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Autore Cambio di stazione

Smeraldo

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Macerata

 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 00:17

Buongiorno a tutto il forum. Sono un profano e quindi mi scuso se sto per formulare un quesito che ai più risulterà banale.
Ho da poco acquistato una stazione totale usata che ho impiegato fino ad ora per rilievi architettonici. Qualche giorno fa, nell'ambito di una ristrutturazione edilizia ho avuto la necessità di effettuare anche un piano quotato di una corte annessa all'edificio oggetto di intervento, e qui i molti dubbi che cercherò di esporre in tale sede.
La porzione rilevata è particolarmente impervia con moltissimi alberi, vegetazione spontanea, ostacoli vari e dislivelli occlusi dalla presenza di siepi e rovi. Per rilevare meno di 4000 mq di area sono stato costretto a fare 8 stazioni. Il mio primo dubbio sorge proprio in merito alla procedura che ho impiegato per effettuare i vari cambi di stazione: infatti, dalla generica stazione 100 ( di coordinate 0,0,0 ) dalla quale sono stati battuti dei punti del terreno e la posizione degli alberi, ho battuto anche la stazione 200. Spostato quindi lo strumento sul punto 200, ho impostato come nuovo "punto occupato" il 200, ho proceduto ad orientare lo strumento (backsight) sulla stazione 100 richiamando e selezionando dalla memoria dello stesso il punto 100; ho proceduto quindi a rileggerne le coordinate. A questo punto mi viene segnalato sul display se voglio sovrascrivere il vecchio punto 100 (la prima stazione) con le nuove coordinate lette. Io ho sovrascritto e credo di aver commesso un errore. Voi esperti come fate abitualmente? Battete come primo punto della stazione 200 il punto 100 chiamandolo, ad esempio, 201 e quindi procedete ad orientare su quest'ultimo lo strumento?
Perdonate eventuali eresie, ogni consiglio e critica è ben accetta.
Grazie

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Autore Risposta

cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 09:25

...ci sono dei principi cardine da rispettare e certamente la moderna informatizzazione degli strumenti topografici non facilita.

Uno dei principi cardine dice che "rilevamento" consiste nello scrivere o memorizzare i dati che lo strumento ci da dopo aver mirato al punto di interesse, mentre "tracciamento" consiste nel dirigere lo strumento verso il punto da picchettare muniti dell'angolo e della distanza che lo sottendono.

Ogni altra mistificazione di questi due termini (il rilevamento ed il tracciamento) non fa altro che creare confusione su quello che si intende fare.

Il mio consiglio è quindi di scrivere o memorizzare dalla stazione 100 (almeno diritto e capovolto) i dati che la stazione da sulla 200 e poi dalla 200, allo stesso modo, scrivere o memorizzare i dati della stessa verso la 100.

Ogni altro tipo di operazione (esempio il calcolo) è meglio farlo successivamente a mano o con un buon programma.

E' pur vero che gli strumenti contengono dei sofisticatissimi programmi di trattamento dei dati, ma io consiglierei di adoperarli SOLO dopo aver capito BENISSIMO il significato dei due tremini esposti in epigrafe.

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t1000

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 09:35

quoto in tutto e per tutto cappe_46



www.myspace.com/darksungtr
http://www.facebook.com/pages/darksun/43129466196?ref=ts

