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Argomento: Vendita Ente urbano
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robertopi
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NAPOLI
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"totonno" ha scritto: Nel procedere all'accatastamento delle costruzioni mai censite , nel Docfa c'è la possibilità di inserire gli intestatari e poi, nel quadro D dopo la relazione tecnica, c'è un tasto "estremi" dove puoi inserire tutti i dati del titolo di proprietà: data del rogito, Notaio, registrazione, etc.. La voltura ormai è andata, i diritti catastali saranno stati pagati ma l'esito sull'inserimento degli intestatari è stato ovviamente negativo. Ha ragione Dado48, sull'accatastamento da fare prima dell'atto. E come sostiene lo stesso Dado48, andrebbe fatto un atto di identificazione catastale, ma non credo sia incarico tuo, può essere comunque un ottimo consiglio da dare al cliente. Saluti trascritti.. :wink: Confermo in toto, l'ho fatto per un'area urbana scaturita da un vecchio T,M intestato ad altra ditta e mai censita all'urbano, l'unica cosa è credevo che in visura si leggesse l'atto, indicato nel docfa, con il quale la ditta è divenuta proprietaria. saluti
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squadretta
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01 Marzo 2008
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Vi ringrazio per i suggerimenti, stamattina provo a presentare la pratica e vi faccio sapere. Marco
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totonno
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"dado48" ha scritto:
Soluzione, già in parte descritta in precedenza: - presentazione Docfa con l'intestazione di chi ha donato- Atto di Identificazione Catastale - Presentazione di Trascrizione - Presentazione di Voltura Più di così nun se po fa', ma è "ortodossia catastale", seppure in ritardo. Da notare che la data di fine lavori da indicare sul Docfa dovrebbe precedere quella dell'Atto di Donazione, con conseguente sanzione per ritardata consegna. Ciao, buon lavoro. Io, qui, Dado48, ho già dubbi sulla firma nella prima fase dell'accatastamento che Tu riporti, in questo caso e' il proprietario attuale che deve firmare il docfa coincidente con l'intestatario sempre attuale. La donazione è firmata, registrata e trascritta, non si può considerare che il trasferimento non sia perfezionato o sia errato. E' il conservatore, in genere esonerato apposta, che dovrebbe avere la facoltà di bloccare questo tipo di atti, ma non può neanche lui addossarsi questa responsabilità. Se poi uno scrupoloso e attento professionista vuole che sia indicato in visura l'atto di donazione, allora la procedura indicata da Dado48 è perfetta, ma deve avere il consenso delle parti che si accollerebbero dei costi che il Notaio rogante, il quale sarà richiamato perchè ritenuto responsabile della leggerezza, è probabile non consiglierà, mi immagino, di sostenere. Per cui suo malgrado, a mio parere, il necessario e non rimandabile accatastamento, il professionista chiamato, nonchè il proprietario lo devono fare per forza anche se non si procederà all'Atto di identificazione catastale, e se faccio firmare il docfa alla donante, se poi le parti non sono disposte a firmare l'Atto di identificazione catastale, anche, mettiamo, per mancanza di soldi, cosa facciamo ? Saluti appagati. :wink:
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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Totonno, sono due giorni che ci scontriamo, purtroppo, a distanza rigirando attorno, quasi, ad uno stesso argomento: voltura, trascrizione, intestati catastali, Atti di Identificazione. Ora, se la Procedura corretta è una sola, non dovremmo trovarci in situazioni simili a quella proposta da Squadretta, perchè la Procedura dovrebbe essere seguita sempre da tutti. Purtroppo ci accorgiamo che molte volte ciò non accade e ci si ritrova impantanati senza riuscire a scovare quale possa essere la soluzione legale ed ortodossa per uscire dall'empasse. Ritengo che il nostro compito, nel Forum, sia quello di dare giusti suggerimenti che, se possibile, devono essere seguiti con le normali procedure e risolti. Quando invece non è possibile, secondo me, la soluzione deve essere ricercata inoltrando formali richieste all'Ufficio che dovrà fornire l'esatta strada da seguire (sanzioni e costi aggiuntivi compresi). "Totonno" ha scritto: ... se poi le parti non sono disposte a firmare l'Atto di identificazione catastale, anche, mettiamo, per mancanza di soldi, cosa facciamo ? Situazioni che, sempre purtroppo, si verificano con una certa frequenza, ma a cui è indispensabile però ribattere con forza al Cliente che, se non si affronta oggi il problema, quello si ripresenterà in futuro ... oltre non ci è consentito andare. Squadretta " stamattina presenta la pratica": ci informerà di certo sugli sviluppi. Ciao, buon lavoro.
