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Trasporto di una stanza da una uiu all'altra |

GeoSiX
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Salve a tutti! Premetto che sono giovane e inesperto. Mi trovo a dover risolvere la seguente situazione: Un cliente proprietario di due appartamenti adiacenti l'uno con l'altro e aventi la stessa intestazione, vuole eseguire delle opere interne per modifiche di pareti divisorie, realizzare un secondo W.C. e portare la seconda camera di una delle due uiu all'altra. Quesito: L'intervento lo posso far rientrare in manutenzione straordinaria (D.I.A.)?
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lukabo
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fai la SCIA o DIA, e poi docfa per "frazionamento e fusione" ciao
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totonno
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Per GeoSiX La DIA è morta e sepolta. Adesso esiste la SCIA e, oltretutto , per alcuni interventi di manutenzione straordinaria esiste la "Comunicazione di inizio attività edilizia libera", da non confondersi con le opere di manutenzione ordinaria delle quali non c'è bisogno di avviare alcun procedimento amministrativo. Il discorso è lungo e tortuoso, Ti conviene leggerti la Legge che la tua Regione dovrebbe aver redatto in merito ed anche questo link che di seguito riporto: www.architettiroma.it/archweb/notizie/12... Il Geometra, seppur giovane ed inesperto, ha il dovere, prima di assumersi le responsabilità di un incarico e determinare conseguentemente il relativo giusto valore economico della prestazione, di aggiornare le proprie conoscenze professionali in merito a ciò che si appresta ad eseguire. Buona lettura e studio. Saluti straordinari. :wink:
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lukabo
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"totonno" ha scritto: Per GeoSiX La DIA è morta e sepolta. Adesso esiste la SCIA al riguardo ho partecipato settimana scorsa ad un convegno dove alcuni avvocati urbanisti sostengono che la SCIA è una eccessiva presa di responsabilità del professionista e che i comuni non possono rifiutare una DIA (e vallo a spiegare al tecnico comunale). Io presenterei una SCIA ora come ora, (la CIA se hai fusione/fraz di unità immobiliari non è ammessa). Però mi guardo bene dal comunicare al cliente che sarebbe bene attendere i 60gg così da evitare problemi (ovviamente se non ci sono urgenze) dato che tutta questa responsabilità che ci viene addossata pare sia "aggratisse" come direbbe qualcuno...
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anonimo_leccese
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"lukabo" ha scritto: "totonno" ha scritto: Per GeoSiX La DIA è morta e sepolta. Adesso esiste la SCIA al riguardo ho partecipato settimana scorsa ad un convegno dove alcuni avvocati urbanisti sostengono che la SCIA è una eccessiva presa di responsabilità del professionista e che i comuni non possono rifiutare una DIA (e vallo a spiegare al tecnico comunale). Io presenterei una SCIA ora come ora, (la CIA se hai fusione/fraz di unità immobiliari non è ammessa). Però mi guardo bene dal comunicare al cliente che sarebbe bene attendere i 60gg così da evitare problemi (ovviamente se non ci sono urgenze) dato che tutta questa responsabilità che ci viene addossata pare sia "aggratisse" come direbbe qualcuno... Una volta tanto sono daccordo con gli avvocati, con la Scia ci si mette al posto degli enti preposti, certificando che è tutto in regola con le norme,...sapete che c'è ? Ma chi ce lo fa fare, attendiamo sempre che siano gli organi preposti a dare l'ultima parola, in modo da poterci opporre, se con la Scia diamo tutto sicuro al 100% dopo con chi ce la prendiamo in casi di anomalie ??? Saluti....da agenti segreti della Cia :wink:
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totonno
(GURU)
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"anonimo_leccese" ha scritto: "lukabo" ha scritto: "totonno" ha scritto: Per GeoSiX La DIA è morta e sepolta. Adesso esiste la SCIA al riguardo ho partecipato settimana scorsa ad un convegno dove alcuni avvocati urbanisti sostengono che la SCIA è una eccessiva presa di responsabilità del professionista e che i comuni non possono rifiutare una DIA (e vallo a spiegare al tecnico comunale). Io presenterei una SCIA ora come ora, (la CIA se hai fusione/fraz di unità immobiliari non è ammessa). Però mi guardo bene dal comunicare al cliente che sarebbe bene attendere i 60gg così da evitare problemi (ovviamente se non ci sono urgenze) dato che tutta questa responsabilità che ci viene addossata pare sia "aggratisse" come direbbe qualcuno... Una volta tanto sono daccordo con gli avvocati, con la Scia ci si mette al posto degli enti preposti, certificando che