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 09:44

"Smeraldo" ha scritto:
Buongiorno a tutto il forum. Sono un profano e quindi mi scuso se sto per formulare un quesito che ai più risulterà banale.
Ho da poco acquistato una stazione totale usata che ho impiegato fino ad ora per rilievi architettonici. Qualche giorno fa, nell'ambito di una ristrutturazione edilizia ho avuto la necessità di effettuare anche un piano quotato di una corte annessa all'edificio oggetto di intervento, e qui i molti dubbi che cercherò di esporre in tale sede.
La porzione rilevata è particolarmente impervia con moltissimi alberi, vegetazione spontanea, ostacoli vari e dislivelli occlusi dalla presenza di siepi e rovi. Per rilevare meno di 4000 mq di area sono stato costretto a fare 8 stazioni. Il mio primo dubbio sorge proprio in merito alla procedura che ho impiegato per effettuare i vari cambi di stazione: infatti, dalla generica stazione 100 ( di coordinate 0,0,0 ) dalla quale sono stati battuti dei punti del terreno e la posizione degli alberi, ho battuto anche la stazione 200. Spostato quindi lo strumento sul punto 200, ho impostato come nuovo "punto occupato" il 200, ho proceduto ad orientare lo strumento (backsight) sulla stazione 100 richiamando e selezionando dalla memoria dello stesso il punto 100; ho proceduto quindi a rileggerne le coordinate. A questo punto mi viene segnalato sul display se voglio sovrascrivere il vecchio punto 100 (la prima stazione) con le nuove coordinate lette. Io ho sovrascritto e credo di aver commesso un errore. Voi esperti come fate abitualmente? Battete come primo punto della stazione 200 il punto 100 chiamandolo, ad esempio, 201 e quindi procedete ad orientare su quest'ultimo lo strumento?
Perdonate eventuali eresie, ogni consiglio e critica è ben accetta.
Grazie



A me sembra che il tuo problema sia legato più al software della stazione che non alla procedura vera e propria.
La procedura corretta è ovviamente quella di battere stazione avanti e chiamarla 200 o S2, dalla prima 100 o S1.
Da 200 o S2 battere indietro 100 o S1 e avanti 300 o S3.
Se il tuo software va a sostituire dei dati e non ad integrare, è un software fatto male.
Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. Quoto anch'io Cappe46.

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Smeraldo

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 09:53

Sono pienamente d'accordo con voi sul fatto che la troppa automatizzazione delle procedure porta a perdere di vista i concetti fondamentali ed i rudimenti dell'arte delle varie discipline e quindi anche in ambito topografico. Proprio la mia volontà di capire cosa sta dietro a quelle che apparentemente sembrano banali operazioni da compiere sul display dello strumento mi hanno portato a formulare il quesito sul forum.
Di fatto, ancora ho dei dubbi sulla corretta procedura da seguire nel fare un semplice cambio di stazione. Illuminatemi se potete.
Colgo l'occasione per chiedere poi un'altra cosa. Volendo un piano quotato con equidistanze di 0.5 m relativo ad una porzione di territorio abbastanza impervia ed in territorio collinare, che passo scegliereste della maglia di punti andreste a rilevare, oltre ad opportuni raffittimenti nelle zone particolari quali avvallamenti o dossi?

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cappe_46
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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 10:20

"Smeraldo" ha scritto:

Di fatto, ancora ho dei dubbi sulla corretta procedura da seguire nel fare un semplice cambio di stazione. Illuminatemi se potete.



...come possiamo illuminarti se stai all'ombra di te stesso?

Forse il tuo strumento ha un programma che calcola l"azimut" di orientamento "indietro" per "trasportare" le coordinate da stazione a stazione e quindi avere le coordiante delle stazioni e dei punti belle e pronte per il disegno: ORRORE !

E' ovvio che questo modo di operare detto anche "per camminamento" non da dei risultati attendibili in quanto l'errore (soprattuto iniziale) si amplifica in modo esponenziale e in proporzione al braccio della leva che va a formarsi, viene usato solo per tracciamenti in galleria, per intenderci, in quanto non vi è altro modo di operare, ma con accorgimenti particolari come il centramento forzato, la moltiplicazione del numero degli strati angolari e le letture di distanza particolarmente sofisticate.

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cappe_46
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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 10:23

"Smeraldo" ha scritto:

Colgo l'occasione per chiedere poi un'altra cosa. Volendo un piano quotato con equidistanze di 0.5 m relativo ad una porzione di territorio abbastanza impervia ed in territorio collinare, che passo scegliereste della maglia di punti andreste a rilevare, oltre ad opportuni raffittimenti nelle zone particolari quali avvallamenti o dossi?



...il passo della maglia non c'entra, quello che c'entra è che i punti vanno rilevati ogni volta che il dislivello cambia per un valore che è 3 VOLTE l'equidistanza.

