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Argomento: ctu verifica confini

Autore Risposta

gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 21 Febbraio 2012 alle ore 19:00

Carlo,
hai perfettamente ragione, però io condivido soprattutto lo spirito di questo tuo intervento e ne ho applicato il principio a questo post.

"geocinel" ha scritto:
....Paolo
Quando ho personalizzato le mie relazioni con considerazioni e valutazioni che ritenevo opportune, non sono mai state gradite.
Io penso, dopo queste esperienze, che il CTU debba essere il più asettico possibile, limitandosi a rispondere ai quesiti e ricordandosi di aver giurato di riportare al giudice la verità.
Chiaramente facendo le dovute premesse tecniche, anch'esse però del tutto asettiche.
Poi sarà il giudice (peritus peritorum) a fare la sentenza o a disporre ulteriori verifiche o integrazioni.
Il resto è del diavolo.
Ciao
Carlo



Saluti :wink:

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tony240588
tony88

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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 09:44

Ma scusate,
"I rilievi e le mie conclusioni hanno stabilito che il confine catastale è spostato di soli 8 cm."
Vuol dire che lei ha gia la sicurezza che il confine abbia questa traslazione!
Sarebbe stato inutile descrivere la procedura che ha utilizzato per riconfinare, probabilmente i punti di appoggio e i confini sono identificati con precisione millimetrica (es. borchie su roccia, croce scolpita ecc..) per cui non ci si deve stupire per una precisione di 8 cm;
Inoltre, ho sentito dire che sarebbe "denunciare 8 cm sarebbe alimentare liti inutili"...ma scusate, se noi riscontriamo tale differenza perche' dobbiamo assumerci la responsabilità che compete a proprietari, giudici, avvocati, di dire che tale differenza è irrisoria?
E se il confinante dovesse aver un tecnico di parte, o chiedere l'incarico di un altro c.t.u. che riscontra le medesime differenze tenute nascoste da noi e le evidenzia?
Bella figura...
Cordialmente

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pistolpeet

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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 13:43

quoto svsk8 ed il buon Cinelli.

Saluti

Pistolpeet

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 15:24

Io faccio salti di gioia quando son vicino il giusto punto di 40 cm. figuriamoci a 8 cm. che goduria!
D'altro canto sarei anche preoccupato, perchè pochi saranno i colleghi che sosterrebbero tale precisione chirurgica. Possibile che un pool di almeno tre tecnici CTU e 2 CTP sono convenuti a tale risultato?

Saluti chirurgici.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 15:41

"totonno" ha scritto:
Io faccio salti di gioia quando son vicino il giusto punto di 40 cm. figuriamoci a 8 cm. che goduria!
D'altro canto sarei anche preoccupato, perchè pochi saranno i colleghi che sosterrebbero tale precisione chirurgica. Possibile che un pool di almeno tre tecnici CTU e 2 CTP sono convenuti a tale risultato?

Saluti chirurgici.



Antonio

Mi sembra che tu faccia orecchi da mercante.
Nelle riconfinazioni e più specificatamente nella ricostruzione di linee non si può generalizzare.
E tu stai generalizzando.
E' ovvio che se sto ricostruendo una linea grafica dall'Impianto va bene il concetto che hai espresso quì sopra.
Ma se sto ricostruendo una linea di aggiornamento relativa ad un tipo che aveva delle misure 0,00 (spigolo fabbricato), 12,30 (linea dividente), 42,32 (spigolo fabbricato) e rimisuro trovando 0,00, 12,38, 42,32 ho l'obbligo di evidenziare la differenza.
Tu che faresti?
Diresti che è tutto Ok?

