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Autore Tracciamento fabbricato

Maurizio76

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26 Febbraio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 10:51

Io di solito faccio così:

rilievo area su cui sorgerà il fabbricato con rilevamento punti fissi

stesura rilievo e sovrapposizione del fabbricato in progetto, identifico i punti da tracciare (vertici del fabbricato) e immetto tutti i dati nello strumento

(e fin quì nessuna richiesta)

una volta in cantiere materializzo sul terreno i punti identificanti i vertici del fabbricato mediante dei chiodi sul terreno ( su delle tavolette poste a terra se il terreno è smosso)

A questo punto (e il mio quesito sorge quì) io di solito faccio stazione con lo strumento in corrispondenza di ogni chiodo identificante uno spigolo del fabbricato e allineo il canocchiale sul chiodo successivo (quindi lo spigolo successivo) a questo punto ruoto l'alidada dell'angolo retto (nel caso, come spesso accade in cui i muri sono ortogonali) e riporto tutti gli allineamenti su delle modine poste a sufficiente distanza dall'area interessata ai lavori.
le modine non sono altro che assi orizzontali inchiodati a due paletti infissi nel terreno, sull'asse orizzintale faccio piantare un chiodo in corrispondenza del prolungamento dell'allineamento tra due vertici del fabbricato, tra i vari chiodi posti sulle modine si può poi legare e stendere una cordina che identifica l'asse esterno delle pareti del fabbricato.

Non so se mi son spiegato bene, ma volevo capire se c'erano altri metodi.

si potrebbero direttamente tracciare i punti sulle modine evitando la messa in stazione su ogni spigolo per riportare i punti sulle modine, ma questo prevederebbe che nel rilievo iniziale le modine siano già infisse nel terreno e posizionate in modo corretto e non credo sia facile.

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Autore Risposta

chiara

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:00

Per il tracciamento delle modine, dipende molto dalla strumentazione che usi e dalle abitudini dell'impresa.

Il mio strumento topografico ha una funzione che permette il tracciamento plano-altimetrico di punti su specifici allineamenti e questo è molto utile per il tracciamento delle modine, in quanto assegni i due punti che definiscono l'allineamento, e lo strumento, con più opzioni, ti permette di tracciare qualsiasi punto su tale allineamento o parallelo ad esso.
In pratica dopo aver materializzato due vertici del fabbricato, richiamo tali punti e li definisco come allineamento, poi dico allo strumento di tracciarmi, ad esempio altri punti su tale allineamento a distanza costante o ad una distanza specifica dai punti precedentemente materializzati e lo strumento mi ricalcola le coordinate dei nuovi punti e di conseguenza angolo e distanza per il picchettamento.

Nonostante queste splendide funzioni alcune imprese hanno voluto solo il tracciamento dei vertici del fabbricato ed hanno provveduto loro il tracciamento delle modine con calma con il solito sistema dei tracciolini e del filo a piombo.

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nicofufu

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19 Aprile 2007

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:04

Confermo il tuo procedimento... mi sembra il più esatto.
Di solito chiedo all'impresa esecutrice come preferiscono il tracciamento in base alle loro comodità... Mi è anche capitato di dover dare dei punti a 2 metri di distanza dallo scavo (al posto della modina/capretta mettere un picchetto di ferro)... A volte si traccia anche a mano con lo squadro.

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:13

io che son un principiante mi piacerebbe approfondire questo argomento, non tanto sul calcolo delle coordinate del tracciamento o sul dove fare stazione, ma mi piacerebbe approfondire la questione delle modine etc.

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MarcoD

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29 Settembre 2004

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:23

.. in quanto assegni i due punti che definiscono l'allineamento, e lo strumento, con più opzioni, ti permette di tracciare qualsiasi punto su tale allineamento o parallelo ad esso...

funzione "linea di base".

Per esperienza sul campo (fabbricato di 5 piani fuori terra) mi hanno chiesto di tracciare i pilastri per ogni piano (struttura architettonica fantascientifica, non c'è un angolo retto!).
Inizialmente ho rilevato la zona circostante (fabbricato esistente in adiacenza) e ho lanciato 3 caposaldi esterni all'area.
Ogni volta mi reco in cantiere nella posizione + gradita ed eseguo "stazione isolata" su i 3 caposaldi. Il SW della stazione fa la diagnosi della deviazione angolare e dei residui sui vari caposaldi.
Personalmente tengo gli strumeti come delle reliquie.
Se centrate correttamente e i miniprismi/ prismi non sono danneggiati, i residui su gli stessi caposaldi lanciati a 200 m non eccedono il mezzo centimetro sia in Nord-Sud/Est-Ovest/quota.

