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Argomento: TASSA T.I.A. (EX T.A.R.S.U.)

Autore Risposta

geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2008 alle ore 18:37

Grazie a CESKO che sempre gentilmente mi risponde ed è interessato alle problematiche da me poste.
Volevo puntualizzare alcune cose:

1) La superficie delle scale non fa parte della superficie utile.
Questo è assodato.
Da varie ricerche fatte sulla rete vado a leggere che nel conteggio della superficie di calpestio (quella insomma da considerare per il calcolo T.I.A.) bisogna considerare anche le scale!
Non mi chiedete dove l'ho trovato perchè non me lo ricordo.
E' verissimo il discorso dell'80% della superficie catastale. Del resto anche la Legge 311/04 Finanziaria 05 dice che va bene.

ALtra cosa:
2) Come potrei risolvere il disallineamento di ditta intestataria da madre a figlio?
Alla fine c'è da dire che questa incongruenza si trova solo nella planimetria catastale...
Nella visura la U.I.U. è intestata regolarmente al mio cliente.
Sembra un pò ingarbugliata questa cosa. Del resto una domanda di voltura c'è ed è datata 2003 (il cliente mi ha fornito il mod. 98 TP).

Grazie per le risposte che trovo sempre di grande aiuto.

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2008 alle ore 19:12

Per CESKO (MA ANCHE PER TUTTI GLI ALTRI COLLEGHI)

TI SPIEGO MEGLIO COME STANNO LE COSE.

L'UNITA' IMMOBILIARE DEL MIO CLIENTE E' DI CIRCA 70 MQ.
70 MQ DI CASINI PERO'. TI SPIEGO IL PERCHE'.

1) L'U.I.U è ABUSIVA. ANZI VIENE FATTO UN AMPLIAMENTO DI CIRCA 7 MQ NEL 1982 QUESTA E' LA PARTE ABUSIVA. MAI FATTA UNA DENUNCIA DI VARIAZIONE IN CATASTO.
VIENE PRESENTATA DOMANDA X CONDONO EDILIZIO AI SENSI DELLA 47/85 (ART. 32);
2) VIENE PAGATA UNA SOMMA XYZ QUALE ONERE CONCESSORIO ED OBLAZIONE (1986);
3) VIENE CHIESTA AI SENSI DELLA L. 724/1994 UNA INTEGRAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA PRATICA GIA' IN PARTE ESPLETATA AI SENSI DELLA L. 47/85 (SIAMO NEL 1994);
4) TALE DOCUMENTAZIONE NON VIENE PRESENTATA. NON E' STATA PIU' RICHIESTA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, TRA L'ALTRO.
IO CREDO CHE CON LA ODIERNA LEGGE (LEGGE 269/2003 SUL CONDONO VERRA' RICHIESTA IL COMPLETAMENTO DELLA PRATICA)

A CORREDO DELLA PRATICA DI CONDONO EDILIZIO CI VORRA' SICURAMENTE LA DENUNCIA DI VARIAZIONE RELATIVA ALL'AMPLIAMENTO.

NELLA DENUNCIA DI VARIAZIONE PER AMPLIAMENTO IL CLIENTE VORREBBE SISTEMATO IL DISCORSO DEL DISALLINEAMENTO DI NOMINATIVO CHE SUSSISTE ANCORA OGGI (DAL NOMINATIVO DELLA MADRE AL NOMINATIVO DEL FIGLIO). IL PROBLEMA COME DICEVO PRIMA SI PRESENTA SOLO NELLA PLANIMETRIA CATASTALE. IN VISURA VA TUTTO BENE.
RAGAZZI, AIUTOOOOOOOOOO!

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CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 10 Aprile 2008 alle ore 20:39

"geomonforte" ha scritto:
Per CESKO (MA ANCHE PER TUTTI GLI ALTRI COLLEGHI)

TI SPIEGO MEGLIO COME STANNO LE COSE.

L'UNITA' IMMOBILIARE DEL MIO CLIENTE E' DI CIRCA 70 MQ.
70 MQ DI CASINI PERO'. TI SPIEGO IL PERCHE'.