Ciao
Carlo Cinelli

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ALEMARO

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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 16:00

Finalmente mi pare centrato l'obiettivo.......
è tutta questione di genesi della dividente...
se nel mod 51 (o altro supporto), vi sono misure ben chiare è a quelle che bisogna attenersi, considerando poi che non sappiamo il metodo utilizzato da streghetta, nè che tipo di elaborati avesse a disposizione, rischiamo di sparare alla cieca e non rispondere a quello che streghetta ha chiesto.
Concordo con il fatto che il CTU deve rispondere al quesito punto e basta, le considerazioni personali pssono servire agli avvocati di parte soccombente per invalidare la perizia, ed è molto percoloso anche per il CTU stesso. Immaginate se questi 8 cm fossero la distanza minore tra due fabbricati che devono stare a 10 metri di distanza uno dsall'altro.... voglio vedere la confusione che viene fuori...

concludo ricordando uno dei motti di questo forum: una buona riconfinazione è sempre figlia di una buona confinazione...
saluti/e a tutti

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svsk8

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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 17:44

"geocinel" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
Io faccio salti di gioia quando son vicino il giusto punto di 40 cm. figuriamoci a 8 cm. che goduria!
D'altro canto sarei anche preoccupato, perchè pochi saranno i colleghi che sosterrebbero tale precisione chirurgica. Possibile che un pool di almeno tre tecnici CTU e 2 CTP sono convenuti a tale risultato?

Saluti chirurgici.



Antonio

Mi sembra che tu faccia orecchi da mercante.
Nelle riconfinazioni e più specificatamente nella ricostruzione di linee non si può generalizzare.
E tu stai generalizzando.
E' ovvio che se sto ricostruendo una linea grafica dall'Impianto va bene il concetto che hai espresso quì sopra.
Ma se sto ricostruendo una linea di aggiornamento relativa ad un tipo che aveva delle misure 0,00 (spigolo fabbricato), 12,30 (linea dividente), 42,32 (spigolo fabbricato) e rimisuro trovando 0,00, 12,38, 42,32 ho l'obbligo di evidenziare la differenza.
Tu che faresti?
Diresti che è tutto Ok?

Ciao
Carlo Cinelli



Sono d'accordo con quanto detto, però vorrei aggiungere che:
- se una misura, ad es. di 20,00 ml, viene rilevata con rotella metrica da 10 operatori diversi (tutti attentissimi e preparati) otterremmo sicuramente misure tutte diverse che variano presumibilmente da 19,95 ml a 20,05 ml a seconda anche del luogo in cui ci troviamo, accidentato, ondulato, piano, ect; una rotella metrica non perfettamente orizzontale comporta notevoli errori.
- se stiamo rilevando con Stazione totale ed abbiamo un canneggiatore che non è molto attento potremmo avere misure prese con aste fuori bolla oppure con prisma un pò ruotato, oppure può capitare che una recinzione viene battuta in asse o nello spigolo e ciò non viene correttamente indicato nel libretto di campagna.
In sintesi, anche con rilievi eseguiti con molta cura, le variabili che entrano in gioco sono molte e prima di affermare che c'è uno sconfinamento di 8 cm bisogna essere certi.

saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 17:54

"svsk8" ha scritto:

Sono d'accordo con quanto detto, però vorrei aggiungere che:
- se una misura, ad es. di 20,00 ml, viene rilevata con rotella metrica da 10 operatori diversi (tutti attentissimi e preparati) otterremmo sicuramente misure tutte diverse che variano presumibilmente da 19,95 ml a 20,05 ml a seconda anche del luogo in cui ci troviamo, accidentato, ondulato, piano, ect; una rotella metrica non perfettamente orizzontale comporta notevoli errori.
- se stiamo rilevando con Stazione totale ed abbiamo un canneggiatore che non è molto attento potremmo avere misure prese con aste fuori bolla oppure con prisma un pò ruotato, oppure può capitare che una recinzione viene battuta in asse o nello spigolo e ciò non viene correttamente indicato nel libretto di campagna.
In sintesi, anche con rilievi eseguiti con molta cura, le variabili che entrano in gioco sono molte e prima di affermare che c'è uno sconfinamento di 8 cm bisogna essere certi.