è tutto in regola con le norme,...sapete che c'è ? Ma chi ce lo fa fare, attendiamo sempre che siano gli organi preposti a dare l'ultima parola, in modo da poterci opporre, se con la Scia diamo tutto sicuro al 100% dopo con chi ce la prendiamo in casi di anomalie ??? Saluti....da agenti segreti della Cia :wink: Mi sfugge qualcosa... Ma la DIA cos'era un titolo abilitativo rilasciato dal Comune??? L'unica vera rogna è che nella SCIA si comunica contestualmente l'inizio dei lavori edili senza aspettare i venti o trenta giorni previsti per iniziare gli stessi dalla presentazione della DIA. Terminati i venti o trenta giorni si poteva iniziare i lavori, ma il Comune in qualsiasi momento poteva interrompere i lavori se riscontrava irregolarità di validità della DIA. Come si dimostra facilmente entrambe le procedure sono un dito nel .... nel senso buono del termine inteso come fastidiosissimo atto (e mi scuso con le colleghe), per i progettisti che dichiarano tutto quello che c'è da dichiarare compreso che le opere non ledono diritti altrui, oltre che la posizione urbanistica, edilizia, ambientale, ed igienico sanitaria del bene, oltre che la regolarità della tessera sanitaria del giardiniere e il permesso di soggiorno della badante assunta per finta dal richiedente. Comunque sono dell'avviso che la procedura di verifica delle pratiche edilizie SCIA, il Comune se la deve lo stesso assumere obbligatoriamente, perchè non si può esimere così facilmente dall'effettiva attività di controllo del territorio, ancorchè gli interventi sullo stesso ricadano nell'ambito delle autodichiarazioni SCIA. Comunque anche l'amministrazione pubblica ha gli avvocati...che non sono dello stesso avviso degli avvocati che difendono il progettista. Saluti irregolari. :wink:
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SIMBA64
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"totonno" ha scritto: "anonimo_leccese" ha scritto: "lukabo" ha scritto: "totonno" ha scritto: Per GeoSiX La DIA è morta e sepolta. Adesso esiste la SCIA al riguardo ho partecipato settimana scorsa ad un convegno dove alcuni avvocati urbanisti sostengono che la SCIA è una eccessiva presa di responsabilità del professionista e che i comuni non possono rifiutare una DIA (e vallo a spiegare al tecnico comunale). Io presenterei una SCIA ora come ora, (la CIA se hai fusione/fraz di unità immobiliari non è ammessa). Però mi guardo bene dal comunicare al cliente che sarebbe bene attendere i 60gg così da evitare problemi (ovviamente se non ci sono urgenze) dato che tutta questa responsabilità che ci viene addossata pare sia "aggratisse" come direbbe qualcuno... Una volta tanto sono daccordo con gli avvocati, con la Scia ci si mette al posto degli enti preposti, certificando che è tutto in regola con le norme,...sapete che c'è ? Ma chi ce lo fa fare, attendiamo sempre che siano gli organi preposti a dare l'ultima parola, in modo da poterci opporre, se con la Scia diamo tutto sicuro al 100% dopo con chi ce la prendiamo in casi di anomalie ??? Saluti....da agenti segreti della Cia :wink: Mi sfugge qualcosa... Ma la DIA cos'era un titolo abilitativo rilasciato dal Comune??? L'unica vera rogna è che nella SCIA si comunica contestualmente l'inizio dei lavori edili senza aspettare i venti o trenta giorni previsti per iniziare gli stessi dalla presentazione della DIA. Terminati i venti o trenta giorni si poteva iniziare i lavori, ma il Comune in qualsiasi momento poteva interrompere i lavori se riscontrava irregolarità di validità della DIA. Come si dimostra facilmente entrambe le procedure sono un dito nel .... nel senso buono del termine inteso come fastidiosissimo atto (e mi scuso con le colleghe), per i progettisti che dichiarano tutto quello che c'è da dichiarare compreso che le opere non ledono diritti altrui, oltre che la posizione urbanistica, edilizia, ambientale, ed igienico sanitaria del bene, oltre che la regolarità della tessera sanitaria del giardiniere e il permesso di soggiorno della badante assunta per finta dal richiedente. Comunque sono dell'avviso che la procedura di verifica delle pratiche edilizie SCIA, il Comune se la deve lo stesso assumere obbligatoriamente, perchè non si può esimere così facilmente dall'effettiva attività di controllo del territorio, ancorchè gli interventi sullo stesso ricadano nell'ambito delle autodichiarazioni SCIA. Comunque anche l'amministrazione pubblica ha gli avvocati...che non sono dello stesso avviso degli avvocati che difendono il progettista. Saluti irregolari. :wink: Ciao onoratissimo totonno A me risulta che la D.I.A. non è morta e sepolta e nemmeno ammallata. A parte questo, io preferisco, se non ci sono tempi urgenti su una pratica, la D.I.A. rispetto alla S.C.I.A., perchè almeno dalle mie parti, dal momento che presento la DIA, il Comune esegue comunque dei controlli sull'intera domanda che ho presentato. Questo almeno mi permette di stare un po più tranquillo, perchè so che se il Comune, entro trenta gg., non mi fa nessuna osservazione, io sono apposto quantomeno con il Comune. Da sottolineare che comunque sia la DIA che la SCIA sono soggette sempre al famoso discorso salvo diritti di terzi. Saluti da terzi con diritti
