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Il Topografo va in pensione - Serviremo ancora? |

LOGICA
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12 Novembre 2014 alle ore 23:14
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Piove di Sacco
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http://www.zeusnews.it/n.php?c=22893 Facendo riferimento a questo link, mi chiedo quale sarà l'evoluzione del rilevamento topografico nel futuro prossimo. Con una precisione di rilievo centimetrica si possono mandare in pensione tutti i sistemi di rilevamento, dalle intersezioni alle (da me odiete) poligonali. Passando per l'attuale sistema GPS e simili. Anche la tecnologia dei droni sarebbe rivoluzionata. Unico limite, ma non troppo, doversi posizionare esattamente nel punto da rilevare. Anche Pregeo si dovrebbe adattare ad una tecnologia che fornisce direttamente le coordinate dei vertici delle particelle. cordialmente
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Carissimo amico mio Hai centrato perfettamente il tema prossimo venturo. Non serviremo più a niente. Poi qualcuno dirà la fatidica frase: stavamo meglio quando stavamo peggio. E allora noi che queste cose le capiamo in anticipo godiamoci questi ultimi rilievi da fare. Cordialmente Carlo Cinelli P.S. Il problema, come ho scritto in una recente lettera diretta a chi non vi dico, sarà spiegare ai nostri figli perché gli abbiamo raccontato che ci siamo innamorati della Topografia per le strumentazioni come i Teodoliti ecc. e poi ci vedono andare in campagna con un radiocomando o un paio di strani occhiali. E devo dire che a mio figlio sarà ancora più difficile perché lui è sempre stato convinto che nel mio lavoro mi sono sempre divertito (ed è vero), figuriamoci se mi vedrà andare in campagna con il volatile (non credo che succederà a meno che non mi bevo il cervello).
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LOGICA
Iscritto il:
12 Novembre 2014 alle ore 23:14
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Piove di Sacco
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Salve Ci ho ragionato un po' sopra e ho dedotto questo: non so chi conosce Disto 3D. Un gioiellino veramente bello, pensate che NON ha il cannocchiale, ma si vede quello che vede lui attraverso un tablet o smartphone. Lo appoggi su un piano qualsiasi, anche a terra e va i bolla da solo. Niente fili, niente telecomandi, niente di niente. Facilissimo, potentissimo. Ebbene, perchè non è così diffuso da utilizzarlo tutti e in tutte le situazioni? Per il semplice motivo che costa, come dice un mio amico, "una bufèra di schèi", una vagonata di euro. A quel prezzo è evidente che, pur nella migliore tecnologia, nella migliore tecnica, il prezzo fa sempre la differenza. cordialmente
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samsung
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29 Ottobre 2005
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Ci stavo pensando casualmente giorni fa. Con la tecnologia Waas, il sistema Egnos, siamo arrivati ad accuratezze del metro senza bisogno di correzioni terrestri, a quando il salto al centimetro ? La segnalazione di Logica ci informa che manca poco. Perlomeno sembra che manchi poco Se questo manderà in pensione l'attrezzatura tradizionale che utilizziamo è però piuttosto azzardato predirlo. Dipende sempre dall'incarico: oggetto, contesto, precisione. Tanto per dirne una tra tante, io non uso mai il GPS per il dettaglio catastale, soprattutto nell'utilizzo rover-rete permanente: sulle brevi distanze mi può mandare la misura fuori tolleranza, e ce ne manda diverse. Il disto 3D l'avevo notato tempo fa, ma scartato per due sostanziali motivi: vorrebbe competere col laser scanner nel rilievo architettonico, costa molto meno mettiamo 1/8 (dipende dai modelli) ma costa sempre tanto, mi pare sui 5000 euro se non sbaglio. Però produce una nuvola di punti molto rada tale da non poter essere efficace negli architettonici complessi e rimane utilizzabile solo per le comuni stanze. A questo punto però (come concludeva Logica il suo secondo intervento) li vado a spendere 5000 euro per migliorare forse la precisione di una stanza di un 2-3 centimetri rispetto alla cordella o al disto normale? e per migliorare la descrizione dei particolari della stessa comune stanza? (pilastri, travi, il rientro e la sagomatura della finestra). Siamo già in due a rispondere di no.
