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Un po' di storia... |

enrico_p
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Cavour
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chiara
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Piemonte
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"enrico_p" ha scritto: Consapevolmente un po' fuori tema mi permetto di segnalare una mostra-convegno sui catasti storici in Piemonte e nell'Alta Savoia. A volte da un po' di soddisfazione in più sapere che si continua un lavoro iniziato da secoli e ricordato nei secoli...  magari fra cent'anni allestiranno una mostra sull'evoluzione dalla circolare 88 a chissà quale versione di pregeo. CONVEGNO E MOSTRA CATASTI E TERRITORI La Savoia, l’Alta Savoia, il Piemonte e la Valle d’Aosta condividono, grazie alla lunga storia comune, archivi catastali assolutamente straordinari ed in particolare il “Catasto sabaudo antico” (Mappe sarde in area savoiarda), primo catasto moderno europeo, realizzato all’inizio del XVIII secolo in più di 800 comuni e successivamente completato dal “Catasto Napoleonico”, realizzato all’inizio del XIX secolo in molti comuni al di là e al di qua delle Alpi e del quale si celebra quest’anno il bicentenario. Molte risorse sono state investite nel progetto “Catasti e territori”, sia da parte francese che da parte italiana, dagli enti locali, tra cui la Città di Pinerolo, e dai ministeri competenti per garantire la conservazione di questi archivi e per facilitarne l’accesso da parte di un più vasto pubblico. Il progetto, attivato nell’ambito del programma europeo Interreg III Alcotra di cooperazione Italia-Francia, intende promuovere la conoscenza e l’utilizzo di questi archivi catastali nel processo di pianificazione, di gestione e di valorizzazione del territorio transfrontaliero. Il convegno in programma, al quale parteciperanno ricercatori e professionisti provenienti da diversi paesi (Francia, Italia, Inghilterra, Svizzera, Slovenia, Turchia…), inizierà con due giornate a Chambéry, il 17 e il 18 ottobre (Centro congressi “Le manège”, dalle ore 9,00 alle ore 17,00), cui seguiranno le giornate del venerdì 19 ottobre a Pinerolo e del 20 ottobre a Gignod, in valle d’Aosta. 19 ottobre 2007 A Pinerolo alle ore 12,00 sarà inaugurata la mostra “Catasti e territori” nel Salone dei Cavalieri, viale Giolitti n. 7, e nel pomeriggio, presso il Circolo sociale, via Duomo 1, dalle ore 14,30 alle ore 17,30, proseguirà il convegno che affronterà il tema: “Ambiti di utilizzo dei catasti storici: esempi di applicazione sul territorio”. Il dépliant del convegno è scaricabile dal sito del Comune www.comune.pinerolo.it LA MOSTRA La mostra, formata da 35 pannelli, ha un’impostazione didattica ed è di facile comprensione. E’ quindi adatta sia per gli adulti sia per i ragazzi anche delle ultime classi delle elementari. Per il tema trattato risulta inoltre di particolare interesse per le classi delle scuole per geometri. Per gli insegnanti la mostra, condotta anche sullo studio di documentazione archivistica dei territori “al di là delle Alpi” e quindi meno facilmente raggiungibile, permette di avere una visione più completa dei territori sabaudi nel Settecento utile se si volesse approfondire successivamente con le classi lo studio dei documenti catastali del Pinerolese. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 28 ottobre nel Salone dei Cavalieri, Viale Giolitti 7 (sede ATL) – Pinerolo, con il seguente orario: dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00 dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00 sabato e domenica Le scuole sono pregate di prenotare le visite rivolgendosi al CeSMAP dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00: tel. 0121 794382 buona giornata a tutti enrico Grazie della segnalazione  ! Non ne ero al corrente nemmeno io, che ho l'ufficio a duecento metri dal Salone dei Cavalieri e ho collaborato con il CeSMAP per diversi anni :oops: ! Mi permetto solo di correggere l'indirizzo del sito web del comune: www.comune.pinerolo.to.it/ Un salutone :wink: Roberto
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rubino
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(GURU)
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Potenza