1) L'U.I.U è ABUSIVA. ANZI VIENE FATTO UN AMPLIAMENTO DI CIRCA 7 MQ NEL 1982 QUESTA E' LA PARTE ABUSIVA. MAI FATTA UNA DENUNCIA DI VARIAZIONE IN CATASTO.
VIENE PRESENTATA DOMANDA X CONDONO EDILIZIO AI SENSI DELLA 47/85 (ART. 32);
2) VIENE PAGATA UNA SOMMA XYZ QUALE ONERE CONCESSORIO ED OBLAZIONE (1986);
3) VIENE CHIESTA AI SENSI DELLA L. 724/1994 UNA INTEGRAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLA PRATICA GIA' IN PARTE ESPLETATA AI SENSI DELLA L. 47/85 (SIAMO NEL 1994);
4) TALE DOCUMENTAZIONE NON VIENE PRESENTATA. NON E' STATA PIU' RICHIESTA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, TRA L'ALTRO.
IO CREDO CHE CON LA ODIERNA LEGGE (LEGGE 269/2003 SUL CONDONO VERRA' RICHIESTA IL COMPLETAMENTO DELLA PRATICA)

A CORREDO DELLA PRATICA DI CONDONO EDILIZIO CI VORRA' SICURAMENTE LA DENUNCIA DI VARIAZIONE RELATIVA ALL'AMPLIAMENTO.

NELLA DENUNCIA DI VARIAZIONE PER AMPLIAMENTO IL CLIENTE VORREBBE SISTEMATO IL DISCORSO DEL DISALLINEAMENTO DI NOMINATIVO CHE SUSSISTE ANCORA OGGI (DAL NOMINATIVO DELLA MADRE AL NOMINATIVO DEL FIGLIO). IL PROBLEMA COME DICEVO PRIMA SI PRESENTA SOLO NELLA PLANIMETRIA CATASTALE. IN VISURA VA TUTTO BENE.
RAGAZZI, AIUTOOOOOOOOOO!


se la domanda per la definizione dell'illecito edilizio era ante 1985 e quindi è stata presentata istanza di condono ai sensi della Legge 47/85, perchè il Comune ti chiede di integrare la pratica ai sensi della Legge 724/94??? 8O 8O
questa sinceramente non l'ho capita...
- L'unico caso possibile è la ripresentazione della domanda se fuori termine nel periodo dell'abuso posteriore all'anno 1983.......nel senso che il proprietario ha inoltrato istanza di condono ai sensi della L. 47/85 fuori termine, quindi viene bocciata e ripresentata ai sensi della L. 724/94...
- se non fosse stata integrata e il proprietario se ne fosse infischiato e non ha risposto alla letterina del Comune allora la domanda potrebbe automaticamente decadere(caso rarissimo) e quindi risulterebbe completamente abusivo
questo in linea sommaria dal punto di vista urbanistico......
dal punto di vista catastale, va cmq presentata una variazione per ampliamento......
approposito hai controllato che la particella non è nell'elenco dei fabbricati mai dichiarati?

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2008 alle ore 09:44

PER CESKO.
GRAZIE INTANTO PER LA RISPOSTA.

Faccio alcune considerazioni riguardo le problematiche esposte nel precedente post.

Per il discorso SANATORIA:
Sì, è proprio come dici tu. La prima richiesta per il condono edilizio è stata presentata fuori termine, nel 1986 infatti.
Veniva presentata ai sensi della legge 47/85 comunque, che al 1° comma dell'art. 31 recitava così:
Art. 31 - Sanatoria delle opere abusive
Comma 1. Possono, su loro richiesta, conseguire la concessione o la autorizzazione in sanatoria i proprietari di costruzioni e di altre opere che risultino essere state ultimate entro la data del 15 ottobre 1983 ed eseguite:
a) senza licenza o concessione edilizia o autorizzazione a costruire prescritte da norme di legge o di regolamento, ovvero in difformità dalle stesse;
b) in base a licenza o concessione edilizia o autorizzazione annullata, decaduta o comunque divenuta inefficace, ovvero nei cui confronti sia in corso procedimento di annullamento o di declaratoria di decadenza in sede giudiziaria o amministrativa.
.
Questa è tutta la tiritera della legge.
L'ampliamento abusivo è stato completato nel 1982.
Per quanto mi riguarda, penso che è proprio come dici tu, la pratica è stata bocciata per ritardo nella presentazione ed è stata poi richiesta una integrazione ai sensi della L. 724/94.
Il mio cliente non ha risposto a quest'ultima richiesta e la cosa è decaduta nel tempo.
Ad oggi, quest'ampliamento risulta abusivo in todo. Infatti non c'è traccia di concessione edilizia, nè tanto meno della vecchia licenza edilizia.

Per il discorso Accatastamento/denuncia di variazione per ampliamento.

AL CATASTO FABBRICATI:
Io vorrei fare una DOCFA per variazione con causale AMPLIAMENTO.
Presentazione della pratica con MOD. D1 - 1N/2N ed elaborato planimetrico EP e planimetria.
Con questi ultimi forse sistemo il disallineamento ditta intestataria MADRE-FIGLIO.