Il sistema di inquadramento è sempre lo stesso (caposaldi e particolari circostanti) e ogni volta costruisco le letture sostituendo il piano.
Il tutto con SW topografico che permette di orientare il dxf dello strutturale sul tuo inquadramento.
Il lavoro risulta ben fatto e la stazione sempre orientata (rif locale) permettendoti di monitorare anche lo spessore dei getti degli orizzontamenti.

Saluti, MarcoD

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technograph

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Soresina (CR)

 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:26

il mio suggerimento e forse anche il metodo migliore è a mio modesto avviso il seguente:
per primo dal disegno del manufatto/edificio identifichi delle linee di partenza ovvero gli assi da cui partono la maggior parte delle quotature di riferimento dell'opera da realizzarsi;
consiglio seguono poi le operazione relative al getto del magrone dove potrai lavorare sul pulito
quindi dai al tracciatore, ovvero quello incaricato dall'impresa di metter giù le linee di tracciamento quattro punti, (materializzati attraverso chiodi) che sono la linea "X" e "Y" da cui il tracciatore può partire per costruirsi tutto il tracciamento, naturalmente se vi sono delle parti che hanno angoli particolari o spigolature particolari prevederei di identificarle sempre per mezzo di chiodi.
ti suggerisco questo metodo perchè anche se sembra stupido ti posso garantire che il tracciatore, se in gamba, da due soli assi si può ricostruire facilmente l'intera opera ed a tè per il tracciamento possono essere addebitate le sole colpe relative ai due assi tracciati e non l'intero tracciamento.
se invece vuoi procedere con l'intero tracciamento ti suggerisco di posizionarti su un pusso fisso scelto da tè orientarti verso una direzione nota e per mezzo di angoli e distanze (che ti sarai calcolato a tavolino in ufficio, anche con l'ausilio di autocad) posiziona i punti relativi al tracciamento!

buon lavoro

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:26

E con GPS?

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technograph

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Soresina (CR)

 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:32

per MarcoD
la stazione isolata è una buona soluzione ma sarebbe meglio avere dei capisaldi materializzati per mezzo di piastrina metallica ed un forellino di circa 1-2 mm su cui fare stazione e/o prendere la direzione per lo meno non devi tutte le volte impostarti la stazione fuori centro!
a meno che tu ti posizioni ogni volta sul piano gettato per tracciare di volta in volta i punti di tracciamento!

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technograph

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Soresina (CR)

 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 12:34

e con il GPS ci fai la pasta!

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Maurizio76

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26 Febbraio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 14:05

Interessante il sistema proposto da Chiara, ma ho un dubbio...

Una volta che ho l'allineamento calcolato dal mio strumento e sul quale lo strumento stesso calcola la posizione di eventuali altri punti ogni tot metri io dovrò comunque posizionare il chiodo a terra in quanto posizionare la modina perfettamente in posizione e poi mettere su di essa il chiodo identificante il punto "sull'allineamento, ma fuori dalla sagoma del fabbricato"non sarà comunque facile in quando la modina (almeno nei casi da me visti) è rappresentata da un asse verticale e il chiodo va messo sullo spessore dell'asse e ciò concede poco gioco allo spostamento del chiodo sulla modina o lo spostaemento della modina stessa (che dovrà comunque essere rpeventivamente infissa nel terreno)...a meno di mettere il chiodo sulla "faccia" più larga dell'asse (n questo caso avrei un po' più di gioco)...mi sarò spiegato bene? :cry:

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technograph

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 15:03

[quote]CHIARA
Nonostante queste splendide funzioni alcune imprese hanno voluto solo il tracciamento dei vertici del fabbricato ed hanno provveduto loro il tracciamento delle modine con calma con il solito sistema dei tracciolini e del filo a piombo.
[/quote]
perchè come ho precisato se nel tracciamento si commette qualche errore di input dei dati è difficilmente individuabile mentre con la vecchia metodologia l'errore umano è facilmente correggibile e poi senò l'impresa cosa paga a fare il tracciatore?

