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Autore Cause di confini, quando il CTU dimostra palese incompetenza

kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2022 alle ore 18:03

Per chi fosse interessato al tema in oggetto, segnalo questa discussione sul web:

CONFINI_CTU_INCOMPETENTI

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@co**************
www.co**************
www.to************

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Autore Risposta

kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2022 alle ore 18:06

Spero non sia un problema aver citato un altro sito (tra l'altro amico di Geolive, vedi nella home page), ma sarebbe stato complicato riproporre qui l'intera discussione.
Eventualmente Tony, se lo ritiene, potrà cancellare questo mio intervento.
Grazie.

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macius

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18 Giugno 2004

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2022 alle ore 10:13

Grazie Gianni dello spunto,

figurati che ce ne sono alcuni che usano ancora la variazione di scala. Da radiare.

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Orlando1973

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04 Maggio 2015 alle ore 16:51

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2022 alle ore 11:07

Boh :

1) Pregeo non và bene niente ;

2) chi traccia confini , non come dici tu' , non capisce niente (è ignorante e

dopo la scuola non studia piu' ) ;

3) i CTU sono incompetenti .

Per fortuna ci sei tu ...........

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st-topos

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22 Ottobre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2022 alle ore 13:27

Buongiorno

il problema dei CTU poco esperti e tuttologi esiste ed è grave.

Purtroppo il problema non si è mai voluto risolvere nel passato e, mi auguro di sbagliare, anche in futuro.

Spesso le perizie vengono affidate ai neofiti della materia, neo iscritti agli ordini professionali, amici, raccomandati, professoroni universitari che dell'argomento non sanno un cavolo ecc e i risultati sono evidenti. Sentenze che in appello e cassazione vengono poi stravolte.

Non sono le discussioni sul web che risolvono il problema, danno però visibilità e oggi essa, putroppo, serve molto.

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Pippocad

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26 Febbraio 2011

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Südtirol

 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2022 alle ore 17:13

Trovo che venga fatto un cattivo lavoro anche da quei tecnici che usano troppo i software per la riconfinazione/georeferenziazione delle mappe d’impianto (quando va bene!) senza conoscere cosa c’è dietro quel documento. Magari zoomando linee su scansioni per vivisezionare i pixel.

In Alto Adige abbiamo delle ottime mappe d’impianto. Scansionate e pure geo referenziate preventivamente dalla Provincia (in UTM ETRS-89).

Bisogna però entrare nell’ottica di quando queste mappe furono disegnate e la precisione che riuscivano ad ottenere. Va considerando che disegnando a mano (spesso in campagna):

-l'occhio umano riesce a distinguere due punti disegnati quando la loro distanza non è superiore a 2/10 di mm. Ossia 0,2 mm.

-l'errore medio di graficismo del disegnatore può essere individuato in 0,30 mm.

Ne consegue che in scala 1/2880 (questa è la scala delle mappe d’impianto in Taa) avremo: 0,2 + 0,3 = 0,5 mm = errore 1,44 metri arrotondati a 1.50m!!

Penso che questo ragionamento sia valido anche per le mappe d’impianto del resto d’Italia che non conosco.

Non si può tentare di ridurre questo valore tramite software, perché questo è un limite umano, oggettivo, imponderabile e impossibile da migliorare tramite algoritmo software.

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macius

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18 Giugno 2004

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 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 07:47

"Pippocad" ha scritto:
Trovo che venga fatto un cattivo lavoro anche da quei tecnici che usano troppo i software per la riconfinazione/georeferenziazione delle mappe d’impianto (quando va bene!) senza conoscere cosa c’è dietro quel documento. Magari zoomando linee su scansioni per vivisezionare i pixel.

In Alto Adige abbiamo delle ottime mappe d’impianto. Scansionate e pure geo referenziate preventivamente dalla Provincia (in UTM ETRS-89).