saluti



Nei post precedenti, rispondendo a Luisa, avevo premesso che le risultanze sui punti di appoggio dovevano essere rigorose e inequivocabili.
Quindi condivido ciò che tu dici ad eccezione di una cosa.
Se due "Geometri" prendono la stessa misura con la rotella metrica la differenza su 20 metri può essere di 1 cm.
Se è di 5 uno dei due non è un Geometra ma qualcos'altro.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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svsk8

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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 18:56

"geocinel" ha scritto:
"svsk8" ha scritto:

Sono d'accordo con quanto detto, però vorrei aggiungere che:
- se una misura, ad es. di 20,00 ml, viene rilevata con rotella metrica da 10 operatori diversi (tutti attentissimi e preparati) otterremmo sicuramente misure tutte diverse che variano presumibilmente da 19,95 ml a 20,05 ml a seconda anche del luogo in cui ci troviamo, accidentato, ondulato, piano, ect; una rotella metrica non perfettamente orizzontale comporta notevoli errori.
- se stiamo rilevando con Stazione totale ed abbiamo un canneggiatore che non è molto attento potremmo avere misure prese con aste fuori bolla oppure con prisma un pò ruotato, oppure può capitare che una recinzione viene battuta in asse o nello spigolo e ciò non viene correttamente indicato nel libretto di campagna.
In sintesi, anche con rilievi eseguiti con molta cura, le variabili che entrano in gioco sono molte e prima di affermare che c'è uno sconfinamento di 8 cm bisogna essere certi.

saluti



Nei post precedenti, rispondendo a Luisa, avevo premesso che le risultanze sui punti di appoggio dovevano essere rigorose e inequivocabili.
Quindi condivido ciò che tu dici ad eccezione di una cosa.
Se due "Geometri" prendono la stessa misura con la rotella metrica la differenza su 20 metri può essere di 1 cm.
Se è di 5 uno dei due non è un Geometra ma qualcos'altro.
Cordialmente
Carlo Cinelli



Se ci troviamo in piazza allora ti do ragione ma se ci troviamo in una scarpata ripida, con le erbacce spinose, un freddo polare e con un cane che abbaia, allora i centimetri aumentano.

E' ovvio che parlo di casi limite ma possibili e in ogni caso ho fatto un esempio per rendere il concetto.

saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 19:28

"svsk8" ha scritto:

Se ci troviamo in piazza allora ti do ragione ma se ci troviamo in una scarpata ripida, con le erbacce spinose, un freddo polare e con un cane che abbaia, allora i centimetri aumentano.

E' ovvio che parlo di casi limite ma possibili e in ogni caso ho fatto un esempio per rendere il concetto.

saluti



Siamo in piazza.
Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. L'altra era una scena del film Sheening?

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 20:01

"geocinel" ha scritto:
"svsk8" ha scritto:

Se ci troviamo in piazza allora ti do ragione ma se ci troviamo in una scarpata ripida, con le erbacce spinose, un freddo polare e con un cane che abbaia, allora i centimetri aumentano.

E' ovvio che parlo di casi limite ma possibili e in ogni caso ho fatto un esempio per rendere il concetto.

saluti



Siamo in piazza.
Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. L'altra era una scena del film Sheening?



Forse intendevi dire Shining !!!

Clicca sull'immagine per vederla intera


Comunque, sembra che la tutto sommato simpatica streghetta sia svanita nel nulla, almeno poteva darci qualche dato in più !! Ma giusto a naso, ritengo che parlando di centro urbano trattasi di riconfinamento tra due cortili propspicienti dei fabbricati per esempio, ...c'è un problema, che solo la streghetta può chiarire, le misure originali sono dedotte da tipo ante o dopo celerimetrico ? però c'è da considerare un'altra cosa, come ho sempre ribadito ai clienti, purtroppo o per fortuna fanno fede solo ed esclusivamente (se vi sono) le misurazioni indicate sul mod 51 o da libretto,...attenzione però,...anche se sbagliate - Ammettiamo un vecchio frazionamento anni 70/80 con le fatitiche misure prese , anzi immesse sul lucido con lo scalimetro,...diamo non facciamo gli ipocriti, se non l'abbiamo fatto, ma sicuramente l'abbiamo visto fare o "capito". quindi anche se in realtà sono, che dire 19.92 cm, le leggendarie numerazioni progressive 0.00 con la penna rossa portano 20,00 ml, e quelle fanno fede - Possono venire tutti gli avvocati di questa terra ed oltre, ma se sul tipo è scritto, o dall'elaborazione del libretto esce fuori 20,00 ce picca da fare - O sbaglio ? Chi me lo dice che quel giorno in cui è stato fatto il rilievo, il canneggiatore o anche il rilevatore non era in buona forma, c'erano rovi che non davano la possibilità di posizionare bene il prisma etc...etc... ma queste sono arcani che solo streghetta poteva svelare. Ma secondo voi ci legge ancora ??

