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cambio stazione |

studiotecnicogeometra
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salve a tutti, ho un problema piuttosto grosso: venerdì scorso ho fatto un rilievo piutttosto lunghetto, quando ho fatto il cambio stazione da 100 a 200 dopo essermi posizionato nella 200 ho azzerato l'angolo anzicchè sulla 100 su un'altro punto. devo premettere che dalla 200 ho battuto due pf indispensabili, e che ho comunque battuto un punto di aggancio fra la 100 e la 200. qualcuno di voi sa dirmi cosa devo cabiare nel file (rilievo.rec) visto che uso leolink. io ho provato ad aggiungere dalla stazione 200 il punto 100 come primo punto dando i dati che già conosco all'inverso, ma comunque i punti successivi hanno ovviamente un angolo sbagliato. potrei calcolare la differenza di angolo tramite l'aggancio, ma ho paura che sia poco preciso. grazie
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gianni04
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"studiotecnicogeometra" ha scritto: salve a tutti, ho un problema piuttosto grosso: ............dopo essermi posizionato nella 200 ho azzerato l'angolo anzicchè sulla 100 su un'altro punto. devo premettere che dalla 200 ho battuto due pf indispensabili, e che ho comunque battuto un punto di aggancio fra la 100 e la 200. ............. certo! ............sono c....zi .....topografici, forse nemmeno Surace riuscirà a risolverli! ma qualche geometra ....sì! auguri
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enrico_p
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VARES8
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Se dalla stazione 200 hai comunque battuto la 100 non c'è nessun problema !
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studiotecnicogeometra
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grazie della celerità, per precisare: io dalla stazione 200 non ho battuto la 100. di solito quando faccio il cambio stazione dalla nuova stazione ribatto la vecchia stazione dopo essermi azzerato l'angolo sulla vecchia stazione. in questo caso la vecchia stazione non l'ho ribattuta ed in oltre l'angolo l'ho azzerato in uno spigolo di fabbricato anzichè sulla stazione 100. domanda: premesso che tramite autocad sono riuscito a ruotare tutti i punti battuti dalla 200 facendo fulcro su di essa e prendendo come riferimento un punto battuto da entrambe le stazioni, se volessi avere tutti gli angoli battuti dalla 200 in maniera non grafica e alquanto precisa cosa devo fare? grazie
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VARES8
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"studiotecnicogeometra" ha scritto: ... premesso che tramite autocad sono riuscito a ruotare tutti i punti battuti dalla 200 facendo fulcro su di essa e prendendo come riferimento un punto battuto da entrambe le stazioni .... Hai hai hai .... i topografi dell'autocad ....... :oops:
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geocinel
Carlo Cinelli
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L'educazione nella formazione degli individui è cosa fondamentale. Infatti quando ti leggo studiotecnicogeometra mi viene in mente che hai avuto dei cattivi maestri. La Topografia è cosa semplice e tu la fai diventare difficile e macchinosa. Perché tutte quelle operazioni caddesche? Se hai un punto battuto dalle due Stazioni 100 e 200 ti prendi un foglio ed una penna e ti calcoli il triangolo del quale conosci i tre lati. Due perché li hai misurati ed il terzo che è quello della battuta avanti. Formule di Briggs e ti calcoli gli angoli. L'angolo interno da 200 tra 100 e punto ribattuto lo dovrai sottrarre o aggiungere all'angolo sul punto ribattuto stesso e avrai l'azimut sulla 100. Perché dici che l'operazione non è precisa? Perché hai battuto male il punto ribattuto o perché è troppo vicino e pensi di aver preso gli angoli così così? Saluti e buon lavoro
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path
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"geocinel" ha scritto: Se hai un punto battuto dalle due Stazioni 100 e 200 ti prendi un foglio ed una penna e ti calcoli il triangolo del quale conosci i tre lati. Due perché li hai misurati ed il terzo che è quello della battuta avanti. Formule di Briggs e ti calcoli gli angoli. L'angolo interno da 200 tra 100 e punto ribattuto lo dovrai sottrarre o aggiungere all'angolo sul punto ribattuto stesso e avrai l'azimut sulla 100 Carlo mi ha rubato le parole dalle dita....
