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Come si procede quando non si trova un punto fiduciale? |

amicochesaascoltare
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Dovendo procedere alla redazione di un tipo di frazionamento su due p.lle attigue di superficie superiore ai 2000mq, volevo sapere come regolarmi sulla rilevazione di Punto fiduciale che ricade all'interno delle p.lle oggetto di rilievo. Sono andato sul posto per vedere dov'erano posizionati i punti fiduciali e di questi, che avevo scelto, ben 2 non sono riuscito a trovarli, tra cui quello ricadente sulle p.lle oggetto di rilievo. Ne ho scelti altri 2 per il rilievo. Ma la domanda che volevo porre è questa: Quando un punto fiduciale rientra sulla p.lla oggetto di rilievo la normativa prevede che debba essere letto? E se come nel mio caso non c'è più come si procede? Ringraziandovi per la disponibilità cordialmente saluto.
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jema
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"amicochesaascoltare" ha scritto: Dovendo procedere alla redazione di un tipo di frazionamento su due p.lle attigue di superficie superiore ai 2000mq, volevo sapere come regolarmi sulla rilevazione di Punto fiduciale che ricade all'interno delle p.lle oggetto di rilievo. Sono andato sul posto per vedere dov'erano posizionati i punti fiduciali e di questi, che avevo scelto, ben 2 non sono riuscito a trovarli, tra cui quello ricadente sulle p.lle oggetto di rilievo. Ne ho scelti altri 2 per il rilievo. Ma la domanda che volevo porre è questa: Quando un punto fiduciale rientra sulla p.lla oggetto di rilievo la normativa prevede che debba essere letto? E se come nel mio caso non c'è più come si procede? Per prima cosa si potrebbero controllare le FAQ: www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi... Saluti 8)
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geosim
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La normativa prevede che siano rilevati tutti i PF visibili nell'ambito del rilievo, di cui naturalmente almeno tre per creare il cosiddetto triangolo fiduciale. Nel caso i PF non siano rintracciabili a causa di scomparsa del riferimento (demolizione, spostamento ecc.) puoi proporre alla AdT la loro sostituzione con nuovi PF che andrai a istituire in base alla situazione locale. Nell'ottica della ricomposizione della maglia dei PF questo è un male perchè si perdono tutte le misurate precedenti riferite a quei PF, per questo sarebbe opportuno cercare di istituire i PF in punti materializzati con certezza e che assicurino una certa stabilità nel tempo. Buon lavoro
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jema
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"geosim" ha scritto: La normativa prevede che siano rilevati tutti i PF visibili nell'ambito del rilievo, di cui naturalmente almeno tre per creare il cosiddetto triangolo fiduciale. Nel caso i PF non siano rintracciabili a causa di scomparsa del riferimento (demolizione, spostamento ecc.) puoi proporre alla AdT la loro sostituzione con nuovi PF che andrai a istituire in base alla situazione locale. Nell'ottica della ricomposizione della maglia dei PF questo è un male perchè si perdono tutte le misurate precedenti riferite a quei PF, per questo sarebbe opportuno cercare di istituire i PF in punti materializzati con certezza e che assicurino una certa stabilità nel tempo. Per quale motivo sei convinto che " si perdano tutte le misurate precedenti riferite ai PF" sostituiti: conosci forse il segreto algoritmo della futura ricomposizione cartografica? 8O Saluti 8)
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dioptra
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Salve Jema, ieri ti sei fatto 3 bottiglie di vino, ora hai ancora i fumi che ti invadono? Se da una maglia di fiduciali ne togli uno, resta un buco. E, come ieri ti hanno spiegato, quel punto non è più agganciabile al rilievo per la ricomposizione e quindi non sono verificabili e riutilizzabili i dati ad esso riferiti. cordialmente
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geosim
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"jema" ha scritto: "geosim" ha scritto: La normativa prevede che siano rilevati tutti i PF visibili nell'ambito del rilievo, di cui naturalmente almeno tre per creare il cosiddetto triangolo fiduciale. Nel caso i PF non siano rintracciabili a causa di scomparsa del riferimento (demolizione, spostamento ecc.) puoi proporre alla AdT la loro sostituzione con nuovi PF che andrai a istituire in base alla situazione locale. Nell'ottica della ricomposizione della maglia dei PF questo è un male perchè si perdono tutte le misurate precedenti riferite a quei PF, per questo sarebbe opportuno cercare di istituire i PF in punti materializzati con certezza e che assicurino una certa stabilità nel tempo. Per quale motivo sei convinto che " si perdano tutte le misurate precedenti riferite ai PF" sostituiti: conosci forse il segreto algoritmo della futura ricomposizione cartografica? 8O Saluti 8) In realtà non conosco niente, volevo solamente dire che se un PF non è più materializzabile e quindi viene sostituito non potranno essere utilizzate le misurate a lui riferite, anche se a pensarci bene le misurate potrebbero essere utilizzate lo stesso, mancherebbe "solamente" la materializzazione del punto sul terreno. Comunque ritengo siano disquisizioni accademiche in quanto credo che la ricomposizione della maglia dei PF non avverrà mai (almeno se continua questo andazzo) Buon lavoro
