Salve e spero che qualcuno sappia darmi qualche indicazione sul modo più opportuno per risolvere questa situazione familiare.
Ho preso in mano le questioni di famiglia per quanto riguarda i tributi comunali in particolare l'imu. Alla fine del 2008 sentenza del tribunale suddivide l'immobile di cui sono proprietario con mia madre e mio fratello con le quote relative a mia zia e rispettivi figli. Per intenderci immaginate un immobile accatastato "in comunione" (per intenderci in verticale) tra mio padre e mio zio al 50% e 50%. L'immobile è suddiviso in 4 appartamenti per semplicità indicati sub 1, 2, 3 e 4. Nel sub 1 c'è sempre stata la mia famiglia, al sub 2 la famiglia di mio zio ed nel sub 3 e 4 un'altra zia (non proprietaria che ha abbattuto divisiorio realizzando l'unione tra il sub 3 e 4). In buona sostanza noi eravamo proprietari del 50% del sub1 del sub 2 e dei sub 3 e 4. In buona sostanza sulla "carta" (visura catastale) la nostra abitazione principale era solo il 50%. Vi lascio immaginare gli opportuni riflessi in termini di ICI ed IMU ( si può fare qualcosa per fare prevalere la sostanza sulla forma! come posso avere solo il 50% di esenzione sulla prima casa che di fatto occupo al 100%?).
MIo padre e mio zio muoiono e si fa la successione. L'accastamento rimane sempre con questi 50% di possesso nei vari sub.
Si va in causa e la sentenza del tribunale che ho di fronte è datata dicembre 2008, repertata i primi mesi del 2009 e registrata alla fine del 2010. La sentenza stabilisce ed attribuisce il sub 1 piu sub 3 a me a mia madre e mio fratello, il sub 2 e 4 più piccolo conguaglio agli eredi di mio zio.
Come si procede. Posso presentare una voltura?
Grazie a tutti quanti vorranno aiutarmi e rispondermi.