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maxottav
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ho l'impressione che si sia attivato l'ufficio "complicazioni cose semplici". Il trasporto di azimut o l'orientamento di una stazione successiva va fatto su un punto indietro qualunque, non obbligatoriamente la stazione precedente. La pratica di orientarsi sulla stazione prec. ha ragione solo in caso di centramento forzato (prisma fissato sullo stesso tricuspide della base). Io vedo spesso colleghi che usano la palina, mettono il chiodo..... poi leggono indietro sempre sulla palina rigorosamente "tenuta a mano", in continuo movimento e dal piombo incerto... ma non è più facile orientarsi su un elemento immobile già rilevato in precedenza che sopratutto ritroviamo anche il giorno dopo. Tutto questo per dire al giovane collega che orientarsi su un punto diverso dalla stazione prec. non solo non è sbagliato ma anzi è quasi meglio. La pratica di azzerare l'angolo sulla stazione indietro o mettere l'angolo corretto di + o - 200g, con gli attuali strumenti che oggi utilizziamo, è ormai obsoleta. Se poi si usano strumenti solo ottico-meccanici e si calcolano le coordinate a tavolino a mano non si può farne a meno. Del resto mi sono imbattuto in riconfinamenti con colleghi che restituivano il rilievo a mano, al 2000, in coordinate polari, goniometro e righello alla mano...
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chiara
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Piemonte
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"maxottav" ha scritto: Del resto mi sono imbattuto in riconfinamenti con colleghi che restituivano il rilievo a mano, al 2000, in coordinate polari, goniometro e righello alla mano... Non li chiamerei colleghi ....... :( Comunque è vero che software ed elettronica "fossilizzano" il cervello e, sovente, non siamo più in grado di svolgere i più banali calcoli trigonometrici. I più vecchiotti (come il sottoscritto :cry: ), che hanno imparato lavorando su strumenti ottico-meccanici e calcolatrice HP rpn programmabile alla mano (neanche un fogliettino di excel per facilitare i calcoli) hanno più facilità a trovare soluzioni ai problemi, solo per il fatto di aver sviluppato sempre totalmente da soli i calcoli di restituzione dei rilievi.
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path
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Montevarchi
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"maxottav" ha scritto: ho l'impressione che si sia attivato l'ufficio "complicazioni cose semplici". Il trasporto di azimut o l'orientamento di una stazione successiva va fatto su un punto indietro qualunque, non obbligatoriamente la stazione precedente. La pratica di orientarsi sulla stazione prec. ha ragione solo in caso di centramento forzato (prisma fissato sullo stesso tricuspide della base). Io vedo spesso colleghi che usano la palina, mettono il chiodo..... poi leggono indietro sempre sulla palina rigorosamente "tenuta a mano", in continuo movimento e dal piombo incerto... ma non è più facile orientarsi su un elemento immobile già rilevato in precedenza che sopratutto ritroviamo anche il giorno dopo. Tutto questo per dire al giovane collega che orientarsi su un punto diverso dalla stazione prec. non solo non è sbagliato ma anzi è quasi meglio. La pratica di azzerare l'angolo sulla stazione indietro o mettere l'angolo corretto di + o - 200g, con gli attuali strumenti che oggi utilizziamo, è ormai obsoleta. Se poi si usano strumenti solo ottico-meccanici e si calcolano le coordinate a tavolino a mano non si può farne a meno. Del resto mi sono imbattuto in riconfinamenti con colleghi che restituivano il rilievo a mano, al 2000, in coordinate polari, goniometro e righello alla mano... Va detto comunque che non facendo la battuta alla stazione indietro (con il prisma tenuto su treppiede,bipode, a mano o in lavatrice) non si rientra nel rilievo per poligonale. Penso che tu ti riferisca, consigliando questo metodo di rilievo, all'intersezione in avanti che sostanzialmente implica il calcolo della posizione del punto noti gli angoli e le distanze e che non è molto diverso da ciò che diceva Carlo. Una domanda: il punto di orientamento migliore che non è la stazione indietro secondo te quale é?