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Per come la vedo io, non è un'intervento fuori tema anzi, sono convinto che vi sia più storia in un foglio di mappa che nel ponderoso tomo di qualche barone universitario. Sarebbe ora che gli insegnanti e gli studenti degli ITG capiscano che non si può prescindere, nella nostra professione, all'incapacità di riconoscere come la storia abbia costruito il territorio e come abbia influito nei processi sociali ed econonomici di cui un foglio di mappa catastale è testimone. Voglio prendere ad esempio un foglio d'impianto della mia Lucania, ha più di cent'anni ma osservandolo con intelligenza, parla e racconta tante cose: vedi queste particelle così grandi? Significa che qui si moriva di fame perchè il latifondo, la grande proprietà terriera regnava sovrana. E quest'altre così piccole? Si chiamano quote, vedi, sono legate da un filo rosso, che è un filo di sangue e appartiene a noi che abbiamo scelto una professione che si fa con il fango attaccato alle scarpe, lo stesso di tutti quelli che sono venuti prima di noi e quello è il loro sangue, buttato per avere un fazzoletto di terra, quel rettangolo che si chiama particella, dove andare a morire di fatica, rassegnazione e tasse. E questo fiume, che è così largo in mappa? Non è il ricco Po né il benestante Arno, chiamalo Ofanto o Sinni e poi chiamalo malaria, alluvioni e frane. Come dici? Che non c'è disegnata nemmeno una strada nè un ponte? Non ne avevamo, il Principe Doria, i Caracciolo e tutti i padroni della vita e della morte che seppero essere normanni, angioini, aragonesi, borbonici e poi potenti liberali, capaci di fermare per anni una Legge che istituiva il Catasto “geometrico, particellare, per classi e tariffe” , non sprecavano soldi appresso a quattro cafoni ignoranti, carne da cannone e da figli. C'è anche la rabbia e la rivolta in un foglio di mappa, quella che raccontò l'indicatore al Perito catastale quando gli chiese come si chiamasse quella montagna: Toppa del brigante, disse, togliendosi il cappello. E quel vallone? Fosso del bersagliere, e bestemmiò.
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dioptra
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Salve Se permetti d'ora in poi prenderò brano per spiegare il significato di TOPOGRAFIA e di MAPPA Catastale ai miei alunni. Grazie!!
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enrico_p
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Cavour
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"rubino" ha scritto: Per come la vedo io, non è un'intervento fuori tema anzi, sono convinto che vi sia più storia in un foglio di mappa che nel ponderoso tomo di qualche barone universitario. Sarebbe ora che gli insegnanti e gli studenti degli ITG capiscano che non si può prescindere, nella nostra professione, all'incapacità di riconoscere come la storia abbia costruito il territorio e come abbia influito nei processi sociali ed econonomici di cui un foglio di mappa catastale è testimone. Voglio prendere ad esempio un foglio d'impianto della mia Lucania, ha più di cent'anni ma osservandolo con intelligenza, parla e racconta tante cose: vedi queste particelle così grandi? Significa che qui si moriva di fame perchè il latifondo, la grande proprietà terriera regnava sovrana. E quest'altre così piccole? Si chiamano quote, vedi, sono legate da un filo rosso, che è un filo di sangue e appartiene a noi che abbiamo scelto una professione che si fa con il fango attaccato alle scarpe, lo stesso di tutti quelli che sono venuti prima di noi e quello è il loro sangue, buttato per avere un fazzoletto di terra, quel rettangolo che si chiama particella, dove andare a morire di fatica, rassegnazione e tasse. E questo fiume, che è così largo in mappa? Non è il ricco Po né il benestante Arno, chiamalo Ofanto o Sinni e poi chiamalo malaria, alluvioni e frane. Come dici? Che non c'è disegnata nemmeno una strada nè un ponte? Non ne avevamo, il Principe Doria, i Caracciolo e tutti i padroni della vita e della morte che seppero essere normanni, angioini, aragonesi, borbonici e poi potenti liberali, capaci di fermare per anni una Legge che istituiva il Catasto “geometrico, particellare, per classi e tariffe” , non sprecavano soldi appresso a quattro cafoni ignoranti, carne da cannone e da figli. C'è anche la rabbia e la rivolta in un foglio di mappa, quella che raccontò l'indicatore al Perito catastale quando gli chiese come si chiamasse quella montagna: Toppa del brigante, disse, togliendosi il cappello. E quel vallone? Fosso del bersagliere, e bestemmiò. Rocco Diamante alias rubino. Giù il cappello. E' il più bell'intervento che ho mai letto sul forum. Non mi sono venute giù le lacrime perché le ho finite tutte quando è morto mio padre. Mi hai ricordato tante cose. Complimenti. Un saluto cordiale. Carlo Cinelli
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orestevidal
029371038
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17 Aprile 2007
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Lainate MI
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Per "geocinel" e "rubino" : un sentito grazie per aver dato al "mestiere quotidiano" il vero valore. Firmato : Un venditore di Strumenti per Topografia. Cordiali saluti. Geom. Oreste Vidal vidaLaser
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