Infatti, personalmente io tengo corsi sulla materia della quale mi occupo da una vita, e cioè gli algoritmi di calcolo risolutivi delle riconfinazioni. In realtà non sono a digiuno nemmeno degli aspetti operativi, per averli affrontati ad inizio carriera affiancando uno dei più esperti riconfinatori della mia zona di residenza, e anche successivamente per aver seguito molti casi di utenti dei miei software, alcuni anche nelle operazioni in campo, cosa che sto facendo anche ultimamente, sia su alcuni casi che presentiamo ai corsi, sia su un mio caso molto spinoso qui vicino a Bassano. Tuttavia, proprio perché gli aspetti operativi non costituiscono la mia maggiore competenza, ai corsi sui casi di riconfinazione mi affiancano due geometri che vantano invece una grande esperienza in materia: Corrado Brindani (Reggio Emilia) e Sergio Ivaldi (Alessandria). Certo, tu li hai definiti uno "zoticone" (Corrado) e l'altro "scrorretto" (Sergio), ricordi? Ma ti posso assicurare che per quanto riguarda incarichi di riconfinamenti hanno un'esperienza pari alla tua. Poi ci può anche stare che uno "sconfini" su un terreno che non è propriamente il suo, l'importante è che tale sconfinamento rimanga entro limiti accettabili. Prendiamo te, ad esempio. Nei tanti convegni, corsi e seminari che abbiamo tenuto insieme in giro per l'Italia, presentavi questa slide in cui parlavi di ellissi d'errore ( relativi semiassi) riferiti ai punti del confine: Clicca sull'immagine per vederla intera Ora, in topografia, l'ellisse d'errore è un'entità che riguarda un rilievo composto da misurazioni ridondanti e non c'entra invece assolutamente nulla con i punti del confine, che sono viceversa ricavati dalla mappa e semplicemente tracciati sul terreno soltanto a valle del processo risolutivo. Come tali, i punti del confine possono certamente essere tracciati in posizione scorretta per effetto di un'errata ricostruzione delle proceure a monte che ne hanno determinato la posizione, ma non hanno alcun ellisse d'errore. Tuttavia ritengo che questa tua slide, pur con l'utilizzo improprio del termine "ellisse d'errore" riferito ai punti di confine (con tanto di relative immagini) faceva comunque capire bene ciò che volevi dire; anche se, come detto sopra, ti eri spinto ad utilizzare concetti (l'ellisse d'errore, appunto) appartenenti ad un ambito tecnico sul quale non avevi (non hai?) il massimo della competenza. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: kemplen81@gmail.com Lo sai che mi stavo preoccupando..........davvero. Diversi giorni che non ti facevi vedere e non capivo dove fossi andato a finire. Ora lo so. Eri andato a rivedere se fra tutte le mie slide (qualche centinaio) di cui sei ancora in possesso ci fosse qualche minima scivolata. E dopo vari giorni sei tornato trionfante. Hai scritto addirittura un pezzo correggendolo ben 20 volte. Ostrega. Ma, nonostante non mi hai convinto in quanto un ellisse non si crea solamente da misure ridondanti (perchè non l'hai detto mentre presentavo la slide? Eri presente anche tu oppure le ultime lezioni di Surace-Maseroli ti hanno erudito a questo punto?), ti lancio una sfida: io non parlerò più di ellisse di errore se tu non parlerai più di riconfinazioni dove di scivoloni ne hai commessi molti più di 1. Cordialmente Carlo Cinelli
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