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Smeraldo

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Macerata

 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 12:44

"geocinel" ha scritto:


A me sembra che il tuo problema sia legato più al software della stazione che non alla procedura vera e propria.
La procedura corretta è ovviamente quella di battere stazione avanti e chiamarla 200 o S2, dalla prima 100 o S1.
Da 200 o S2 battere indietro 100 o S1 e avanti 300 o S3.
Se il tuo software va a sostituire dei dati e non ad integrare, è un software fatto male.
Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. Quoto anch'io Cappe46.



Non mi sento di smentire il fatto che il software sia mal concepito; la strumentazione è di basso livello essendo made in China (south NTS 352 R)e forse il software è ad essa commisurato. La sovrascrittura del punto tuttavia la vedo legittima trovandosi lo strumento a rileggere un punto esistente e dotato dello stesso nome (il 100 nella fattispecie), non condividete? Come si potrebbe ovviare a questo eventuale "difetto"?

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lucabgeom

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 14:43

Anche io trovo se non legittima almeno tollerabile la sovrascrittura del punto indietro a meno che tu non debba eseguire un rilievo di alta precisione oppure realizzare una poligonale con relativa compensazione.
...magari puoi usare qualche accorgimento in piu' per aumentare la precisione ....se non utilizzare un sistema per il centramento forzato almeno utilizzare un treppiede a pinza per reggere l' asta oppure se possibile collimare direttamente il chiodo indietro e avanti a terra.....penso che per lavori catastali o un semplice piano quotato puo' bastare.

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cappe_46
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32032 FELTRE (BL)

 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 14:52

"lucabgeom" ha scritto:
Anche io trovo legittima la sovrascrittura del punto indietro a meno che tu non debba eseguire un rilievo di alta precisione oppure realizzare una poligonale con relativa compensazione.
...magari puoi usare qualche accorgimento in piu' per aumentare la precisione ....se non utilizzare un sistema per il centramento forzato almeno utilizzare un treppiede a pinza per reggere l' asta oppure se possibile collimare direttamente il chiodo indietro e avanti a terra.....penso che per lavori catastali o un semplice piano quotato puo' bastare.



...se mi spiegate che cosa è 'sta sovrascrittura, tento di dare una risposta.

E' che per caso se in avanti era E=100 e N=100 (con azimut = 50g e distanza = 141,42 m.) ed indietro è E= -100 N= -100 (con azimut = 250g e distanza = 141.42 m.) la sostiutisce con quest'ultima ?

Se è così equivale a quello che si faceva una volta per "trasporto d'azimut" appunto per avere la posizione "non compensata" o "per camminamento" delle stazioni, no ?

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 15:03

"cappe_46" ha scritto:


...se mi spiegate che cosa è 'sta sovrascrittura, tento di dare una risposta.

E' che per caso se in avanti era E=100 e N=100 (con azimut = 50g e distanza = 141,42 m.) ed indietro è E= -100 N= -100 (con azimut = 250g e distanza = 141.42 m.) la sostiutisce con quest'ultima ?

Se è così equivale a quello che si faceva una volta per "trasporto d'azimut" appunto per avere la posizione "non compensata" o "per camminamento" delle stazioni, no ?



Si io ho capito cosi'...

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geosim

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 15:11

Premesso che credo sia fondamentale (nonchè il minimo di quello che si debba fare) leggersi accuratamente il libretto di istruzione dello strumento per capire come ragiona lo strumento, altrimenti è come guidare una macchina e non sapere quele è la leva del cambio, credo che tu abbia eseguito un rilievo impostando lo strumento per il calcolo diretto delle coordinate cartesiane. In questo caso mi sembra corretta la procedura da te adottata, cioè lancio in avanti di una stazione e poi orientamento su quella precedente, il fatto della sovrascrittura potrebbe essere dovuta al fatto che dici di aver ribattuto la stazione indietro ed il questo caso il software trova due punti con lo stesso nome e ti chiede cosa fare; in ogni caso se l'orientamento e le coordinate della stazione successiva sono corrette la rilettura di quella indietro dovrebbe dare le stesse coordinate di partenza. Mi permetto di consigliarti comunque (come già detto da altri) di non utilizzare le funzioni di calcolo delle coordinate dello strumento ma di registrare solamente le letture angolari e di distanza e poi passare alle cartesiane con un successivo calcolo in ufficio (è un semplice rilievo celerimetrico). Regole fondamentali:
- lettura in avanti della stazione successiva e lettura indietro dalla stazione successiva della precedente (angolo e distanza);
- registrazione dell'altezza della stazione e del prisma;
- lettura di alcuni punti comuni dalle due stazioni successive in maniera da individuare eventuali problemi;
- utilizzo di centramenti forzati o di treppiedi per mantenere in bolla l'asta del prisma.
Per quanto riguarda il piano quotato considera che la superficie fisica del terreno sarà rappresentata in sede di restituzione da una serie di facce triangolari aventi come vertici i punti battuti (dalle quali poi si estrapolano le curve di livello) e quindi cerca di battere tutti i punti che consentano di realizzare una maglia di triangoli il più possibile vicini alla realtà. Esempio stupido: se hai una "montagnetta" e batti i punti di base della stessa ed un punto alla sommità avrai una rappresentazione a "piramide" mentre se li integri con altri punti intorno alla sommità la maglia sarà più fedele alla reale morfologia del terreno.
Buon lavoro