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totonno
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"dado48" ha scritto: Totonno, sono due giorni che ci scontriamo, purtroppo, a distanza rigirando attorno, quasi, ad uno stesso argomento: voltura, trascrizione, intestati catastali, Atti di Identificazione. Ciao Dado48. Io non mi sto scontrando con Te , questo è uno scambio di opinioni, il fatto che le nostre siano divergenti non fa altro che aumentare il mare di informazioni utilissime che stiamo dando alla discussione, e sicuramente Squadretta non può che giovarsi di questo. Saluti costruttivi da veri Amiconi. :wink:
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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Totonno, ma neppure io mi sto scontrando con te nel senso letterale del termine, ma solo nel senso di avere, a volte, convinzioni opposte e/o divergenti e di difenderle " oltre ogni ragionevole dubbio" sino a che qualcuno con due p...e grosse così mi dimostra che ho scritto emerite c.....e, mi bacchetta le mani, per non dire altro, rimandandomi all'ultimo banco con il cappello d'asino in testa. Sostituisci, per favore, i " saluti rammaricati per l'equivoco" perlomeno con " saluti da amiconi" o qualsiasi altro saluto che tu saprai certamente inventarti e che sia più confacente con lo spirito del nostro Forum (ottimistico e costruttivo) e delle nostre discussioni. Ciao, buon lavoro.
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gaetano59
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"totonno" ha scritto: Nel procedere all'accatastamento delle costruzioni mai censite , nel Docfa c'è la possibilità di inserire gli intestatari e poi, nel quadro D dopo la relazione tecnica, c'è un tasto "estremi" dove puoi inserire tutti i dati del titolo di proprietà: data del rogito, Notaio, registrazione, etc.. La voltura ormai è andata, i diritti catastali saranno stati pagati ma l'esito sull'inserimento degli intestatari è stato ovviamente negativo. Ha ragione Dado48, sull'accatastamento da fare prima dell'atto. E come sostiene lo stesso Dado48, andrebbe fatto un atto di identificazione catastale, ma non credo sia incarico tuo, può essere comunque un ottimo consiglio da dare al cliente. Saluti trascritti.. :wink: Se può essere utile, riporto la consultazione della guida docfa in riferimento al tasto "estremi" : [Estremi del titolo giustificativo dell'intestazione in Catasto Lo schermo consente di acquisire per ciascuna unita' immobiliare o per insiemi di unita' immobiliari i titoli giustificativi di eventuali intestazioni catastali che si pongono in modo discontinuo rispetto alla storia catastale (p.e. qualora l'avente diritto ha elevato nuove costruzioni sulla base di titoli espliciti che a suo tempo non erano oggetto di registrazione in catasto). ] Quindi non sono convinto che tale soluzione sia applicabile al caso di squadretta :roll: A mio avviso il caso andrebbe trattato nel modo seguente: 1) Accatastamento "ora per allora" dei fabbricati in testa alla donante. 2) Voltura dell'atto di donazione. Non c'è bisogno di successivo atto di identificazione ctastale, in quanto lo stesso riporta (per fortuna) gli estremi catastali di quanto donato, e, immagino, anche la corretta descrizione e confinazione. In questo modo non avremo discontinuità nella storia catastale, nè per quanto riguarda le intestazioni, nè per quanto riguarda la storia delle particelle. altri pareri?
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vomisa
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Belluno
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"gaetano59" ha scritto:
A mio avviso il caso andrebbe trattato nel modo seguente: 1) Accatastamento "ora per allora" dei fabbricati in testa alla donante. 2) Voltura dell'atto di donazione. Secondo me no. Che cosa si voltura? L'atto di donazione descrive un'ente urbano alla data 2010, non qualcosa altro. Sarebbe un escamotage (del tipo se passa facciamo una bevuta) ma la prassi corretta è già stata data, e vista la frittata fatta a monte questa l'unica soluzione (già applicata in casi simili ahimè non infrequenti): "dado48" ha scritto:
Soluzione, già in parte descritta in precedenza: - presentazione Docfa con l'intestazione di chi ha donato - Atto di Identificazione Catastale - Presentazione di Trascrizione - Presentazione di Voltura Più di così nun se po fa', ma è "ortodossia catastale", seppure in ritardo. A me è successo invece di riuscire a intestare un ente urbano in visura (all'epoca definito come lotto "in formazione") compravenduto nel 1950, quindi prima dell'obbligo delle volture, che con istanza (in carta semplice) e copia dell'atto allegato è stato portato d'ufficio a Fabbricato urbano da accertare, con l'intestazione giusta. Ma all'attualità quanto descritto da dado48 è l'unica via per il quesito di squadretta. Saluti a tutti e attendo altre opinioni.