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jema
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"dioptra" ha scritto:
Jema, ieri ti sei fatto 3 bottiglie di vino, ora hai ancora i fumi che ti invadono? Se da una maglia di fiduciali ne togli uno, resta un buco. E, come ieri ti hanno spiegato, quel punto non è più agganciabile al rilievo per la ricomposizione e quindi non sono verificabili e riutilizzabili i dati ad esso riferiti. Confermo che le bottiglie scolate erano tre, ma due erano di acqua minerale: tengo gigigeom come Testimone! Non mi riferisco alla possibiltà di riferirsi a PF "non utilizzabili", che come è ovvio non potranno più essere misurati, ma al fatto che comunque sono presenti nella Banca Dati una serie di informazioni che definiscono tutte le misurate delle varie coppie di PF di appoggio, rilevate nel tempo. Ora la domanda, credo legittima, era quella di capire se qualcuno sapeva come sarebbe stata effettuata la mega ricomposizione cartografica: il "super domino" tanto per intenderci. :wink: Saluti 8)
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dioptra
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Salve Nel convegno di ieri a 2 Carrare(PD) un tecnico dellAdT ha illustrato un esperimento, peraltro ripetibile senza modifiche, che mostrava un metodo abbastanza veloce e sicuro di ricomposizione, almeno per i PF, che, se applicato in modo massiccio potrebbe portare risultati in pochissimo tempo. Tutto mediante l'utilizzo del GPS. Stilo un piano di lavoro a mio modesto parere: 1. Aggancio alla rete GPS I e II ordine o IGM95 di una maglia di PF da verificare abbastanza estesa, potrebbe essere anche un comune o più ( più o meno 30 KM di raggio). In pratica si rilevano con GPS tutti i PF di una zona e contemporaneamente anche PF del I e II ordine, che sono TUTTI stazionabili. 2. Ricalcolo di tutti i punti sulla base dei PF del I e II ordine. 3. Basta una squadra ridotta di operatori, come sanno bene gli esperti di GPS per rilevare un gran numero di PF con tecnologia GPS. 4. Fatto il ricaolcolo e la stabilizzazione della rete dei PF resta solo il montaggio di tutti i tipi mediante rototraslazione. 5. I tipi che non si adattano bene vengono scartati e verificati sul posto. Non è tanto difficile da realizzare. Non molti anni fa si pensava che i tipi non sarebbero mai stati oggetto di verifica ma da un po' di tempo questo è diventato una realtà. cordialmente
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geocinel
Carlo Cinelli
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"dioptra" ha scritto: Salve Nel convegno di ieri a 2 Carrare(PD) un tecnico dellAdT ha illustrato un esperimento, peraltro ripetibile senza modifiche, che mostrava un metodo abbastanza veloce e sicuro di ricomposizione, almeno per i PF, che, se applicato in modo massiccio potrebbe portare risultati in pochissimo tempo. Tutto mediante l'utilizzo del GPS. Stilo un piano di lavoro a mio modesto parere: 1. Aggancio alla rete GPS I e II ordine o IGM95 di una maglia di PF da verificare abbastanza estesa, potrebbe essere anche un comune o più ( più o meno 30 KM di raggio). In pratica si rilevano con GPS tutti i PF di una zona e contemporaneamente anche PF del I e II ordine, che sono TUTTI stazionabili. 2. Ricalcolo di tutti i punti sulla base dei PF del I e II ordine. 3. Basta una squadra ridotta di operatori, come sanno bene gli esperti di GPS per rilevare un gran numero di PF con tecnologia GPS. 4. Fatto il ricaolcolo e la stabilizzazione della rete dei PF resta solo il montaggio di tutti i tipi mediante rototraslazione. 5. I tipi che non si adattano bene vengono scartati e verificati sul posto. Non è tanto difficile da realizzare. Non molti anni fa si pensava che i tipi non sarebbero mai stati oggetto di verifica ma da un po' di tempo questo è diventato una realtà. cordialmente Se dopodomani me lo riracconta Cannafoglia a Teramo potrebbe prendermi un colpo. Non so se dalla contentezza o dall'ilarità. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Grazie Udino che ogni tanto mi fai sorridere. Grazie. P.S. Lo sai che stavo scrivendo un pezzo per ciò che sai tu proprio sulla ricomposizione?