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Smeraldo

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 15:15

"lucabgeom" ha scritto:
"cappe_46" ha scritto:


...se mi spiegate che cosa è 'sta sovrascrittura, tento di dare una risposta.

E' che per caso se in avanti era E=100 e N=100 (con azimut = 50g e distanza = 141,42 m.) ed indietro è E= -100 N= -100 (con azimut = 250g e distanza = 141.42 m.) la sostiutisce con quest'ultima ?

Se è così equivale a quello che si faceva una volta per "trasporto d'azimut" appunto per avere la posizione "non compensata" o "per camminamento" delle stazioni, no ?



Si io ho capito cosi'...



Esattamente questo intedevo dire. Nel caso specifico io avevo imposto manualmente le coordinate della stazione di partenza 100 a: E=0.000, N=0.000, Z=0.000. Quando ho battuto dalla stazione 200 la stazione 100, ho sovrascritto le coordinate di partenza con altre pari a E=-0.001, N=-0.008, Z=0.144. Questa cosa un pò mi turba e mi lascia perplesso.
Ovviamente la precisione che è richiesta nel mio caso è più che accettabile anche con questo errore, ma mi preme capire la correttezza e la procedura teorica da seguire per le prossime volte.

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cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 15:52

"Smeraldo" ha scritto:

Esattamente questo intedevo dire. Nel caso specifico io avevo imposto manualmente le coordinate della stazione di partenza 100 a: E=0.000, N=0.000, Z=0.000. Quando ho battuto dalla stazione 200 la stazione 100, ho sovrascritto le coordinate di partenza con altre pari a E=-0.001, N=-0.008, Z=0.144. Questa cosa un pò mi turba e mi lascia perplesso.
Ovviamente la precisione che è richiesta nel mio caso è più che accettabile anche con questo errore, ma mi preme capire la correttezza e la procedura teorica da seguire per le prossime volte.



...questo significa che hai "trasportato l'azimut" in avanti e che quando ti sei orientato indietro (con +/- 200g) hai commesso un errore di 1 mm sull'asse delle E e di 8 mm sull'asse delle N ed inoltre ti sei alzato di 144 mm.

Ora, se per esempio la distanza tra 100 e 200 è molto corta diciamo 100 m e quella tra 200 e 300 è di 1000 m quei 1 e 8 mm diventano rispettivamente 10 e 80 (braccio della leva da 1 a 10) e così via per i lati successivi.

Una vecchia teoria catastale diceva che i punti "morti" (cioè in camminamento senza compensazione) possono essere al massimo, prova indovinare, "UNO" !!!

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 27 Gennaio 2010 alle ore 16:08

Son contrario alla pentola a pressione, un si vede la cottura!!!!

Ben ti hanno detto geosim e cappe46.
Setta lo strumento affinchè mantenga le misure che tu esegui in campagna.
Solo e soltanto quelle.
Non deve assolutamente fare calcoli, eliminare punti, ricalcolare coordinate.
Il trattamento lo fai dopo in ufficio.

E sennò registro di campagna, penna e calamaio.
Olè!

Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. Non c'entra niente la Cina. Il software probabimente sarà Italiano, come presumo. Le cose fatte male sono universali.

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