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 20:01

"geocinel" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
Io faccio salti di gioia quando son vicino il giusto punto di 40 cm. figuriamoci a 8 cm. che goduria!
D'altro canto sarei anche preoccupato, perchè pochi saranno i colleghi che sosterrebbero tale precisione chirurgica. Possibile che un pool di almeno tre tecnici CTU e 2 CTP sono convenuti a tale risultato?

Saluti chirurgici.



Antonio

Mi sembra che tu faccia orecchi da mercante.
Nelle riconfinazioni e più specificatamente nella ricostruzione di linee non si può generalizzare.
E tu stai generalizzando.
E' ovvio che se sto ricostruendo una linea grafica dall'Impianto va bene il concetto che hai espresso quì sopra.
Ma se sto ricostruendo una linea di aggiornamento relativa ad un tipo che aveva delle misure 0,00 (spigolo fabbricato), 12,30 (linea dividente), 42,32 (spigolo fabbricato) e rimisuro trovando 0,00, 12,38, 42,32 ho l'obbligo di evidenziare la differenza.
Tu che faresti?
Diresti che è tutto Ok?

Ciao
Carlo Cinelli



Carlo, ti invidio perchè come un vero topografo ami alla follia la precisione e lo zero assoluto è la tua aspirazione, una cosa reale. Per me non esiste, come non esiste la misura assoluta. Io aspiro ad arrivare più vicino possibile alla verità assoluta. Ovviamente non riesco mai. Questa è filosofia e può sembrare una baggianata, ma se stiamo qui a discutere di 8 cm., allora possiamo anche discutere di filosofia. Nel caso specifico ci sono due soggetti, (posso dire imbecilli??) che vanno davanti al giudice perchè evidentemente qualche tecnico misuratore ligio al dovere gli avrà consigliato che con un buon avvocato riuscirà ad avere qualche soddisfazione. Il giudice nomina un CTU, probabilmente anche incalzato dagli avvocati delle parti, per rilevare la vera posizione del rilievo già esistente sul posto. Mi sembra di vederlo questo confine, una linea perfetta, senza curve, praticamente la lama di un rasoio, e che dire degli spigoli dei fabbricati? Degli specchi che bisogna stare attenti che sugli spigoli ci si può tagliare. E' ovvio che il CTU DEVE DIRE LA VERITA', ma la sua verità che non è quella assoluta ma quella che egli ricava dal suo metodo di misurazione adottato che dovrà esporre nella sua relazione. Il risultato raggiunto sarà quello per lui più vicino a quello reale assoluto ma lo deve a mio parere mediare per forza con la prima misurazione di rilievo utilizzata per il posizionamento del confine, non può certamente sostenere che il primo rilievo sia sbagliato con questa esigua differenza. E secondo me questa responsabilità il CTU se la deve prendere. Non è che deve nascondere la verità, tutt'altro, ma deve anche cercare di spiegare al meglio al giudice, che non è un tecnico, quello che anche te vai credo esponendo da sempre, sulla possibilità di errore inevitabile, le condizioni di rilievo trovate nel momento, le caratteristiche del posto che con il tempo si modificano e tante altre cavolate, magari dette in maniera semplice, che però sono necessarie per permettere al giudice di esprimere un giudizio votato, specie in questo caso, al buon senso, cioè ad un nulla di fatto, andate a casa voi irascibili vicini di casa, piegate un pò la rete otto cm. (anzi quattro per mediare) più in là e fatela finita! Da questo punto di vista dò pienamente ragione a Salviotto che fa presente che ci possa essere qualche piccolo scarto in sede di materializzazione dei punti significativi di confine.

