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DESCRIZIONE PUNTI BATTUTI |

geomarco
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Buongiorno, con la presente chiedo info in merito alle descrzioni dei punti battuti. Per un lavoro, ho avuto la necessità di procurarmi un libretto misure di un fraz redatto da un altro tecnico nel 1998. Fatto il mio rilievo e confrontato con quello del 1998, ho riscontrato una particolarità su un paio di punti, uno dei quali era un vertice della dividente. In sostanza, la descrizione del punto era sbagliata. Sul libretto era riportato RECINZ., mentre con la misura, la palina del prisma mi risultava il ciglio del fosso, e di recinzioni non ce n'era nessuna (mai esistita). Sul secondo punto, indem, RECINZ, ma in questo caso, con la misura, la palina mi risulta a ridosso di un pilastro in mattoni di un vecchio cancello in disuso da anni e anni, ma il pt, non era ne sullo spigolo del pilastro, ne a metà.. ma su un punto "indefinito" per capirci. Il pilastro é da 60cm di lato, il pt tracciato mi risulta a circa 20 cm da uno spigolo. Anche qui, recinzioni mai esisite. Le mie misure, rispetto a quelle del collega, sono congrue, nel senso che in punti omologhi usati per il raffronto (pf e altri punti nelle vicinanze), ho scarti di 2-3cm, quindi direi che non si tratta di errori di misura da parte mia. Pertanto la mia domanda é: in questo caso, ma in via generica, quanta importanza si deve dare alle descrizioni dei punti? La misura, penso sia quella che fa da padrona, anche perchè, nel corso del tempo, i manufatti possono variare, essere sostituti, ristrutturati, rimossi, ecc.. Spesso trovo libretti misure con descrizioni generiche, tipo "REC", o "RECINZIONE", ma poi, chi prende in mano il libretto misure, come a fa a capire se si trattava di uno spigolo, di un punto in allineamento, se era l'asse, o un lato del zoccolo in cls??? Quindi, quanto valore hanno le descrizioni, sia in termini giuridici, che in termini "tecnici"? Grazie.
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SIMBA964
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
Iscritto il:
20 Marzo 2014 alle ore 17:05
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in fede con DIO
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"geomarco" ha scritto: Pertanto la mia domanda é: in questo caso, ma in via generica, quanta importanza si deve dare alle descrizioni dei punti? La misura, penso sia quella che fa da padrona, anche perchè, nel corso del tempo, i manufatti possono variare, essere sostituti, ristrutturati, rimossi, ecc.. Quindi, quanto valore hanno le descrizioni, sia in termini giuridici, che in termini "tecnici"? Salve Chi descrive i punti sul libretto delle misure lo deve fare in modo affidabile, veritiero e con cognizione di causa, se non lo fa è un fanfarone (spero di non irritare qualche collega). L'importanza della descrizione è data dal fatto che io devo trovare coincidenza fra quanto descritto nel libretto e lo stato dei luoghi, salvo modifiche eseguite successivamente. Considera anche che chi descrive i punti rilevati in modo del tutto sbagliato rischia le critiche del collega successivo che lavorerà dopo di lui sul suo libretto, e non è cosa da poco da non considerare. Detto quanto sopra però penso che giuridicamente sia poco rilevante sbagliare una descrizione del punto, sarebbe interessante valutare quanto potrebbe essere importante per il legislatore detto aspetto. Bisognerebbe trovare sentenze in merito, ma anche io che guardo dal paradiso non ne ho trovate ih .. ih.. ih..... Saluti cordiali
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EFFEGI
f.g.
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16 Dicembre 2008
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Irpinia
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Interessante il quesito postato. Una volta che i frazionamenti venivano allegati ai rogiti, un errore grave nel tipo di frazionamento poteva secondo me comportare anche il " falso in atto pubblico" poichè lo stesso veniva allegato al rogito (che è di fatto un atto pubblico). Adesso che invece non si allegano più cosa succede dal punto di vista legale? Non mi riferisco alle sole eventuali descrizioni errate ma anche ad eventuali errori delle misure ( a quelle grossolane naturalmente e aggiungo ai tipi fatti su carta pardon a computer) che potrebbero inficiare in parte o in toto il rogito? Rigiro a voi le domande/dubbi. Saluti cordiali
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geomarco
Iscritto il:
21 Maggio 2006
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Grazie Simba! In genere, quando attribuisco le descrizioni dei punti, cerco di essere il più esplicito possibile, in quanto cerco di far si che chiunque prenda in mano il mio libretto misure, sia in grado di intepretarlo con facilità e chiarezza. E' ovvvio che se io sono abituato a rilevare le recinzioni nei punti in cui vi sono dei cambi di direzione, a me personalmente non serve a nulla specificarlo perchè so come le rilevo di consueto e pertanto i punti battuti corrispondono a spigoli o pali da cui appunto la recinzione cambia direzione. Ma uno che prende in mano il libretto, e non ha partecipato al rilievo, se trova scritto "recinzione", cosi generico, potrebbe avere dei dubbi... in quanto una dicitura generica non precisa il pt esatto che potrebbe essere l'asse, spigolo, o un punto in allineamento ecc.. Percui, se qualcuno dovesse servirsi del mio libretto misure, quasi sicuramente sarà uno del mestiere, e per certi aspetti, anche se non specificate, le descrizioni punti sarà in grado di capire ugualmente.. Infatti, visti vari libretti di colleghi, a volte mi chiedo se sia veramente necessario essere certosini e super precisi nelle misure e tutto ciò che gli va dietro (in questo caso le descrizioni dei punti battuti) Personalmente certosino e preciso lo sono di natura, percui non riuscirei ad essere generico.. é un modo di lavorare che non mi viene spontaneo. Questa é solo una mia idea, magari anche sbagliata.. Altri possono pensare che essere generici nelle descrizioni punti, non va ad alterare in alcun modo il contenuto di un fraz, tm, o qualsiasi tipo di altro rilievo.. percui nel caso delle recinzioni é sufficiente scrivere RECINZIONE senza star li con 100 codici diversi a specificare spigoli, assi, pali, ecc..
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