Bisogna però entrare nell’ottica di quando queste mappe furono disegnate e la precisione che riuscivano ad ottenere. Va considerando che disegnando a mano (spesso in campagna):

-l'occhio umano riesce a distinguere due punti disegnati quando la loro distanza non è superiore a 2/10 di mm. Ossia 0,2 mm.

-l'errore medio di graficismo del disegnatore può essere individuato in 0,30 mm.

Ne consegue che in scala 1/2880 (questa è la scala delle mappe d’impianto in Taa) avremo: 0,2 + 0,3 = 0,5 mm = errore 1,44 metri arrotondati a 1.50m!!

Penso che questo ragionamento sia valido anche per le mappe d’impianto del resto d’Italia che non conosco.

Non si può tentare di ridurre questo valore tramite software, perché questo è un limite umano, oggettivo, imponderabile e impossibile da migliorare tramite algoritmo software.



A parte che in Sudtirol avete risorse e autonomia illimitate (che il resto del paese si sogna) in Italia sostanzialmente abbiamo mappe parametrate.

Sono d'accordo che la mappa quella è e quella rimane con insito l'errore umano ma se il software esegue rigorosamente la "procedura Tani" per la correzione dei parametri ben venga tale programma.

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kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 13:11

"macius" ha scritto:
Grazie Gianni dello spunto

Prego, non c'è di che.

"macius" ha scritto:
figurati che ce ne sono alcuni che usano ancora la variazione di scala. Da radiare.

Magari l'incompetenza dei CTU come quello citato sull'altro forum fosse inerente alla sola variazione di scala, saremmo già ad un livello più che accettabile.

A proposito di variazione di scala, visto che è un argomento che ti sta particolarmente a cuore, ti anticipo che l'ho ulteriormente sviscerato dedicandogli un intero capitolo sul mio nuovo libro, e l'ho fatto proprio sulla base delle diverse opinioni emerse dalle precedenti discussioni sui forum. Ho anche citato alcuni tuoi passaggi (ma in forma assolutamente anonima perché so che ci tieni a non essere identificato) a favore della tesi che non vada mai applicata. Naturalmente ricompenserò questo tuo contributo regalandoti una copia del libro (se ti fa piacere, ovviamente) che conto di venire a consegnarti personalmente quando, non appena terminato questo lavoro immane, potrò concedermi un paio di giorni di relax nello splendido paesaggio del Cadore.

Tornando alla variazione di scala, nel libro ho anche esposto un'idea che mi sembra molto saggia, partorita dal geom. Roberto Bertozzi, questo il brano in cui la espongo:

Roberto B. propone una variante molto saggia sull’utilizzo della variazione di scala, quella di applicarla soltanto al baricentro del confine, e non ai singoli punti dello stesso. In questo modo viene rispettato il requisito di portare mappa e realtà alla stessa scala ma senza che ciò incida differenziatamente sui singoli punti da ricostruire i quali mantengono così inalterata la loro mutua posizione di mappa. È una soluzione molto equilibrata che non ho esitato ad implementare in Geocat.

Tieni comunque presente che io personalmente continuo a rimanere della mia tesi, e cioè che, rispettate le condizioni di applicabilità, la variazione va invece applicata sempre a tutti i punti del confine. Per condizioni di applicabilità intendo:

• scarti buoni sui punti di inquadramento (dopo aver escluso quelli con scarti non accettabili);
• fattore di scala entro la soglia di 1.5 m/km;
• adattamento del confine nell’ordine di poche decine di cm.

Tuttavia, come sai bene, nel mio software Goecat lascio al tecnico la scelta se applicarla o meno e, dalla versione attuale, anche se applicarla nella nuova variante baricentrica-rigida che ti ho descritto sopra.

geom. Gianni Rossi
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macius

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 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 14:05

Grazie del pensiero, ma casomai lo compro il libro.

Comunque, aldilà della stupidità dell'argomento, "quella di applicarla soltanto al baricentro del confine, e non ai singoli punti dello stesso" non vuol dire assolutamente niente!.