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gaetano59
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"vomisa" ha scritto: "gaetano59" ha scritto:
A mio avviso il caso andrebbe trattato nel modo seguente: 1) Accatastamento "ora per allora" dei fabbricati in testa alla donante. 2) Voltura dell'atto di donazione. Secondo me no. Che cosa si voltura? L'atto di donazione descrive un'ente urbano alla data 2010, non qualcosa altro. Sarebbe un escamotage (del tipo se passa facciamo una bevuta) ma la prassi corretta è già stata data, e vista la frittata fatta a monte questa l'unica soluzione (già applicata in casi simili ahimè non infrequenti): "dado48" ha scritto:
Soluzione, già in parte descritta in precedenza: - presentazione Docfa con l'intestazione di chi ha donato - Atto di Identificazione Catastale - Presentazione di Trascrizione - Presentazione di Voltura Più di così nun se po fa', ma è "ortodossia catastale", seppure in ritardo. A me è successo invece di riuscire a intestare un ente urbano in visura (all'epoca definito come lotto "in formazione") compravenduto nel 1950, quindi prima dell'obbligo delle volture, che con istanza (in carta semplice) e copia dell'atto allegato è stato portato d'ufficio a Fabbricato urbano da accertare, con l'intestazione giusta. Ma all'attualità quanto descritto da dado48 è l'unica via per il quesito di squadretta. Saluti a tutti e attendo altre opinioni. No vomisa, nessuna frittata, le particelle indicate nell'atto sono quelle degli lotti derivanti dai TM, l'accatastamento che si andrà a fare oggi per allora, in testa alla donante, farà riferimento proprio a quei TM e quindi il numero dei fabbricati sarà lo stesso. Penso che questo sia il modo (unico? a parer mio si) di rimediare alla frittata precedente. Ripeto avremo la continuità in banca dati - persone e immobili- e il colegamento all'atto di donazione. saluti
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totonno
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"gaetano59" ha scritto: "vomisa" ha scritto: "gaetano59" ha scritto:
A mio avviso il caso andrebbe trattato nel modo seguente: 1) Accatastamento "ora per allora" dei fabbricati in testa alla donante. 2) Voltura dell'atto di donazione. Secondo me no. Che cosa si voltura? L'atto di donazione descrive un'ente urbano alla data 2010, non qualcosa altro. Sarebbe un escamotage (del tipo se passa facciamo una bevuta) ma la prassi corretta è già stata data, e vista la frittata fatta a monte questa l'unica soluzione (già applicata in casi simili ahimè non infrequenti): "dado48" ha scritto:
Soluzione, già in parte descritta in precedenza: - presentazione Docfa con l'intestazione di chi ha donato - Atto di Identificazione Catastale - Presentazione di Trascrizione - Presentazione di Voltura Più di così nun se po fa', ma è "ortodossia catastale", seppure in ritardo. A me è successo invece di riuscire a intestare un ente urbano in visura (all'epoca definito come lotto "in formazione") compravenduto nel 1950, quindi prima dell'obbligo delle volture, che con istanza (in carta semplice) e copia dell'atto allegato è stato portato d'ufficio a Fabbricato urbano da accertare, con l'intestazione giusta. Ma all'attualità quanto descritto da dado48 è l'unica via per il quesito di squadretta. Saluti a tutti e attendo altre opinioni. No vomisa, nessuna frittata, le particelle indicate nell'atto sono quelle degli lotti derivanti dai TM, l'accatastamento che si andrà a fare oggi per allora, in testa alla donante, farà riferimento proprio a quei TM e quindi il numero dei fabbricati sarà lo stesso. Penso che questo sia il modo (unico? a parer mio si) di rimediare alla frittata precedente. Ripeto avremo la continuità in banca dati - persone e immobili- e il colegamento all'atto di donazione. saluti Gaetano59, ciao. La donante, o chi vende, è d'accordo. Altrimenti non si fa niente ! Se poi è deceduta, beh... allora è un altro paio di maniche. Io credo sia più pacifico in molti casi farlo regolarizzare al legittimo proprietario attuale. La voltura, credo al terreni, poi, scrive bene Vomisa, non c'è il relativo atto autenticato dove sta identificato l'immobile che si va a trasferire. Aggiungo poi che, sempre la guida Docfa, riporta nel titolo intestati: Persona fisica "Questo quadro consente l'acquisizione dei dati anagrafici della persona fisica, titolare dei diritti reali sulle unita' immobiliari oggetto di denuncia di Nuova Costruzione unitamente ai dati del titolo di possesso di cui gode il soggetto acquisito ." Il titolare è quello di ora, non di allora. Saluti donanti. :wink:
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gaetano59
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totonno ha scritto: [quote]Gaetano59, ciao. La donante, o chi vende, è d'accordo. Altrimenti non si fa niente ! Se poi è deceduta, beh... allora è un altro paio di maniche. Io credo sia più pacifico in molti casi farlo regolarizzare al legittimo proprietario attuale. La voltura, credo al terreni, poi, scrive bene Vomisa, non c'è il relativo atto autenticato dove sta identificato l'immobile che si va a trasferire. [/quote] A meno che io non mi stia rincitrullendo, nell'atto si parla di fabbricati e sono stai identificati con il numero del lotto (ente urbano come da T.M)quindi la relativa voltura deve essere presentata al C.F. non al C.T. La donante (o venditore) hanno ceduto i loro diritti al donatario (o acquirente), e non hanno più alcun potere sugli immobili, per cui non devono essere d'accordo o firmare un bel nulla. L'accatastamento "ora per allora" lo presentano gli attuali aventi titolo, con la intestazione come da T.M. n. xxx del xxx sipegando in relazione che si procede a fare l'accatstamento "ora per allora" per i fabbricati oggetto dell'atto notarile xxx, al fine di poter procedere alla voltura dello stesso atto. Per quanto riguarda la soluzione tramite docfa che proponevi, più sopra ho espresso le mie perplessità, ti sfugge un particolare "per atti non soggetti a registrazione" Saluti
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totonno
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"gaetano59" ha scritto: No vomisa, nessuna frittata, le particelle indicate nell'atto sono quelle degli lotti derivanti dai TM, l'accatastamento che si andrà a fare oggi per allora, in testa alla donante, farà riferimento proprio a quei TM e quindi il numero dei fabbricati sarà lo stesso. Penso che questo sia il modo (unico? a parer mio si) di rimediare alla frittata precedente. Ripeto avremo la continuità in banca dati - persone e immobili- e il colegamento all'atto di donazione. saluti Scusa Gaetano, non avevo inteso. Se Te mi scrivi che il Docfa si fa in testa alla donante, io, che sono un bischero, capisco che lo debba firmare la donante, altrimenti il Catasto con quel docfa, fa la boccuccia. La fa molto meno se il firmatario coincide con il titolare dei diritti iscritto direttamente in atti con il medesimo Docfa. Ripeto poi tutto questo che Te proponi, ha un senso, ma si fa solo per far registrare una nuova voltura in sostituzione di quella già fatta ma non evasa in automatico, che però non è errata, perchè segue pari pari l'atto e la nota di trascrizione, quindi è solamente non registrabile per il sistema. Allora qui, ha ragione il buon Dado48, se deve essere rifatta la voltura, vuol dire che l'atto deve essere perfezionato dall'identificazione catastale dell'immobile, poi si può fare la voltura susseguente, altrimenti da qualsiasi parte la vedi, qualcosa che non torna c'è sempre. Vai pure a presentare una voltura con un atto in cui non sono indicati i dati catastali che tu hai fatto inserire successivamente, difficile che la inseriscano. Saluti perfetti. :wink:
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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Mentre comincio a non capirci più niente, vorrei porre l'attenzione su quanto anticipato da Squadretta: [quote]due anni prima erano stati fatti i Tipi Mappali per scaricare a partita 1 questi fabbricati ex-rurali[/quote] per poi prendere in considerazione: L'art. 19, comma 14, del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, come modificato in sede di conversione dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha aggiunto all'art. 29 della legge 27 febbraio 1985, n. 52, il seguente comma 1-bis: "Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, ad esclusione dei diritti reali di garanzia, devono contenere, per le unità immobiliari urbane, [size=21]a pena di nullità[/size], oltre all'identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale. ...... Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari". Se l'Atto di Donazione citato da Squadretta è successivo al 30/07/2010, vale quando evidenziato in rosso grassetto appena qui sopra ??? Se così fosse non c'è che da rifirmare un nuovo atto di Donazione. Dovremmo ora attendere che ci sia confermato o meno questo dato. Capperi, ma Squadretta " stamattina" non è andato in Catasto ? Ciao, buon lavoro.