AL CATASTO TERRENI:
Vorrei fare un TIPO MAPPALE MOD. 51 lucido per modesta entità (l'ampliamento è in aderenza ed è di 7.00 mq)
Allego la denuncia di cambiamento MOD. 3/SPC.
Allego gli elaborati PREGEO: libretto misure e il sopracitato MOD. 51.

Del TIPO MAPPALE faccio il deposito in Comune per avere l'attestazione di avvenuto deposito ai sensi del testo unico n. 380/2001.

Grazie sempre a chi voglia partecipare ed aggiungere qualsiasi osservazione.
PER CESKO: COSA NE PENSI, TU CHE HAI SEGUITO PIU' DETTAGLIATAMENTE LA CASISTICA?

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CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2008 alle ore 16:13

"geomonforte" ha scritto:
PER CESKO.
GRAZIE INTANTO PER LA RISPOSTA.

Faccio alcune considerazioni riguardo le problematiche esposte nel precedente post.

Per il discorso SANATORIA:
Sì, è proprio come dici tu. La prima richiesta per il condono edilizio è stata presentata fuori termine, nel 1986 infatti.
Veniva presentata ai sensi della legge 47/85 comunque, che al 1° comma dell'art. 31 recitava così:
Art. 31 - Sanatoria delle opere abusive
Comma 1. Possono, su loro richiesta, conseguire la concessione o la autorizzazione in sanatoria i proprietari di costruzioni e di altre opere che risultino essere state ultimate entro la data del 15 ottobre 1983 ed eseguite:
a) senza licenza o concessione edilizia o autorizzazione a costruire prescritte da norme di legge o di regolamento, ovvero in difformità dalle stesse;
b) in base a licenza o concessione edilizia o autorizzazione annullata, decaduta o comunque divenuta inefficace, ovvero nei cui confronti sia in corso procedimento di annullamento o di declaratoria di decadenza in sede giudiziaria o amministrativa.
.
Questa è tutta la tiritera della legge.
L'ampliamento abusivo è stato completato nel 1982.
Per quanto mi riguarda, penso che è proprio come dici tu, la pratica è stata bocciata per ritardo nella presentazione ed è stata poi richiesta una integrazione ai sensi della L. 724/94.
Il mio cliente non ha risposto a quest'ultima richiesta e la cosa è decaduta nel tempo.
Ad oggi, quest'ampliamento risulta abusivo in todo. Infatti non c'è traccia di concessione edilizia, nè tanto meno della vecchia licenza edilizia.

Per il discorso Accatastamento/denuncia di variazione per ampliamento.

AL CATASTO FABBRICATI:
Io vorrei fare una DOCFA per variazione con causale AMPLIAMENTO.
Presentazione della pratica con MOD. D1 - 1N/2N ed elaborato planimetrico EP e planimetria.
Con questi ultimi forse sistemo il disallineamento ditta intestataria MADRE-FIGLIO.

AL CATASTO TERRENI:
Vorrei fare un TIPO MAPPALE MOD. 51 lucido per modesta entità (l'ampliamento è in aderenza ed è di 7.00 mq)
Allego la denuncia di cambiamento MOD. 3/SPC.
Allego gli elaborati PREGEO: libretto misure e il sopracitato MOD. 51.

Del TIPO MAPPALE faccio il deposito in Comune per avere l'attestazione di avvenuto deposito ai sensi del testo unico n. 380/2001.

Grazie sempre a chi voglia partecipare ed aggiungere qualsiasi osservazione.
PER CESKO: COSA NE PENSI, TU CHE HAI SEGUITO PIU' DETTAGLIATAMENTE LA CASISTICA?


Allora.........
dal punto di vista URBANISTICO è come pensavo io......domanda presentata ai sensi della L.47/85 fuori termine........quindi credo bocciata da parte del Responsabile del Procedimento dell'ufficio Condono e ripresentata ai sensi della L. 724/94.........
a questo punto visto che l'ufficio condono ha richiesto l'integrazione(dipende da quanto tempo è stata mandata la lettera e quali termini aveva la richiesta d'integrazione) e il cliente se ne è altamente fregato....la domanda di condono potrebbe automaticamente decadere per inadempienza da parte del proprietario alla presentazione di altra documentazione integrativa al fine del rilascio della Concessione Edilizia in sanatoria(devi accertarti meglio Tu in qualità di Tecnico e/o proprietario la situazione come sta)
quindi se fosse decaduta la domanda di condono( domanda ripresentata ai sensi della L. 724/94) e non avendo ripresentato nuova istanza per la definizione di illeciti edilizi ai sensi della L. 326/03 teoricamente l'ampliamento realizzato risulterebbe TOTALMENTE abusivo......
ma.......
potresti giocare sempre l'ultima carta e cioè presentare una richiesta di "Permesso di Costruire in sanatoria"(ex art. 13 L. 47/85 e s.m.i. - oggi art. 36 del D.P.R. 380/01 e s.m.i.)......ma tutto dipende in quanto consiste l'ampliamento e soprattutto se è compatibile con lo strumento urbanistico(vedere se detto ampliamento ricade in zona agricola e/o in zona edificabile)...........
questa è la situazione(come la vedo io) dal punto di vista urbanistico.......
mentre dal punto di vista CATASTALE.........
non ho capito alcune cose......
- il docfa in ampliamento va bene(secondo passo dopo il TM di modesta entità)
- il TM va bene se