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kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 14:12

"macius" ha scritto:
Grazie del pensiero, ma casomai lo compro il libro.

Ottimo, così ci guadagno pure qualcosa, che non fa mai male.

"macius" ha scritto:
Comunque, aldilà della stupidità dell'argomento, "quella di applicarla soltanto al baricentro del confine, e non ai singoli punti dello stesso" non vuol dire assolutamente niente!.

Ottima anche questa dotta e circostanziata considerazione. È così che si affrontano i temi tecnici, sentenze asolute da 5 parole e via andare che non abbiamo tempo da perdere ...

Complimenti per la grande propensione al confronto e all'approfondimento.

geom. Gianni Rossi
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macius

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 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 14:30

E complimenti soprattutto alla tua maestra delle elementari: la frase "quella di applicarla soltanto al baricentro del confine, e non ai singoli punti dello stesso" non ha un senso logico!
Il confine avrà un unico punto/coordinata!.. non 18 o 43, come sostieni tu e l'ottimo collega citato.

Ho dato mandato a degli esperti in grammatica e in analisi logica che stanno studiando il caso, ti faccio sapere.

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carlocinelli
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Lamporecchio (PT)

 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 16:25

Salve

Mie personali considerazioni >

Sulla competenza dei CTU:

Materia fritta e rifritta.

Quali dovrebbero essere le qualità e conoscenze di un CTU?

A parere dello scrivente dovrebbe conoscere le procedure giudiziarie e dovrebbe avere qualità di equilibrio. Cosa rara.

Un CTU umile, equilibrato e a conoscenza delle procedure sa bene fin dove si può spingere e quando farsi aiutare da un collaboratore specializzato.

Sulla scansione e georeferenziazione delle mappe:

La scansione e la georeferenziazione delle mappe d'impianto hanno apportato alla ricostruzione di linee in esse presenti dei grandi miglioramenti.

La scansione ha di fatto fermato con una fotografia il degrado temporale e settorizzato che continuva a prodursi.

La georeferenziazione, se fatta correttamente, ha velocizzato e uniformato le procedure di prelievo delle coordinate.

Sulla variazione di scala:

La variazione di scala è una problematica concettuale. O va bene o non va bene.

Se siamo convinti che c'è stata una variazione in andata bisogna applicare il coefficiente anche in ritorno.

Se invece siamo convinti che stiamo correggendo qualcos'altro non va applicata.

Le cose a metà non hanno senso.

Cordialmente

Carlo Cinelli

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Pippocad

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Südtirol

 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 17:10

Se il ctu è “incompetente” un giudice competente alla lunga se ne accorge e, salvo intrallazzi, non lo chiama più.

Se il ctu è “incompetente” un ctp competente se ne accorge e fa le osservazioni alla bozza della perizia.

Se il ctu è “incompetente” un avvocato competente lo ricusa.

Se ctu, ctp, giudice e avvocati sono “incompetenti” va bene il confine alla carlona.

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kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 17:27

"macius" ha scritto:
E complimenti soprattutto alla tua maestra delle elementari: la frase "quella di applicarla soltanto al baricentro del confine, e non ai singoli punti dello stesso" non ha un senso logico!
Il confine avrà un unico punto/coordinata!.. non 18 o 43, come sostieni tu e l'ottimo collega citato.

Ho dato mandato a degli esperti in grammatica e in analisi logica che stanno studiando il caso, ti faccio sapere.

Ok, ho capito lo spirito, molto costruttivo, che si intende dare alla discussione. Quindi mi fermo qui.

Buona continuazione.

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@co**************
www.co**************
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macius

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 0 -  0 - Inviato: 12 Aprile 2022 alle ore 18:30

La variazione di scala la usi se ti conviene, la tiri fuori a piacimento insomma. Eventualmente se piove o non piove, oppure vedi cosa dice l'oroscopo.

Dai qui prende il nome anche di variazione di umore.

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