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gaetano59
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04 Gennaio 2007
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"totonno" ha scritto: "gaetano59" ha scritto: No vomisa, nessuna frittata, le particelle indicate nell'atto sono quelle degli lotti derivanti dai TM, l'accatastamento che si andrà a fare oggi per allora, in testa alla donante, farà riferimento proprio a quei TM e quindi il numero dei fabbricati sarà lo stesso. Penso che questo sia il modo (unico? a parer mio si) di rimediare alla frittata precedente. Ripeto avremo la continuità in banca dati - persone e immobili- e il colegamento all'atto di donazione. saluti Scusa Gaetano, non avevo inteso. Se Te mi scrivi che il Docfa si fa in testa alla donante, io, che sono un bischero, capisco che lo debba firmare la donante, altrimenti il Catasto con quel docfa, fa la boccuccia. La fa molto meno se il firmatario coincide con il titolare dei diritti iscritto direttamente in atti con il medesimo Docfa. Ripeto poi tutto questo che Te proponi, ha un senso, ma si fa solo per far registrare una nuova voltura in sostituzione di quella già fatta ma non evasa in automatico, che però non è errata, perchè segue pari pari l'atto e la nota di trascrizione, quindi è solamente non registrabile per il sistema. Allora qui, ha ragione il buon Dado48, se deve essere rifatta la voltura, vuol dire che l'atto deve essere perfezionato dall'identificazione catastale dell'immobile, poi si può fare la voltura susseguente, altrimenti da qualsiasi parte la vedi, qualcosa che non torna c'è sempre. Vai pure a presentare una voltura con un atto in cui non sono indicati i dati catastali che tu hai fatto inserire successivamente, difficile che la inseriscano. Saluti perfetti. :wink: Antonio, I dati catastali ci sono, sono le particelle (ente urbano) come da T.M. ecco perchè dico che abbiamo la continutà. Di solito, in questi casi, il notaio la vcoltura non la presentava proprio. Claudio, Se dovesse essere successo anche quello che dici, saremmo in presenza si un notaio pazzo. :lol: restiamo in attesa dell'esito della visita di squadretta al catasto. :roll: Saluti
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squadretta
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Ciao a tutti, inanzitutto vi ringrazio per le numerose risposte, ho visto che a seguito del mio quesito è nata un'interessante discussione! Stamattina sono stato in Catasto e ho presentato il Do.c.fa. seguendo i consigli di totonno e di dado48 e mi è stato accettato. Vi confesso sinceramente che ero indeciso sulla strada da intraprendere e cioè se accatastastare in capo alla parte donante (madre) e poi presentare una voltura citando l'atto (però in questo caso come giustamente sottolineato da "vomisa" e da "totonno" verrebbe richiesto di volturare un identificativo non presente nell'atto) oppure procedere come ho fatto e cioè accatastare in capo alla parte donataria (figlia), consigliando a questa di rivolgersi al Notaio che ha stipulato l'atto per far sì che venga identificato correttamente il cespite. Ora dopo tutto questo mi chiedo: ma è possibile che i Notai facciano i pignoli giustamente su un sacco di cose e poi vadano a stipulare un atto in questa maniera? boh, lascio giudicare a voi tutti! "dado48" ha scritto: Se l'Atto di Donazione citato da Squadretta è successivo al 30/07/2010, vale quando evidenziato in rosso grassetto appena qui sopra ??? Se così fosse non c'è che da rifirmare un nuovo atto di Donazione. Dovremmo ora attendere che ci sia confermato o meno questo dato. Capperi, ma Squadretta "stamattina" non è andato in Catasto ? Ciao, buon lavoro. In risposta a dado48, l'atto è stato stipulato in febbraio 2010, anche a me era venuta in mente questa cosa, nel caso sì che era un bel guaio!! Un cordiale saluto a tutti voi! Ciao e buon lavoro.
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