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totonno
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"SIMBA64" ha scritto: Ciao onoratissimo totonno A me risulta che la D.I.A. non è morta e sepolta e nemmeno ammallata. A parte questo, io preferisco, se non ci sono tempi urgenti su una pratica, la D.I.A. rispetto alla S.C.I.A., perchè almeno dalle mie parti, dal momento che presento la DIA, il Comune esegue comunque dei controlli sull'intera domanda che ho presentato. Questo almeno mi permette di stare un po più tranquillo, perchè so che se il Comune, entro trenta gg., non mi fa nessuna osservazione, io sono apposto quantomeno con il Comune. Da sottolineare che comunque sia la DIA che la SCIA sono soggette sempre al famoso discorso salvo diritti di terzi. Saluti da terzi con diritti Da me qualche piccolo Comune della mia Provincia almeno fino a qualche tempo fa, non si è aggiornato con la nuova modulistica al chè, alla specifica domanda informativa, rispondono che per loro vale la Legge nazionale e non si sono adeguati per tempo, quindi suggeriscono di utilizzare moduli di altri Comuni più aggiornati e di eseguire la SCIA in sostituzione della DIA. La nostra Legge regionale toscana ha recepito i dettami del Dispositivo nazionale che ha modificato il Testo unico D.p.r. 380/2001 sulla base di quelle semplificazioni procedurali in materia edilizia di cui andava tanto orgoglioso il Governo precedente. Da come simpaticamente mi bacchetti, Simba64, probabilmente la DIA non è defunta in tutta Italia, ed io forse ho sbagliato credendo erroneamente che il Decreto nazionale vigente in materia sia applicato in tutto il nostro territorio. Sicuramente la DIA è stata sostituita dalla SCIA, se poi qualche Comune d'Italia non rispetti le direttive statali come dovrebbe, sbaglia, perchè il cittadino italiano con i suoi doveri e diritti dovrebbe essere tale e quale in tutto il territorio, al di là delle particolari specifiche competenze della Regione alla quale viene demandato il controllo urbanistico del proprio territorio, e proprio per questo, come istituzione ha l'obbligo di regolamentare la norma statale che impone la SCIA al posto della DIA. Una Legge regionale poi deve essere applicata da tutti i Comuni appartenenti, altrimenti a che serve?? Cosa mi sta a significare che a Rieti (ad esempio) non posso iniziare i lavori al momento della presentazione della pratica edilizia che definisco ancora DIA, che non esiste più, mentre a Firenze sì, e la chiamo SCIA ? La defunta Denuncia di inizio attività nei Comuni dove ancora è applicata, come l'hanno istituita? Con regolamento proprio o in base ad una Legge dello Stato che glielo consentiva e gli dettava le modalità per applicarla in quella specifica maniera? Un'altra cosa. Non è che si può scegliere tra DIA o SCIA. La SCIA non è l'alternativa alla DIA, perchè c'è solo la SCIA al posto della non più applicabile DIA. Se non bastasse ecco dove si può leggere la Nota del Ministero per la semplificazione normativa del 20 settembre 2010 o giù di lì, che di fatto ammazza definitivamente la DIA a favore della SCIA. Tale Nota si rendeva necessaria poichè vi era il dubbio che la norma che istituiva la sostituzione sembrava non riguardasse la procedura della DIA nel campo edilizio. www.semplificazionenormativa.it/media/96... Da noi tutte le pratiche edilizie vengono preliminarmente controllate, solo dal punto di vista formale, al momento della presentazione, ma l'addetto non entra nel merito delle dichiarazioni tecniche, in quanto questo tipo di controllo necessita di una azione più approfondita da parte del nominato responsabile del procedimento comunale, che confronta le nostre dichiarazioni ai vari regolamenti urbanistici, igienico-sanitari, ambientali etc.. etc.. che vanno a incidere sulla regolarità del progetto di modifica del bene soggetto a trasformazione edile. Solamente dopo questa ultima fase di verifica positiva possiamo definirci un pochino più tranquilli, ma non basta a solevarci dalle responsabilità di una SCIA comunque irregolare per una erronea valutazione tecnica sulla fattibilità dell'intervento che risultasse in contrasto, magari, con una norma urbanistica. Anche senza l'intervento Comunale, questa responsabilità dichiarativa rimane appiccicata al progettista vita natural durante, lavori fatti o meno, iniziati o finiti! Saluti Colombiani. :wink:
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