Quando facevo i rilievi con la rotella metrica all'interno degli appartamenti, le differenze sui cinque cm., non c'è versi , me li portavo sempre dietro, vuoi per il pollice gonfio, da una martellata, che mi rubava due cm, vuoi per scarsa visibiità, poichè sempre senza luce e polverosi sono quei diavolo di appartamenti. Stesso discorso per le distanze tra punti fiduciali, mai che mi tornino alla terza cifra decimale di un solo tipo antecedente. Se non si potresse accettare la tolleranza, allora starei a fare un altro mestiere. Chissà per che cavolo l'hanno ammessa la tolleranza.

Del resto con le misure assolute, il topografo non avrebbe ragione di esistere !!

Non credere poi, Carlo, che io faccia occhi (non orecchi) da mercante, perchè per me sei un cardine, un esempio in materia, da cercare di emulare al meglio possibile e quindi peso e valuto ogni tua parola che scrivi. (Non è una minaccia...).

Scusate la lungaggine.

Saluti assoluti, questi sì senza errore. :wink:

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 20:09

"svsk8" ha scritto:

Se ci troviamo in piazza allora ti do ragione ma se ci troviamo in una scarpata ripida, con le erbacce spinose, un freddo polare e con un cane che abbaia, allora i centimetri aumentano.



E allora anche se passa una bella donna in piazza, i cm. aumentano !!!! :lol: :lol: :lol:

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 24 Febbraio 2012 alle ore 20:14

"totonno" ha scritto:
"svsk8" ha scritto:

Se ci troviamo in piazza allora ti do ragione ma se ci troviamo in una scarpata ripida, con le erbacce spinose, un freddo polare e con un cane che abbaia, allora i centimetri aumentano.



E allora anche se passa una bella donna in piazza, i cm. aumentano !!!! :lol: :lol: :lol:



bhe non diciamo i cm di cosa,..senò .. comunque seriamente volevo chiedere se il ragionamento che ho fatto sopra, in particolare dell'ineluttabilità delle misure inserite in un tipo di frazionamento o mappale, anche se sono state inserite o rilevate con margini di errore all'origine !!

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 25 Febbraio 2012 alle ore 10:03

"totonno" ha scritto:
"geocinel" ha scritto:
"totonno" ha scritto:
Io faccio salti di gioia quando son vicino il giusto punto di 40 cm. figuriamoci a 8 cm. che goduria!
D'altro canto sarei anche preoccupato, perchè pochi saranno i colleghi che sosterrebbero tale precisione chirurgica. Possibile che un pool di almeno tre tecnici CTU e 2 CTP sono convenuti a tale risultato?

Saluti chirurgici.



Antonio

Mi sembra che tu faccia orecchi da mercante.
Nelle riconfinazioni e più specificatamente nella ricostruzione di linee non si può generalizzare.
E tu stai generalizzando.
E' ovvio che se sto ricostruendo una linea grafica dall'Impianto va bene il concetto che hai espresso quì sopra.
Ma se sto ricostruendo una linea di aggiornamento relativa ad un tipo che aveva delle misure 0,00 (spigolo fabbricato), 12,30 (linea dividente), 42,32 (spigolo fabbricato) e rimisuro trovando 0,00, 12,38, 42,32 ho l'obbligo di evidenziare la differenza.
Tu che faresti?
Diresti che è tutto Ok?