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jema
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"dioptra" ha scritto:
Nel convegno di ieri a 2 Carrare(PD) un tecnico dellAdT ha illustrato un esperimento, peraltro ripetibile senza modifiche, che mostrava un metodo abbastanza veloce e sicuro di ricomposizione, almeno per i PF, che, se applicato in modo massiccio potrebbe portare risultati in pochissimo tempo. Tutto mediante l'utilizzo del GPS. Stilo un piano di lavoro a mio modesto parere: 1. Aggancio alla rete GPS I e II ordine o IGM95 di una maglia di PF da verificare abbastanza estesa, potrebbe essere anche un comune o più ( più o meno 30 KM di raggio). In pratica si rilevano con GPS tutti i PF di una zona e contemporaneamente anche PF del I e II ordine, che sono TUTTI stazionabili. 2. Ricalcolo di tutti i punti sulla base dei PF del I e II ordine. 3. Basta una squadra ridotta di operatori, come sanno bene gli esperti di GPS per rilevare un gran numero di PF con tecnologia GPS. 4. Fatto il ricaolcolo e la stabilizzazione della rete dei PF resta solo il montaggio di tutti i tipi mediante rototraslazione. 5. I tipi che non si adattano bene vengono scartati e verificati sul posto. Non è tanto difficile da realizzare. Non molti anni fa si pensava che i tipi non sarebbero mai stati oggetto di verifica ma da un po' di tempo questo è diventato una realtà. Mi spiace dioptra ma non è andata in questo modo! Il Responsabile dell'AdT si riferiva al collaudo dei Tipi di aggiornamento presentati e non alla fase successiva di ricomposizione cartografica, però potremmo dire che è stata posata la prima pietra... :wink: Saluti 8)
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dioptra
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Salve Certamente la fase di ricomposizione l'ho dedotta io: io penso sempre, prima di criticare: e se lo dovessi fare io, come lo farei? Alla luce di quanto esposto, prima di verificare i tipi si trattava di "trattare" una grande quantità di PF e siccome si "trattava" anche di ottimizzare il lavoro l'estensione era abbastanza grande. La domanda che non ho fatto, per mancanza di tempo era proprio quella di vedere pubblicati i risultati da qualche parte e la possibilità di riutilizzo dei PF "stabilizzati" anche a noi poveri mortali. Tutto, comunque , era finalizzato a dimostrare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che con il GPS, la velocità e la produttività, in certe situazioni, diventa esponenziale. cordialmente
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geosim
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Mi permetto di reinserirmi nella discussione da modesto geometra quale sono, ok per il rilievo dei PF con metodologia GPS agganciandoli alla rete IGM che ritengo sicuramente fattibile anche con modeste risorse e tempi ragionevoli ma secondo me esiste un problema a monte che riguarda la loro materializzazione nel terreno. Anche in un recente topic si discute su quali materializzazioni assurde sono stati costituiti dei PF, ha senso materializzare una rete di questo genere che non garantisce una adeguata stabilità nel tempo? Ha senso pretendere una maglia di fiduciali a 200 - 300 ml. di distanza oggi che sia con strumentazione tradizionale quanto a maggior ragione con tecnologia GPS si può ragionevolmente pensare ad una maglia ben più ampia senza alcuna perdita di precisione in termini di rilievi di aggiornamento? Buon lavoro
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dioptra
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Salve Certamente ha poco senso, se si dispone di GPS e stazione totale. Ma non tutti si sono adeguati, inoltre, ieri si parlava di canion urbani, dove il GPS non passa assolutamente. Il discorso sulla maglia fiduciale dovrebbe essere ripreso da una nuova circolare e adeguato alla condizioni ambientali con riferimento alle metodologie di misura attuali. Quindi maglie larghe per le zone estensive e maglie strette per le zone molto urbanizzate. Ti anticipo un frammento di un mio articolo sulla ricomposizione cartografica che sto preparando per GeoNews: Se fosse stato applicato questo principio e cioè della UNIVOCITA’ dei Triangoli Fiduciali avremmo, forse, sofferto un po’ di più all’inizio nella redazione dei Tipi ma alla fine questo sistema avrebbe pagato con interessi enormi. E sicuramente avremmo potuto incominciare a realizzare la ricomposizione cartografica almeno per i Triangoli Fiduciali già completamente interessati da rilievi e con distanze misurate già auto-collaudate e non sovrabbondanti in fatto di coppie di Fiduciali a volte inutilizzabili. E comunque, se applicassimo le circolari esistenti, con riferimento alla altimetria, tutti PF non materializzabili altimetricamente dovrebbero essere soppressi, anzi marcati come Non Utilizzabili. cordialmente
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path
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Mi inserisco nel topic. Io ed altri colleghi stiamo valutando un test sulla possibilità di utilizzo degli atti di aggiornamento catastali (principalmente tipi mappali) per l'aggiornamento della CTR 2K. Ieri mattina ho parlato con un funzionario della ADT il quale però ha frenato un pò il tutto confermando il mio sospetto e cioè che dagli uffici provinciali non hanno la possibilità di esportare in formato .dat i libretti delle misure, ma possono solamente stamparli. Il file .dat possono crearlo solamente per i tipi in collaudo! o solo da Roma.
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dioptra
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Salve Penso che se è un Ente pubblico che si muove in base ad un progetto l'AdT potrebbe essere disponibile a collaborare a a fornire gli strumenti necessari. cordialmente
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