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2008 alle ore 17:32

GRAZIE CESKO! :P
Grazie sempre per le pronte e acclaranti risposte!

Per il discorso SANATORIA:
Sì, la strada che mi consigli Tu rappresenta un'ottima alternativa.
L'art. 36 delTesto Unico parla di CONFORMITA'.
Come la interpreti tu, è il certificato di conformità del Genio Civile e il cert. di conformità del Comune?

Per il discorso CATASTO:

Mi dicevi che con PREGEO 9.0 la procedura è un pò cambiata, mi potresti illustrare come, cioè, la documentazione da presentare non è sempre:
1) LIBRETTO MISURE
2) MODELLO CENSUARIO (IL MOD. 51 sviluppato su estratto di mappa raster).

Ho un altro dubbio:
SUl RILIEVO, però.

Per casi similari, le circolari catastali ti parlano di procedure di rilievo veramente semplificate, cioè rilievo per allineamenti e senza punti fiduciali...
Come posso fare allineamenti, se l'ampliamento è al 1° P.
Cioè, l'ampliamento è sopra la mia testa..
Un'altra cosa, a quali punti di riferimento posso "vincolare" il rilievo? Alla fin fine, se sto rilevando con una cordella metrica, oltre agli spigoli del cortile interno (che delimitano la particella) non posso andare...

Saluti e cordialità. Grazie

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CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2008 alle ore 17:42

"geomonforte" ha scritto:
L'art. 36 delTesto Unico parla di CONFORMITA'


Hai ragione...........
ma se l'illecito edilizio riguarda solo l'ampliamento realizzato nel lontano 1982, si presume che la restante parte del fabbricato non risulta abusiva cioè è stata rilasciato sicuramente un titolo autoritativo, quale puo' essere Licenza Edilizia e/o Concessione Edilizia(dipende dagli anni).....
quindi riflettendoci il "Permesso di Costruire in sanatoria" serve appunto per sanare questo piccolo abuso(mi sembra che hai detto un ampliamento di mq. 7.00) vicino a un manufatto leggittimo.....
Chiaro?
Il mio consiglio è quello di parlarne con il Responsabile del procedimento dell'UTC

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2008 alle ore 18:35

Ok!
Ma per il discorso del rilievo, che ne pensi?
Io farei un rilievo "leggero", nel senso, un rilievo, come suggerisce la circ. 96/T, poggiato sulle coordinate dei punti vecchi, quelli appartanenti al fabbricato nel TM già esistente in Catasto.
La perplessità è che questo allineamento devo svilupparlo lavorando in "proiezione", perchè la parte in ampliamento (quella del 1982) si trova al primo piano. Gli allineamenti li faccio invece a piano terra.
Questa è la mia perplessità..

Grazie, saluti e cordialità

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CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2008 alle ore 18:41

"geomonforte" ha scritto:
Ok!
Ma per il discorso del rilievo, che ne pensi?
Io farei un rilievo "leggero", nel senso, un rilievo, come suggerisce la circ. 96/T, poggiato sulle coordinate dei punti vecchi, quelli appartanenti al fabbricato nel TM già esistente in Catasto.
La perplessità è che questo allineamento devo svilupparlo lavorando in "proiezione", perchè la parte in ampliamento (quella del 1982) si trova al primo piano. Gli allineamenti li faccio invece a piano terra.
Questa è la mia perplessità..

Grazie, saluti e cordialità


IL mio consiglio è quello di risovere prima il problema sotto il profilo urbanistico-edilizio e poi risolvere i problemi di natura catastale.......
sarebbe inutile se tu risolvessi il problema catastale e poi ti ritrovi una parte dell'immobile completamente abusivo.......

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2008 alle ore 19:11

Ok, grazie CESKO.
Mi sei stato di grande aiuto, in particolar modo sulla parte urbanistica.
Un saluto e cordialità

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