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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30 Agosto 2003
Messaggi:
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Castel del Rio
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Salve, l'oggetto della discussione stuzzica... Mi pare che sia diviso in due perché la seconda parte precisa la prima, non per integrarla: infatti "il Topografo va in pensione" presa da sola è frase che potrebbe riferirsi ai dubbi di sopravvivenza degli Enti Previdenziali  Mentre la precisazione indica il timore che un'intera "specializzazione" scompaia. E Logica ha anche scelto una forma malinconica: "serviremo ancora?" Giuseppe Chiarelli, altrove richiamato su questo sito per un importante contributo sulla formazione delle mappe, (anche se con un titolo fuorviante...) www.geolive.org/news/pregeo/2015/03/09/g... era ancor più mesto quando, conclusa la carriera attiva, mi esprimeva dubbi addirittura sull'utilità di tutto il lavoro della propria vita, ora che ci sono strumenti capaci di prestazioni che lo scavalcano. Non penso proprio che si possa temere la scomparsa di una specializzazione che, a mio modo di vedere, è divenuta invece sempre più una materia varia a tal punto da richiedere a propria volta specializzazioni al proprio interno. Per quanto chi li produce e smercia cerchi di dimostrare la pertinenza dell'aggettivo "intelligente" dato ai propri strumenti, questi intelligenti fino in fondo non riescono a esserlo: per un impiego sicuramente efficace ci deve sempre essere attaccato un essere umano in grado di interpretarne il prodotto, affrontare gli imprevisti, impostare alcune scelte in funzione delle condizioni. Che l'essere umano sia dietro, sotto o a chilometri di distanza, non cambia molto: quell'essere umano è il Topografo. Il Topografo quindi si evolve, e probabilmente ne serviranno di generici e di specializzati; forse non ne occorreranno quanti ne occorrono ora (o non ne occorreranno quanti ci hanno fatto chredere che ora ne occorrano). Ma non è facile dire se ne serviranno di più o di meno... Poi c'è tutto il discorso sugli strumenti (hard e soft) che il Topografo non dovrebbe permettersi di ignorare o sottovalutare; ma non è detto che sia Topografo solo se li "possiede" tutti. Però credo che la visione pessimista non aiuti ad affrontare le nuove condizioni. Leonardo
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SIMBA964
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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20 Marzo 2014 alle ore 17:05
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in fede con DIO
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Ciao Amico LOGICA Si la domanda è degna di risposta e di riflessioni, personalmente ritengo che la pensione sia un traguardo ancora lontano non solo per la mia età ma anche quella del topografo. In termini numerici si potrebbe pensare, con l'avvento di nuova e soffisticata strumentazione topografica, ad una diminuzione di forze umane nel campo topografico, ma allo stesso tempo aumenterebbe la specializzazione su quel campo. Per quanto si possa immaginare, l'uomo è sempre essenziale nella topografia, potrà essere aiutato, avvantaggiato, dalla tecnologia, ma resterà comunque un elemento insostituibile. Non esiste proprio che qualsiasi particolare su questa terra possa essere misurato/rilevato senza l'aiuto della mano umana, ci sono sempre oggetti che sono nascosti e di conseguenza bisogna andare sul posto e determinarli. Io ho ancora più di qualche anno alla pensione e vedremo l'evolversi della situazione anche in campo topografico. Saluti cordiali
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Emanuele
Iscritto il:
22 Marzo 2005
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Castellamonte (TO)
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Probabilmente non ho capito l'oggetto della discussione ma non ci vedo il problema del pensionamento! Ricordo che 15-20 anni fa, con i primi ricevitori gps "portatili" c'era la medesima paura ma alla fine siamo ancora qua a scarpinare e triangolare. Si parla di precisione di pochi centimetri....e siamo alle solite: per alcune applicazioni va bene, per altre no. E poi con i satelliti.. c'è sempre il problema dei satelliti, se non si vedono, se non triangolano, se sono bassi all'orizzonte..non lavorano bene. Strumenti intelligenti non ne conosco; il gps non lo è, il laser scanner ancora meno, la ST forse se è robotica ma comunque ha bisogno dell'operatore, l'uav idem. Quello che cambierà è il modo di lavorare, la possibilità di rilevare ma non è sempre stato così? Tanto alla fine ci dovrà sempre essere qualcuno che fa qualcosa con i dati rilevati e prima che si riesca a inventare un software che sostituisca "cervellus" penso che almeno noi avremo appeso lo strumento al chiodo!
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