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chiara

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Piemonte

 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 15:16

"Maurizio76" ha scritto:

Una volta che ho l'allineamento calcolato dal mio strumento e sul quale lo strumento stesso calcola la posizione di eventuali altri punti ogni tot metri io dovrò comunque posizionare il chiodo a terra in quanto posizionare la modina perfettamente in posizione e poi mettere su di essa il chiodo identificante il punto "sull'allineamento, ma fuori dalla sagoma del fabbricato"non sarà comunque facile in quando la modina (almeno nei casi da me visti) è rappresentata da un asse verticale e il chiodo va messo sullo spessore dell'asse e ciò concede poco gioco allo spostamento del chiodo sulla modina o lo spostaemento della modina stessa (che dovrà comunque essere rpeventivamente infissa nel terreno)...a meno di mettere il chiodo sulla "faccia" più larga dell'asse (n questo caso avrei un po' più di gioco)...mi sarò spiegato bene? :cry:



Tieni in considerazione che la posizione che c'interessa è la direzione congiungente i due chiodi; una volta individuata tale direzione la modina puoi traslarla lungo tale direzione come ti pare, usando una "lignola", uno squadro, un cordino, un filo di acciaio armonico, etc. La posizione del chiodo per la direzione ortogonale è ininfluente.
L'asse orizzontale che costituisce la modina "deve" essere posizionato in verticale e deve essere inchiodato in maniera tale che, quando tendi il tracciolino sul chiodo, l'assetta non si schiodi dai montanti.

Come già detto, i tracciamenti di edifici è meglio farli in più riprese:
- tracciamento topografico strumentale modine o ingombro fabbricato comprese fondazioni per poter effettuare lo scavo;
- tracciamento topografico strumentale con chiodi sul magrone, individuando i punti caratteristici del fabbricato;
- tracciamento con rotella metrica e tracciolino colorato sul magrone per definire la posizione di travi di fondazione, pilastri e muri in elevazione.

Inoltre, per esperienza, io cerco di posizionare sempre almeno 4/5 capisaldi per consentire le operazioni di "stazione libera", in quanto, con l'evolversi del cantiere, non sempre abbiamo l'intervisibilità dei capisaldi dalle stazioni.

Finito il tracciamento ribatto sempre qualche punto noto e qualche punto battuto per contollarne le coordinate e verifico con la rotella qualche misura a campione.

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chiara

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 15:33

Se, inoltre, la topografia del luogo lo consente, è utile posizionare la sommità dell'assetta delle modine ad una quota di riferimento nota e tutte alla stessa quota.
Tale operazione è obbligatoria, ad esempio, quando traccio la posizione dei plinti dei capannoni prefabbricati (normalmente controlli la quota con un livello laser)

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vordcienpion

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 15:39

"technograph" ha scritto:
e con il GPS ci fai la pasta!




Scusa perchè?

Se tu hai il progetto su cad, georeferito a dei capisaldi che ti sei posizionato nel rilievo preventivo, che problemi avresti a fare un tracciamento con gps?

Se possibile , dalle vostre esperienze, potete anche allegare elle foto delle modine

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uli

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09 Luglio 2006

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42°27'27.18"N 12°23'13.05"E

 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2009 alle ore 17:03

per i tracciamenti di cantieri edilizi il gps non è proprio a suo agio.... a meno di dover picchettare solo punti a terra, ad esempio gli assi dei pali, lo vedo un pò improbabile nel segnare i punti sulle modine.
Per quanto riguarda l'uso delle modine più o meno ho visto che tutti operiamo alla stessa maniera, l'unica raccomandazione che io faccio all'impresa non è tanto di posizionare la modina ortogonale al prolungamento dei fili fissi, quanto di fare in modo che l'asse non si curvi (spanci) nella direzione del filo fisso. Chiaramente la tecnologia gioca un ruolo fondamentale sul metodo di picchettamento, una volta preparato il rilievo e i punti di appoggio carico il dxf della carpenteria sul palmare e vado in cantiere a tracciare; una volta orientata la stazione a dei punti fissi rilevo la prima modina con due punti estremi (e qui è importante che la modina non sia curva è invece ininfluenete se è obliqua rispetto al filo fisso) in questa maniera ho la modina disegnata sul palmare, prolungo (con estendi) il filo fisso fino alla modina, quindi traccio il punto di intersezione; per individuare il punto di intersezione sulla modina basta impostare l'azimut sullo strumento dato che la distanza (se siamo stati precisi) non cambia. Il canneggiatore in questo caso (grazie alle distanze ridotte che si hanno in cantiere) si posiziona con un chiodo sopra la modina e lo fa scorrere nella direzione ch io gli indico fino ad incrociare il filo verticale dello strumento, per verifica è sempre buona norma misurare la distanza, chiaramente risulta idispensabile uno strumento con distanziometro laser senza prisma; così o sempre fatto e ho sempre ottenuto risultati precisissimi.

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