Ciao
Carlo Cinelli



Carlo, ti invidio perchè come un vero topografo ami alla follia la precisione e lo zero assoluto è la tua aspirazione, una cosa reale. Per me non esiste, come non esiste la misura assoluta. Io aspiro ad arrivare più vicino possibile alla verità assoluta. Ovviamente non riesco mai. Questa è filosofia e può sembrare una baggianata, ma se stiamo qui a discutere di 8 cm., allora possiamo anche discutere di filosofia. Nel caso specifico ci sono due soggetti, (posso dire imbecilli??) che vanno davanti al giudice perchè evidentemente qualche tecnico misuratore ligio al dovere gli avrà consigliato che con un buon avvocato riuscirà ad avere qualche soddisfazione. Il giudice nomina un CTU, probabilmente anche incalzato dagli avvocati delle parti, per rilevare la vera posizione del rilievo già esistente sul posto. Mi sembra di vederlo questo confine, una linea perfetta, senza curve, praticamente la lama di un rasoio, e che dire degli spigoli dei fabbricati? Degli specchi che bisogna stare attenti che sugli spigoli ci si può tagliare. E' ovvio che il CTU DEVE DIRE LA VERITA', ma la sua verità che non è quella assoluta ma quella che egli ricava dal suo metodo di misurazione adottato che dovrà esporre nella sua relazione. Il risultato raggiunto sarà quello per lui più vicino a quello reale assoluto ma lo deve a mio parere mediare per forza con la prima misurazione di rilievo utilizzata per il posizionamento del confine, non può certamente sostenere che il primo rilievo sia sbagliato con questa esigua differenza. E secondo me questa responsabilità il CTU se la deve prendere. Non è che deve nascondere la verità, tutt'altro, ma deve anche cercare di spiegare al meglio al giudice, che non è un tecnico, quello che anche te vai credo esponendo da sempre, sulla possibilità di errore inevitabile, le condizioni di rilievo trovate nel momento, le caratteristiche del posto che con il tempo si modificano e tante altre cavolate, magari dette in maniera semplice, che però sono necessarie per permettere al giudice di esprimere un giudizio votato, specie in questo caso, al buon senso, cioè ad un nulla di fatto, andate a casa voi irascibili vicini di casa, piegate un pò la rete otto cm. (anzi quattro per mediare) più in là e fatela finita! Da questo punto di vista dò pienamente ragione a Salviotto che fa presente che ci possa essere qualche piccolo scarto in sede di materializzazione dei punti significativi di confine.

Quando facevo i rilievi con la rotella metrica all'interno degli appartamenti, le differenze sui cinque cm., non c'è versi , me li portavo sempre dietro, vuoi per il pollice gonfio, da una martellata, che mi rubava due cm, vuoi per scarsa visibiità, poichè sempre senza luce e polverosi sono quei diavolo di appartamenti. Stesso discorso per le distanze tra punti fiduciali, mai che mi tornino alla terza cifra decimale di un solo tipo antecedente. Se non si potresse accettare la tolleranza, allora starei a fare un altro mestiere. Chissà per che cavolo l'hanno ammessa la tolleranza.

Del resto con le misure assolute, il topografo non avrebbe ragione di esistere !!

Non credere poi, Carlo, che io faccia occhi (non orecchi) da mercante, perchè per me sei un cardine, un esempio in materia, da cercare di emulare al meglio possibile e quindi peso e valuto ogni tua parola che scrivi. (Non è una minaccia...).

Scusate la lungaggine.

Saluti assoluti, questi sì senza errore. :wink:



Concordo in pieno, con te, con quanto affermi e sul concetto delle misurazioni espresso.
Faccio altro esempio pratico: basti pensare quando si vanno a misurare i punti fiduciali, come si vede dalla TAF in atti, troviamo sempre misure diverse, magari sono entro la tolleranza, che non coincidono mai una dall'altra.
Questo significa che le misure sono influenzate da vari fattori, quali: grado di precisione dello strumento, esperienza degli operatori, condizioni ambientali, ecc..
D'accordo che la misura reale è solo una ed unica, ma l'uomo ha solo la possibilità di avviccinarsi il più possibile a quella giusta.

Saluti dalla precisione

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