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geocinel
Carlo Cinelli
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"path" ha scritto: "maxottav" ha scritto: ho l'impressione che si sia attivato l'ufficio "complicazioni cose semplici". Il trasporto di azimut o l'orientamento di una stazione successiva va fatto su un punto indietro qualunque, non obbligatoriamente la stazione precedente. La pratica di orientarsi sulla stazione prec. ha ragione solo in caso di centramento forzato (prisma fissato sullo stesso tricuspide della base). Io vedo spesso colleghi che usano la palina, mettono il chiodo..... poi leggono indietro sempre sulla palina rigorosamente "tenuta a mano", in continuo movimento e dal piombo incerto... ma non è più facile orientarsi su un elemento immobile già rilevato in precedenza che sopratutto ritroviamo anche il giorno dopo. Tutto questo per dire al giovane collega che orientarsi su un punto diverso dalla stazione prec. non solo non è sbagliato ma anzi è quasi meglio. La pratica di azzerare l'angolo sulla stazione indietro o mettere l'angolo corretto di + o - 200g, con gli attuali strumenti che oggi utilizziamo, è ormai obsoleta. Se poi si usano strumenti solo ottico-meccanici e si calcolano le coordinate a tavolino a mano non si può farne a meno. Del resto mi sono imbattuto in riconfinamenti con colleghi che restituivano il rilievo a mano, al 2000, in coordinate polari, goniometro e righello alla mano... Va detto comunque che non facendo la battuta alla stazione indietro (con il prisma tenuto su treppiede,bipode, a mano o in lavatrice) non si rientra nel rilievo per poligonale. Penso che tu ti riferisca, consigliando questo metodo di rilievo, all'intersezione in avanti che sostanzialmente implica il calcolo della posizione del punto noti gli angoli e le distanze e che non è molto diverso da ciò che diceva Carlo. Una domanda: il punto di orientamento migliore che non è la stazione indietro secondo te quale é? Agostino Maxottav non diceva di non leggere indietro. Diceva di non orientarsi e azzerare indietro. E questo lo trovo anch'io superfluo e sbagliato quando, non in centramento forzato, devi ritornare a completare il rilievo o a fare ulteriori operazioni. Lo volevo dire anch'io nel precedente ma mi era rimasto nel pensiero. Infatti studiotecnicogeometra vincolava parte del suo discorso alla lettura indietro pari a 0. Quanto al punto ribattuto o di orientamento più lontano e stabile è meglio è. Ciao Carlo
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dioptra
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"chiara" ha scritto: "maxottav" ha scritto: Del resto mi sono imbattuto in riconfinamenti con colleghi che restituivano il rilievo a mano, al 2000, in coordinate polari, goniometro e righello alla mano... Non li chiamerei colleghi ....... :( Comunque è vero che software ed elettronica "fossilizzano" il cervello e, sovente, non siamo più in grado di svolgere i più banali calcoli trigonometrici. I più vecchiotti (come il sottoscritto :cry: ), che hanno imparato lavorando su strumenti ottico-meccanici e calcolatrice HP rpn programmabile alla mano (neanche un fogliettino di excel per facilitare i calcoli) hanno più facilità a trovare soluzioni ai problemi, solo per il fatto di aver sviluppato sempre totalmente da soli i calcoli di restituzione dei rilievi. Salve Chiara, quando accenni alla HP e al RPN, mi fai ricordare i gloriosi tempi passati e a quando le cose le DOVEVI sapere, altrimenti eri tagliato fuori. 1. Con Pregeo NON conta che il punto di orientamento all'indietro sia una stazione, può essere un qualunque punto battuto dalla stazione precedente. Se il tuo software ti OBBLIGA ad orientarti ASSOLUTAMENTE sulla stazione precedente e , nel caso tu non possa farlo per vari motivi, non ti permette di continuare, hai sbagliato software. Ma penso che non sia così. Guarda le istruzioni del programma, informati presso i produttori e poi indica come orientamento della stazione 200 il punto battuto da 100. L'unico consiglio che ti dò spassionatamente e accoratamente: lascia perdere l'Autocad per risolvere questi problemi Topografici, prendi in mano la vecchia cara calcolatrice, la matita, un foglio di carta, le squadrette e simula un disegno. Da quello potrai, senza formule astruse, ma con un semplicissimo trasporto d'azimut calcolare l'angolo che la stazione 200 avrebbe letto in corrispondenza di 100 se fosse stata battuta. cordialmente
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enrico_p
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PROCAD_SRL
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"maxottav" ha scritto: ho l'impressione che si sia attivato l'ufficio "complicazioni cose semplici". Il trasporto di azimut o l'orientamento di una stazione successiva va fatto su un punto indietro qualunque, non obbligatoriamente la stazione precedente. La pratica di orientarsi sulla stazione prec. ha ragione solo in caso di centramento forzato (prisma fissato sullo stesso tricuspide della base). Io vedo spesso colleghi che usano la palina, mettono il chiodo..... poi leggono indietro sempre sulla palina rigorosamente "tenuta a mano", in continuo movimento e dal piombo incerto... ma non è più facile orientarsi su un elemento immobile già rilevato in precedenza che sopratutto ritroviamo anche il giorno dopo. Tutto questo per dire al giovane collega che orientarsi su un punto diverso dalla stazione prec. non solo non è sbagliato ma anzi è quasi meglio. La pratica di azzerare l'angolo sulla stazione indietro o mettere l'angolo corretto di + o - 200g, con gli attuali strumenti che oggi utilizziamo, è ormai obsoleta. Se poi si usano strumenti solo ottico-meccanici e si calcolano le coordinate a tavolino a mano non si può farne a meno. Del resto mi sono imbattuto in riconfinamenti con colleghi che restituivano il rilievo a mano, al 2000, in coordinate polari, goniometro e righello alla mano... Si ma c'è di peggio: Io ho ricevuto in fiera un geometra che sul biglietto da visita aveva scritto: Disegnazione architettonica e Tipografia. la cosa triste che pur non volendo entrare nel merito dell' italiacano non ho saputo trattenermi dal chiedergli come mai, sul biglietto da visita avesse scritto Tipografia... Risposta un po' scocciata e saccente: Da tipo mappale no!?
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