Nell'ambito della revisione delle rendite catastali a Roma,
ho ricevuto un avviso di accertamento per l'immobile di mia proprietà sito in Roma, via X , piano S1.
Le variazioni riguardano la categoria, la classe e, di conseguenza, la rendita:
si passa da categoria A3 classe 1 con rendita di € 497,00 a categoria A2 classe 2 con rendita di € 804,38 con un incremento di rendita superiore al 60%.
Nell'accertamento oltre alle motivazioni di rivalutazione della microzona M, si indicano anche due immobili presi a riferimento secondo estimo comparativo. I due immobili sono: un appartamento al 6° piano in via Y ed uno al 2° piano in via Z.
Volevo presentare una richiesta di revisione in autotutela ( e poi forse un ricorso alla commissione tributaria) con le seguenti valutazioni:
I due immobili presi a riferimento, entrambi in categoria A2 e classe 2, sono gli stessi per vari (forse tutti?) immobili della zona e possono avere valore comparativo per immobili fuori terra, ma non per seminterrati.
Inoltre per nessuno degli immobili ai piani fuori terra di via X (l'edificio della u.i. in oggetto) c'è stato aumento di classe, e soprattutto l'immobile del seminterrato con il passaggio di classe viene ad avere la stessa classe e rendita di un immobile di pari consistenza (3,5 vani) posto al piano 5° dello stesso edificio, dotato di ascensore.
La parificazione di rendita risultante, oltre che ovviamente incongruente con i valori di mercato, è anche contraddetta dai valori millesimali del condominio: l'immobile al seminterrato ha attribuiti 5.523 millesimi, mentre quello al piano 5° ne ha 11.405 (una differenza superiore al 100%) - se per l'immobile al seminterrato venisse annullata la variazione accertata, il divario tra le due rendite rimarrebbe comunque circa la metà dei valori millesimali.
Ritengo quindi che il cambiamento di categoria e classe non abbia considerato la posizione dell'immobile al seminterrato e ne chiedo il riesame ed annullamento.
E' corretto, o è meglio contestare il solo cambio di classe ?
Grazie