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Richiesta inserimento vecchio tipo mappale |

wallace
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Buongiorno a tutti i colleghi, ho un dubbio su una questione ed in rete non sono riuscito a trovare risposta. Spero di scrivere nella sezione giusta. Nelle settimane scorse ho presentato presso l'AdT della mia città un foglio di osservazioni per richiedere l'inserimento in mappa di un vecchio TM degli anni '90. Io ho le copie dei tipi presentati e timbrati dall'ufficio. Richieste di questo tipo ne ho già fatte parecchie senza alcun problema. Quest'ultima però è stata negata. Il tecnico dell'agenzia che ha esaminato la pratica dice che non può esser accolta in quanto nel 2011 è stato presentato un tipo interessante quella particella. Qualcuno più aggiornato di me saprebbe dirmi a quale circolare si è appellato il tecnico per negare la mia richiesta? Grazie e buon lavoro!
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it9gvo
(GURU)
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trappeto
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Se il precedente TM, pur non essendo ancora introdotto in mappa, ha avuto seguito al Catasto Fabbricati, è obbligatorio per l'Ufficio l'inserimento in mappa, anche al fine di rendere coerenti CT e CF. Sarà lo stesso ufficio a modificare le p.lle derivate dal Tipo successivo (frazionamento?) per fare quadrare la nuova situazione di mappa e censuaria, derivata dalla sovrapposizione delle relative geometrie. Il modo con cui l'Ufficio opererà dipende dalle p.lle trattate col TM e col Tipo successivo che non ha tenuto conto del Tipo precedente e dalle conseguenti nuove p.lle derivate. Se fossero stati fatti atti notarili, l'Ufficio potrebbe invitare le parti interessate per eventuali rettifiche. Buon lavoro
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EALFIN
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A me è successo questo. Tipo mappale fine anni '70 regolarmente compilato e erroneamente introdotto in mappa. Lo stesso tecnico presenta un altro tipo mappale del 1996 per ampliamento modesta entità ma conferma la posizione del fabbricato (nonostante la presenza di un fabbricato d'impianto posto nelle vicinanze ovvero a poco più di m. 10,00 che ne dimostrava il contrario, ecc.). Preciso che la traslazione rispetto al confine era pari a circa 2,50 m. . inoltre la sagoma dell'edificio non era conforme ai tipi mappali presentati (non per colpa del medesimo tecnico ma del Catasto che ha introdotto una sagoma diversa). Oltre alle copie dei tipi mappali, nella domanda di rettifica inviata da me via Pec ho allegato anche uno schema a mia cura con tanto di misure rispetto ai capisaldi usati ovvero ho inviato uno schema dove in rosso ho riportato l'esatta sagoma e posizione del fabbricato sovrapposta alla mappa wegis (anche riportando le misure e allineamenti dei tipi presentati). Ebbene mi hanno rettificato solo la sagoma e non mi hanno riposizionato il fabbricato. Per cui ho pensato che essendo il tipo del 1996 compilato erroneamente per mancata preventiva richiesta di correzione del precedente tipo erroneamente introdotto in mappa e per conferma della posizione in mappa non veritiera, il Catasto abbia rifiutato di riposizionare il fabbricato. Per fortuna ho dovuto intervenire nel lotto sia per eseguire un frazionamento per stralcio di aree urbane da B.C.N.C. sia per accorpare al lotto un'altra particella della stessa Ditta, pertanto ho corretto la posizione dell'edificio in sede di tipo mappale e frazionamento. Per di più dai rilievi eseguiti ho pure scoperto che la medesima particella accorpata da me all'ente urbano di fatto (e non sulla mappa) già in parte era occupata da una porzione dello stesso fabbricato (trattasi di parte della porzione in ampliamento oggetto del tipo mappale del 1996).
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wallace
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23 Ottobre 2004
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"it9gvo" ha scritto: Se il precedente TM, pur non essendo ancora introdotto in mappa, ha avuto seguito al Catasto Fabbricati, è obbligatorio per l'Ufficio l'inserimento in mappa, anche al fine di rendere coerenti CT e CF. Sarà lo stesso ufficio a modificare le p.lle derivate dal Tipo successivo (frazionamento?) per fare quadrare la nuova situazione di mappa e censuaria, derivata dalla sovrapposizione delle relative geometrie. Il modo con cui l'Ufficio opererà dipende dalle p.lle trattate col TM e col Tipo successivo che non ha tenuto conto del Tipo precedente e dalle conseguenti nuove p.lle derivate. Se fossero stati fatti atti notarili, l'Ufficio potrebbe invitare le parti interessate per eventuali rettifiche. Buon lavoro Grazie mille it9gvo per la risposta. Immaginavo che non ci fossero ostacoli "tecnici" per la lavorazione del vecchio tipo mappale (trattava l'inserimento in mappa di un basso fabbricato). Nessuno dei due tipi ha modificato dati censuari, ma solo geometrie. La situazione però si complica poiché sin dall'85 il basso fabbricato esisteva all'urbano (era inglobato nel b.c.n.c. cortile quindi presente solo nell'elaborato planimetrico), poi con i docfa del 2011 (a seguito del tipo che fu redatto per mettere in mappa una tettoia e qualcos'altro di piccolo su una particella adiacente) è magicamente, anzi erroneamente, sparito. Cosa mi consigli di fare? Pensi che si possa far leva come mi hai consigliato anche con gli elaborati post 2011 non corretti? [size= 7pt]Grazie di nuovo![/size]
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it9gvo
(GURU)
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trappeto
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A questo punto è consigliabile concordare la soluzione con l'Ufficio appunto perchè bisogna tener conto delle geometrie dichiarate con gli atti di aggiornamento pregressi e delle ripercussioni sulla mappa a causa delle sovrapposizioni particellari. Buon lavoro
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EALFIN
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Quello che è importante è misurare il lotto e i fabbricati ivi ricadenti e vedere se il tipo del 1990 ha ancora una valenza o è stato superato dal quello del 2011. Per intenderci facciamo un esempio: 1) ho una particella 100 e nel 1990 ho redatto un T.M. per dichiarare un fabbricato mai introdotto in mappa; 2) nel 2011 sulla stessa particella 100 un altro tecnico ha redatto un altro T.M. ignorando la presenza del vecchio T.M. mai introdotto in mappa; 3) il Catasto non può introdurre il vecchio tipo perchè si presume che il tipo del 2011 corrisponda alla reale situazione dei luoghi; 4) se nel 2011 il tipo è stato redatto male non comprendendo parti correttamente indicate nel tipo del 1990 non resta altro che fare un ulteriore tipo mappale e sanare gli errori presenti in mappa; 5) In poche parole non si possono introdurre in mappa correzioni da introdurre sulla base di un tipo precedente se successivamente un altro tipo ha riguardato il medesimo lotto e quindi non è necessaria la presenza di una norma che costringa il tecnico catastale a introdurre tipi mappali a ritroso.
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